
Si parla molto di misericordia, rischiando di isolarla e di ridurne il significato. Il libro ripercorre il Discorso della montagna del Vangelo di Matteo e cerca di mostrare come la misericordia non sia mai un semplice colpo di spugna, ma ci responsabilizzi, ci liberi dagli inganni del cuore e della mente, ci riporti sui sentieri di Gesù, ci consenta di intraprendere opere luminose che non pensavamo. Diventiamo così discepoli più veri. Dal punto di vista di Dio non c'è un solo istante della nostra vita che non sia sotto il segno della sua misericordia. Lui infatti fa sorgere ogni giorno il sole sopra i giusti e gli ingiusti. La misericordia è dunque molto più di un atto di perdono.
CONTENUTO DEL CD
1. Introduzione
2. Introduzione. Lc 1,1-4: il prologo
3. Lc 1,26-38: l’annunciazione
4. Lc 1-2: la nascita e l’infanzia di Gesù
5. Lc 3,1-4,13: Gesù e il Battista. Le tentazioni
6. Lc 4,14-9,50: l’inizio del ministero pubblico di Gesù
7. La chiamata dei primi discepoli. Le donne al
seguito di Gesù
8. Lc 9,51-19,44: il viaggio verso Gerusalemme
9. Le parabole della misericordia. La preghiera e la
missione in Luca
10.La povertà. Passione, morte e resurrezione
Un'analisi dei primi tre Vangeli che prende il via da due approcci privilegiati: quello storico e quello letterario, con ampio ricorso ai risultati dei metodi narrativi. L'obiettivo è quello di determinare al meglio non soltanto lo stile e la forma di ogni Vangelo, ma anche le sue preoccupazioni teologiche, per metterne in luce la comprensione della figura di Gesù e la concezione della vita comunitaria. In questo modo si rivelano i primi lineamenti di una cristologia e di una ecclesiologia talvolta ancora esitanti. Infine, si presenta qualche esempio di questa teologia in costruzione con le sue conseguenze morali, offrendo un'analisi di brani sinottici con al centro i temi della vocazione, della preghiera e del comandamento dell'amore. Questo volume si propone come un'introduzione che non esaurisce tutte le problematiche legate ai tre Vangeli, ma che serve soprattutto da stimolo per continuare ad attingere alla straordinaria ricchezza di testi che tanto hanno influito nella storia della chiesa.
Luca coglie e sottolinea un particolare del messaggio di Gesù di cui anche oggi abbiamo estremo bisogno: la tenerezza e la misericordia di Dio. Di questo Vangelo l'uomo moderno ha un cocente bisogno. Ci lamentiamo di molte cose ai nostri giorni: manca il pane a masse di persone; manca la pace; manca la speranza nella vita. Oggi il mondo - come fa notare papa Francesco - non è "iniquo" soltanto, ma è "inequo", disuguale, e quindi incapace di sentimenti come la "fratellanza", la "compassione", la "solidarietà", la voglia di vivere e il desiderio di spendersi per aiutare chi fa una fatica immensa anche per vivacchiare. Il Vangelo di Luca è un inno a questi valori, oggi facilmente messi al bando. I brani scelti non seguono un criterio ben preciso. Corrispondono, in gran parte, ai versetti tipicamente lucani, ai sentimenti suscitati in chi scrive, alle reazioni notate nei fratelli e nelle sorelle di fede con cui l'autore ha condiviso la saltuaria lettura del testo sacro.
"Ecco un prezioso gioiello di Rosalba Manes sulla misericordia e tenerezza del nostro Dio, che ha viscere materne. Un viaggio affascinante nel vangelo di Luca, narratore sublime. Un viaggio leggero, sulle ali della poesia che apre ogni capitolo, e nondimeno un viaggio ancorato allo spessore del testo che cresce con chi lo legge, attingendo dallo scrigno dei Padri e dalla viva esperienza ecclesiale, un viaggio che impegna sempre a 'ripartire'. Lo sguardo esegetico si focalizza sul vangelo di Luca, che della misericordia è cantore per eccellenza. Come non cogliere l'attualità del messaggio lucano? Questo è il tempo in cui la Chiesa - sollecitata da papa Francesco - è chiamata a lasciarsi conquistare dalla tenerezza di Dio, è chiamata a contemplare il 'volto' del Dio di misericordia (Misericordiae Vultus) e a irradiarne la bellezza e il calore. È tempo di lasciarsi sedurre da un Dio che ci guarda 'con occhi colmi di affetto, innamorato della nostra piccolezza'"
"Potremmo essere in presenza di un tassello fondamentale in grado di corroborare la tesi sull'autenticità del Velo Sindonico, alla luce della particolare rivelazione in esso contenuta delle Sette Sante Stimmate di Nostro Signore; circostanza questa che, impossibile ad essere conosciuta da un falsario, non poteva che provenire dal vero, solo e Santo autore dell'immagine, ovvero Gesù Cristo Crocifisso..."
Lutero riteneva che la Lettera di Giacomo avesse il peso di una «lettera di paglia». Essa invece non manca di audacia né di invenzione; nel suo stile controllato e immaginoso mescola veemenza, serietà e ironia, proponendo una comprensione della fede attraverso l'immagine di una «traversata».L'autore è un artigiano della lingua - il suo greco è uno dei migliori del Nuovo Testamento - e un poeta. Ma chi era precisamente Giacomo? Il «fratello del Signore»? San Girolamone ne dubitava e gli esegeti di oggi ancora di più, ma la Lettera è stata accolta dalla Chiesa come espressione della Parola diDio. Essa vibra di Vangelo. E ne cerca l'impatto nelle relazioni comunitarie e sociali. Il volume prosegue la traduzione italiana dei Cahiers Évangile, noti a livello internazionale quali strumenti preziosi per lo studio e la pastorale.
Nel Vangelo di Matteo il tema dell'amore-misericordia riveste grande rilievo e ricorre in più occasioni. In particolare, due brani sono collegati tra loro da una citazione del profeta Osea: "Perché voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti". Nell'Antico Testamento la misericordia è innanzitutto prerogativa divina, segno dell'amore fedele per l'uomo e parametro di comportamento. E poiché nella Scrittura l'imperativo viene sempre dopo l'indicativo, il credente sperimenta il volto misericordioso di Dio e solo successivamente è chiamato a comportarsi di conseguenza. Gesù stesso nel Vangelo di Luca rimanda a tale principio, quando afferma "Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso".
Il libro nasce da un corso di esercizi spirituali. Caldirola rilegge alcuni passi del Vangelo di Matteo con lo spirito di chi ha voglia di cominciare: come il catecumeno, il ricominciante, l'"analfabeta di ritorno" che riprende in mano il Vangelo, e lo apre come fosse la prima volta.
La fonte Q (da Quelle, che in tedesco vuol dire "fonte") è una raccolta di detti di Gesù che gli studiosi, a partire dal tedesco C.H. Weisse (1838), hanno identificato nei Vangeli di Luca e di Matteo. È una fonte scritta in greco, che i due evangelisti hanno usato, insieme con il Vangelo di Marco, per comporre i loro Vangeli (teoria delle due fonti). Sono circa 225 versetti e rappresentano la prima testimonianza scritta su Gesù, anteriore ai Vangeli stessi. Questi detti esprimono il pensiero cristallino di Gesù, riportandoci più vicini a lui nel tempo.
Il volume raccoglie, insieme ai Vangeli delle domeniche e delle solennità, il commento di poco più di un minuto curato per tre anni al Radiogiornale della Radio Vaticana: è un servizio semplice! Spesso offre solo una provocazione a chi desidera un breve incontro con la bellezza e la ricchezza del Vangelo. Del Vangelo della domenica. Nel commento si è sempre privilegiato l'aspetto kerigmatico - di buona notizia - del Vangelo, prima di tutto e sopra tutto, e sempre in relazione al contesto liturgico nel quale il Vangelo è proclamato.
Perché partire dal fondo, dall'ultimo testo delle Sacre Scritture? Perché iniziare i propri studi teologici proprio dall'Apocalisse? Forse perché è uno dei testi più enigmatici di tutti, quello di cui lo stesso san Girolamo diceva che ogni parola racchiudeva in sé un mistero e meritava riflessione e considerazione; forse perché è uno dei testi più dibattuti, per cui Beda può (e vuole) inserirsi in un ampio e vario dibattito. Forse perché l'inizio dell'VIII secolo fa sentire il giorno del Giudizio particolarmente vicino? Certo le pagine di Beda affascinano il lettore anche moderno, nella loro capacità di costruire giochi di immagini e significati, sempre avendo in mente lo scopo primo: aiutare il lettore nella crescita della sua fede. E questo fine ha cercato di rispettare anche la presente traduzione, unendo il rispetto per il testo con la comprensibilità che non allontana il lettore.