
Illustrato con 26 tavole a colori
Qual era il volto di Maria di Nazaret?
Giovanni Bellini, pittore e artista del XV secolo, durante la sua lunga vita dipinge moltissime Madonne col Bambino riuscendo ad accostarsi al mistero di quel volto attraverso il volto della sua amata sposa, che impresta i lineamenti e gli occhi alle sue Madonne. Un libro scritto con arte, che aiuta a riscoprire nella bellezza la Madre di Gesù. Curzia Ferrari, scrittrice, giornalista e critica d'arte, è nota e apprezzata in Italia e all'estero come autrice di biografie, in cui ricostruisce con cura il profilo interiore dei protagonisti.
INDICE
- Maria, donna fra le donne
I - VERGINE MADRE FIGLIA DEL TUO FIGLIO: Maternità dell'Intatta - Qualche parola sulla pittura del XV secolo
II - IL NOCCHIERO DELLA SCUOLA VENETA
III - LA RIFORMA DELLA PITTURA: Proposte e traguardi.
Don Arturo Femicelli, parroco della diocesi di Forlì-Bertinoro, ogni domenica consegnava un ciclostilato di una o due facciate ai fedeli che partecipavano alla messa nella parrocchia dedicata a Santa Caterina (Forlì). Sui fogli presentava il testo del vangelo, un’immagine, le letture della domenica insieme a un suo commento. Questo materiale, distribuito nel corso di 13 anni, è stato raccolto e ordinato... facendo nascere, fra altre iniziative, l’idea di presentare la figura di Maria santissima secondo i tradizionali misteri del rosario.
Destinatari
Tutti.
Autore
ARTURO FEMICELLI (1925-2002), presbitero diocesano dal 1948, ricoprì vari incarichi e dal 1972 la “sua comunità” trovò una sede prima nella chiesa del Miracolo di via Cobelli e poi nella parrocchia di Santa Caterina (diocesi di Forlì-Bertinoro). Una personalità versatile, seppure dilettante, amava cimentarsi e con successo, nella pittura, nella poesia, nella composizione musicale e nel canto: doni che metteva al servizio del suo apostolato.
"Non è la Chiesa che ha imposto Fatima ai fedeli; è Fatima che si è imposta alla Chiesa" (Card. Manuel Cerejeira, cardinale Patriarca di Lisbona, nell'omelia del 13 maggio 1942, in occasione del XXV anniversario delle apparizioni della Madre di Dio a Fatima).
Questo libro dà voce a una serie di testimoni, famosi e no, accomunati dall'aver vissuto a Medjugorje un'esperienza che ha segnato in modo indelebile la loro esistenza. Da tutto il mondo, e da anni, un fiume di persone accorre in Erzegovina perché sente che lì "il Cielo si è fatto più vicino alla terra". E da lì riparte, ogni volta, rinnovato nel profondo. Emozioni passeggere? Suggestione collettiva? No. Lo documentano il vaticanista Saverio Gaeta, che in Postfazione ci aggiorna sulle analisi scientifiche effettuate sui veggenti; e, più specificatamente, Luca Pesenti, sociologo dell'Università Cattolica di Milano, che, a partire da un questionario distribuito ai fedeli in viaggio per l'Erzegovina, delinea un identikit del pellegrino, il primo in assoluto del genere. Conclusioni: a Medjugorje si raduna un popolo variegato, ben diverso dagli stereotipi in circolazione. Non meno sorprendenti sono i testimoni che prendono la parola nel volume, senza cadere in sensazionalismi: tra loro un ingegnere-imprenditore, un prete molto legato al cardinale Martini, un dentista affermato, diventato sacerdote dopo un incontro singolare proprio a Medjugorje, un bancario trasformatosi in "pellegrino di carità", un'insegnante che dedica le ferie a guidare i pellegrini per volontariato... Il fascino di Medjugorje ha conquistato anche volti noti, come il batterista Tullio De Piscopo e il medico Giorgio Calabrese, dietologo della Juventus.
i misteri del Rosario si possono paragonare a delle monetine d'oro che noi versiamo nel tesoro della devozione a Maria, così come gli ebrei versavano le monete nel tesoro del Tempio come omaggio reso a Dio. Raccogliamo anche noi queste preziose monete e custodiamole nel nostro cuore.
L'antologia contiene centinaia di rosari, frutto di trentennale ricerca sul campo dell'autrice. Rosari in gran parte ignoti alla fede ufficiale di Santa Romana Chiesa e nei quali il rapporto del fedele con la SS. Trinità, Gesù, la Madonna e i Santi è, quasi sempre, frutto di una relazione alla pari e, in ogni caso, di tipo familiare. Ci sono anche tanti rosari in siciliano che non sono popolari alla fonte, ma nell'acquisizione e nella divulgazione. Rosari che sono frutto di elaborazione strategica da parte del clero, che si serviva di metrica e linguaggio del popolo per catechizzare.
Dice l'Eterno Spirito: "Io ero quando nulla era ed Io sarò quando rimarrà unicamente il Cielo. Io sono l'ispiratore della creazione dell'uomo al quale fu donato il mondo per sua delizia, il mondo in cui, dagli oceani alle stelle, dalle vette alpine agli steli, è il mio sigillo. Io sarò che porro sulle labbra dell'ultimo uomo la suprema invocazione: "Vieni, Signore Gesù".
Parole e immagini per permettere al fedele di pregare e meditare con Maria, madre di misericordia.
Questo libro è un tentativo di ridare parola alla cosiddetta "Madonna di Don Bosco", la famosa pala della chiesa di Valdocco, cuore della spiritualità salesiana. L'autrice coinvolge il lettore in un affascinante percorso che compone gli aspetti storico-politici, ecclesiali, artistici, il cammino stesso della spiritualità di don Bosco, le sue esperienze, le scelte, le motivazioni profonde di un quadro che è una chiave ermeneutica fondamentale dell'opera del Santo. Il testo è corredato fuori testo di immagini.
"Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: Donna, ecco tuo figlio!. Poi disse al discepolo: Ecco tua madre!. E da quell'ora il discepolo l'accolse con sè" (Gv 19, 26-27).