
Un sussidio che si rivolge a tutti i credenti per accompagnarli e guidarli, giorno dopo giorno, nel loro cammino. La Parola vicina accoglie l'invito di papa Francesco a lasciare che la Parola viva e operi in noi. Si tratta di uno strumento agile e veloce: Non un messalino, ma un metodo di vita spirituale e un aiuto concreto per la vita di ogni giorno, particolarmente indicato per i giovani e i ragazzi, grazie al progetto grafico fresco e moderno e ai commenti di don Marco D'Agostino. Può essere utilizzato dai catechisti e dagli animatori pastorali come un utile strumento di supporto. Il volume prevede varie sezioni: La Parola di Dio: il Vangelo del giorno, per intero o nei suoi passaggi più significativi. Tema del giorno: dal Vangelo del giorno viene estratta una piccola "perla" su cui meditare. Il commento spirituale: don Marco D'Agostino si pone accanto al lettore per condividere spunti di riflessione. La preghiera: il Vangelo letto, meditato e accolto si traduce in preghiera, per sé e per il mondo. L'introduzione ai tempi liturgici. Ogni mese viene posta una domanda su cui riflettere e a cui il lettore può rispondere scrivendo direttamente sul volume.
Saggi di noti biblisti italiani sui libri storici di Samuele e dei Re. Un aiuto prezioso che illumina la "storiografia" biblica e restituisce questi libri al loro ruolo profetico, cioè di testimonianza di una Parola che salva ancora nella storia. I saggi sono stati ordinati intorno ai personaggi maggiori: Samuele, Saul, Davide, Salomone, Elia, Eliseo, le vicende del Regno del Nord. Un libro che è un brillante pedagogo capace di introdurre, spiegare e far luce nei punti in cui il testo biblico, così avvincente, a tratti diventa difficoltoso e poco luminoso.
Sapienza nella Nuova versione della Bibbia dai testi antichi, con testo a fronte e un ricco apparato di introduzione, note e commento. Curata da noti biblisti italiani, la collana riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico-teologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
Le numerose contraddizioni che costellano il testo del Qohelet e la sua apparente frammentarietà, associate alla radicale contestazione dei valori tradizionali della sapienza, avevano dato luogo a molte perplessità già prima dell'introduzione di questo libro nel canone ebraico. Negli ultimi vent'anni la discussione è ripresa con vigore: con nuovi strumenti e metodi di verifica gli esegeti si interrogano sull'unità strutturale dell'opera e sul suo significato teologico. L'autrice, esponendo una sintesi delle posizioni più significative, propone anche, attraverso il commento al testo, una nuova chiave di interpretazione.
A differenza dei sinottici, il Vangelo di Giovanni si concentra soltanto su alcuni momenti della vita di Gesù, ricostruendoli con molti dettagli. Quei momenti - con quelle parole e quei gesti - hanno infatti aperto gli occhi all'evangelista sulla verità del Figlio di Dio. Egli, «proprio grazie alla struttura narrativa del testo, ci invita a seguirlo, passo dopo passo, così da vedere ciò che lui ha visto e ascoltare ciò che lui ha ascoltato in modo che anche noi, come lui, diventiamo discepoli di Gesù, conosciamo la verità e questa ci renda liberi» (dall'Introduzione). È l'esperienza che Gesù propose ai suoi discepoli e che Giovanni chiama a compiere.
Le riflessioni contenute nel volume prendono sul serio l'invito del Maestro e declinano questi quattro passi: ascoltare la Parola, farsi discepoli, conoscere la verità e diventare uomini liberi. A tal fine l'autore segue il metodo della lectio divina. Ogni meditazione si avvia con la lettura attenta del testo (lectio), alla quale segue una riflessione su alcuni temi emersi (meditatio), per introdurre al momento del silenzio contemplativo (contemplatio).
Sommario
Introduzione. 1. La prima Parola. 2. La Parola tra le parole. 3. La sete della samaritana. 4. Gli occhi del cieco. 5. La verità del Figlio. 6. Gli uomini di fronte alla verità. 7. Schiavi del peccato. 8. La libertà di Gesù. 9. La comunità dei discepoli.
Note sull'autore
DAVIDE D'ALESSIO, nato a Melzo (MI) nel 1969, è stato ordinato sacerdote nel 1994. Dopo aver conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dal 1999 insegna teologia fondamentale presso la sezione della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale con sede nel seminario di Seveso (MB).
L'esegesi della pericope di Is 8,23b-9,6, condotta in queste pagine secondo l'approccio pragmatico-comunicativo, ha come punto di partenza l'effetto che essa intende raggiungere a livello perlocutorio: da qui sgorga il focus sul tema della speranza, che, pur non presente nel suo contenuto semantico, appare come il fine ultimo verso cui l'intero brano è indirizzato.Muovendo da tale consapevolezza, il contributo si articola in tre capitoli, finalizzati a elaborare una "teologia pragmatica" della speranza isaiana: a partire dalla considerazione del contesto (cap. I), attraverso un'accurata analisi lessicale e sintattica (cap. II) e approdando, infine, a un approfondimento semantico e pragmatico-comunicativo (cap. III), lo studio coglie rispettivamente - sulla base del modello offerto da Isaia - alcune tracce per una teologia della speranza, la logica interna di un testo che la racconta e, in ultima istanza, la pragmatica di una pericope che intende nutrire tale speranza nel lettore.
Re, saggio e architetto, e, più tardi, mago, profeta, esorcista e compositore, Salomone è una delle figure più complesse e famose della letteratura antica. Se le sue immagini più familiari sono ispirate da ciò che racconta di lui la Bibbia ebraica, meno conosciute sono le tradizioni su Salomone elaborate dal giudaismo rabbinico e i ricchi ricami narrativi costruiti dai Maestri ebrei. Le pagine di questo libro offrono per la prima volta al lettore italiano leggende rabbiniche tradotte dall'ebraico o dall'aramaico - oltre a tre saggi introduttivi che inquadrano la figura e la recezione di Salomone. Radicate nell'antico folklore di Israele, sono allo stesso tempo innovative perché forniscono nuove interpretazioni e prospettive sia degli episodi biblici sia dei loro protagonisti.
Il testo è un meraviglioso viaggio tra le Beatitudini che Gesù ha enunciato a tutti gli uoini nel famoso 'Discorso della montagna'.
Straniera, vedova e senza figli, la biblica Rut diventa progenitrice di Davide e antenata del Messia. Qual è la forza che la fa emergere dall'anonimato della sventura alla gloria della discendenza regale? Come è accaduto che da una situazione sfavorevole sia riuscita a conquistarsi un ruolo importante? Sono le domande che guidano la prima parte di questo commento, attento a fare emergere dall'analisi letteraria i temi teologici. Alle riletture del Targum e del Midrash è invece dedicata la seconda parte del volume, che risulta dunque un dittico incentrato sul tema della forza delle donne e sulla capacità dei loro sentimenti di muovere la storia.
«L’intento di queste pagine è quello di indagare cos’è la maturità di fede, cercando di delinearne un ritratto possibile, certo non esaustivo, attraverso alcuni testi della Scrittura» (dalla Premessa). Il volume, nato da un corso di esercizi spirituali, si configura come una meditazione biblica sul tema del discepolato; oggetto della riflessione è il cammino del discepolo di Cristo verso la maturità evangelica. Cristo stesso conduce, poco alla volta e attraverso varie tappe, i suoi discepoli prendendoli per mano, con grande pazienza, fino a schiudere la loro mente alla logica del Vangelo e guidarli, attraverso il passaggio fondamentale della Trasfigurazione, sulla via che li porterà fino a Gerusalemme. La loro maturità si compirà quando, finalmente liberi da ogni paura, potranno contemplare tutta l’intensità del dramma dell’amore trafitto e leggerne a fondo il significato.
L’itinerario dei discepoli diventa così una proposta per ogni credente.
Sommario
Premessa. 1. La maturità cristiana: vedere la gloria. 2. Le resistenze dei discepoli: una mentalità che affiora. 3. In cammino verso la maturità: le resistenze rivelate. 4. Nascere sotto la croce: «Guarderanno colui che hanno trafitto» (Gv 19,37). 5. La fatica di riconoscere il risorto: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5). 6. L’annunzio del risorto. 7. Conclusioni.
Note sull'autore
Cristiano D’Angelo è presbitero della diocesi di Pistoia, ove è parroco e direttore dell’Ufficio catechistico dal 2001. Dopo il baccalaureato alla Facoltà teologica dell’Italia centrale (Firenze), si è laureato in Lingue e letterature orientali all’Università degli studi di Firenze e ha conseguito la licenza presso il Pontifico Istituto Biblico a Roma. Sta preparando il dottorato in teologia biblica presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale a Firenze dove è docente incaricato ad annum. Presso le EDB ha pubblicato Il Libro di Rut. La forza delle donne. Commento teologico e letterario (2004).
Mical, figlia di Saul e sposa di Davide, è un personaggio minore dei libri di Samuele, eppure la sua storia non lascia indifferente il lettore.
Usata come pedina dal padre per attirare Davide a corte ed eliminarlo.
Usata da Davide per acquistare il titolo di "genero del re" e così legittimare le sue aspirazioni al trono.
La storia di Mical è il racconto di una trasformazione: dall'obbedienza al padre alla disobbedienza; dall'amore per Davide al disprezzo.
La prima parte di questo studio cerca di dimostrare, con l'ausilio del metodo storico critico, come questa trasformazione sia il frutto di interventi di scrittura di epoche e di autori diversi confluiti nel testo finale dei libri di Samuele che si formò in un arco di tempo che va dall'VIII sac. a.C. fino alle soglie dell'epoca ellenistica. All'analisi narrativa delle tradizioni è dedicata la seconda parte di questo lavoro che rivela come attraverso Mical il testo finale arrivi ad una critica aspra e disincantata della monarchia e del potere.
Cristiano D'Angelo insegna Antico Testamento presso la Facoltà teologica dell'Italia centrale (Firenze). É vicario per la pastorale della diocesi di Pistoia e parroco di Bonistallo. Collaboratore delle riviste Vivens Homo, Parole di Vita, Parola spirito e vita. Tra le sue pubblicazioni per altri tipi: IL libro di Rut, Commento teologico e letterario (2004); L'amore del trafitto (2007); Non è per caso. Sussidio per la catechesi con i fidanzati (2008).
Ai libri che d'Annunzio pensò e non scrisse, Guglielmo Gatti dedicò un lungo saggio apparso nel dicembre 1964 nell'Osservatore politico letterario. Prima di lui, nell'aprile 1929, si era occupato dell'argomento Camillo Antona Traversi nella Nuova Antologia con due articoli. Nell'aprile 1966, ancora in Nuova Antologia, Emilio Mariano, nelle Opere incompiute da d'Annunzio negli archivi del Vittoriale, colmò le lacune contenute negli scritti di Gatti e di Antona Traversi. A occuparsi, poi, della questione fu Mario Vecchioni che nel 1973 diede alle stampe il volumetto La vita di Gesù ed altre opere incompiute di d'Annunzio, nel quale cercò di spiegare perché le opere annunciate non furono mai realizzate. Il libro di Vecchioni spinse Donatello D'Orazio - rimasto affascinato dalla notizia che d'Annunzio nel 1893 aveva avuto l'intenzione di scrivere una Vita di Gesù - a occuparsi della vicenda; e fu così che nel 1975 elaborò un saggio su come nacque l'idea di d'Annunzio di scrivere il libro e poi perché nemmeno lo iniziò. Il saggio di D'Orazio fu pubblicato postumo dall'Editore Solfanelli con la mia prefazione nel 2009. L'argomento non poteva non attirare l'attenzione del dannunzista Angelo Piero Cappello, il quale ha passato in rassegna l'Opera omnia di d'Annunzio e ha estrapolato e commentato tutti i brani che il Poeta ha riportato su Gesù. Ne deriva che è stata messa una pietra tombale sulla lunga e delicata vicenda, perché se è vero che non esiste il libro su Gesù pubblicato da d'Annunzio è anche vero che abbiamo questa pubblicazione che contiene, in maniera coordinata, i dettami fondamentali che il Poeta ha scritto sul Redentore nelle sue opere.

