
La beatitudine di cui parla Gesù non è legata alle situazioni esteriori, essa tocca profondamente e aderisce alla persona come tale. Si è beati non perché si possiede qualcosa, ma perché si è qualche cosa. Si è beati nella misura in cui si diventa partecipi della verità, della bontà, della giustizia, della misericordia... che Dio è.
QUESTO LIBRO VUOLE ESSERE UN INVITO A VIVERE E LEGGERE IL VANGELO, SEGUENDO IL TESTO PIU`STRANO, SORPRENDENTE, AFFASCINANTE: IL VANGELO DI MARCO.
L APOCALISSE E`CONTENITORE E FONTE SEMIOTCA E DI SUGGESTIONI PER ECCELLENZA. IL TESTO E`UN CONDENSATO DI IMMAGINI, E`IL FRUTTO DI TRADIZIONI ORALI MILLENARIE. LETTURA STORICO-ETNOLOGICA ERMENEUTICA DEL TESTO, ESEGESI E INTERPRETAZIONE DI USI E COSTUMI. LA TRADIZIONE MILLENARIA DI UN POPOLO ECCEZIONALE PRESENTATA IN MODO PIACEVOLE E DIDAT
L'autore
XABIER PIKAZA basco di nascita, è professore di Storia delle religioni e Teodicea all'Università pontificia di Salamanca. Si è specializzato nello studio della Bibbia e nel dialogo della religione cristiana con la filosofia occidentale e le religioni contemporanee. Al centro delle sue riflessioni sta anzitutto il significato e il compito del cristianesimo, come esperienza di gratuità e comunione, all'interno dell'ordine e del dis-ordine del nuovo sistema globale, che si estende al mondo intero, a partire dall'Occidente.
È autore di diverse opere di filosofia, teoria della religione e teologia biblica.
Di lui le Edizioni Borla hanno pubblicato: Apocalisse, La preghiera cristiana, La storia del popolo di Dio, il vangelo di Marco, Questo è l'uomo (manuale di cristologia).
Il libro
Il sistema avanza, la globalizzazione si propaga in modo irresistibile, con il suo corteo di possibilità e rischi. La libertà continua a essere il motore della storia, ma è minacciata; sono molti quelli che corrono il rischio di perderla. In questo contesto di cambiamenti, tensioni e speranze è ancora presente la chiesa cristiana. Queste tre realtà (sistema, libertà, chiesa) nella prospettiva dell'ultima sono affrontate da questo libro. Finisce un ciclo di chiesa clericale. Alcuni pensano alla morte della chiesa e del cristianesimo ufficiale, incapaci di offrire spazi di libertà e comunione, mentre inarrestabile avanza il grande sistema. L'autore, invece, è convinto che i cambiamenti sono e saranno positivi per il cristianesimo, a patto che la chiesa si lasci trasformare dal vangelo.
Le parti centrali del volume espongono l'autorità di Gesù secondo il vangelo e studiano in dettaglio le "istituzioni del Nuovo Testamento". La prima e l'ultima affrontano il significato e il compito della chiesa all'interno del sistema, in una prospettiva occidentale. L'autore è convinto che la fedeltà al vangelo esige una forte riforma della chiesa, in un mondo che manca di gratuità comunicativa e libertà organizzata in modo umano, al di sopra del sistema.
Un libro che può risultare polemico per certe istituzioni della chiesa, ma che vuole essere colmo di speranza e creatore per l'insieme della società. È, quindi, un libro di speranza: le tradizioni religiose sono tuttora vive e continuano ad offrire una testimonianza di libertà e comunione: non siamo condannati al sistema.
Nel buio della notte, fra le armi e le grida dei soldati, nelle sequenze concitate dell'arresto di Gesù, cosa successe veramente? Quale fu il ruolo di Giuda? E chi era quell'unico testimone fuggito ignudo dalla scena? Gli ultimi istanti di una storia che non è mai accaduta. Forse.
LA BIBBIA PER TUTTI (36 volumi) Ogni volume comprende: l'edizione completa del testo biblico (traduzione CEI); – breve introduzione letteraria e teologica ai singoli libri; – commento articolato sul senso teologico delle varie pericopi; – esesegi condotta su solida base scientifica ma in linguaggio accessibile a tutti; – proposta di quesiti e argomenti per la discussione.
Un vero e proprio dizionario degli usu e costumi ai tempi della Bibbia attraverso termini citati dalla Sacra Scrittura. Con un raggruppamento per voci, l'autore, uno dei più noti studiosi di scienze bibliche degli Stati Uniti, illustra il significato e l'uso di utensili, oggetti e consuetudini più o meno conosciute dei popoli della Bibbia.
Questa introduzione di John Pilch alla civiltà e alla cultura dell'Antico e del Nuovo Testamento in ogni sua manifestazione si propone come utile e agevole strumento di lavoro sia per insegnanti, parroci, animatori di gruppi biblici, sia per lettori comuni. Intento dell'opera è di consentire al lettore della Bibbia di colmare il divario che separa la mentalità odierna, in particolare occidentale, da quella dei tempi antichi attorno al bacino del Mediterraneo. In uno stile del tutto accessibile e di piacevole lettura, John Pilch guida con mano sicura attraverso i vari ambiti costitutivi della civiltà antica quali si riflettono nei testi biblici. Dal cosmo alla terra, dalle persone alla famiglia, dalla lingua al vissuto umano, da Dio agli svaghi e ai giochi, è tutto un mondo che prende vita nelle pagine di un autore che in quest'opera mette a frutto la sua profonda ed estesa conoscenza della ricerca biblica dell'ultimo cinquantennio, e insieme fornisce prospettive ine dite e argomentate, quanto talvolta sorprendenti, sui testi biblici e le civiltà che vi stanno dietro.
Il volume si propone di introdurre il lettore al tema meraviglioso e difficile dell'interpretazione del testo sacro di ebrei e cristiani, la Bibbia, per quanto riguarda l'amore (eros), sotto il profilo della simbolica della parola e della parola come simbolo dei fondamenti. L'ermeneutica è un'arte antica, quasi come la scrittura. Se ne può trattare da diverse angolature: in questo caso il tentativo è quello di una comparazione tramite accostamento che scavalca oltre un millennio e mezzo, per cercare di trovare - se vi sono - dei minimi comuni denominatori nell'ars interpretandi di autori assai distanti nel tempo e nello spazio: Origene, l'esegeta alessandrino vissuto a cavallo fra il II il III secolo, e il nostro contemporaneo Paul Ricoeur, senza trascurare qualche accenno ai primordi dell'ermeneutica greca classica e alcuni dei maggiori rappresentanti della corrente omonima della filosofia moderna e contemporanea. Un "avvicinamento", una sorta di parziale "lettura in sinossi" di impostazioni distanti fra loro circa diciassette secoli, e, sotto certi profili, così reciprocamente capaci quasi di echeggiarsi, evocarsi. La grande lezione origeniana ci ha condotto, e ci conduce ancora, sulle piste insospettabili, per alcuni, di una sostanziale unità della dimensione erotica nell'umano, capace di rendere plausibile una sorta di Teologia dell'Eros, senz'altro insolita come fecalizzazione, e forse per taluni perfino scandalosa, ma certamente utile in questi tempi disarmonici e tristi, a recuperare qualche barbaglio di bellezza. La scomposizione del tema erotico nei mille rivoli della sua complessità e contraddizioni, ci ha forse permesso di trovarne l'intrinseca formidabile e possente unitarietà alla luce delle scritture antiche.
«Scrivo non per i miei, ma per le estreme generazioni future, per voi esseri umani che verrete...».
Così parlava Enoch, il settimo della discendenza di Adamo che, dopo una vita durata 365 anni, è salito al Cielo ancora vivente. Dalla notte dei tempi egli ha indicato all’umanità una strada luminosa da percorrere. Enoch è risalito alle cause del male e grandi sono state le sue sofferenze per la malvagità umana e le sue esortazioni a coltivare il bene e la saggezza.
Tutti i suoi scritti, che sono stati qui riportati affiancati dall’'interpretazione di Pincherle, furono ritrovati e raccolti nel tempo precedente la nascita di Cristo. Non riconosciuti dalla Chiesa e ignorati nella raccolta del Vecchio Testamento, oggi sono pubblicati in tutto il mondo. Oltre a darci una illuminante panoramica della straordinaria civiltà che in quei tempi fioriva sulla Terra, questi scritti offrono chiare spiegazioni sull'’inizio del peccato, sulla caduta degli angeli, sull’'intervento degli arcangeli sul futuro dell'’umanità, sull’'apocalisse e sull'’arrivo del Messia e del regno di Dio in Terra.
«In ogni periodo di crisi della storia umana, quando la morale è disprezzata e la malvagità impera dovunque, si invoca un aiuto divino che farà prevalere la sua suprema giustizia contro tutte le opposizioni diaboliche e materialistiche della giustizia terrena».
Mario Pincherle ci dona uno straordinario documento spirituale, in tutto il suo splendore. La testimonianza di Tommaso ci offre una luminosa rappresentazione di Gesù, irresistibile se ci avviciniamo con spirito aperto e senza preconcetti.