
Negli ultimi decenni la storiografia dell’antico Israele ha compiuto molti passi in avanti, soprattutto per quanto riguarda i secoli più antichi.
Grazie sia alla valorizzazione delle scoperte epigrafiche e archeologiche dell’ultimo secolo sia a una valutazione più attenta e consapevole delle narrazioni bibliche, ci si è accorti che non è più possibile limitarsi alla Bibbia per ottenere uno sguardo completo sulla storia d’Israele.
Questo breve libretto, conformemente con gli odierni orientamenti della scienza storica (e della scienza biblica), tiene presente l’insieme di tutte le fonti storiche offrendo una sintetica e più adeguata comprensione degli avvenimenti che concernono l’antico Israele.
Destinatari
Gruppi biblici, studenti e laici interessati a conoscere la storia d’Israele
L’autore
Paolo Merlo è docente presso la facoltà di Sacra Teologia della Pontificia Università Lateranense e insegna Storia dell’Antico Testamento al Pontificio Istituto Biblico. Presso l’editore Carocci ha curato il volume L’Antico Testamento. Introduzione storico-letteraria (2008) e pubblicato lo studio La religione dell’antico Israele (2009).
Questo libro è una guida preziosa per inquadrare il racconto biblico nelle sue coordinate storico-geografiche, alla scoperta delle origini di Israele: dal patto di Alleanza con Dio, attraverso episodi salienti come la schiavitù in Egitto, l'insediamento in Canaan, l'epoca dei grandi re, la distruzione di Gerusalemme e l'esilio a Babilonia, fino alla dominazione romana e al suo epilogo, alle radici della diaspora che ha segnato la storia del "Popolo eletto" fino al Novecento. Una sintesi utile anche a quanti si avvicinano per la prima volta all'Antico Testamento, e desiderano uno strumento che li aiuti a superare le prime difficoltà poste dalla datazione e dalla natura dei testi biblici. Il volume non si limita a una semplice successione dei fatti: ogni capitolo inizia con l'esposizione dei libri del Testo Sacro in cui sono narrati, proponendo poi un confronto con le fonti extra-bibliche e i risultati delle ricerche storico-archeologiche. Prefazione di Massimo Pazzini.
Questo volume vuole essere un primo aiuto a chi si accosta alla Bibbia con senso critico cercandone non solo il messaggio religioso, ma anche le coordinate storico-geografiche. Un lavoro utile a quanti si avvicinano per la prima volta al Testo Sacro, soprattutto all'Antico Testamento, e desiderano una guida semplice e pratica che li aiuti a superare le prime difficoltà poste dalla datazione e dalla natura dei testi biblici; nello stesso tempo, che permetta loro un raffronto storico-letterario dei contenuti; infine che li provochi a nuove domande sul testo e sulla sua attendibilità storica. Con l'aiuto di biblisti e archeologi dello Studio Biblico Francescano di Gerusalemme, il dvd "Dio parla" introduce e illustra il processo di formazione del testo biblico. Con immagini della Terra Santa e di antichi manoscritti e reperti archeologi. Contiene il dvd "Dio parla. Viaggio alle origini della Bibbia" a cura del Franciscan Media Center - Gerusalemme Durata: 35' circa.
L’esegesi del Nuovo Testamento è un’arte e una tecnica che possono essere apprese. L’introduzione di Thomas Söding e Christian Münch è guidata dalla convinzione che il lavoro metodologicamente e rigorosamente critico sugli scritti biblici consente alla fede sia di mettersi in discussione sia anche di trovarsi arricchita. Gli autori sono mossi dal principio che l’esegesi critica non ha né deve avere alcuna pretesa di monopolio. Se sotto il profilo metodologico deve limitarsi al lavoro sui testi, essa d’altro lato non può prescindere dal dato di fatto che il Nuovo Testamento è un testo di fede scritto anzitutto per la celebrazione liturgica.
In quest’ottica il volume espone con ricchezza di esempi i vari tipi di analisi critica degli scritti neotestamentari, dall’analisi della situazione originaria dei testi all’analisi dei motivi che stanno dietro al singolo testo, passando per l’analisi della forma e del genere, come anche del contesto e della tradizione. E tutto ciò in una prosa chiara e fluente, non appesantita da note né apparati documentari, senza mai perdere di vista l’unitarietà del corpo neotestamentario.
I cristiani da sempre riconoscono che il Primo Testamento, ovvero la sacra Scrittura di Israele e degli ebrei, ha un valore specifico e anzi una precedenza anche per loro. Parola di Dio in parole umane, il Primo Testamento ci pone di fronte alla realtà stessa di Dio, testimoniando come l’Onnipotente si alleò con gli esseri umani e come i nostri padri si comportarono con il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe.
Un testo che si prefigge di rilevare le affermazioni teologiche essenziali dei singoli scritti del Nuovo Testamento, indicare le molteplici relazioni che esistono fra di loro ed esporle in una maniera complessiva coerente. Il lettore e la lettrice sono così messi in grado di conoscere meglio le linee teologiche fondamentali dei singoli scritti o di gruppi di scritti, inserendole in un quadro complessivo.
Dalla quarta di copertina:
La teologia degli scritti del Nuovo Testamento è qui presentata nei suoi aspetti essenziali, in un linguaggio chiaro e da tutti comprensibile. Una particolare attenzione viene riservata alla teologia paolina e al suo ulteriore sviluppo. L’esposizione didatticamente ben riuscita aiuta il singolo e serve al lavoro di gruppo.
Una introduzione alla Bibbia ebraica magistrale e, nel contempo, attenta alle esigenze degli studenti.
Prodigio di concisione, questa Breve introduzione presenta caratteristiche che rispondono maggiormente alle esigenze degli studenti rispetto alla più ampia Introduction to the Hebrew Bible dello stesso autore.
«In un’epoca di diffuso analfabetismo biblico, non riesco a immaginare nessuno meglio qualificato di John Collins, docente competente e di larga esperienza, oltre che studioso di testi biblici e post-biblici, capace di guidare lo studente principiante attraverso le pagine della Bibbia ebraica» (Joseph Blenkinsopp, autore di Il Pentateuco e della Storia della profezia in Israele, editi in traduzione italiana nella collana «Biblioteca biblica» della Queriniana).
Una introduzione concisa ed efficace alla complessa problematica dei vangeli sinottici e della cosiddetta “Fonte Q”. In cinque capitoli se ne evidenziano la probabile origine e datazione, le connessioni, il profilo teologico caratterizzante. Si affrontano le questioni letterarie, quelle legate alle tradizioni storiche e alla teologia, che in molti casi spiegano parallelismi, concordanze e discordanze.
Dalla quarta di copertina:
Il libro presenta in cinque capitoli una concisa introduzione alla complessa problematica dei cosiddetti Vangeli sinottici (Marco, Matteo, Luca): in che rapporto stanno essi fra di loro? Come spiegare i loro parallelismi, le loro concordanze e le loro differenze nella scelta e nella disposizione del materiale narrativo? Quale specifico modo di esporre le cose, quale lessico caratterizzano i singoli Vangeli?
L’autore evidenzia le connessioni esistenti fra le loro tradizioni, informa sulla loro origine, sul loro profilo teologico e sulla loro datazione. Inoltre tratta le questioni letterarie e storiche concernenti la raccolta di detti Q e il suo profilo teologico.
Il libro offre la possibilita di scoprire la Bibbia, il suo universo e il suo pensiero teologico.
Questa "biografia" di Gesù è condotta camminando sul crinale tra fede e storia. Dopo una cornice preliminare che isola le coordinate storicoculturali e geopolitiche entro cui fiorisce la tetrade dei Vangeli, si inizia il viaggio all'interno delle loro pagine, che non ricostruisce accademicamente un personaggio e la sua vicenda ma ne ricompone ritratti da angolature diverse. Gianfranco Ravasi elabora il profilo di Gesù seguendo alcuni lineamenti fondamentali. Innanzitutto la sua vita pubblica nel villaggio di Nazaret, le sue parole che si raggruppano spesso in narrazioni paraboliche, le sue mani che operano gesti sorprendenti, catalogati sotto la categoria "miracoli". Poi l'atto supremo, quello della sua morte per esecuzione capitale avallata dal potere romano. Ma è proprio quando è calato il sipario sulla vicenda terrena di Gesù che si apre un'altra faccia della sua vita, una discriminante inedita, definita come "risurrezione". Per attingerla è necessario un altro canale descrittivo, affidato sostanzialmente a una conoscenza trascendente, quella che è denominata come "la fede pasquale".