
La pericope della prova di Abramo è uno dei racconti più noti di tutto l'Antico Testamento. Nella teologia, nella letteratura e anche nell'arte, l'episodio ha conosciuto grande e insieme alterna fortuna, dimostrando d'essere fondamentale per il modo di comprendere il Dio dell'Antico Testamento: qual è qui l'immagine di Dio? quella del Dio spietato e oscuro che pretende soltanto obbedienza assoluta? l'episodio è forse una prova dell'inesorabilità della fede dei cristiani? oppure questo Dio è anche un Dio diverso da quello della fede cristiana? Lo studio di Heinz-Dieter Neef vorrebbe essere un tentativo di far emergere l'immagine di Dio della pericope del cosiddetto "sacrificio di Isacco», interpretando il testo in se stesso oltre che nel contesto della tradizione di Abramo nel libro della Genesi. Racconto profondamente teologico, la storia di Abramo e Isacco mostra chiaramente che non è possibile legare Dio a un'immagine che ci si sia fatti da se stessi, e insieme che se Dio è inafferrabile, questo stesso Dio chiede che anche nelle peggiori angustie si continui a essergli fedeli e ad avere fiducia in lui. Heinz-Dieter Neef è professore di Antico Testamento alla Facoltà Evangelica di Teologia dell'Università di Tubinga. Autore di una fortunata grammatica di ebraico biblico, si occupa in particolare dei libri storici e profetici della Bibbia ebraica, ai quali ha dedicato decine di saggi e non poche monografie.
Folle per Cristo. Sconvolto dalla sua fede bruciante. In principio persecutore crudele dei cristiani – i suoi metodi prefigurano quelli di alcune polizie politiche del XX secolo – riconosce il Figlio di Dio quando, sul cammino di Damasco, Gesù lo chiama: “Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto …” Mistico e stratega con un carattere impossibile. Fu il primo a comprendere che il cristianesimo non avrebbe avuto futuro se non si fosse rivolto anche ai pagani. Scrittore grandioso e convertitore geniale. Architetto del cristianesimo – secondo alcuni sarebbe lui il vero fondatore del cristianesimo - , fu in grado di imporre la sua visione di un Cristo che non ha mai conosciuto e capace di forgiare, molto prima degli scritti dei Vangeli, le leggi che reggono la Chiesa.
L’autore, accademico di Francia, ha esitato per vent’anni prima di decidere di scrivere un libro su di lui. Ha cercato Paolo sulle strade che egli ha percorso, da Tarso a Gerusalemme, da Antichi a Cipro, dall’Anatolia fino a Roma dove ha trovato la morte. L’ha rivisto imprigionato, torturato, lapidato e decapitato per ordine di Nerone. Questa è la sua storia.
L'autore commenta i principali passi dell'AT nei quali si manifestano l'azione e la presenza dello Spirito e li mette in parallelo ai testi del NT, facendo notare che è sempre lo stesso Spirito Santo: quello che anima le Scritture, che agisce in Gesù Cristo e che vive nel Padre, iniziatore della nostra salvezza. Il testo è suddiviso in tre parti:- nella prima parte sono elencati i "titoli" sotto i quali è invocato lo Spirito Santo;. nella seconda parte è presentato Gesù che parla dello Spirito;- nella terza parte, due brani di san Paolo e uno dell'Apocalisse svolgono il tema "A gloria di Dio Padre". Il libro si chiude con una preghiera allo Spirito Santo.
La fede cristiana si nutre da sempre dell'ascolto della Parola di Dio. La pratica antichissima della lectio divina, sempre più diffusa oggi tra le comunità cristiane, mostra come la vitalità della Parola, incarnata nelle Scritture, possa interpellare l'uomo sulle questioni che si affacciano alla sua esistenza quotidiana. Leggere le Scritture in maniera ermeneutica, rifuggendo da approcci devozionistici o fondamentalistici, non soltanto consente all'uomo del nostro tempo, nella sua dimensione spirituale, di tenere insieme fede e ragione, preghiera e intelligenza, ma permette alle comunità cristiane che si radunano attorno alla Parola di interfacciarsi con gli uomini del nostro tempo in modo non difensivo ma disponibile ad una compagnia autentica e non viziata da pretese di indottrinamento. Leggere, meditare, pregare e contemplare la Parola si configurano pertanto come tappe, intimamente connesse, di un umanissimo percorso della fede che non insegue visioni e miracoli ma si pone con intelligenza e umiltà alla sequela del Verbo che incessantemente parla ad ogni uomo.
Una città è espressione di un progetto, pensato e attuato con altri. È possibilità di incontro oppure di violenza, di fede o di idolatria. Luogo che vive di solidarietà fra persone che pongono la fiducia le une nelle altre, o spazio dove dilagano corruzione e ingiustizia. Dalla fondazione di Babilonia, narrata nel libro della Genesi, alla visione della Gerusalemme celeste, di cui racconta l’Apocalisse, l’autore propone un itinerario che attraversa le città della Bibbia e raggiunge quelle in cui ci troviamo, interpellando la vita delle nostre comunità.
Luca Mazzinghi (1960), presbitero della diocesi di Firenze e presidente dell’Associazione biblica italiana, insegna alla Facoltà teologica dell’Italia centrale e al Pontificio istituto biblico. Alla competenza del docente sa unire la sollecitudine pastorale per la comunità locale affidata al suo ministero. Presso le nostre edizioni ha già pubblicato Tobia: il cammino della coppia (2004).
«Come ci è giunta la morte? come ci siamo raccontati la morte? e poi, quale morte? c’è una sola morte o ce ne sono parecchie? La morte è definitiva o possiamo attraversarla? possiamo accedere, noi, gli unici viventi a saperci mortali, possiamo accedere a una vita senza morte? possiamo accedere alla gloria degli dèi?». Non c’è cultura che non si sia posta queste ineludibili domande. Con un percorso singolare e affascinante l’autrice indaga che cosa i miti fondatori della nostra cultura e la parola inconscia dell’uomo, che avvertiamo nei sogni, nei sintomi, negli atti mancati, dicono della fine della vita umana. E lo fa con il connubio di due discipline, entrambe legate alla decifrazione simbolica: l’interpretazione dell’inconscio e l’interpretazione dei testi biblici. Esse infatti, a suo dire, si chiariscono l’una mediante l’altra.
La sua ricerca vuole inoltre essere anche un combattimento contro tutto ciò che “chiude il cielo”, simbolo dell’infinito del desiderio umano al quale questo modo finito, questa vita mortale possono non bastare: «Non è la credenza nel cielo che qui cerco, o l’incredulità, ma soltanto la sua possibilità. Da questo spazio aperto o chiuso sopra di noi dipende, penso, l’intensità e la libertà della nostra vita psichica – o spirituale – come il fuoco acceso in una casa dipende dal buon tiraggio di un camino aperto su di esso. [...] Può una cultura, senza pericolo per se stessa, limitare a lungo o addirittura cercare di sradicare un tal desiderio?».
Sommario
Introduzione. 1. Del diritto dei popoli a desiderare di più. 2. Un accesso alla gioia. 3. Genesi di un omicidio. 4. La colpa introvabile. 5. L’autore del male. 6. Relazioni falsate. 7. L’interpretazione di Abele. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
Marie Balmary è psicanalista e autrice di tre importanti saggi: L’Homme aux statues, Paris 1979; Le Sacrifice interdit, Paris 1986, ed. it. Il sacrificio interdetto. Freud e la Bibbia, Brescia 1991; La divine origine, Paris 1993, in traduzione presso le EDB.
I commentari ai profeti sono molto attesi in diversi ambiti. E questa volta la collana i I Libri Biblici pubblica il commentario a quattro profeti minori: Abdia - Naum - Abacuc - Sofonia. Gli scritti di Abdia - Naum - Abacuc - Sofonia, inseriti in vario ordine nel canone biblico dei dodici profeti, ci presentano una tale omogeneità di visuali, da potersi considerare come l'espressione di un medesimo progetto del Dio dell'alleanza. Lo stile di G. Savoca, che predilige la lettura strutturale delle unità fa un affondo nella storia dell'interpretazione del secolo XIX, per arrivare fino ai nostri giorni
Abdia, Giona, Michea, tre libri profetici della Bibbia. Ogni testo è preceduto da un’introduzione e da una bibliografia, ed è presentato nell’originale ebraico e nella nuova traduzione italiana, con un ricco apparato di note filologiche e di commento. Completa l’opera un’appendice dedicata all’uso dei tre libri nella liturgia odierna.
Destinatari
Religiosi, gruppi di lettura biblica, biblioteche, semplici credenti.
Autore
Donatella Scaiola ha conseguito il dottorato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico.Attualmente, è professore straordinario nella Facoltà di Missiologia della Pontifica Università Urbaniana. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Una cosa ha detto Dio, due ne ho udite”. Fenomeni di composizione appaiata nel Salterio Masoretico, Roma 2002; Rut, Giuditta, Ester, Padova 2006; “Servire il Signore”. Linee di una teologia biblica della missione nell’Antico Testamento, Roma 2008, Rut, Milano 2009. Collabora con numerose riviste di carattere biblico, teologico e pastorale.
˛ˇ C o n t i n u a l a f o r t u n a t a s e r i e d e g l i A B C c h e f o r n i s c o n o u n p r i m o a p p r o c c i o d i b a s e a d i v e r s i a r g o m e n t i s p e s s o d i f f i c i l i d a a f f r o n t a r e p e r l a l o r o n a t u r a l e c o m p l e s s i t ‡ .
L A B C p e r l a l e t t u r a d e l l a B i b b i a s i a r t i c o l a i n q u a t t r o p a r t i :
1 ) q u e s t i o n i i n t r o d u t t i v e ( l a c o m p o s i z i o n e d e l l a B i b b i a , l a s t o r i a i n e s s a r a c c o n t a t a , i l c a n o n e , l i s p i r a z i o n e , l e l i n g u e , l a v e r i t ‡ d e l l a S c r i t t u r a , i g e n e r i l e t t e r a t i ) ;
2 ) p r e s e n t a z i o n e d e l l A n t i c o T e s t a m e n t o ;
3 ) p r e s e n t a z i o n e d e l N u o v o T e s t a m e n t o ;
4 ) l a l e t t u r a d e l l a B i b b i a o g g i ( l a s u a i n t e r p r e t a z i o n e , l e t r a d u z i o n i d e g l i u l t i m i 1 0 0 a n n i , l e s e g e s i c o n t e m p o r a n e a , l a q u e s t i o n e d e i t e s t i m o n i d i G e o v a , l a p r o p o s t a d i u n m e t o d o d i l e t t u r a ) .
G i a c o m o P e r e g o Ë s a c e r d o t e p a o l i n o d a l 1 9 9 8 . S v o l g e i l s u o m i n i s t e r o p r e s s o l a r e d a z i o n e b i b l i c a d e l l e E d i z i o n i S a n P a o l o e i n s e g n a S a c r a S c r i t t u r a p r e s s o l I s t i t u t o d i T e o l o g i a d e l l a V i t a C o n s a c r a t a ( C l a r e t i a n u m ) a R o m a . T r a l e s u e p u b b l i c a z i o n i s e ≠ g n a l i a m o l A t l a n t e b i b l i c o i n t e r d i s c i p l i n a r e , S a n P a o l o 2 0 0 3 3 e i d u e v o l u m i d i P a s s w o r d . B i b b i a G i o v a n e , S a n P a o l o 2 0 0 3 c u r a t i c o n a l t r i g i o v a n i a u t o r i d e l l a F a m i g l i a P a o l i n a .
Il Vademecum essenziale per capire i Vangeli e per comprendere il racconto degli Atti degli Apostoli. Attraverso l’uso dei colori e una impaginazione facilitata, il lettore è guidato alla scoperta della figura di Gesù (sezione Gialla), del Vangelo di Marco (sezione Arancione), del Vangelo di Matteo (sezione Rossa) e di Luca e Atti (sezione Verde). Testi brevi, tabelle, focus sui temi centrali, citazioni e rimandi ai passi dell’Antico Testamento, suggerimenti per l’approfondimento, cronologia del Nuovo Testamento e Indici, compongono un volumetto agile. Efficace e di grande utilità alla portata di tutti.
Fabrizio Iodice è nato a Bari nel 1961. Studioso di Sacra Scrittura, insegna Esegesi Neotestamentaria a Bari presso la Facoltà Teologica Pugliese e altri Istituti. A questo unisce l’attività di traduttore da varie lingue.
Continua la fortunata serie degli ABC che forniscono un primo approccio di base a diversi argomenti spesso difficili da affrontare per la loro naturale complessità. L’ABC offre un quadro complessivo orientando il lettore a comprendere le dimensioni dell’argomento, le fonti, il dibattito aperto e l’insegnamento cattolico sull’argomento.
In particolare, su Paolo, il lettore troverà i punti cardine per conoscere la figura e l’opera dell’apostolo delle genti:Sezione Gialla: La vita, Sezione Rossa: Le lettere, Sezione Verde: Il pensiero, Sezione Azzurra: I luoghi, Z. Zip. Suggerimenti per approfondire.
Giuseppe Pulcinelli ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense, dopo essersi specializzato in Sacra Scrittura all’Istituto Biblico di Roma. Autore di alcune pubblicazioni apparse su «Lateranum» e del volume La morte di Gesù come espiazione. La concezione paolina (San Paolo 2007), insegna materie bibliche presso la facoltà di Teologia e l’ISSR Ecclesia Mater della Lateranense. Presbitero della Diocesi di Roma, attualmente fa parte dell’équipe dei formatori nel Pontificio Seminario Romano Maggiore.