
EDITORIALE
L’avverso. Il torturatore di anime e lo stritolatole di carne
di Piero Mantero
UOMINI E DONNE DI FEDE
Chiara Corbella. Primo passo verso la beatificazione
UOMINI E DONNE DI FEDE
La piccola Nellie del Santo Dio. Anima “mistica” di soli quattro anni
di Glenn Dalleire
MIRACOLI
Don Bosco e il miracolo delle castagne
SANTI
San Giuseppe di Copertino: l’esaltazione dell’umiltà
di Fernando Conidi
APPARIZIONI CELESTI
Un incontro indimenticabile con l’arcangelo Michele
di Daniela Rossi
CRISTIANESIMO E ISLAM
Alcuni musulmani vanno dai preti cattolici per essere liberati dai demoni
PROFEZIE
“Si leveranno vescovi contro vescovi, cardinali contro cardinali”
di Massimiliano Sciò
MESSAGGI
Cercherete il Prezioso Alimento e non lo troverete / Non siate compartecipi del male / Lo spettacolo dell’inganno sta per iniziare / Io sono la tua unica libertà / Pregate di più, parlate di meno / Figlia mia, vuoi vedere mia madre? / Non vergognatevi di fare il bene / Il grande raduno / Basta con la leggerezza del cuore / Sono io il Re della vostra vita?
CATERINA BARTOLOTTA
Gesù: “Le tue sofferenze fisiche e morali offrile per la Chiesa…”
di Fernando Conidi
SEGNI DEL CIELO
Ed ecco un segno fortissimo al Centro d’Amore di Gesù a Palermo
di Mavi
TESTIMONIANZE
“Dalle botte alla salvezza: Dio mi ha voluto suo strumento”
di Benedetta Frigerio
ALDILA’
Natura Evolo: le prime manifestazioni dei defunti
di Fernando Conidi
ANGELI
Attribuzioni dell’angelo custode
di don Marcello Stanzione
MARIOLOGIA
Il cuore immacolato di Maria. Altare della divina Volontà della Ss. Trinità
di Ugo Sauro
GHIAIE DI BONATE
In collegio, fu un calvario
A cura di Alberto Lombardoi
SEGNI DEI TEMPI
Gesù ponte di vita
di Piero Mantero
Pane Quotidiano è un bimestrale che contiene le letture del giorno e i commenti di don Oreste Benzi. Il suo formato tascabile ti renderà agevole sfogliarlo in ogni momento mettendoti in comunione con la Chiesa. Pane Quotidiano accompagnerà i tuoi momenti di preghiera e i commenti alla Parola tratti dagli scritti e dalle meditazioni di don Oreste ti offriranno spunti per la riflessione e per la meditazione.
SOMMARIO
- Dialogo privato tra Papa Francesco e i gesuiti in Irlanda
- Paolo VI e il Concilio Vaticano II
- Argonauti digitali. I giovani e la ricerca di senso
- La Cina, Matteo Ricci e lo spirito rinascimentale
- La guerra in Siria: un bilancio disumano
- “Il mondo, una grande famiglia”. Papa Francesco in Irlanda
- A Sarajevo un incontro internazionale di etica teologica
- Al cinema con Ingmar Bergman
Tracce n.8, Settembre 2018
L'urto della storia
Editoriale 05.09.2018
Bastavano quelle due parole, per aprire uno squarcio sulla storia: «Vogliamo tutto». Era uno slogan dei sessantottini, è diventato il titolo della mostra che il Meeting di Rimini ha dedicato a quel momento. Ma è anche un grido che esprime l’urgenza di compimento – di verità, di giustizia, di felicità – di ogni uomo, sempre. È un grido all’altezza del desiderio infinito che siamo.
Quel grido pare impossibile, di questi tempi. Siamo così soli, fiaccati, preoccupati da ciò che vediamo e viviamo, che una domanda di questa portata è diventata fuori luogo. Al massimo, si aspira ad evitare guai. A trovare modi per proteggersi dagli urti della storia, creando contesti il più possibile safe, “protetti”, per usare un’espressione abusata nelle società anglosassoni, dove è diventato normale accumulare regole e divieti per impedire che durante una riunione di lavoro o una lezione universitaria qualcuno possa sentirsi «attaccato» da un’opinione diversa o «scosso» dalla violenza di una pagina di storia. Giochiamo in difesa, insomma. Altro che desiderio...
Eppure quello stesso grido, durante l’estate, è risuonato di nuovo, e di continuo. Ne trovate tanti esempi nelle prossime pagine. Nelle lettere. O nel racconto del Meeting, pieno di fatti piccoli e grandi che, tra gli altri, hanno fatto dire a uno degli ospiti «permettetemi di stare con voi, perché qui per la prima volta Dio per me è diventato possibile». O in quello dei ragazzi chiamati a Roma, dal Papa, per un pellegrinaggio di metà agosto diventato l’occasione di scoprire una pienezza impensabile, tra il caldo feroce e il caos della Capitale. C’erano tutti i presupposti per tornare a casa delusi, e invece è accaduto altro.
Ma allora, che cosa è accaduto? Chi può ridestare l’io così? Cosa rende l’impossibile possibile, al punto da vederlo succedere e quindi poterlo domandare, come dicevano i sessantottini in un altro slogan bellissimo nella sua apparente ingenuità?
Bisogna che ce ne rendiamo conto. Perché quello che è successo fa vedere una volta di più l’unica cosa che ci serve per vivere: un avvenimento. Una presenza talmente eccezionale da risvegliare il nostro io, rattrappito dalla paura e dallo scetticismo, fino a ridestare quella domanda radicale: «Vogliamo tutto».
È l’umanità che vediamo risorgere in noi a farci riconoscere il volto di quella presenza, a farci dire: «Sei Tu, Cristo». Il divino che «salva ogni fattore dell’umano», come diceva don Giussani. Sei Tu, perché noi non ne saremmo capaci.
Ed è questo volto che possiamo cercare dovunque siamo, in qualsiasi momento delle normali occupazioni a cui torniamo a fine estate, «con la tenacia di un cammino», come chiedeva lo stesso don Giussani: «Bisogna bene che termini un periodo e ne incominci un altro: il definitivo, il maturo, quello che può tenere l’urto del tempo, anzi, l’urto di tutta la storia, perché quell’annuncio che incominciò a colpire (…) Giovanni e Andrea, duemila anni fa, quell’annuncio, quella persona è tale e quale il fenomeno che ci ha attirati qui». E ci fa domandare tutto.
Periodico religioso mensile in edizione tascabile che propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata. Contiene il rito della Messa, la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da tre autori: fr. Adalberto Piovano, monaco benedettino della comunità Ss. Trinità di Dumenza; fr. Luca Fallica, monaco nella medesima comunità; fr. Roberto Pasolini, frate minore cappuccino della provincia S. Carlo in Lombardia. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, e una breve riflessione sulle giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione in vista del Sinodo sui giovani. Abbonandosi all'edizione web, è possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter, si riceve quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno.
Insieme nella Messa è un sussidio semplice e immediato per seguire le letture e le preghiere della Celebrazione Eucaristica.
CONTIENE
• Letture della messa del giorno. • Ordinario della messa. • Introduzione liturgico-spirituale alle domeniche
e feste. • Sommario delle domeniche, feste
e commemorazioni liturgiche del mese.
PUNTI FORTI
• Il più economico nel panorama dei periodici liturgici mensili.
La struttura del giorno è così composta:
• 1a pagina: è presentato il giorno e il santo;
• 2a-3a-4a pagina: le letture del giorno;
• 5a-6a pagina: un commento alle letture, una preghiera che personalizza il rapporto con Dio, e un approfondimento biblico su una parola chiave delle letture.
CONTIENE
• Letture della messa del giorno.
• Ordinario della messa.
• Orazioni delle domeniche e solennità.
• Compieta del giorno.
3 Editoriale Lorenzo Bertocchi
6 In bacheca
7 Timonieri
8 Chiesa
9 Rassegna stampa
10 Esserti fedele sempre AA. VV. Abstract
12 Tutti i giorni della vita Benedetta Frigerio
14 1+1 non fa 2 Ugo Borghello
17 Cerco Dio Solo Serafino Tognetti
18 Uno verrà preso e l’altro lasciato Luisella Scrosati Abstract
20 Va di moda la dignità Raffaella Frullone Abstract
23 Politicamente scorretto Vincenzo Sansonetti
26 El buen ladron Rino Cammilleri
28 Pillole di apologetica Gianpaolo Barra
41 Il lenzuolo conteso E. Marinelli, F. Saracino, P. Pescetelli
44 Darwin in difficoltà Enzo Pennetta
46 Non c'è dubbio Saul Finucci
48 Il bon ton della Messa Andrea Zambrano
50 Don Bosco e gli anticlericali Ermes Dovico
50 Ordini di carità e spada Alberto Leoni
55 Vita buona non utilitarismo Giacomo Samek Lodovici
58 CR7…Cristiano ma non troppo Giuliano Guzzo Abstract
60 Parole proibite Andrea Zambrano
61 Don Camillo sul crinale- Paracarro Km90 Lorenzo Bertocchi
62 Biblioteca Vincenzo Sansonetti
63 C'è del buono nel Liberty Giannicola D'Amico
64 Catechismo Stefano Biavaschi
64 Il Magistero Claudio Crescimanno
65 Vivaio Vittorio Messori
Dossier
Siria: dai cristiani la verità AA. VV. Abstract
La voce dei cristiani Marta Petrosillo
La terra di Jad Jad Abed
Il punto sul conflitto Gianandrea Gaiani
Il dramma di un popolo Alessandro Monteduro
Micalessin: "una voce inascoltata" Lorenzo Bertocchi
Il termine “:apocrifo”: significa “:nascosto”:. Esiste una letteratura apocrifa legata al Nuovo Testamento, forse la più: nota, come ne esiste una che riguarda i tempi e il mondo dell’:Antico Testamento. Il dossier di questo numero della rivista approfondisce un tema trascurato per millenni e rivalutato nella sua importanza cruciale solo dopo i rinvenimenti di Qumran: proprio gli Apocrifi veterotestamentari. Completano il numero rubriche di storia, arte, archeologia e attualità:. La rivista è: corredata, inoltre, di un ampio apparato iconografico e di un’:agenda ricca di appuntamenti.
Quaderno
4037
SETTE PILASTRI DELL’EDUCAZIONE SECONDO J. M. BERGOGLIO
L’EUROPA IN UN ESERCIZIO DI IMMAGINAZIONE SOCIALE
CORPO E CARNE
Fondamenti patristici in Ireneo e Tertulliano
LE REPUBBLICHE BALTICHE
GIUSTIZIA RIPARATIVA IN BRASILE
Il metodo educativo delle carceri Apac
A Padre Pio da Pietrelcina, il Santo del Gargano, viene dedicato il dossier, particolarmente ricco, del n. 136 di settembre del mensile Radici Cristiane, in distribuzione nei prossimi giorni.
Nelle case, nelle auto e sui camion, soprattutto in Italia ma non solo, è frequente trovare l’effigie di Padre Pio, ad indicarne la straordinaria popolarità, il primo sacerdote stigmatizzato della storia della Chiesa.
Cristina Siccardi, nel suo articolo, ricorda come il 20 settembre 1918, verso le nove di mattina, questo frate, all’epoca 31enne, solo, raccolto in preghiera di fronte ad un piccolo crocifisso nel coro della chiesa conventuale di San Giovanni Rotondo in Puglia, vide iscriversi sul proprio corpo le cinque piaghe della Passione di Cristo, grondanti sangue. Sarebbero scomparse soltanto tre giorni prima della sua morte terrena.
Tra i cataclismi dell’epoca, tra cui la guerra mondiale e l’influenza spagnola, Padre Pio «divenne un punto di riferimento per migliaia e migliaia di persone e la sua fama di santità iniziò a diffondersi sempre più, grazie anche ai doni carismatici di cui era dotato: levitazione, bilocazione, profezia, lettura dei cuori, conoscenza anticipata dei peccati altrui, emanazione di intensi profumi floreali di vario tipo in vita e in morte, conversioni, guarigioni». Ad ogni Santa Messa viveva letteralmente il Sacrificio incruento del Calvario: «Dopo la riforma liturgica, seguita al Concilio Vaticano II – precisa Cristina Siccardi – Padre Pio domandò e ottenne la dispensa per continuare a celebrare in Vetus Ordo».
Non mancarono difficoltà, dure prove, sofferenze e incomprensioni: Padre Agostino Gemelli, il fondatore dell’Università Cattolica, interpellato nella sua veste di psicologo, diagnosticò le stigmate di Padre Pio quali manifestazioni somatiche di una «sindrome isterica» e considerò il Santo del Gargano come un soggetto psicopatico.
Il Sant’Uffizio assunse provvedimenti nei suoi confronti, limitandone il ministero sacerdotale (divieto di confessare, divieto di celebrare in pubblico la Santa Messa e via elencando): «È indubbio che la diffidenza nei confronti di Padre Pio rientra in quell’atmosfera di cultura modernista – scrive Cristina Siccardi – che ha intossicato la Chiesa a partire dalla fine del XIX secolo». Autentiche persecuzioni ecclesiastiche, cui solo Paolo VI pose fine. Cinquant’anni dopo l’umile frate francescano è stato canonizzato, è amato ed invocato ovunque nel mondo.
In un’intervista, lo scrittore ed editorialista Rino Cammilleri, autore di una biografia su Padre Pio, ricorda come lui non fosse un «prete da strada» e nemmeno un organizzatore. Lui definiva sé stesso «un frate che prega» e tale veramente fu. Non faceva niente di particolare, pregava, diceva il Santo Rosario, celebrava la Santa Messa e confessava.
Era il Cielo, che, per suo tramite, operava cose prodigiose: «Tutto in Padre Pio è straordinario e basterebbe questo per rimanerne colpiti – afferma Cammilleri –. Purtroppo quando morì io avevo solo diciott’anni ed ero ammalato del Sessantotto. Rimpiango di non essermene mai interessato, quand’era in vita. Adesso darei chissà cosa per potermi confessare con lui…».
Corrado Gnerre rileva l’importanza della Santa Messa celebrata da Padre Pio, in un momento quale l’attuale, in cui «tutti corriamo il rischio di capire, sì, le parole della celebrazione liturgica, ma di non sapere più cosa essa davvero sia».
In un’altra intervista, il vaticanista Marco Tosatti ricorda come si debba proprio a Padre Pio la definizione del Santo Rosario come di un’«arma», grazie alla quale lui stesso riuscì a resistere per tutta la vita ai reiterati attacchi del demonio. Fra’ Pietro M. Pedalino evidenzia il legame stretto sussistente tra Padre Pio e Fatima, avendo entrambi la stessa sorgente in Maria. Del resto, evidenzia Padre Stefano Maria Manelli come anche il legame fra l’Immacolata, il Crocifisso e le stimmate di Padre Pio appaia alquanto significativo.
Il numero di settembre di Radici Cristiane, oltre a questo ampio e pregevole dossier su Padre Pio, propone l’editoriale del direttore della rivista, il Prof. Roberto de Mattei, in cui si evidenzia come il matrimonio oggi sia sotto un «attacco diabolico».
Settant’anni dopo si torna poi a parlare del 1948 e di cosa quell’anno rischiò l’Italia – ovvero la guerra civile – con l’intervista al Prof. Giulio Alfano, docente presso la Pontificia Università Lateranense. La presa del potere, in Italia, da parte degli uomini di Stalin fu evitata anche grazie al decreto del primo luglio 1949, emesso dalla Congregazione del Sant’Uffizio, passato alla storia come il decreto di scomunica dei comunisti: ne parla Luciano Garibaldi.
Don Samuele Cecotti, in un articolo, tratteggia la figura dell’avv. Carlo Francesco D’Agostino, tra i pochi ad opporre un chiaro e fermo “no” a quella che definì l’illusione democristiana ed al progetto degasperiano, ch’egli bollò come assolutamente incompatibile con la Dottrina della Chiesa. Il Prof. Roberto de Mattei ricorda poi l’«Operazione Sturzo», il cui fallimento aprì la strada verso il Centrosinistra ed il compromesso storico.
In Tesori d’Italia, Lorenzo Benedetti propone un rapido excursus dei principali castelli emiliani, che raccontano la storia di un passato di ordinata bellezza, di cortesi costumi, ma soprattutto di fede incrollabile. Chiudono il numero di Radici Cristiane le consuete rubriche, le recensioni e le lettere.