
Questo libro nasce dopo un tempo vissuto in una comunità di giovani che combattono contro diversi tipi di dipendenza. Lì ho conosciuto ragazzi veramente speciali che dal profondo della loro lotta gridavano in cerca di un senso. In questo testo ho cercato di dare una risposta ai quesiti che molte volte quei ragazzi mi hanno posto sul senso della vita, e l'ho fatto seguendo la struttura della celebrazione della Messa. Per me l'Eucaristia è riposo, forza, perdono, luce, speranza, attesa, movimento, sorpresa e soprattutto amore che dà senso e colore a ogni cosa. Per questo ho voluto scrivere in modo semplice, immediato e con l'aiuto di illustrazioni, la meraviglia che vivo ogni volta nella celebrazione eucaristica utilizzando due personaggi: un ragazzo che pone le domande e un macaco che dà le risposte. Non esiste un libro così chiaro ed efficace per spiegare cosa sia la messa. Troppe volte infatti si danno scontate delle cose che nella realtà non lo sono affatto. Giovani e adulti frequentano la messa senza conoscerne il significato. L'autore, usando l'espediente del dialogo tra un macaco e un ragazzo, spiega con semplicità e chiarezza ciò che ormai nella nostra epoca secolarizzata nessuno più conosce. Inizia con questo libro un paziente percorso di ritessitura della fede, che si trasmette e acquista significato, anche attraverso dei simboli, e l'accadere nella vita reale di eventi che per secoli hanno rappresentato un solido legame tra il mondo di quaggiù e le cose di lassù.
Tra i primi pellegrini che, a partire dall'epoca costantiniana, si misero in viaggio verso Gerusalemme, spiccano alcune straordinarie figure femminili e tra queste, in particolare, la nobildonna Egeria, di origine ispanica, che ha lasciato testimonianza scritta del suo itinerario (avvenuto probabilmente tra il 381 e il 384), con preziose informazioni e minuziose descrizioni. Dopo aver introdotto la vicenda di Egeria e del suo viaggio, l'Autore entra nel vivo del racconto della Pellegrina, che è strutturato in due parti: la descrizione delle terre bibliche attraversate (Scritture alla mano) e un'ampia sezione dedicata alla liturgia della chiesa madre di Gerusalemme. L'ultima parte del volume è dedicata alle chiese e ai luoghi di culto visitati, con particolare riferimento a quelli presenti in Gerusalemme, a partire dalle memorie che racchiudono e dal prolungamento di queste nelle celebrazioni liturgiche.
La prima traduzione italiana di un'opera esegetica fondamentale, soprattutto per il commento dell'inno cristologico. Giovanni Crisostomo è tra i pochi autori d'età patristica ad averci lasciato un corpus omiletico completo di commento a tutte le lettere paoline. All'interno di questo corpus spiccano le sedici omelie che contengono l'esegesi dell'intero testo della lettera ai Filippesi e di cui viene data qui la prima traduzione italiana. Attraverso la consueta raffinatezza stilistica e la grande sensibilità che gli è propria, l'omileta interpreta il testo paolino cogliendone tutti gli spunti utili all'edificazione morale e spirituale della sua comunità, con frequenti e concreti riferimenti alle pratiche, agli usi e costumi dell'epoca.
L’oggetto predica: titolo semplice quanto enigmatico.
L’idea di proporre una serie di meditazioni sui vangeli domenicali e festivi a partire da oggetti quotidiani prende spunto dall’esperienza vissuta e condivisa negli oratori, comunità parrocchiali, attività giovanili, insegnamento.
Immagini, cose, storie: sono parte della nostra quotidianità. Simboli, oggetti, parabole: sono elementi del Vangelo, della liturgia. Perché dunque non mettere in relazione i due aspetti?
Un agile volume di consultazione e anche di riflessione personale per catechisti, insegnanti, presbiteri.
Data la progressiva diminuzione numerica dei sacerdoti, sono sempre più frequenti i casi di piccole comunità che non possono avere ogni domenica la celebrazione eucaristica. In questi casi, a determinate condizioni, è possibile tenere assemblee domenicali affidate a ministri designati. Questo sussidio, consegnato alla Chiesa piemontese ma utile a tutte le realtà locali, aiuta i responsabili di queste iniziative a celebrare il giorno del Signore nel modo più rispettoso e aderente alla situazione attuale. Il volume offre l’ampio documento con le indicazioni rituali per una corretta celebrazione, e dieci schemi celebrativi per tutti i tempi dell’anno liturgico. In appendice, il Direttorio della Congregazione per il culto divino sull’argomento, e un estratto dal documento “La celebrazione dei sacramenti. Orientamenti e norme”, della Conferenza Episcopale Piemontese.
Durante le apparizioni, Maria lascia dei messaggi che i veggenti riportano - ciascuno nel proprio linguaggio e coerentemente con la propria cultura - e consegnano a noi. I messaggi non vanno a contrastare il valore unico della rivelazione biblica (né a quella rivelazione aggiungono nulla): potremmo dire che si pongono a fianco a essa, per aiutare a comprendere meglio, nel tempo in cui avvengono, quello che è già stato detto definitivamente. Così, anche Lourdes non può essere compresa se non nello specchio del Vangelo. Le visioni mistiche, le comunicazioni interiori, ovunque avvengano portano in sé una prospettiva evangelica. E solo il Vangelo può permettere di comprenderle fino in fondo.
Perché un parallelo tra le vicende che hanno portato alla coniazione della Medaglia Miracolosa e il primo miracolo e segno di Gesù a Cana, secondo il racconto dell'evangelista Giovanni? Quale legame possiamo cercare tra un evento in cui al centro sono delle nozze e la vita, in gran parte nascosta, di una suora come Caterina Labouré? La traccia è semplice, sottile, ma tenace: è quella che sta sotto il nome di "misericordia" e di una Madre che si fa segnale di quella stessa misericordia, che non è umana, ma divina. A Cana e presso la casa delle suore di Rue du Bac va in scena il medesimo spettacolo in cui l'amore di Dio incrocia le strade dell'uomo, le cambia, le risistema, le riavvolge e svolge di nuovo.
Il rapporto tra diaconato e liturgia illumina ed informa di sé tutte le dimensioni della vita e del ministero del diacono. La sua presenza all'altare della Parola e del Pane è una presenza di servizio che narra - nelle parole e nei gesti - le "meraviglie" della diaconia di Cristo Servo che si china qui ed ora sulla nostra storia. Il servizio liturgico del diacono, ed in particolare quello eucaristico, deve trovare il modo di esprimere il volto di Gesù incarnato nella storia e nella vicenda esistenziale dell'uomo per il bene di ogni fratello. Dobbiamo riscoprire la liturgia e viverla, o meglio celebrarla sinodalmente, perché possa davvero diventare luogo per eccellenza dell'incontro della comunità dei credenti.
Bartimeo, la peccatrice in casa di Simone il fariseo, l'adultera perdonata, Barabba, Simone di correre e Paolo di Tarso cos'hanno capito, sentito, provato contatto con Gesù di Nazaret? Cosa accadde e perché? Che cosa è successo in in quegli uomini e donne nel momento in cui si sono imbattuti in un uomo che chiede a un cieco cosa vuole che si faccia per lui? In un maestro che si lascia baciare i piedi pubblicamente da una prostituta? Che scrive per terra davanti alle provocazioni dei Giudei? Che muore perché altri abbiano la vita? Che prende una croce impossibile da portare? E che sconvolge la vita di un persecutore dei propri discepoli? Nelle pagine del libro la risposta a queste domande viene data dai personaggi stessi che raccontano l'accaduto.
Queste sei figure stanno cercando nel lettore un potenziale attore, perché "la parola corra e sia glorificata" (2Ts 3,1), perché Gesù sia conosciuto e amato. Il lettore può gustare i sei racconti, lasciarsi toccare da essi, aprire il cuore e permettere all'amore, che morendo vive, di ferirlo.
La Parola di Dio proclamata nella liturgia è sempre viva ed efficace, ma in che modo mantiene la sua forza quando viene spiegata e testimoniata dai cristiani con le loro parole e la loro vita? Cosa rende un’omelia più incisiva di un’altra?
Questo libro cerca di rispondere a tali interrogativi partendo dalla Scrittura, dai Padri della Chiesa e dalle opere di Tommaso d’Aquino, per cogliere la dinamicità che acquista la parola dell’evangelizzatore quando nel suo cuore é presente Cristo, con la forza del suo Spirito.
Salvatore Bilotta é presbitero dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace. Dopo aver conseguito il Dottorato in Teologia alla Pontificia Università Lateranense, si é dedicato all’insegnamento e alla formazione di seminaristi e giovani universitari. Ha già pubblicato con Cittadella Editrice Sapienza e Teologia. Tommaso d’Aquino e ].H. Newman a confronto (2016).
A quarant'anni dalla sua morte e a sessanta dall'apertura del Concilio Vaticano II, questo studio intende offrire un contributo a un aspetto non sempre conosciuto della personalità di mons. Annibale Bugnini: il suo interesse per la vita pastorale della Chiesa, nella quale la liturgia si colloca come momento centrale e fontale. Le lezioni di pastorale liturgica, tenute nella Pontificia Università Lateranense, che quest’anno celebra il duecentocinquantesimo anniversario della sua fondazione, oltre a essere uno spaccato del suo pensiero, ci aiutano a cogliere la sua capacita di trasmettere nell'insegnamento una passione per “il popolo”, soprattutto verso la sua componente più umile, e l’intelligenza dimostrata nell’utilizzare le riflessioni e i dibattiti di cui era stato testimone come segretario della Commissione Liturgica Preparatoria del Concilio, iniziando a trasmetterle con sapienza alle nuove generazioni di pastori. Il volume vuole essere inoltre un contributo alla sempre più necessaria ricerca per approfondire le radici della riforma liturgica, i dibattiti e le istanze che l'hanno segnata, e difficoltà che ha incontrato.
Angelo Lameri è sacerdote della diocesi di Crema dal 1985. Ha conseguito il dottorato in Teologia con specializzazione liturgico-pastorale presso I’Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina di Padova con una tesi sulla Traditio instrumentorum nei riti di ordinazione.

