
«Bisogna leggere Adamo come la terra interiore, Noè come l’ingresso nel cuore, Abramo come il superamento dell’io, Mosè come l’ingresso nel gruppo, Davide come la liberazione interiore, Giovanni Battista come l’annuncio dell’uomo nuovo e Gesù come l’avvento dell’uomo nuovo.
Facendoci rileggere dall’interno le grandi figure della Bibbia che pensiamo di conoscere bene, padre Philippe Dautais, con il suo libro spoglio, efficace e profondo, prepara il mondo di domani. Del cristianesimo noi abbiamo conosciuto un volto. Altri ne seguiranno.Vi è un cristianesimo del futuro e della profondità che chiede solo di venire alla luce. Servono voci che parlino. Questa è una».
Dalla Prefazione di Bertrand Vergely
Destinatari
Un ampio pubblico di religiosi e credenti.
L’autore
Padre Philippe Dautais, sacerdote della Chiesa ortodossa rumena, anima da ventisei anni il Centro di studi e di preghiera SainteCroix in Dordogna, vicino a Bordeaux, dove propone sessioni di studio e ritiri.
Argomenti di vendita
Un volume che attraversa vari campi del sapere, collegando teologia, patristica e spiritualità con antropologia e psicologia. Una lettura interessante anche per un pubblico laico.
Venti secoli dopo, viene annunciato il ritorno di Giuda, e si sarebbe perfino scoperto il suo vangelo al Cairo, un papiro di sessantadue logli in dialetto copto. Ma Giuda era davvero scomparso? Sembrerebbe che, al contrario, sia continuamente tornato. Che si tratti del fantasma del nostro odio, o anche del nostro senso di colpa? Pierre-Emmanuel Danzai ci conduce in una straordinaria inchiesta storiografica, teologica e letteraria, alle origini del Cristianesimo e attraverso tutta l'Europa. Dai rari riferimenti del Nuovo Testamento, passando per la nutrita letteratura patristica o apocrifa, fino ai Giuda russi, orientali o yiddish. Non è possibile dimenticare Giuda. Leggende e miti di ogni sorta hanno inscritto il suicida traditore del Cristo nel nucleo più oscuro della nostra cultura, eroe, malgrado se stesso, del nostro odio più tenace. Egli appare in ogni colpevole, ma anche in tutti gli innocenti condannati, gli esclusi o i capri espiatori.
Maria Maddalena è stata un'invenzione delle più emancipate della storia evangelica. Compare in tutte le svolte cruciali della vita di Gesù. Si mostra e rivela; perfino troppo e troppo spesso, secondo i gusti degli evangelisti e dei primi apostoli, a cominciare da san Paolo, che cercherà incessantemente di farla dimenticare. Innalzata a figura della Chiesa, Maria Maddalena non perde nulla dei suoi "equivoci" e della sua "felice polisemia". È pietra di paragone di una certa pratica della fede, un modello. È un piccolo compendio di vita spirituale, un vademecum della conversione che ricorda che "le questioni relative alle origini e ai fini ultimi passano per la donna."
La parabola lucana del Padre misericordioso esprime il volto del Dio-Amore in modo inarrivabile. Questo testo si prefigge di approfondire la parabola, presentandola anche nelle riletture che sono state realizzate nelle varie forme artistiche, per poi proporre una attività didattica per l'insegnamento della religione che aiuti a superare le concezioni negative di Dio al fine di arrivare all'essenza del Dio rivelato da Gesù: un Padre esclusivamente buono che ama i suoi figli in modo totale e incondizionato, e che desidera la nostra realizzazionee la nostra felicità.
Il libro è una vita di Paolo che ci fa conoscere, amare ed imitare questo Santo Apostolo. Il testo innanzitutto ci propone la figura del giovane fariseo, poi la sua conversione, le tre missioni apostoliche, ed infine le prigionie, gli ultimi viaggi e la condanna a morte. Il contenuto è assolutamente fedele ai documenti storici e biblici.
Schematico, chiaro, esauriente, ricco di spunti di “luce” per capire i molti punti di vista e le diverse culture, questo libro – il risultato di un ventennio di dialoghi e affinamenti – sbroglia la maglia biblica che permea nascostamente la nostra cultura, arrivando a conclusioni originali e controcorrente.
Una visione della cultura, espressa nel linguaggio semplice della divulgazione scientifica, che offre interessanti stimoli a tutti coloro che ai triti rituali dello scientismo bigotto preferiscono la dimensione problematica della scienza.
"Questo Volto ha gli occhi chiusi, è il volto di un defunto, eppure misteriosamente ci guarda, e nel silenzio ci parla. Come è possibile?? Attraverso la sacra Sindone ci giunge la Parola unica ed ultima di Dio: l'Amore fatto uomo, incarnato nella nostra storia; l'Amore misericordioso di Dio che ha preso su di sé tutto il male del mondo per liberarci dal suo dominio." (papa Francesco)
Il libro biblico attribuito a Salomone, celebre lamento sulla vanità di tutte le cose materiali, presentato nella personalissima prospettiva di una grande scrittrice: Doris Lessing. "Fin dai primi versetti di Qohélet" scrive l'autrice nell'introduzione "si è trascinati da una corrente di suoni... le orecchie sono incantate, ma nello stesso tempo si è estremamente vigili". Consulenza generale di Paolo De Benedetti. Appendice storico-critica di Agnese Cini Tassinario.
"Penso ai miei avi, i figli di Israele, nei giorni immediatamente successivi al vortice che li aveva strappati all'Egitto... se ne avevano ancora la forza, avranno compreso che gli era accaduto un miracolo, che gli era stata concessa la possibilità di reinventarsi, di redimersi". Dall'Introduzione di David Grossman.
Continua la pubblicazione dei singoli libri della Bibbia, accompagnati dall'introduzione di un protagonista della letteratura (ma non solo). In questo caso, Steven Rose, docente di biologia presso la Open University di Londra. Così la Bibbia si offre come opera letteraria di immenso valore culturale e non solo teologico: l'interpretazione degli autori di oggi prescinde da qualsiasi lettura confessionale. Ne è un esempio il prologo che Rose ha scritto per il primo libro della Bibbia: la sua difficile identità (ebreo, ateo, biologo) ci permette infatti di leggere la "Genesi" in chiave moderna, legandola a problemi scientifici ed etici sempre attuali.