
Lo studio di Anders Gerdmar fa emergere in tutta la loro portata i diversi indirizzi di ricerca delle varie scuole e chiese tedesche, mostrando come in queste tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento l’antisemitismo teologico organizzato poté svilupparsi sulla base di tradizioni plurisecolari fino a costituire l’ambiente fertile in cui attecchirono visioni del mondo radicalmente antiebraiche. Fu in questo terreno ideologico che Adolf Hitler trovò il supporto e il favore delle chiese e della teologia tedesche. A tanto poté condurre l’applicazione di modelli che disgiungendo Gesù e il cristianesimo dall’ebraismo giustificano la dissociazione tra le religioni e la discriminazione etnica fino a propugnare il razzismo esplicito e il genocidio programmatico.
La traduzione dell'opera è stata realizzata grazie a un contributo del SEPS, segretariato europeo per le pubblicazioni scientifiche.
La Parola biblica, coi suoi simboli, con la sua incandescenza, la sua poesia è stata il grande arsenale iconografico dell'Occidente, il «grande codice» della nostra cultura... L'esegesi «artistica» sa travalicare il testo rivestendolo di bagliori inattesi. Il risultato «trasfigurativo» è proprio di tutte le grandi opere d'arte e di letteratura. Impossibile sarebbe dimostrarlo compiutamente perché il repertorio da consultare è vastissimo. Ci accontentiamo di un simbolo, quello del dito efficace di Dio, spesso celebrato dalla Bibbia. Ebbene, tutta la storia, la missione, la figura e la grandezza del Battista sono racchiusi in quell'in- dice poderoso puntato verso il Crocifisso che Mathias Grtinewald ha dipinto nell'Altare di Isenheim del museo di Colmar. Tutto il mistero dell'atto creativo descritto nel libro della Genesi è nell'indice «imperativo» del Creatore michelangiolesco che sveglia all'essere l'indice assopito di Adamo... Proprio per questa sua fecondità artistica, è sconcertante il fatto che la Bibbia sia ancora sostanzialmente un libro assente dalla formazione culturale dell'italiano. (dalla Prefazione di Gianfranco Ravasi)
Destinatari
Studenti e studiosi di spiritualità e amanti dell'arte sacra.
Autore
MARIA CECILIA VISENTIN, delle Serve di Maria riparatrici, ha conseguito il dottorato in Teologia con specializzazione in Mariologia alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum di Roma dell'Ordine dei Servi di Maria. Attualmente insegna Religione nel liceo classico di Este (Padova) e Storia della spiritualità e dell'arte cristiana all'Istituto Superiore di Scienze Religiose «Santa Maria di Monte Berico», Vicenza. Si dedica prevalentemente alla ricerca storico-iconografica e ai documenti letterari e artistici della pietà mariana.
A partire da "il coraggio, l'altruismo e la fantasia" sottolineati da Francesco De Gregori in una sua nota canzone, per Marco e Tobia Dal Corso la Bibbia e il gioco del calcio presentano diversi tratti comuni.
L'approccio pastorale alla Bibbia, ispirato dalla fede ecclesiale nella Parola di Dio e motivato dalla finalità salvifica che si attua nel mistero pasquale di Gesù Cristo, Figlio di Dio, costituisce l'orizzonte e insieme il fondamento teologico del libro. Esso riflette criticamente sul binomio Bibbia-catechesi, che è parte costitutiva del dinamismo missionario della Chiesa inviata ad evangelizzare. La materia è articolata in tre parti. Nella Parte Prima: Profili si offre l'analisi dei profili che compongono il rapporto tra Bibbia e catechesi (Identità e metodologie; Interdisciplinarietà; Forme e contenuti della catechesi nella Bibbia). Nella Parte Seconda: Percorsi nell'Antico Testamento, si propone il commento di dodici pagine anticotestamentarie articolate in tre capitoli (Pentateuco e Libri storici; Libri profetici; Libri sapienziali). La terza Parte Terza: Percorsi nel Nuovo Testamento analizza ventinove pagine neotestamentarie articolate in tre capitoli (Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli; Lettere paoline e scritti apostolici; Scritti giovannei). Oltre all'ambito propriamente accademico, il libro si rivolge a tutti i protagonisti della pastorale, con particolare attenzione a quanti operano nell'ambito dell'insegnamento, della catechesi e della formazione dei gruppi biblici. Prefazione di Luis Antonio Tagle.
Al centro del dibattito pubblico attuale, le norme alimentari ebraiche coinvolgono sia l'aspetto etico (la sofferenza dell'animale) che quello politico (il rapporto con i territori e le identità locali), divenendo un fattore di divisione all'interno dei paesi europei. Ritenute intollerabili dal mondo ellenistico, hanno ricevuto un attacco anche dalla tradizione cristiana, a partire dalla predicazione evangelica e dalle Lettere di Paolo, alimentando così l'idea di un ebraismo chiuso in se stesso ed insensibile agli ideali universalistici dell'uguaglianza e della fraternità. Confrontandosi con argomenti divisivi come questi e intervistando rappresentanti autorevoli del mondo ebraico e cristiano, Davide Assael mostra come il dibattito sulle norme alimentari ebraiche sia il tassello di una deriva assimilazionista, provocando la reazione di movimenti identitari.
Teologo e studioso dei rapporti tra cultura pop e fede, l'autore racconta in queste pagine la meravigliosa storia del proficuo connubio tra cinema e Bibbia che ha fornito all'industria cinematografica una chiave narrativa universale con cui parlare a milioni di spettatori. «Sia la luce. E la luce fu». Accade nella Creazione e accade nelle sale cinematografiche quando un fascio di luce attraversa il buio per portare sullo schermo una storia: simbolica coincidenza che induce a riflettere sul lungo e proficuo rapporto tra Bibbia e cinema. Non solo il cinema ha preso a piene mani dal testo biblico storie popolari da raccontare, ma è intervenuto direttamente sull'immaginario degli spettatori, mostrando, per la prima volta in migliaia di anni, il Mar Rosso dividersi e Gesù - il personaggio storico più rappresentato - camminare sulle acque. Ma oltre a essere fonte inesauribile di soggetti, la Bibbia ha dato al cinema archetipi, schemi, trame per altre storie, come nel Western, sostanziale riscrittura della conquista della Terra promessa. Fino a che registi come Dreyer, Bergman, Pasolini, Tarkovskij o Tarantino vi hanno tratto ispirazione per parlare di conversione, redenzione, grazia, speranza.
Libri sacri e rivelati per miliardi di persone, Bibbia e Corano sono testi da un lato simili, dall'altro radicalmente diversi. Le difficoltà e il fascino di un confronto, oggi ineludibile, derivano dal fitto intreccio di somiglianze e differenze. Quando si cercano punti comuni affiorano divergenze e viceversa. È fuor di dubbio che intere civiltà sono tuttora contrassegnate dalla presenza, diretta o indiretta, di questi due Libri. Le concezioni bibliche e quelle coraniche hanno inciso su mentalità e comportamenti. Per capirlo basta considerare termini come Dio, rivelazione, bene e male, fine dei tempi, giudizio universale. Altrettanto rilevante è pensare ai modi in cui si definiscono e operano nella storia le comunità che quei Libri ricevono, leggono e trasmettono: il popolo d'Israele, la Chiesa, l'umma musulmana. Come sempre, per comprendere occorre conoscere e confrontare.
Edizione economica della Nuovissima Versione della Bibbia dai Testi originali. Particolarmente curata nel testo e nelle note per essere accolta e letta in ogni famiglia.
Ideale per campi scuola, gruppi biblici, scuole della Parola e come testo per gli studenti.
Il volume propone un percorso per conoscere la Bibbia, il libro dei libri, al fine di renderlo un utile supporto alle nostre famiglie. La società occidentale senza il "grande codice" non potrebbe essere compresa; esso stesso è il bagaglio per eccellenza da cui attingere parole, gesti, immagini e i simboli assunti per fondare le basi del nostro vivere civile. La Bibbia ha ispirato l'arte e gli artisti e contiene la memoria e la considerazione della riflessione su quei valori alla base della concretezza umana: l'amore e l'odio, l'amicizia e la fraternità, il pregiudizio e l'inimicizia verso Dio e verso il prossimo. Attraverso le sue pagine non viene rivelato solo Dio ma anche la grandezza e la miseria dell'uomo.
Di norma l'accostamento tra i termini "Bibbia" e "geografia" porta a una disciplina che studia i territori in cui si sono svolte le vicende bibliche. Il libro di Paola Brunello, Aluisi e Fabrizio Tosolini cambia radicalmente prospettiva per indagare le visioni del mondo e gli elementi culturali che, presenti nel testo biblico, si sono poi intrecciati con la cultura dell'Occidente, incidendo profondamente non solo sulla scienza chiamata "geografia" ma sulla stessa concezione del mondo e della relazione tra essere umano e ambiente. Ne è nato un volume che va al cuore della geografia contemporanea.