
La missione secondo San Paolo è il tema della monografia di questo numero.
Un importante intellettuale cattolico stende il proprio testamento biologico e riflette, secondo le urgenze di una coscienza credente, fedele e libera, sui problemi del fine-vita: accanimento terapeutico, anche nella forma dell'alimentazione e dell'idratazione forzata, autodeterminazione in vista del rischio di vita vegetativa, eutanasia.
Un gruppo di benedettine, dalla meta del secolo XVII in Francia, vive una forma particolare di vita di cui l'elemento appariscente è il culto eucaristico. Ma non è questo il segreto della loro forma di vita: si tratta del legame al Cristo vivente che si dona all'uomo attirandolo sullo stesso percorso di svuotamento di sé per far posto all'altro e compiere se stessi. Il presente volume traduce in tal senso, annotandola, Le Véritable Esprit des religieuses adoratrices perpétuelles du très-saint Sacrement de l'autel, Parigi, 1684-1689, III edizione, che di quella esperienza eucaristica è espressione mirabile. Un libretto non di preghiere davanti al santissimo Sacramento, ma per vivere nella logica dell'Incarnazione amando e pregando, e nella fede del Sabato santo, se non è concesso di gustare anticipazioni radiose della Pasqua di risurrezione. La categorie vittimali del secolo XVII in Francia, sotto la penna di una benedettina mistica e fondatrice, parlano di amore vigoroso, come di un fuoco vivo, o di un germe di grano che nel suo marcimento sprigiona la vita, che tutti poi sazierà.
In un tempo segnato dall'incertezza, la comunità rischia di smarrire il senso della comunicazione e della responsabilità. C'è che rifugge nella nostalgia di un passato che non ritorna e chi formula profezie di imminente sventura. Ma c'è anche chi apre gli occhi sul presente, sui suoi limiti e sulle sue opportunità, cercando i costruire il futuro con una vigilanza critica, approfondita e paziente. Tra costoro, nella fedeltà ad una solida tradizione di pensiero, si colloca la Federazione Universitaria Cattolica Italiana (Fuci). Essa, rispetto alla strada del disincanto, dell'illusione e della rassegnazione, intende esplorare con rigore e lungimiranza nuove vie di riflessione e impegno.
Il biennio 1946-1948, uno dei più densi e decisivi nella storia dell’Italia contemporanea, delinea e accentua, come emerge anche da una sempre più ricca fioritura di studi di ambito regionale, la specificità e le anomalie del Mezzogiorno rispetto al resto del Paese. Questa ricerca, attenta ai profili nazionali e meridionali degli eventi e dei problemi del periodo, sostenuta da un’ampia documentazione in gran parte inedita, ricompone e interpreta una pagina importante della recente storia del Molise, ricostruendo in particolare il ruolo svolto dalle forze cattoliche e dalla Democrazia Cristiana e rintracciando le radici della loro lunga egemonia politica.
Parlare di Gerusalemme significa evocare una realtà terrena e storica ma anche un orizzonte soprannaturale e questo dualismo è inscritto nel nome stesso della Città santa. L'autore, che vive e insegna a Gerusalemme da molti anni, rende ragione di tale ricchezza e complessità soprattutto a partire dalla prospettiva cristiana, che vede in Gerusalemme il luogo in cui si è compiuta la missione redentrice di Gesù e in cui ha mosso i primi passi la Chiesa. Ne risulta un libro ricco di approfondimenti biblici e teologici, ma anche di dati storici e archeologici, calati nella quotidianità di Gerusalemme, dei suoi abitanti e dei numerosi pellegrini. Chi già ha visitato Gerusalemme potrà approfondirne la conoscenza, chi ancora non ha varcato la soglia delle sue porte o percorso le sue strette vie o salito e disceso le sue pendici, ne gusterà l'incanto e il mistero, in attesa di poter compiere il santo viaggio verso Sion "dove l'uno e l'altro sono nati e lui, l'Altissimo, la mantiene salda" (Salmo 87,5).
È l'unica rivista in campo internazionale dedicata alla storia del cristianesimo e alla storia dell'interpretazione cristiana ed ebraica della Bibbia, dall'antichità ad oggi, tema centrale per le scienze umane e teologiche.
Annali di storia dell'esegesi riserva sempre pi√π spazio ai temi pi√π attuali della storia del cristianesimo e dei fenomeni religiosi con una prospettiva interdisciplinare, nell'intento di seguire lo sviluppo contemporaneo della riflessione scientifica.
Gli articoli sono attenti ai diversi ambiti culturali, dall'esegesi alla storia delle dottrine, dall'antropologia culturale alla letteratura, dalla storia dell'arte all'archeologia.
In ogni fascicolo appaiono anche recensioni e rassegne critiche.
Ogni anno si pubblicano numeri monografici.
La rivista è aperta a una forte collaborazione internazionale come mostra il suo comitato scientifico.
Sommario
Presentazione (P.C. Bori). Lettre sur les monothéismes (P.C. Bori). Le religioni monoteiste nel 2008. Alla ricerca di un senso dell'avvenire (M. Arkoun). Letter to Pier Cesare Bori (J. Assmann). Lettera a Pier Cesare Bori (T. Bonazzi). A proposito dei monoteismi (A. Destro - M. Pesce). «Etsi deus non daretur». Per un monoteismo senza dio (G. Filoramo). Lettre à Pier Cesare Bori à propos de l'Épître aux Romains de saint Paul (G.F. Rosa). Combattre par le savoir et la sagesse. Brèves remarques sur la Risalat de Pier Cesare Bori (M. Haddad). Differenze (S.L. Della Torre). I monoteismi e quello che le donne e gli uomini decidono di farne (M. Pesce). Lettre à Pier Cesare Bori sur les religions, l'esprit de fronde et la lecture (H. Redissi). Lettre à Pier Cesare Bori (G. Stroumsa). La Risala sui monoteismi. Cronaca di una giornata di studio (G. Zamagni). Immagini di Dio, immagini dell'umano. Letture di Gen. 1, 26-28 tra Pico e Locke (P.C. Bori). L'Islam e la convivenza con le tradizioni religiose: la dottrina di Ibn al-'Arabī sulla diversità religiosa (G. Pasquale). Cuestiones emergentes en torno al monoteísmo. Análisis de dos obras de referencia y de algunos hitos posteriores (M. González).
Il libro vuole essere una guida alla preghiera e alla meditazione della Parola di Dio nella quotidianità. Carretto, piccolo fratello di Gesù, sulle orme di Charles de Foucauld ha vissuto dieci anni nel Sahara,per imparare a pregare e a ricercare, nella solitudine del deserto, l’intimità con Dio. Ma, come l’autore ripete spesso, il “deserto” è ben di più di un luogo geografico, è una dimensione fondamentale della nostra esistenza. Si può fare il “deserto” anche nella città: ricavarsi una nicchia di silenzio e di solitudine, nella frenesia della nostra vita quotidiana,in cui pregare e mettersi all’ascolto di Dio.Deserto non significa assenza di uomini,ma presenza di Dio. L’opera,rispetto alle precedenti edizioni nella collana “Nuovi fermenti”,si è arricchita di una Prefazione di Giorgio Gonella, piccolo fratello che dal 1971 vive nella fraternità di New York e che nel 1968, da studente, ha trascorso un mese con Carlo Carretto nel Sahara,a Beni Abbès.
AUTORE Carlo Carrettoè nato nel 1910 e morto nel 1988.Nel 1954 è entrato nella congregazione dei Piccoli Fratelli di Gesù e per 10 anni è vissuto nel Sahara.Rientrato in Italia nel 1964,si è ritirato in un eremo a Spello,vicino ad Assisi, dove fino alla morte ha animato un centro di spiritualità.Tra le sue opere:Lettere dal deserto (La Scuola),Ciò che conta è amare(Ave),Al di là delle cose (Cittadella), Il Dio che viene (Città Nuova), Padre mio mi abbandono a te (Città Nuova),Beata te che hai creduto (San Paolo).
Ed. Spagnola del testo che raccoglie orientamenti nel campo della cooperazione allo sviluppo.