
L’ospite è sempre una benedizione del Signore, un dono del suo amore. In tutte le religioni l’ospitalità è sacra.Tuttavia la storia ci insegna che tra le religioni le leggi dell’ospitalità sono spesso abolite in nome della conservazione della purezza della propria fede. Perché questo accade? E soprattutto: come superare le paure inveterate dell’altra “fede” e degli altri “credenti”, favorendo la pratica del dialogo tra le religioni?
Raccontando i suoi incontri e le iniziazioni ricevute negli scambi spirituali, Pierre-François de Béthune, monaco benedettino, ci confida qui la sua scoperta: è possibile mettere d’accordo il legame senza riserve al Cristo e l’apertura incondizionata agli altri, proprio nel suo nome.
La prefazione al volume è di Raimon Panikkar.
Per tre volte Elias Chacour ha ricevuto una candidatura per il Nobel per la Pace. Forse questo palestinese, cittadino di Israele, divenuto prete cattolico della Chiesa melchita e oggi vescovo della più grande comunità cristiana in Israele/Palestina, ha veramente realizzato un'opera di pace così grande da intimorire le stesse commissioni del premio, forse più avvezze a capi di Stato o a singole figure operanti per la giustizia. Ha di certo realizzato una immensa opera di pace con le Mar Elias Educational Institutions (MEEI), frutto di decine d'anni di realizzazioni di scuole d'ogni ordine e di università in cui, nello Stato di Israele, sia tra gli insegnanti che tra gli allievi, vi sono israeliti, musulmani, cattolici e drusi. Questa opera è il concreto paradosso della pace, in un paese che vive in costante stato di guerra. La coautrice del volume, Patricia R. Griggs, che con le parole stesse di Elias Chacour ne racconta la storia con stile narrativo fluido e accattivante, incontra Abuna Chacour (abuna è termine arabo per "padre") nel 1996 in Israele, nel villaggio arabo di Ibillin, dove hanno sede le MEEI. Comprende subito che padre Chacour è visitato da tutto il mondo: il costruttore di scuole è divenuto un punto d'incontro internazionale. Dopo numerosi viaggi in Palestina e soggiorni a Ibillin, la Griggs vede l'importanza di diffondere la storia di Elias Chacour, dal suo villaggio natale, con l'arrivo del movimento sionista che ha costituito in Palestina lo Stato di Israele...
Il volume presenta contributi di: Berranger, Colzani, Fiorini, Goudot, Guerriero, Kasper, Molins-Beaufort, Novotny.
La storia del cristianesimo si occupa delle diverse forme di cristianesimo che si sono affermate dopo la diffusione del messaggio evangelico, delle loro reciproche relazioni e delle loro differenze.
Questa disciplina presenta, fin dalle sue origini, strette correlazioni con la storia politica, con il pensiero filosofico e teologico, con la ricerca sociologica e antropologica, relazionandosi anche con i problemi del mondo attuale.
Il cristianesimo ha dato, infatti, un contributo determinante alla formazione dell’Europa, influendo profondamente sui rapporti tra l’Occidente europeo e l’Oriente: molti dei conflitti che oggi turbano varie regioni del mondo, infatti, affondano le radici nei rapporti tra il cristianesimo e le altre religioni o le confessioni scismatiche da esso derivate.
Questa disciplina, che ha le sue fonti storiografiche nelle antiche scritture, ha risentito spesso delle diverse interpretazioni cui sono stati sottoposti i testi originali.
L’opera di trasmissione degli scritti letterari e filosofici ha assunto, fin dai tempi antichi, una funzione simile a quella che oggi è esercitata dai media: la divulgazione delle informazioni e delle conoscenze su vasta scala non si sottrae a un’interpretazione dei contenuti attraverso il filtro dell’ideologia dominante.
La “manipolazione” della conoscenza è dunque una pratica che ha radici antiche.
Ciò spiega perché il confronto tra le diverse traduzioni o interpretazioni ha talvolta portato alla luce l’apocrifia di alcuni testi sacri.
L’attuale clima instaurato dall’impero globalizzato ha creato il “credo del profitto e per il profitto” imposto da chi ha preso in mano le sorti del mondo.
Per contrapporsi a tale pericolosa fonte di sopraffazione materialistica è necessario che, da chi rappresenta la visione spirituale dell’esistenza dell’uomo, si levi una voce “che parli alle anime dei cittadini del mondo” e che predichi gli ideali di giustizia sociale, fratellanza e pace che hanno fatto grandi le religioni monoteistiche.
Riflessioni, come pagine di diario suggerite dagli incontri quotidiani con migranti, con persone "di frontiera" in cui, a Londra come in Marocco o a Parigi, l'autore rinviene tracce del volto di Dio.
Il secondo quaderno della Rivista "la bellezza della fede", dal titolo Celebrare la fede è dedicato ad un argomento ispirato alla Costituzione Sacrosantum Concilium, promulgata esattamente cinquant'anni fa, nel 1963, ed è incentrato, nella parte monografica, sulla dimensione educativa della liturgia. Con l'intervento dei seguenti autori: Davide Brighi, Erio Castellucci, Giuseppe De Carlo, Dino Dozzi, Ugo Facchini, Rosino Gabbiadini, Giovanni Gardini, Sergio Gollini, Francesco Lambiasi, Claudia Manenti, Annalisa Marinoni, Emanuela Penni, Alessandro Russo, Loris Scarpelli, Serena Vernia, Gilberto Zappitello.
"La ricerca intorno alla storia dell'Ordine francescano, che qui presentiamo, non è da intendersi quale 'Storia dell'Ordine dei Frati Minori', così com'è valutata nell'accezione comune. Siamo del parere infatti che la stesura di un'opera in linea con questa definizione possa attuarsi solo dopo aver tentato di esaminarne i presupposti. Il nostro saggio mira perciò ad offrire un contributo, che induca ad una riflessione e di conseguenza possa accompagnare una discussione intorno a natura, finalità e limiti di una auspicabile 'Storia dell'Ordine Francescano'. In coerenza con tale ragionamento, il nostro impegno è stato condotto dal desiderio di sciogliere un preciso interrogativo 'Come fare storia di un Ordine religioso?'. È su tale quesito che si snoda lo sviluppo della nostra indagine e del nostro studio." (dalla Introduzione dell'autore)
Il "Geistbuch" è un trattato teologico anonimo in volgare composto nella prima metà del XIV secolo, che circolò sia in altotedesco medio che in medio nederlandese. Prendendo spunto dall'ingiunzione di Gesù a Pietro, "Sequere me", "Seguimi" (Gv. 21,19), il testo descrive la via del cristiano verso la perfezione. Questo volume offre l'edizione di due importanti manoscritti (Bruxelles, Koninklijke Bibliotheek, 19.565 e Parigi, Bibliothèque de l'Arsenal, 8205) che tramandano la versione nederlandese dell'opera. Un saggio prefatorio di Maarten J. F. M. Hoenen e di Loris Sturlese, insieme alla introduzione dell'editore Wybren Scheepsma, collocano i due testi nel loro orizzonte culturale, storico e filologico, che è quello delle discussioni teologiche intorno ad un tema caro alla pietà in volgare al tempo di Meister Eckhart e della sua condanna: il tema della perfezione della vita spirituale.
Nelle società moderne, il processo del morire è diventato in larga misura un fatto medico. Se non è la natura a decidere, chi decide della morte, e attraverso quali principi? Luca Savarino propone un approccio alternativo, condiviso da molta parte della tradizione teologica protestante liberale.
Un'orazione chiama i sei Monaci Cistercensi (Padre Simeone M. Cardon, Padre Domenico M. Zawrel, Fra Albertino Maria Maisonade, Fra Modesto M. Burgen, Fra Maturino Maria Pitri, Fra Zosimo Maria Brambat) massacrati nell'Abbazia di Casamari, "Martiri dell'Eucaristia". È un titolo che dà alla suprema loro testimonianza una tonalità speciale: essi infatti sono rimasti nel convento, malgrado il pericolo, con l'unica preoccupazione di salvare e proteggere il loro tesoro più grande, il Signore nell'Eucaristia. Già consacrati a Cristo, insieme a Lui e per Lui hanno versato il sangue e come Lui hanno perdonato i loro carnefici.

