
Per ogni giorno della settimana i testi proposti dalla liturgia vengono affiancati dalla parola dei Padri della Chiesa: i Padri che commentano la Sacra Scrittura (prima lettura), i Padri che entrano in colloquio fra loro andando sempre più a fondo nelle verità della fede (seconda lettura). E l’orante cammina sul sicuro: non si perde in parole vane; è nutrito del cibo antico, del cibo che già aveva resi forti i cristiani delle origini. I testi costituiscono parte integrante della preghiera: non sono punto di partenza per ricercare il pensiero teologico originale di un determinato autore, ma tentano piuttosto di rispondere alla mentalità e alle esigenze dell’uomo di oggi.
La nuova edizione distribuisce l’intero anno liturgico in quattro volumi, che accompagnano la liturgia delle ore quale arricchimento per la preghiera e la meditazione: il quarto e ultimo tomo raccoglie le settimane 18-34 del tempo ordinario.
I canti liturgici in lingua italiana raccolti nel volume sono frutto di un’esperienza di preghiera comunitaria che dura ormai da più di trent’anni. Il monaco curatore ha cercato una via originale per ritrovare il carattere «orante» del canto gregoriano, dando ai testi una struttura musicale che seguisse i cardini della teoria musicale aggiornata e che fosse adatta al ritmo naturale e agli accenti della lingua italiana.
Il Salterio Monastico, collaudato oramai da dieci anni con successo, giunge ora alla seconda ristampa perfezionata.
Note sul curatore
THOMAS MATUS, americano di nascita e musicista di formazione, è divenuto monaco all’eremo di New Camaldoli in California. È in Italia dal 1968, dove risiede presso l’Eremo di Camaldoli.
A 800 anni dal primo presepe qual è la storia della sua invenzione? Avvincente e suggestivo, il racconto della più grande studiosa del santo di Assisi «Voglio evocare il ricordo di quel Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del cuore i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, e come fu adagiato in una greppia quando fu messo sul fieno tra il bue e l'asino». Con queste parole - secondo il suo primo biografo - Francesco chiede a un fedele amico di Greccio di predisporre quanto serve per realizzare il presepe. Ma dove sono i personaggi principali, la Madonna e il bambino? Perché mai Francesco sceglie di rappresentare il Natale solo attraverso la greppia colma di fieno, fra due animali non nominati dai vangeli canonici? Saper leggere e mettere a confronto le fonti con rigore e sottigliezza, saper decifrare le immagini con acume finissimo: armata degli strumenti in cui eccelleva, Chiara Frugoni si avvicina - e noi con lei - alla figura del santo di Assisi, illuminando la vera posta in gioco del Natale di Greccio, quel potente messaggio di pace che dal 1223 ancora oggi vibra di una mai sopita spiritualità rivoluzionaria.
André Grabar ci offre con quest'opera, che è stata senza dubbio la prima del suo genere e per molti versi è rimasta insuperata, una veduta d'insieme di un millennio di arte cristiana, dal III al XIII secolo. L'accento vi è spostato dalla considerazione delle forme e delle tecniche artistiche all'indagine del contenuto intellettuale e del valore semiotico delle immagini, attraverso la cui analisi viene rintracciata e ricostruita l'interpretazione dei soggetti cristiani in epoche e zone geografiche differenti. L'autore smonta il meccanismo della creazione e stana, nel momento stesso della loro genesi, temi iconografici di lunghissima durata. Una ricca erudizione, associata alla capacità di servirsi con rigore di fonti eterogenee (dalle credenze popolari alle arti minori, al magistero ecclesiastico, alle speculazioni degli ambienti colti), fa di questo libro - organizzato come un dittico di cui antichità e medioevo costituiscono i pannelli - un testo di lettura assai piacevole, in grado di illuminare la storia dell'arte come anche la storia del cristianesimo.
Questi studi in onore di P. Domenico Sartore intendono fare il punto su uno degli aspetti centrali della riforma liturgica del Vaticano II -la actuosa partecipatio- approfondendone gli elementi piu significativi.
Lodi mattutine, Ora media, Vespri e Compieta secondo il rito romano e il calendario serafico La Chiesa esorta tutti i fedeli non solo alla partecipazione attiva e consapevole alla Santa Messa, ma li invita anche alla celebrazione della Preghiera Liturgica, la grande preghiera di tutto il popolo di Dio. Questo volume è stato preparato per i francescani; segue infatti oltre che il rito romano, anche il calendario serafico, cioè vengono proposti alla venerazione quei santi e beati che appartengono alla Famiglia di Francesco d'Assisi. Con esso, che ora presentiamo in una nuova edizione aggiornata e ampliata, si possono pregare le Lodi, l'Ora media, i Vespri e Compieta, cioè l'intera Liturgia delle Ore, ad esclusione dell'Ufficio delle Letture.
Destinatari
Ogni credente che desideri rispondere all'invito della chiesa di partecipare alla celebrazione della Liturgia delle Ore, la grande preghiera universale del corpo mistico di Cristo.
La liturgia celebrata ogni giorno si fa “missionaria” attraverso la preghiera di intercessione: quella capace di presentare di fronte al Signore le esigenze e le domande delle persone che vivono accanto a noi. Sono qui riportate alcune proposte di preghiera dei fedeli per i giorni feriali. Sono suddivise nei due volumi dedicati rispettivamente ai cosiddetti «tempi forti» e al «tempo ordinario». Si tratta comunque, sempre di modelli, di richiami, perché in verità ogni comunità dovrebbe essere in grado di pregare spontaneamente secondo le necessità che si presentano e nella situazione in cui è inserita. Alla stesura di questi testi ha contribuito una équipe di laici impegnati nella pastorale e di religiose, vere «maestre di preghiera», che vivono il ministero dell’intercessione come vocazione.
Destinatari
Comunità parrocchiali e religiose.
Autore
LUCA FALLICA, è monaco benedettino della comunità monastica di Dumenza (VA).
I Sermoni al popolo offrono uno spaccato storico culturale assai ampio sulle Gallie (i suoi cet sociali, distinti tendenzialmente in ceti nobiliari o benestanti, ceti di operai, contadini e commercianti e ceti meno abbienti), in particolare su Arles e la sua circoscrizione ecclesiastica, di cui Cesario è vescovo dal 503, nonché sulla prassi dei suoi confratelli vescovi e del suo clero, sui nuovi ideali monastici, sui costumi ricorrenti delle popolazioni di riferimento del predicatore Cesario. L'attività letteraria di Cesario fu tutta a servizio del suo impegno pastorale: egli fu soprattutto predicatore, e la raccolta dei suoi Sermoni non solo è la sua opera più importante, ma anche la più significativa del suo tempo.
Il Corso di liturgia di Adolf Adam - compendio scientificamente documentato e insieme scritto in modo divulgativo - è diventato un "classico" per la formazione liturgica. Anche nella nuova edizione, completamente rielaborata e aggiornata, continua a essere uno strumento affidabile di orientamento e di riflessione sulla liturgia della chiesa. Gli studenti della disciplina e tutti coloro che sono interessati al culto cristiano possono trovare in questo corso il sapere liturgico indispensabile sia dal punto di vista teologico sia in funzione della prassi pastorale. Il libro offre inoltre un aiuto concreto per celebrare la liturgia in modo attivo, fecondo e consapevole, tanto negli atteggiamenti interiori quanto nella sua forma esteriore.
Questo volume è lo schema e il frutto di vari corsi di introduzione generale alla liturgia tenuti presso la Pont.Università Gregoriana, il Pont. Ateneo Antonianum e in vari seminari. Dopo il Concilio Vaticano II e la conseguente riforma liturgica, si sono moltiplicati gli studi e le monografie sull'approfondimento della liturgia. Frutto di queste ricerche sono alcune grandi opere, spesso in più volumi e non di rado, dalla fisionomia di vere e proprie summe liturgiche" pubblicate nei vari paesi, per lo più europei. Non poche di esse sono tuttora il fondamento per ogni ulteriore ricerca in campo liturgico e di frequente ricorrono nelle citazioni di questo lavoro. "
La collana “Maria, agnella senza macchia” è un valido sussidio per celebrazioni comunitarie sui temi della Beata Vergine Maria.
In ogni fascicolo abbondano testi biblici, commenti patristici e documenti del Magistero (Catechismo della Chiesa Cattolica, Concilio Vaticano II, Catechesi ed Encicliche di Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Papa Francesco).
1. MARIA, MADRE DELLA CHIESA
2. MARIA, NUOVA EVA
3. MARIA, VERGINE FEDELE
4. MARIA, SPOSA DELLO SPIRITO SANTO
5. MARIA, MODELLO DEL CRISTIANO E IMMAGINE DELLA CHIESA
6. MARIA, ASCOLTATRICE DI DIO
7. MARIA, MADRE DEL SERVO SOFFERENTE
8. MARIA, MARTIRE
9. MARIA, AGNELLA DI DIO. IMMACOLATA CONCEZIONE
10. MARIA, TRONO-SEDE DELLA SAPIENZA
11. MARIA, ARCA DELL’ALLEANZA
12. MARIA, TRONO DELLA MISERICORDIA
13. MARIA, MADRE NOSTRA
14. MARIA, UMILE E GLORIOSA REGINA DELL’UNIVERSO
Il presente lavoro si propone, approfondendo aspetti importanti e poco noti della tradizione storico-liturgica occidentale, di recare un contributo scientifico per una migliore comprensione e valorizzazione del senso teologico e dello spirito originario dei vari momenti della giornata ecclesiale, fondamentali per la preghiera pubblica della Chiesa.
In tutte le liturgie, in Oriente come in Occidente, la Chiesa antica ha manifestato il significato che essa attribuiva a questi momenti, considerati ore gemelle del suo ufficio, sia nei testi biblici da essa scelti, sia nei testi eucologici e poetici appositamente da essa composti per dare espressione alla sua preghiera all'inizio, durante e alla fine della giornata. In questo studio abbiamo inteso restringere il nostro diretto interesse alle sole liturgie occidentali, dando, prima di tutto, al lettore una panoramica storica delle particolari eucologie e diversi sviluppi in seno alle varie aree ecclesiali.
Questo, in particolare, perché la riforma voluta dal Vaticano II mirava alla revisione dei testi e della struttura in uso presso la Chiesa romana, per cui la nuova Liturgia Horarum è il frutto di un plurisecolare, svariato e ricco cammino fatto dalle diverse Chiese locali in Occidente. Ignorare il passato, le fonti e le esigenze di questa storia, significa sradicare dalle sue più profonde radici una perla della preghiera cristiana, oggi in nostro possesso.