
Il libro raccoglie 5 interventi di due convegni, organizzati da Iniziative Culturali Sacerdotali, nata dall'impegno di sacerdoti della Prelatura dell'Opus Dei appartenenti a varie diocesi italiane, che promuovono incontri di studio e di aggiornamento pastorale, occasioni di fraternità sacerdotale e corsi di spiritualità per sacerdoti diocesani. Gli interventi trattano problematiche antropologiche che si manifestano nei vari ambiti dell'impegno pastorale, della formazione e dell'accompagnamento spirituale, con sfaccettature diverse anche se complementari, e offrono spunti pastorali utili per affrontare nella quotidianità della vita la sfida del secolarismo.
Il volume propone una ricerca per documentare la ragionevolezza e la 'convenienza' per l'intero sistema economico del prendere in considerazione il principio qualificante della dottrina cattolica che dichiara il lavoro "chiave della questione sociale" e insieme ne afferma la priorità sul capitale. Il tutto in riferimento alle grandi trasformazioni degli ultimi decenni: che differenza fa, quali problemi pone passare dal lavoro sulla propria terra o nel proprio negozio artigiano, vendendo su un mercato locale, al lavorare nella grande impresa o per un mercato globale? È evidente come ciò rifletta una concezione dell'uomo e della società, propria sebbene non esclusiva della Chiesa, che poi influisce sulla concezione dell'economia.
In breve
«Ho sempre creduto che la Chiesa debba fornire grande testimonianza di civiltà, e quindi anche di giustizia e di legalità. Da noi c’è una pratica religiosa anche fervente, ma la vita cristiana rimane nascosta, senza responsabilità sociale. Io chiedevo e chiedo una Chiesa dell’impegno sensibile a tutti i problemi d’umanità.»
«Vorrei che la mia Chiesa oggi fosse sempre più una Chiesa di frontiera, protesa verso i bisogni dell’uomo, non di vertice. Significa stare in mezzo alla gente comune, non essere chiusa tra quattro mura, in una curia dorata, inaccessibile ai più, perché la frontiera è fuori dal tempio. La frontiera – si sa – è sempre stata un luogo esposto, un confine che sta lì per essere attraversato e andare verso nuove terre, luoghi a volte sconosciuti. La frontiera è sempre stata il luogo degli arrivi e delle partenze. È il luogo dell’imprevisto, dell’inedito. È il luogo dell’originale. In definitiva, è la meta agognata, è il luogo dell’uomo sempre nuovo e sempre in attesa di una patria. È questa la Chiesa di frontiera che io sogno di vedere, una Chiesa sempre in cammino e, nello stesso tempo, artigiana della pace: non solo della pace dei cuori, ma anche della pace che passa attraverso l’azione politica». Vescovo di Sessa Aurunca e poi di Caserta, Raffaele Nogaro ha reso servizio per 26 anni in una delle terre più difficili e contraddittorie del nostro paese, la Campania. Con passione, in queste pagine racconta e al tempo stesso denuncia il suo Sud, senza tirarsi indietro di fronte ai temi più scottanti, dall’immigrazione clandestina alla diffusa illegalità, dal recente caos della spazzatura al dramma del lavoro, assente, nero, precario, dal malgoverno della politica collusa con la camorra agli errori e ai silenzi (troppi) della Chiesa.
Indice
Introduzione - 1. «Ero straniero e mi avete accolto» - 2. Una vocazione contrastata - 3. Parroco al Nord, vescovo al Sud - 4. Il catechismo della legalità - 5. La Chiesa di frontiera e la politica - 6. Sempre e comunque no alla guerra - 7. Lo scandalo della povertà - 8. Gli immigrati non sono merce - 9. Come combattere la camorra - 10. Ambiente e salvaguardia del creato - 11. La Chiesa di Cristo - Epilogo Sulla croce senza reciprocità - «Amo la mia gente con le opere di misericordia»
Descrizione dell'opera
L'attuale contesto storico appare particolarmente favorevole a una ripresa della riflessione sul laicato - il suo ruolo, le sue responsabilità, la sua importanza ai fini del pieno svolgimento della missione della Chiesa nella storia e nel mondo - soprattutto per due motivi. La fine della Democrazia Cristiana ha posto in termini nuovi il rapporto Chiesa-società: la rappresentanza dei cattolici non è più mediata dal partito che se l'era assunta, di fatto e con l'avallo della Chiesa magisteriale, e ora è esposta al rischio della debolezza, se non addirittura dell'insignificanza.
In secondo luogo, a quasi cinquant'anni dal Vaticano II, risulta definitivamente acquisita l'autonomia del laicato cattolico: nel senso non della separatezza dal corpo ecclesiale, ma del riferimento a una consapevole e responsabile presa di coscienza del suo ruolo nella storia, lungo un percorso che è illuminato dalla Parola, dal magistero ecclesiastico e dai "segni dei tempi" che la sapienza laicale deve saper decifrare.
La ricorrenza del centenario dalla nascita di Giuseppe Lazzati (1909) è occasione per riproporre il tema della cittadinanza del cristiano, capace di illuminare il rapporto Chiesa-laicato-mondo in termini rinnovati, cosicché i credenti siano "cittadini degni del Vangelo".
Sommario
Prefazione (G. Campanini). I. Le implicazioni sociali dell'eucaristia nella Sacramentum caritatis. Premessa. La collocazione dell'argomento specifico. Le implicazioni sociali del mistero eucaristico. Eucaristia e politica: nuclei dottrinali postconciliari. II. Laicato cattolico e sfera pubblica oggi in Italia. Premessa. Chiesa e impegno politico. Laicato cattolico, sfera pubblica e bene comune. Laicato cattolico e pluralismo nelle istituzioni. Laicato cattolico e pluralismo delle istituzioni. Conclusione. III. Dopo Verona: quale laicato? Premessa. La Chiesa della speranza, che è oggi in Italia. Dare nuovo valore alla vocazione laicale. La convergenza tra le aggregazioni laicali. Dopo Verona: quale laicato? Conclusione. IV. Cittadini degni del Vangelo. L'Azione Cattolica: 140 anni di santità laicale in Italia. Al servizio del fine generale apostolico della Chiesa. Testimoni di una fede amica dell'intelligenza. L'impegno per una società più umana. Conclusione. V. Ecclesialità e socialità dei fedeli laici nel pensiero di Giuseppe Lazzati. Premessa. Chi sono i fedeli laici? I fedeli laici nella vita della Chiesa. I fedeli laici nella vita della società. Conclusione.
Note sull'autore
Tommaso Turi è nato a Noci (BA) nel 1953; a partire dal dottorato in teologia presso la Pontificia Università Lateranense, ha svolto una prolungata riflessione sul laicato, particolarmente in riferimento alla figura di G. Lazzati, come è documentato dai suoi scritti: Pensare e agire da «uomini nuovi». Laicità e laicato in G. Lazzati (1990), I laici nella vita della Chiesa e del mondo (2000), Lazzati e la Gaudium et Spes (2006) e, infine Essere cattolici oggi. In Europa e in Italia (2007).
Descrizione dell'opera
Perché il Mezzogiorno non riesce a decollare? Che cosa impedisce il suo riscatto umano e sociale? Può la Chiesa contribuire ad avviare un processo di crescita e di promozione per la gente del Sud? Riuniti a Napoli il 12 e 13 febbraio 2009, i vescovi dell'Italia meridionale insieme alle loro rispettive delegazioni si sono posti tali domande con urgenza pastorale.
Presente con 80 diocesi, 4.000 parrocchie, un'infinità di associazioni, scuole, istituti religiosi e aggregazioni varie, la Chiesa è forse l'unica rete che si estende su tutto il territorio del Sud Italia in maniera così ramificata. Passare da una pastorale difensiva a un'azione più profetica e creativa, in vista del bene comune, è l'impegno scaturito dall'incontro di cui il volume dà testimonianza. Una rinnovata strategia ecclesiale aiuterà infatti a impiegare con maggiore determinazione a servizio della gente tutta la capillare organizzazione e il potenziale educativo di cui la Chiesa dispone.
Sommario
Messaggio introduttivo (card. C. Sepe). Prefazione (A. Russo). Condizioni nuove per una politica meridionalistica (P. Barucci). Chiesa e Mezzogiorno: la sollecitudine e le responsabilità delle Chiese (G. Savagnone). La dimensione pubblica della fede tra coscienza religiosa e coscienza civile (S. Pajno). Prossimità, profezia, servizio: le prospettive pastorali (C. Greco). Indicazioni di percorso (mons. A. Superbo). Messaggio finale dei vescovi.
Note sul curatore
Adolfo Russo è vicario episcopale per la cultura dell'arcidiocesi di Napoli.
Descrizione dell'opera
Il volume raccoglie i contributi del primo Forum cattolico-ortodosso realizzato dal CCEE in collaborazione con varie Chiese ortodosse del continente europeo (Trento, 11-14.12.2008). L'iniziativa congiunta ha subito incontrato il favore di papa Benedetto XVI, a cui sono stati presentati i risultati dopo l'evento.
Concentrandosi su aspetti antropologici d'importanza cruciale per il presente e il futuro dell'umanità, esperti cattolici e ortodossi europei si sono riproposti di contribuire alla definizione di posizioni comuni sulle questioni sociali e morali. Centro della riflessione è stato il tema della famiglia e come essa viene percepita e a volte ostacolata nelle nostre società europee.
Sommario
Prefazione. Introduzione (P. Erdő). Saluto iniziale (L. Bressan). Saluto delle autorità locali. I. Questioni di fondo. 1. The family as a pedagogical instrument of salvation in the Orthodox Church (V. Ježek PhD). 2. Alcune sfide riguardanti il matrimonio e la famiglia (G. Kaszak). II. Problemi attuali: le sfide attuali per la famiglia. 1. The family: cultural changes and changes in mindset; identifying the problems (T. Kondrusiewicz). 2. Cambiamenti culturali e di mentalità e ricerca delle cause (F. Mariut). 3. Sexual revolution and its demographic consequences (H. Alfeyev). 4. Il vangelo della famiglia nella cultura del pansessualismo (J.J. Pérez-Soba Diez del Corral). 5. Lo stato attuale della questione della famiglia nella Russia contemporanea e le possibili strade per una collaborazione interconfessionale nel superamento dei problemi esistenti (P. Pezzi). 6. La risposta delle famiglie nella Bosnia ed Erzegovina al progetto del Creatore (T. Vukšic). 7. Family and society. Human rights (J-Y. Calvez). 8. Migration et famille: un défi à la foi chrétienne (B. Munono Muyembe). III. L'amore coniugale e la fecondità dell'amore. 1. Mariage et famille dans la tradition orthodoxe (A. Kardamakis). 2. La fécondation artificielle a trente ans (J. Suaudeau). 3. Famille et éducation (A. Kuzma). 4. Religious education (Y. Kolasa). IV. La famiglia come icona della chiesa. 1. What the family, icon of the Trinity, has to offer the Church and humanity (B. Leahy). 2. Mariage et famille: modèles et comparaisons dans la tradition et l'actualité de l'Église Orthodoxe en Grèce (A.M. Stavropoulos). 3. Assumer la relation vivante entre le mystère de l'Église et le mystère de la famille dans la société contemporaine (A. Lemeni). Omelia s. Messa a conclusione del Forum (P. Erdő). Dichiarazione concordata di Trento sulla famiglia. Autori. Partecipants' List.
Note sull'autore
Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE) è un organismo di comunione tra le Conferenze episcopali d'Europa, che ha come fine, in un mondo che tende verso una più piena unità ecclesiale, la promozione e la custodia del bene della Chiesa cattolica. Al CCEE appartengono le attuali 33 Conferenze episcopali presenti in Europa, rappresentate dai loro presidenti, e inoltre gli Arcivescovi del Lussemburgo e del Principato di Monaco e il vescovo di Chişinău (Moldavia).
Caritas in veritate affronta molteplici aspetti della vita umana in un contesto di globalizzazione e di cultura che sperimenta, con una rapidità impressionante e sconcertante, un permanente stato di fusione e di rifacimento delle tradizioni, dei vincoli, delle istituzioni e degli ethos. Benedetto XVI desidera offrire a questo mondo in subbuglio, un supplemento di riflessività, che riponga al centro del reale processo della globalizzazione la vita delle persone, nella loro qualità di soggetti capaci di vero, di bene e di Dio.
La Caritas in veritate è per la progettualità del Terzo Millennio. A fronte dei problemi complessi che caratterizzano la nostra epoca e dello scoraggiamento che spesso assale anche i più volonterosi, essa addita una progettualità germinale che attinge la sua forza liberatrice e la sua profeticità dal Vangelo, dalla vita di comunione con il Signore Gesù.
Essa si avvale simultaneamente del grande patrimonio sapienziale precedente, di cui intende sviluppare tutte le potenzialità, aggiornando e innovando. Intende così promuovere il Magistero sociale, a cui si allaccia seconda la modalità della continuità-discontinuità.
Proprio per questo, M. Toso articola le sue riflessioni introduttive dapprima illustrando gli «antecedenti» e, successivamente, presentando i contenuti più salienti della nuova enciclica, contestualizzandoli e commentandoli con riferimento alle problematiche della comunità ecclesiale e della società odierna. Egli privilegia la tematica dello sviluppo integrale su cui la stessa enciclica si ripropone di riflettere «nella carità e nella verità».
L'economia globale, il significato autentico dello sviluppo, la giustizia sociale, la promozione della vita umana in ogni angolo del pianeta: papa Benedetto XVI con la Caritas in veritate parla al cuore di ogni persona e, al contempo, chiama i credenti a una piena responsabilità per costruire un mondo più giusto, rispettoso della dignità di ogni essere umano, della famiglia, dell'ambiente.
L'enciclica pone lo sguardo sulle donne e gli uomini di oggi, sulle trasformazioni sociali, culturali e politiche in atto, contando su una guida sicura e aperta al domani: la Parola di Dio.
Con i contributi di autorevoli studiosi - laici, teologi e vescovi -, Carità Globale intende fornire preziosi strumenti per proseguire la riflessione avviata dal Santo Padre e impegnarsi in ulteriori approfondimenti e coraggiosi passi concreti.
Contiene il testo integrale dell'enciclica Caritas in veritate di papa Benedetto XVI
Tutta l'attività della Santa Sede nel 2008, terzo anno di pontificato di Papa Benedetto XVI.
Documento della Congregazione della dottrina della fede con testo in latino e italiano.
Atti del convegno UCID-UNIAPAC dal titolo imprenditori e dirigenti cristiani per il futuro dell'Europa", tenutosi a Milano presso l'Università Cattolica del S.Cuore 1-2/02/2008. " Interessantissimo volume che alla luce dell'ultima Enciclica del Santo Padre Caritas in Veritate", con interventi in chiave economica - cristiana di personaggi come il Card.Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano; Lorenzo Ornaghi, Rettore dell'Università Catt.S.Cuore; Mario Mauro, Vicepresidente del Parlamento Europeo e molti altri. "
Una riflessione sul ruolo della dottrina sociale della chiesa nella formazione dell'unione europea. Prefazione del Card. Tarcisio Bertone. Il processo di integrazione europa è stato avviato con l'intento di formare un'Europa unita nei valori della pace, della libertà e della solidarietà. I cattolici auspicano che esso promuova attivamente la persona umana, dal suo concepimento fino alla morte naturale, la pace e la giustizia sociale.

