
Agli inizi del Rinnovamento Carismatico, alcuni cristiani hanno vissuto in modo particolare l'esperienza della Pentecoste. Questa grazia - chiamata effusione dello Spirito o battesimo nello Spirito Santo - si è largamente diffusa nella Chiesa portando frutti, con una rinnovata vita di preghiera, concessioni di perdono e una carità più attiva. Nei gruppi di preghiera, questo rito di invocazione dello Spirito su di una persona che lo chiede, solitamente è preparato da un percorso da vivere in sette settimane, periodo che richiama il tempo fra la Pasqua e la Pentecoste. Questo lavoro è una guida per vivere tale percorso, esperienza riconosciuta e incoraggiata dal magistero della Chiesa. Unendo meditazioni spirituali e consigli pratici, aiuta tutti coloro che vogliono proporre l'itinerario nel gruppo di preghiera o in parrocchia.
Nella sua Agenda degli Angeli, che si utilizza come un vero e proprio diario, Igor Sibaldi si prefigge due obiettivi. Il primo è quello di guidare il lettore verso la piena comprensione della propria personalità più profonda, attraverso la descrizione dell'Angelo che corrisponde al periodo in cui è nato (come in un oroscopo). Il lettore troverà qui in forma accessibile il suo profilo e i consigli utili per far sbocciare le proprie qualità. Il secondo obiettivo è quello di condurre il lettore verso quel cambiamento radicale che la nostra epoca impone, secondo il calendario angelico.
Un corso lungo un anno che puoi cominciare in qualsiasi giorno. Una guida per conoscere e utilizzare le energie angeliche, influenzare progetti, difficoltà, risultati e scoprire la tua vera essenza e quella degli altri.
Il volume presenta una serie di testi nei quali i Padri della Chiesa, vissuti dal II al IV secolo, affrontano il tema Basilica". L'introduzione propone una descrizione della Basilica negli scritti cristiani, mentre a conclusione del libro Mons. Giuseppe Cremascoli (delegato vescovile per gli archivi della Diocesi di Lodi e professore di Letteratura medievale presso l'Universita di Bologna) riflette sul simbolismo della cattedra episcopale nei primi secoli cristiani. "
Nel terzo Millennio si sta consumando una terza svolta epocale nella storia del cristianesimo e una nuova risposta pastorale assume il carattere di urgenza. La prima svolta in epoca apostolica è stata la rinnovata coscienza della cattolicità per cui il Vangelo riguardava non solo gli Ebrei ma anche i pagani; la seconda è stata la torsione dall'escatologia imminente all'escatologia rimandata in cui, tra i tempi, la cristianità ecclesiale ha tentato di gestire la Gerusalemme della Terra con i criteri della Gerusalemme del Cielo. La terza svolta è in atto oggi, dopo il Vaticano II, e non riguarda solo la Chiesa ma anche il mondo laico secolarizzato, entrambi alle prese con la crisi della loro identità e con le altre culture che premono ai confini. Il libro tenta di dirimere il rapporto tra le principali pratiche laico-ecclesiali (la morale, il diritto, la religione, l'estetica artistica), mettendo in evidenza le loro interferenze. In questo "conflitto di pratiche", il rito può riservare sorprese positive per un'accettazione pubblica di valori condivisi. Nella crisi dell'Occidente, con le divisioni tra credenti e non credenti, tra occidentali e islamici, che tradiscono lo smarrimento di una deframmentazione senza fine di valori, memorie, autorità, credenze, il rito può davvero rivelarsi come una risorsa dimenticata da riproporre per pragmatiche condivise?
"Il tempo che va dal Mercoledì delle Ceneri alla Domenica di Pasqua è per la Chiesa (...) il tempo della conversione. Ogni anno la liturgia ci offre un tempo in cui «ritornare» a ciò che ci appartiene di più profondo, la nostra identità battesimale, la nostra adesione al Signore. È un itinerario nel quale non siamo noi i protagonisti, ma lo Spirito che converte e rinnova i nostri cuori. (...) Questo testo può essere un utile strumento per vivere quell'ascolto della Parola che converte il nostro cuore. In particolare all'inizio del percorso sinodale, la Quaresima diventa una forte esperienza di ascolto e di conversione, permettendo allo Spirito Santo di continuare la sua costante opera di rinnovamento della nostra adesione al Vangelo." (dalla prefazione del cardinale Mario Grech).
Dal Natale del 2024 all'Epifania del 2026 si svolgerà a Roma il Giubileo che, fin dal 1300, periodicamente commemora la nascita di Gesù Cristo. Quello del 2025 sarà il 30° Anno santo, definito da papa Francesco «uno speciale dono di grazia, caratterizzato dal perdono dei peccati e, in particolare, dall'indulgenza, espressione piena della misericordia di Dio». Tuttavia, se è vero che chiunque ne ha sentito parlare, non è così semplice comprendere la reale importanza di questo appuntamento, che ha scandito nei secoli la storia della Chiesa e dell'umanità. Districarsi tra le moltissime informazioni e notizie che ruotano intorno a un avvenimento simile può risultare complicato, ed è grande il rischio di perdere l'opportunità di viverlo appieno, in tutta la sua eccezionalità. Per questo, il libro di Saverio Gaeta è una guida indispensabile per chiunque voglia capire la tradizione del Giubileo in ogni suo aspetto: il significato storico e spirituale dell'Anno santo, i simboli - dal pellegrinaggio, all'inno, al logo -, i luoghi, con cartine e illustrazioni chiare e dettagliate. Senza dimenticare una lista di appuntamenti, informazioni pratiche e numeri utili per muoversi e visitare Roma. Insomma, un volume prezioso per orientarsi nella complessità di un evento epocale, che richiamerà fedeli, pellegrini e curiosi da ogni parte del globo.
"Pochi riusciranno a scorgere il potente dramma soprannaturale in cui pure fanno ingresso ogni domenica", così in un suo recente libro Scott Hahn si accinge a parlare della celebrazione dell'Eucaristia. Una constatazione che sta anche alla radice di questa riflessione che, lungi dall'addentrasi in spinose questioni teologiche ma descrivendo passo passo e con semplicità il rito della Messa, desidera far intravvedere quel potente dramma, la continua discesa del cielo sulla terra. È il dramma della nostra fede, che per esprimersi in pienezza ha bisogno di un ambiente specifico costituito dalla liturgia della Chiesa, come ricorda papa Francesco nell'enciclica Lumen fidei (n. 40). Le occasioni, dunque, non sono ricercate altrove per dire qualcosa sulla Messa ma esistono nella Messa perché "la migliore catechesi sull'Eucaristia è l'Eucaristia ben celebrata" (Benedetto XVI).
Il volume vede la luce a pochi mesi dalla scomparsa dell'autore, ma da lui era stato fortemente voluto, tant'è che egli stesso aveva affidato alle EDB l'incarico di provvedere alla cura redazionale di una selezione di articoli e studi che aveva pubblicato nell'arco di un trentennio.
Il suo insegnamento assume così un carattere profetico e testamentario: «profetico, perché padre Falsini parla con l'autorità dell'esperto che conosce a fondo e vuole far conoscere la straordinaria verità del mistero eucaristico, che si svela solo a chi lo celebra e lo vive con autenticità. Testamentario, perché in queste pagine si trova raccolta la sua eredità sapienziale e testimoniale, che egli desiderava trasmettere alle generazioni presenti e future» (dalla Presentazione).
La trattazione insiste su un approccio al mistero eucaristico condotto da prospettive teologiche, liturgiche, spirituali e pastorali, intessute in modo armonioso: se ne ricava una visione organica e completa, imperniata sulla struttura celebrativa come linea interpretativa unitaria.
Questo volume di Vangelo Vivo dell’anno B raccoglie le omelie pronunciate a Radio Maria da Padre Livio Fanzaga nei tempi liturgici
AVVENTO E TEMPO DI NATALE (n. 16) QUARESIMA E TEMPO DI PASQUA (n. 15)
«Le parole di Gesù sono le parole dell’intransigenza, che non concedono nulla alla menzogna e allo spirito del male. Sono le parole dell’onnipotenza, che realizzano ciò che significano e che suscitano la vita laddove regna la morte. Sono le parole dello scandalo, che spazzano via i pregiudizi, le mediocrità e le falsità umane. Sono le parole del giudizio, che penetrano nei cuori e li mettono a nudo, smascherando le ipocrisie. Sono le parole della misericordia, che assolvono dai peccati e riconciliano con Dio. Sono le parole della speranza e della gioia, perché spalancano gli orizzonti della vita eterna. Le parole di Gesù sono la chiave che dischiude l’enigma dell’esistenza umana. Senza di esse l’uomo viaggia nell’oceano della vita senza timone e senza stella polare. Come potrà arrivare al golfo di luce della salvezza? Accogliere con cuore aperto ogni parola pronunciata da Gesù è il primo dovere di un cristiano. Sono le parole di colui che è il Verbo e perciò sono le parole della verità. Non solo Gesù dice la verità, ma egli è la Verità, non una verità umana, ma divina, assoluta, eterna » (dalla Presentazione di Padre Livio).
Padre Livio Fanzaga. Nasce a Dalmine (Bergamo) nel 1940. Entra nell’ordine religioso dei Padri Scolopi conseguendo il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (1966) e in Filosofia presso l’Università Cattolica (1969). Svolge il ministero sacerdotale nella parrocchia San Giuseppe Calasanzio di Milano, impegnandosi soprattutto nella pastorale giovanile. Nel 1987 assume la direzione dei programmi di Radio Maria, allora piccola emittente parrocchiale. Attualmente è direttore della medesima, ormai divenuta l’emittente cattolica più diffusa nel mondo.

