
Testo nuovo nella sua concezione: crea ponte tra nuovo e antico testamento e anche tra esegesi e vita spirituale e pratica religiosa dei credenti. Il Vangelo di Matteo ci e offerto per avvicinare la Parola rivelata alla vita. Originale ed educativa proposta religiosa e teologica: il vangelo di matteo e`interpretato e presentato come strumento per avvicinare i fedeli al culto e alla vita vissuta, alla professione di fede. E' recuper ato lo spirito degli evangelisti, essi furono pastori e portatori del messaggio di salvezza di gesu`tra gli uomini, essi vollero avvicinare a dio il s
Da sempre, per il grande pubblico, l'Apocalisse attribuita a Giovanni è sinonimo di profezia sulla fine del mondo e quindi di predizione dei cataclismi futuri che ne segneranno il collasso. Questo nuovo commento intende proporre una chiave interpretativa radicalmente diversa, in linea con le acquisizioni più recenti della ricerca storica. Dall'analisi emergono così un'opera e un autore, che, nella cornice della cultura e della società imperiale del I sec. d.C., si sforzano di promuovere fra i seguaci di Gesù un ideale incentrato sulla purezza sacerdotale dei membri del gruppo e sul carisma e l'autorità profetici.
DESCRIZIONE: Come proporre una lettura dell’Apocalisse di Giovanni, oltre la sua superficie letteraria di testo di rivelazione? Il tentativo di questo libro di coglierne il senso più profondo di resoconto autobiografico di un’esperienza visionaria, costruita e descritta secondo schemi e modelli letterari ben precisi, trasforma fisicamente Giovanni in profeta, e lo investe dello status e dei poteri riconosciuti a un profeta.
Ciò che Giovanni ha creduto di vedere, la sua interazione con le figure che gli sono apparse, sono espressi nel testo, nel suo linguaggio, nella sua retorica, nelle sue interpretazioni, e non sono altrimenti raggiungibili. Affrontare la relazione di un’esperienza visionaria complessa significa affrontare insieme a un processo rituale un progetto retorico, di trasformazione della realtà. Un processo che investe direttamente la rappresentazione di Gesù di Nazareth.
L’esperienza di Giovanni è interpretata come contatto e comunicazione con Gesù di Nazareth: quest’irruzione della presenza del Maestro, nel farsi corpo e poi testo, recupera formule e parole che le tradizioni conosciute da Giovanni a lui attribuivano, e ne “vede” i gruppi di seguaci riprodurne il destino di Messia-profeta escatologico perseguitato, ucciso e rapito in cielo.
La memoria del Nazareno è così attualizzata nel suo ruolo di guida sperimentato nell’autorità divina del testo e nella leadership incarnata e reclamata da Giovanni, mentre l’identità dei suoi seguaci è ridefinita proprio alla luce della sequela del Maestro.
COMMENTO: La recezione della figura di Gesù nell'Apocalisse di Giovanni in un'analisi che ne evidenzia lo spirito, la memoria e le profezie.
DANIELE TRIPALDI svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Filologia Classica e Medioevale dell’Università di Bologna. Si occupa principalmente di storia delle origini cristiane e Gnosticismo, con interesse particolare per gli scritti di rivelazione. È membro del comitato di redazione di «Adamantius».
Tra le sue pubblicazioni: La porta del cielo. Forme e contesti di trasmissione di una parola extra-canonica di Gesù tra Ps.-Ippolito, Ref. 5, 8, 21, e Afraate, Dem. 4, 5 (in collaborazione con E. Stori), in: «Adamantius» 15 (2009); La trasmissione delle parole di Gesù. Scandalo e prova, perseveranza e salvezza: appunti di una ricerca in corso (in collaborazione con E. De Luca, M. Rescio, E. Stori, L. Walt) in: ASE 25/2 (2008); Per una definizione del genere letterario dell’Apocalisse di Giovanni: appunti sul testo in: ASE 25/2 (2008); Il genere letterario dell’Apocalisse di Giovanni: introduzione allo stato della ricerca in: «Adamantius» 14 (2008).
Il presente commento al Vangelo di Marco vuole essere un incontro con il testo nello spirito della lectio divina, un cammino alla scoperta di tutti gli stimoli formativi ivi contenuti. L'autore ci accompagna nel percorso di una lettura spirituale alla luce dei Padri, che ebbero il merito di vedere nella Scrittura la sorgente della vita in tutte le sue dimensioni: una proposta affascinante anche per il lettore moderno, che troverà stimoli alla lettura di Marco per farne fermento efficace nella vita di ogni giorno.
Gesù di Nazaret visto dai testimoni della sua vita non è una biografia del fondatore del cristianesimo, bensì un saggio nato dalla convinzione che attualmente gli autori delle "vite di Gesù" non fanno che ripetere gli errori dei loro predecessori. Per Etienne Trocmé questo ristagno può essere superato: uno studio attento dei diversi strati della tradizione preevangelica consente di ricostruire l'impressione suscitata dalla persona di Gesù nei diversi ambienti palestinesi: i discepoli, i contadini e i pescatori della regione del Lago di Tiberiade, alcuni settori della classe media, le masse giudaiche. Lo storico deve accontentarsi di queste "immagini", e soltanto la sovrapposizione di queste consente di dare qualche profondità alla figura che viene a delinearsi e anche di intravedere una personalità fuori dell'ordinario.
Una indagine storica che racconta la figura affascinante e misteriosa di Saulo di Tarso, destinato a divenire San Paolo. San Paolo spesso ce lo immaginiamo come l'uomo che, sulla via di Damasco, ha una visione di Cristo e cade da cavallo. Ma, al di la dell'agiografia e dell'iconografia, come restituire al lettore l'immagine autentica del destino dell'ebreo Saulo di Tarso che si autodefiniva Paolo, l'apostolo di Cristo Gesu"? Come far conoscere e comprendere questo personaggio appassionato del primo secolo della nostra era, dal pensiero vigoroso e dall'attivita missionaria intensa? Per "
Il volume è una eccezione insolita. Due autori, due lavori: l'uno storico-interpretativo, l'altro esegetico-teologico. Abbiamo preferito lasciarli integri nella loro singolarità e armonia. Nel commentario storico, 1-2 Maccabbei risultano un esempio di antico scontro/incontro di civiltà, a livello culturale, politico e sociale. L'indagine si basa sul senso dell'identità culturale e nazionale e sul problema della coesistenza di etnie diverse nell'antichità. Come, quando e quanto la cultura greca si è diffusa in Oriente? Come fu recepita e/o contrastata? Il testo integrale di 1-2 Maccabei, commentato, permette alcune risposte non precarie. Dal punto di vista esegetico è stato compiuto un cambio di rotta nell'ultimo decennio. La maggior parte degli studi si sono ora concentrati sulla struttura, sulle tecniche narrative e sulla teologia dei due libri e hanno aperto nuove prospettive di lettura, che hanno per indagine il potere, la violenza, il martirio. 1-2 Maccabei aiutano anche a far luce sul ruolo delle nazioni nello scambio culturale-politico nell'età greco-romana e sulle dimensioni del dialogo culturale nel mondo antico.
In tempi di crisi come lo sono i nostri, soltanto con un ritorno a quel solido fondamento spirituale e morale che la Bibbia può dare è possibile fronteggiare e risolvere in modo soddisfacente e senza delusioni tutti i problemi della vita quotidiana.
Le filosofie, il permissivismo educazionale, il fanatismo sia religioso che politico, non offrono veramente nulla di buono né di duraturo per la vita dell’anima. L’apostolo Paolo ha scritto: “Infatti non mi vergogno del Vangelo; perché esso è potenza di Dio (la “dinamite”) per la salvezza di chiunque crede” (Romani 1:16).
Questo volume, in realtà è un vero e proprio corso di studi biblici, impostato sulla base di una fede sicura.
Ogni lezione di La Parola che trasforma è poi completata da una serie di domande per un ulteriore approfondimento personale delle conoscenze dei singoli argomenti trattati nel corso.
I e II Cronache, una storia sacra che ruota intorno alle Scritture e al Tempio.
I e II Cronache: due libri che presentano la rivelazione del piano di Dio.
Il messaggio teologico di I e II Cronache: cercare Dio nelle parole della Scrittura per vivere in conformità al suo volere.
Per Girolamo, il grande traduttore della Bibbia in latino, I e II Cronache contengono il significato dell'intera storia sacra.
Nel suo commentario, Steven S. Tuell mostra come questi libri veterotestamentari presentino la rivelazione del progetto e dei fini di Dio attraverso la storia di Israele, al cui centro stanno il regno di Davide e la costruzione del Tempio.
Utilizzando fonti aggiornate, Tuell concentra l'attenzione sul messaggio teologico dei due libri, ossia che lo scopo della vita è cercare Dio nelle parole delle Scritture e nel culto del Tempio, perché solo chi cerca il Signore upò comprenderne la volontà e, vivendo in conformità ad essa, conoscerne la benedizione.<br/