
L’opera raccoglie per la prima volta gli scritti completi di Benedetta Bianchi Porro:
I diari nei quali Benedetta, obbedendo a una precisa indicazione della madre, fin da bambina si abituò a descrivere la vita intorno a sé. I pensieri scritti su suggerimento di padre Luciano Viale: frasi incisive, aforismi che evidenziano il formarsi della spiritualità di Benedetta.
L’epistolario dove, attraverso le lettere scritte e ricevute, Benedetta fece conoscere ad un numero crescente di persone la vita intensa che si andava sviluppando nel suo spirito.
Gli scritti minori, temi ed esercitazioni scolastiche attraverso le quali è possibile conoscere soprattutto l’adolescenza, la formazione e la vita di famiglia di Benedetta.
Benedetta Bianchi Porro (1936-1964). Studentessa di medicina per il desiderio di incontrare e servire i fratelli, fu colpita da una terribile malattia che la costrinse a letto. Privata progressivamente della vista e dell’udito, manifestò un indomito coraggio, una curiosità giovanile, una carica umana che attirarono a lei un gruppo crescente di amici. È con questa compagnia e nella vita famigliare che si compie il cammino spirituale di Benedetta. Un cammino che trova nell’Amore di Dio e in Gesù Cristo il suo punto di arrivo.
Del 23 dicembre 1993 è il Riconoscimento delle virtù eroiche.
Il curatore dell’opera, don Andrea Vena, ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo Benedetta Bianchi Porro. Biografia autorizzata (2004).
Il volume propone la prima traduzione in lingua italiana, con ampia introduzione e ricco commento, di uno scritto cristiano in passato attribuito a san Cipriano, vescovo di Cartagine, ma oggi ritenuto opera di un ignoto vescovo operante verosimilmente a cavallo tra III e IV secolo. In questa catechesi rivolta ai fedeli, l’autore mette in evidenza la connotazione idolatrica e le gravi implicazioni morali connesse al gioco dei dadi.
Per argomento lingua e stile, lo scritto costituisce qualcosa di unico nella letteratura cristiana dei primi secoli, e dunque rappresenta una testimonianza di straordinario interesse per conoscere sia il gioco d’azzardo nel mondo tardoantico sia la posizione della Chiesa in merito ad esso. Tale pratica doveva all’epoca essere piuttosto diffusa, se il concilio di Elvira, all’inizio del IV secolo, prendeva provvedimenti contro i cristiani che giocavano ai dadi per denaro, allontanandoli dalla comunione finché non si fosse completamente estirpato il loro vizio.
Sommario
Introduzione. Il gioco dei dadi: testo critico e traduzione. Commento. Bibliografia. Indici.
Note sulla curatrice
Chiara Nucci, laureata in lettere classiche presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Perugia, è docente di latino e greco al Liceo classico. Il lavoro sul De aleatoribus costituisce uno sviluppo della sua tesi di laurea, discussa in filologia patristica.
Teresa di Gesù Bambino è la figura più recentemente annoverata tra i ‘dottori della Chiesa’: Giovanni Paolo II l’ha infatti proclamata tale il 19 ottobre 1997.
In un tempo in cui la Chiesa italiana è invitata a meditare sulla speranza e in cui anche i novissimi necessitano di essere predicati nel nome della consolazione e della serenità, l’autore ricostruisce il pensiero escatologico della giovane carmelitana, morta a soli 24 anni, sulla base soprattutto degli scritti da lei lasciati. Il suo sforzo è quello di presentare in una sintesi organica le tante intuizioni sul tema dell’Aldilà sparse nelle prose e nelle poesie di Teresa: facendo leva su una concezione singolare e del tutto evangelica della paternità di Dio, ella invita a pensare agli ultimi avvenimenti non con sentimenti di paura e di terrore, ma con l’animo aperto alla Misericordia infinita e alla certezza della sua volontà di salvezza universale.
Sommario
Introduzione. 1. Teresa figlia del suo tempo. 2. La formazione teologica. 3. Le grandi intuizioni della “piccola” Teresa. 4. Il tempo dell’esilio. 5. La morte e il giudizio. 6. Purgatorio e inferno. 7. Il Cielo di Teresa. 8. Teresa «Dottore della Chiesa». Conclusione. Appendice: piccola rassegna di poesie. Bibliografia essenziale.
Note sull'autore
Giordano Frosini ha pubblicato presso le EDB diversi volumi nei quali la teologia è ripensata con un impianto sistematico, ma con linguaggio e con sensibilità che la comunicano come spiritualità per il credente: Aspettando l’aurora. Saggio di escatologia cristiana (1994, 31996); Una Chiesa possibile (1995, 22004); La Trinità mistero primordiale (2000); i volumi dedicati a Dio Padre (Incontro al Padre. Una Teo-logia per tutti, 1998, 21999), a Gesù Figlio («Chi dite che io sia?». Una cristologia per tutti, 1997), allo Spirito Santo (Lo Spirito che dà la vita. Una sintesi di pneumatologia, 1997, 21998); Teologia oggi. Una sintesi completa e aggiornata (1996, 21997); Spiritualità e teologia (2000); Desiderio di infinito. Il cristianesimo e le aspirazioni dell’uomo (2001); La risurrezione inizio del mondo nuovo (2002), Il ritorno della speranza. Una nuova teologia, una nuova spiritualità (2005). Alcune sue opere sono state tradotte in albanese, portoghese, spagnolo e polacco. Collabora a quotidiani, periodici e riviste scientifiche.
Per chi ascolta con orecchi sensibili,
il discorso catechetico
è ciò che l’aratro è per la terra e l’acqua per chi è assetato
... dove ci sono pace e tranquillità,
là lo Spirito santo riposa.
Le Piccole catechesi, qui presentate per la prima volta in una traduzione italiana, sono una raccolta di 134 brevi omelie rivolte da Teodoro Studita, igumeno del monastero di Studio a Costantinopoli, ai monaci della sua comunità. Il contesto in cui furono pronunciate è particolare: la comunità studita, infatti, per la sua aperta presa di posizione in difesa del culto delle immagini, si trovava in esilio, nella miseria materiale e nel continuo timore di una possibile ripresa delle persecuzioni da parte dell’imperatore. Il martirio era una possibilità reale. E forse sta proprio qui il segreto della loro grande fortuna nel monachesimo orientale: le generazioni successive di monaci non solo vi hanno potuto riconoscere una sintesi autentica dell’intera tradizione dei padri, ma nell’esperienza vissuta dalla comunità studita e riflessa in queste catechesi hanno potuto leggere la verità ultima della propria vocazione cristiana e monastica: il martirio vissuto per amore “eis télos”, fino alla fine.
Una essenziale ma precipua introduzione al pensiero, alla vita e alle opere di Gregorio Nazianzeno, uno dei Padri Cappadoci, da parte di un importante studioso di patristica.
DESCRIZIONE: Quattrocento anni fa, da un piccolo paese, Olera, remotissima frazione bergamasca e tuttavia importante nodo di comunicazione con la Svizzera e la mittel-Europa, da umile famiglia, e da una condizione di inesistente istruzione e cultura, ricevette i natali Tommaso Acerbis: tanto semplice la sua origine quanto acuta la sua intelligenza, egli riuscì a infrangere ogni regola consuetudinaria del tempo e accedere a un minimo di istruzione. Il frate cappuccino bergamasco, quasi sconosciuto ai più, fu una "guida di anime", prova vissuta di amore cristiano fattivo: un temperamento singolare e contagioso nel patire ed agire condividendo il destino del suo prossimo, povero o ricco che fosse, con l’idea che ciascuno si rendesse veicolo di un progetto insostituibile, quello di Dio. Un uomo che, spinto da tanto ardore proprio "sulle strade", viaggiò molto e incontrò Papi e Imperatori, realizzando con la sua esperienza concreta il senso autentico della Riforma cattolica. Un paradigma del cristiano che vive ogni attimo come dono e memoria di un Altro, e il proprio sforzo come debole riflesso di una chiamata più alta.
In questo libro, con linguaggio piano, si tenta di restituire integralmente la personalità multiforme, l’impegno, la devozione e l’acume che ne resero l’opera Fuoco d’amore una delle letture preferite del Papa suo conterraneo, Giovanni XXIII.
Ambrogio Amati, giornalista professionista, è autore di Grazie, Papa Giovanni! (Editrice Ancora) e Maddalena, Maddalena (Edizioni San Paolo).
Laila Nyaguy ha pubblicato la favola Chi ha rapito Gesù Bambino (Edizioni Villadiseriane) e Quel treno da Fiume (Versiliana Editrice). Per le edizioni Kolbe, insieme a Paolo Mazzoleni, ha scritto Albano e il suo Santuario - un paese, un prodigio e la storia e Santuario Madonna delle Rose.
Avviene ai parroci e ai Vescovi di restare confusi davanti all'ignoranza di molti fedeli. Per loro S. Agostino ha scritto questo piccolo libro all'epoca in cui scriveva le Confessioni (intorno al 400) per illuminare sulla maniera con cui presentarsi alle soglie del catecumenato.
Una biografia speciale di suor Faustina (1905-1938), apparsa in Polonia nel centenario della sua nascita e subito divenuta un successo editoriale. Fondata su fonti dirette – il Piccolo Diario dell’apostola della Divina Misericordia, i ricordi di persone che l’hanno conosciuta, i materiali d’archivio – questa biografia nasce anche dai sopralluoghi dell’Autrice nei posti della nascita di Faustina, della sua maturazione al cielo e del suo passaggio all’eternità.
Jolanta Sasiadek, giornalista di Breslavia (Polonia), si è diplomata in Diritto.
Autrice di svariati articoli pubblicati su periodici e quotidiani. Dal 1996 lavora nel più importante settimanale cattolico polacco Gosc Niedzielny (l’Ospite Domenicale). Su santa Faustina Kowalska ha già curato: Slowo Boze z Lagiewnik. Dzieje i czyn sw. Siostry Faustyny (La Parola Dio da Lagiewniki. Vita ed opera di santa Faustina).
Tra gli scritti maggiori di santa Teresa d'Avila, il Libro della Vita costituisce ancora oggi per la teologia spirituale un costante punto di riferimento, una fonte di chiarimento per i grandi problemi dell'esperienza mistica. Teresa si rivolge a tutti i suoi confessori per sottomettere al loro giudizio le sue grazie mistiche, i suoi dubbi, le sue ansie, senza alcun intento dottrinale: scrive semplicemente per obbedienza. Il testo, curato da L. Borriello e G. della Croce, si articola in 40 capitoli. I capitoli 1-10 contengono il racconto degli anni giovanili (vita in famiglia e scelta vocazionale) e dei primi vent'anni nel monastero dell'Incarnazione di Avila. Dopo la grazia dell'Ecce Homo, questa linea viene interrotta con i capitoli 11-22, dedicati a un piccolo trattato sui quattro gradi dell'orazione. I capitoli 23-31 riprendono il racconto biografico, ma su un piano spirituale e profondo: il suo rapporto con il Cristo, segnato da sempre più frequenti apparizioni, da sublimi estasi fino ai vertici dell'esperienza affettiva mistica. Nei capitoli 32-36 si legge la storia travagliata della fondazione del primo monastero della riforma carmelitana, il monastero di San Giuseppe di Avila. Infine, gli ultimi capitoli, 37-40, riecheggiano nuovamente le sue altissime esperienze mistiche, che risalgono agli anni 1562-1565.
Il volumetto è un florilegio di pensieri tratti dagli scritti di Charles de Foucauld. È centrale in lui l'amore che Cristo ha manifestato per noi, fino alla morte di croce. Dio ci ha amati per primo e noi siamo chiamati a rispondere al suo amore: "Effondiamoci in riconoscenza, in gioia, in benedizioni, guardando la bontà di Dio per tutti gli uomini, il suo amore inaudito per ognuno di noi; contempliamolo e diciamoci che siamo uno di quei piccoli esseri che egli ha tanto amato, per i quali egli è vissuto ed è morto: ha donato tutto il suo sangue per ognuno di noi! Che amore! Che felicità d'essere tanto amati!? Chi siamo noi, per essere trattati così teneramente, e così teneramente da Dio?".
Testo enigmatico e affascinante, teologicamente ricco e brillante nell’argomentazione, di anonimo autore e ignoto destinatario, l’A Diogneto presenta scorci grandiosi e coinvolgenti. Anche a motivo del linguaggio raffinato, capace di sfruttare sapientemente i mezzi della retorica, molti studiosi lo hanno giudicato un autentico gioiello dell’antichità cristiana. La data della sua redazione è incerta, ma gli esperti sono inclini a collocarla a cavallo tra
II e III secolo. Citato soprattutto per la definizione dei cristiani come «anima del mondo», che il Vaticano II accoglie in Lumen gentium 38, il suo manoscritto ci è pervenuto in maniera del tutto accidentale verso la metà del secondo millennio, mentre nessuna fonte antica ne parla.
Il volume propone il testo greco con un’elegante traduzione e un ricco apparato di note introduttive ed esplicative, sia nell’introduzione, sia lungo l’intera opera.
Sommario
Introduzione. 1. Testo, destinatario, autore, data, autenticità. 2. I contenuti dottrinali e i silenzi. Il metodo. 3. Eternità e storia. Il paradosso cristiano, anma del mondo. A Diogneto. Premessa. Apologia contro gentili e giudei. I cristiani nel mondo. L’irruzione di Dio nella storia. I cardini della fede. Esortazione finale. Bibliografia essenziale.
Note sul curatore
Giobbe Gentili (1929), già docente di latino e greco al liceo classico di Cesena, in ambito patristico ha curato l’edizione di due opere di Origene: Disputa con Eraclide. Introduzione traduzione e note a cura di Giobbe Gentili, Paoline, Alba 1971, e Omelie sulla Genesi e sull’Esodo. Introduzione traduzione e note a cura di Giobbe Gentili, Paoline, Alba 1976.
L'ambito cronologico coperto dal Dizionario si estende dal I secolo d.C. fino al termine dell'età patristica e all'affermarsi del cristianesimo di epoca più propriamente medievale: per l'Occidente fino a Beda (ca. 673-735) e per l'Oriente greco fino a Giovanni Damasceno (ca. 675 - ca. 749). Per le altre aree cristiane (siriaca, copta, etiopica, georgiana e armena), in alcuni casi concreti, i criteri cronologici sono stati più elastici in ragione dell'evangelizzazione di tali aree e della particolare natura degli scritti e delle traduzioni in queste lingue. Le voci che compongono il Dizionario sono state scelte con la preoccupazione di riflettere nello spettro più ampio possibile la ricchezza e la varietà di aspetti dell'epoca patristica. Esse includono personaggi, dottrine, correnti culturali, vicende storiche e dati geografici, elementi liturgici e di spiritualità, realizzazioni artistiche e testimonianze archeologiche. I lemmi, disposti per ordine alfabetico, risultano facilmente reperibili. Argomenti e temi di maggior rilievo hanno richiesto una suddivisione interna delle singole voci, per permettere un approccio differenziato e una più celere utilizzazione.
A cura dell'Istituto Patristico Augustinianum di Roma
Il Dizionario è diviso in tre volumi: questo primo volume raccoglie i lemmi dalla A alla E. Tutti i lemmi hanno subìto interventi, sia di aggiornamento del testo, sia nella biografia, e come precisa la presentazione di questa nuova edizione, ne sono stati aggiunti circa 500.