
Il secondo volume raccoglie i sette Salmi penitenziali. È un numero biblico, che nel Vecchio Testamento richiama i giorni della creazione materiale e prefigura l'opera compiuta nel Nuovo da Gesù Redentore con l'istituzione dei Sacramenti. Sono, dunque, strumenti divini adattissimi, in ogni tempo e luogo, all'incessante bisogno umano di un cambiamento in meglio. L'angoscia del peccatore risulta dal fatto che Dio gli nasconde il suo volto. Il Signore è pieno di misericordia, non vuole la morte del peccatore, sente il suo gemito, ascolta la sua preghiera e corre a salvarlo. David era pure profeta e, nello sfondo del futuro millennio, vedeva un suo discendente messo in Croce e Risorto.
È questo il terzo gruppo di Salmi di "Spaccati di vita", detto dei Graduali; quindici Salmi, quindici gradini, perciò graduali, necessari per salire al colmo del Tempio di Gerusalemme, che significa avviarsi verso il Monte Santo, la Città del nostro Dio. È Cristo stesso la cima del sacro Monte. Il commento di Cassiodoro, tutto intriso di venature trinitarie, cristologiche ed ecclesiologiche, fluido e profondo, senza dubbio uno dei più noti della storia della Chiesa, accompagna passo dopo passo, gradino per gradino, la salita, col progressivo avanzare del cristiano fedele nel cammino dello spirito. Il traduttore A. Caruso chiude con questa terza pubblicazione "Spaccati di vita", I Salmi delle Ascensioni, questo piccolo saggio della grande opera di Cassiodoro, il Commento ai Salmi.
Commento di Flavio M. Aurelio Cassiodoro del Salmo 118 tradoto in latino a cura di Antonio Caruso.
Un romanzo che narra le vicende di san Paolo, dal suo viaggio dall'Asia Minore fino a Gerusalemme e, poi, fino alla Roma di Nerone. Dalla narrazione, condotta con precisione storica dall'autore polacco, emerge la figura umanamente intensa dell'apostolo. Non si tratta, infatti, di una semplice descrizione degli episodi evangelici, ma della ricostruzione di un percorso di fede, compiuto da un uomo attraverso la lenta soluzione dei suoi dubbi.
Una proposta biblica per la formazione di agenti pastorali, chiamati ad operare nel vasto mondo dell'umana sofferenza.
Mesters, con il suo solito stile agile e diretto, aiuta a comprendere l'Apocalisse, l'ultimo libro della Bibbia, spesso considerato oscuro e pauroso.
La speranza ritrovata è quella del popolo d’Israele, che – nonostante le sfide e le minacce degli avvenimenti di una storia difficile – è chiamato a cogliere in questa storia i segni dell’agire di Dio. L’autore, tra i massimi esperti di Bibbia e di divulgazione della Parola di Dio, continua in questo volume un percorso di rilettura delle figure principali dell’Antico Testamento iniziato con “La difficile fede”, edito da Àncora nel 2002. Ora, prendendo in esame il periodo che va dall’esilio babilonese (587 a.C.) sino alle soglie della venuta di Cristo, affronta figure come Ezechiele, Giona, Giobbe, descrivendoli come modelli di speranza, rappresentanti di un “nuovo inizio” per il popolo ebraico.
Il volume raccoglie una serie di qualificati contributi di diversi studiosi di Sacra Scrittura, che offrono una panoramica interessante del concetto di Speranza nella Bibbia.