
"Io amo la scuola, l'ho amata da alunno, da studente e da insegnante. E poi da vescovo."
In diverse circostanza papa Francesco si è rivolto a insegnanti e studenti ricordando la prima maestra avuta a sei anni e gli incontri con la realtà scolastica a Buenos Aires, l'esperienza di don Lorenzo Milani, il prete di Barbiana e il proverbio africano secondo cui "per educare un figlio ci vuole un villaggio".
Occasione di apertura alla realtà, luogo di incontro e non parcheggio, tappa fondamentale nell'età della crescita come complemento alla famiglia, la scuola deve educare al vero, al bene e al bello. L'educazione, secondo il papa, non può essere neutra e non deve mai separare le tre lingue che vanno usate insieme: quella della mente, quella del cuore e quella delle mani. Perché a scuola si possono e si devono imparare contenuti e assumere valori.
In questa enciclica, papa Francesco vuole invitarci a meditare e riflettere sulla devozione al Sacro Cuore di Gesù. Evidenzia l'importanza simbolica del cuore, dal punto di vista biblico e dal punto di vista culturale; mostra come le parole e i gesti di Gesù siano frutto del suo cuore, cioè del suo desiderio di comunione nell'amore. Attraverso le esperienze mistiche di San Francesco di Sales e di Santa Margherita Maria Alacoque appare chiaro che tale venerazione richiama il lato sensibile, corporeo, storico di ogni esperienza di fede e di preghiera, rivelando nello stesso tempo la base spirituale delle precedenti encicliche di papa Francesco.
Il pensiero di papa Francesco ha radici lontane. Attraverso la selezione di testi, discorsi e omelie di Jorge Mario Bergoglio, prima provinciale dei Gesuiti, poi Rettore dell'Università di San Miguel, quindi arcivescovo di Buenos Aires e infine pontefice, questo volume mette in luce una continuità di pensiero tra gli scritti degli anni Settanta e il "pontificato della tenerezza e della misericordia", come è stato definito da autorevoli commentatori. Questa antologia vuole offrire ai lettori una rassegna sul pensiero sociale e politico del primo pontefice latinoamericano, che mette al centro della sua riflessione i poveri e l'esercizio della politica come costruzione del bene comune: l'indignazione profetica urlata a Lampedusa contro la "globalizzazione dell'indifferenza" è la stessa manifestata nella Piazza Constitución a Buenos Aires contro la tratta di persone e il lavoro in schiavitù. Il pensiero umanistico di Bergoglio, fortemente incentrato sulla difesa della persona umana, rivela anche la ricchezza del pensiero della Chiesa latinoamericana, poco conosciuto e pervaso di stereotipi culturali.
L'appello accorato di Papa Francesco a tutti gli uomini e le donne, contenuto nell'enciclica "Laudato si'", rappresenta un testo di riferimento universale sull'ambiente. E con l'occhio del suo obiettivo Yann Arthus-Bertrand ci restituisce la bellezza e i lati oscuri del nostro pianeta, illustrando in modo efficace quelle tematiche racchiuse nelle parole di Francesco.E così risultano inestricabilmente legate la negligenza dell'essere umano nei confronti dell'ambiente, lo sfruttamento dissennato delle risorse comuni, il consumismo a oltranza, la politica e l'economia. Il mondo si sta degradando a un ritmo senza precedenti, le diseguaglianze sociali si dilatano innescando conflitti e catastrofi sanitarie. Tutto ciò viene efficacemente catturato nelle immagini di Arthus-Bertrand. Allora è tutto finito? No, perché Francesco crede in Dio e di conseguenza crede nell'uomo. Da qui nasce il suo invito a ognuno di noi, qualsiasi sia il nostro ruolo, a impegnarci ogni giorno in una conversione sincera al rispetto dell'ambiente, che trovi la sua radice proprio nel cuore di ciascuno di noi "poiché sappiamo che le cose possono cambiare".Queste pagine racchiudono l'impegno ambientale di due uomini straordinari, rispettosi dell'umanità e della casa comune che la ospita.
L’intervista da un lato è la forma di comunicazione giornalistica più raffinata, dall’altro esercita un fascino particolare agli occhi del lettore perché lo mette a tu per tu con persone che, nella maggioranza dei casi, molto difficilmente avrebbe la possibilità di conoscere. Da qui il sogno di ogni giornalista di intervistare prima o poi il personaggio più importante del momento. E quello dei lettori di avere in mano un pezzo per entrare in contatto con lui. Intervistare un Pontefice ha quindi un fascino unico. Tanto più quando l’intervistato è un Papa così amato e apprezzato, non solo dai cattolici, come Francesco.
Durante il terzo e quarto anno di pontificato sono state rese pubbliche 42 conversazioni di Francesco con i giornalisti, tutte raccolte in questo volume. Si comincia con l’intervista rilasciata al quotidiano argentino La Voz del Pueblo, del 20 maggio 2015, fino a quella per Repubblica, che il Pontefice ha concesso in occasione della sua visita al carcere di Paliano, dove ha celebrato la messa in Coena Domini, la sera del 13 aprile 2017.
Dalla loro lettura emerge tutta l’umanità di Papa Francesco. Egli infatti ci tiene a mostrarsi per quello che è: un uomo vero, che ride, piange, dorme tranquillo ed ha amici come tutti. Una persona normale, con la voglia di entrare in dialogo con l’altro, di non frapporre alcuna barriera, che non ha paura di confrontarsi con l’interlocutore ma desidera stabilire ponti, trovare punti d’incontro.
Jorge Mario Bergoglio è il primo Papa giunto dalle Americhe. Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, l’11 marzo 1958 entra nel noviziato della Compagnia di Gesù e il 13 dicembre 1969 è ordinato sacerdote. Dopo essere stato suo stretto collaboratore, succede al cardinale Antonio Quarracino il 28 febbraio 1998, come arcivescovo primate di Argentina. Dal 2004 al 2008 è presidente della Conferenza episcopale argentina. Il 13 marzo 2013 è eletto Papa durante il secondo giorno del Conclave, al quinto scrutinio. Sceglie il nome di Francesco.
Nei suoi primi quattro anni di pontificato ha scritto le Encicliche Lumen fidei (29 giugno 2013) e Laudato si’ (24 maggio 2015); e le Esortazioni apostoliche Evangelii gaudium (24 novembre 2013) e Amoris laetitia (19 marzo 2016). Con la Bolla Misericordiae Vultus (11 aprile 2015), ha indetto l’Anno Santo della Misericordia che si è aperto l’8 dicembre 2015 e con la Lettera apostolica Misericordia et misera lo ha concluso il 20 novembre 2016. Il Pontefice finora ha compiuto diciassette viaggi apostolici all’estero e quattordici visite pastorali in Italia.
Giuseppe Merola (S. Maria Capua Vetere, 1970). Sacerdote dell’Arcidiocesi di Capua, dove ha diretto l’Ufficio Stampa e Comunicazioni Sociali e svolge attività pastorale, dal 2012 è Editor presso la Libreria Editrice Vaticana. Laureato in Giornalismo ed Editoria, ha conseguito il Dottorato in Scienze della Comunicazione Sociale presso la Università Pontificia Salesiana di Roma. È autore della biografia Angelo Narducci e “Avvenire”. Storia di un giornalista, poeta, politico con l’ansia di essere cristiano (Aracne, 2009). Per la Lev ha pubblicato: Giornalismo e Religione. Storia, metodo e testi (con Giuseppe Costa e Luca Caruso, 2012); e ha curato tra l’altro: Colora l’Anno Santo. Album per ragazzi (con Filippo Sassoli, 2015); Anche il Signore è un carcerato. Le parole di Papa Francesco: incontri con i detenuti (2015); Con l’odore delle pecore. Le parole di Papa Francesco: incontri con i sacerdoti (2016).
La luce della fede: con quest'espressione, la tradizione della Chiesa ha indicato il grande dono portato da Gesù, il quale, nel Vangelo di Giovanni, così si presenta: "Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre" (Gv 12,46).
La luce della fede: con quest'espressione, la tradizione della Chiesa ha indicato il grande dono portato da Gesù, il quale, nel Vangelo di Giovanni, così si presenta: "Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre" (Gv 12,46).
Nella sua prima enclica,la Lumen Fidei, Papa Francesco costruisce la sua riflessione sulla fede, ponendo l'accento sulla centralità di Gesù: "..Cristo ci è stato dato come grande dono che ci trasforma interiormente, che abita in noi, e così ci dona la luce che illumina l'origine e la fine della vita, l'intero arco del cammino umano". Il testo è preceduto da un ampio commento di Ettore Malnati, che, con grande competenza e chiarezza, approfondisce e sviluppa i temi dell'enciclica.
Ettore Malnati, è docente di Diritti dell'uomo presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Trieste, docente incaricato di Dottrina sociale della Chiesa presso la Facoltà teologica di Lugano; insegna antropologia teologica e trinitaria, sacramentaria ed escatologia presso lo Studio Interdiocesano del Friuli-Venenzia Giulia e in altri Istituti Superiori di Scienze religiose. Presidente dell'associazione culturale Studium Fidei di Trieste, dal 2000 è annoverato tra i membri della Russian Academy of Natural Sciences per la sua attività teologica ed ecumenica. È autore di numerose pubblicazioni.
Il presente volume contiene una selezione di omelie e lettere pastorali pronunciati da Jorge Mario Bergoglio, prima della sua elezione al soglio pontificio, quando era ancora cardinale e arcivescovo di Buenos Aires. Misericordia, missione, testimonianza, e vita sono i quattro temi principali che costituiscono il filo conduttore delle riflessioni qui raccolte e rappresentano un chiaro invito del Pontefice argentino ad agire come cattolici, assumendo così un impegno attivo per diffondere il Vangelo, la Bellezza e l'Amore di Cristo.
La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall'isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni.
La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall'isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni.
Primo documento ufficiale di Papa Francesco (dopo la 'Lumen fidei' scritta con papa emerito Benedetto XVI) che concluderà l'Anno della Fede. In lingua polacca. Un documento importantissimo dal sapore fortemente programmatico, perchè delinea il nuovo volto di Chiesa voluto da Papa Francesco. Una Chiesa povera, vicina alla gente, chiamata a cercare nuove strade e ad uscire da se stessa, per annunciare il Vangelo della misericordia a tutti gli uomini.