
Ha cercato di vivere nascosto perché emergesse sempre di più e soltanto Gesù Cristo. Il fallimento delle illusioni della sua epoca e quello dei suoi progetti di missionario nel deserto del Sahara fu chiaro anche ai suoi occhi, ma il Signore lo ha trasformato in profeta per il nostro tempo. Eremita e missionario tra i tuareg musulmani dell'Algeria, senza enfatizzare il dialogo teologico e culturale con l'islam, ha accettato di perdersi senza contropartita. Ricordato da Paolo VI nella Populorum progressio, proclamato beato da Benedetto XVI, Charles de Foucauld è stato un punto di riferimento per la missione e per i martiri del nostro tempo. Come il profeta Elia, riscoprendo il suo Dio come brezza, aiutò i credenti del suo tempo a sperare, così il mormorio leggero dello Spirito sperimentato da fr. Carlo aiuterà oggi i cristiani a riscoprire il Signore Gesù. Il volume contiene anche un primo commento sistematico sulla Lettera dei 138 saggi musulmani a Benedetto XVI e alle guide delle comunità cristiane e si pone nel solco del discernimento conciliare sui credenti musulmani.
Commissionato nella seconda metà del Cinquecento da Federico III del Palatinato, il Catechismo di Heidelberg è un classico della fede riformata, di cui offre uno dei compendi meglio riusciti. Illustrando con rara chiarezza che cos'è il cristianesimo, il suo rigoroso discorso teologico è tuttavia animato - cosa assai rara in un catechismo - da un afflato di viva pietà. Ritraducendolo in toto e commentandone con ampiezza ciascuno dei 129 articoli, il teologo Paolo Ricca ne fa concretamente il proprio "testamento spirituale".
Come scrive il vescovo di Kracow, cardinale Stanislaw Dziwisz, nella presentazione di questo volume si vede subito emergere la personalità profetica e spirituale di un Uomo di Dio: un papa mariano, missionario, poi papa del perdono e della riconciliazione, della famiglia e della vita, del dolore e della sofferenza, della giustizia e della pace. Uomo autentico, aveva capito subito che bisognava abbattere muri storici e costruire ponti di solidarietà tra popoli e nazioni per una nuova umanità.
Il VII Incontro Mondiale della Famiglia (Milano, 30 maggio - 3 giugno 2012) è l'occasione per realizzare questa variegata e originale meditazione sulla Famiglia. C'è bisogno, oggi, di "scrivere" - di riscrivere talvolta - una famiglia autentica, una famiglia segno credibile nel mondo dell'amore divino... Questo libretto vuole essere una proposta di riflessione sulla carità che sfoci consequenzialmente nell'impegno concreto ed evangelizzante di ciascun membro della famiglia. I diversi temi, sviluppati secondo uno schema alfabetico (le "lettere" fondamentali per comporre la Famiglia quale capolavoro di Dio) sono completati da un breve passo biblico e da un brano di grandi maestri di umanità: dal Santo Padre Benedetto XVI a Chiara Lubich, dal Beato Giovanni Paolo II a p. Jesús Castellano Cervera, dal Vescovo "don" Tonino Bello a don Bruno Ferrero... Il testo è corredato di alcune stupende preghiere sulla famiglia.
Contemplazione del mistero del dolore e della passione di Cristo visto con gli occhi di Maria. Prefazione di Angelo Cardinale Comastri, Vicario Generale di Sua Santità.
Pagine dedicate al Calice e alla Croce. Compiere il gesto del bere al Calice che contiene il Sangue di Cristo è accogliere al pieno nella propria vita il progetto di Dio, soprattutto quando il calice della propria vita è pieno di amarezza. La Croce indica il Cristo Crosifisso e Risorto che continua ad essere presente nella sua Chiesa e nella storia dell'umanità attraverso i sacramenti ed in particolare l'Eucaristia. Il Calice in copertina è quello donato a Benedetto XVI e la Croce di S. Ubaldo.
Monasteri e conventi hanno mantenuto nel tempo una cucina genuina, legata al ritmo delle stagioni e agli ingredienti locali. Questo viaggio attraverso la penisola racconta in 100 ricette il gusto tutto italiano di un'ospitalità scandita da feste e riti, generosa anche nelle sue manifestazioni più semplici. Tra aneddoti storici e curiosità, giochi grafici e fotografie, i piatti regionali più appetitosi, per ritrovare i ritmi e i sapori del passato in angoli di pace dove la bontà è di casa.
Questo volume presenta una sintesi delle ricerche di don Gilberto Pressacco sulle origini e le peculiarità del cristianesimo aquileiese. Coniugando competenze di teologia, pratica corale, storia della musica e della danza, lo storico friulano ha dato un importante contributo alla comprensione dei meccanismi di evangelizzazione dell'alto adriatico. Proprio a partire dai risultati di tali ricerche, il libro offre una chiave preziosa per rileggere quel tratto di identità mediterranea, frutto di una particolare mediazione tra il cristianesimo e l'ebraismo, che per secoli è rimasto sepolto nei rituali arcani delle campagne friulane.

