
Volume di forte impegno culturale che esplora il complesso rapporto tra esperienza mistica e celebrazione liturgica, alla luce di una visione unitaria dell'uomo.
Questo libro ha lo scopo di aprire all'intelligenza del sacramento del battesimo, di offrire ai catechisti, ai pastori, ai tanti catecumeni e a tutti i cristiani una traccia per svelare le ricchezze spirituali della liturgia battesimale.
Presentiamo la prima edizione completa dei sermoni di Baldovino di Ford. Le due opere maggiori, "Il sacramento dell'altare" (Jaca Book, 1984), e l'inedito "De commendatione fidei", costituiscono i due pilastri attorno ai quali si snodano i temi della predicazione omiletica raccolta nei Sermoni: la rivelazione dell'amore di Dio nel dono Eucaristico di Cristo e la fede dell'uomo. Attorno a essi altri temi si svolgono in un latino di stampo giuridico, ampio e solenne come le arcate di una chiesa romanica; dal centro, cioè dalla contemplazione del mistero trinitario che si riversa nella comunione vissuta a immagine della Trinità, questa teologia monastica si effonde in una teologia del pensiero vero, della vita buona, della bellezza, della vita consacrata all'amore e all'obbedienza. Tra i sermoni, in particolare nel sesto, rammentando il martirio di Thomas Becket, Baldovino offre considerazioni interessanti anche per la chiesa di oggi: "Tutta la malizia del nostro tempo, anche se ora è molto grande, viene perdonata per questo unico fatto. Un unico delitto è avvenuto, ma in un unico delitto sono compresi molti crimini (6,20)".
La giornata del Papa comincia prima delle cinque del mattino e le Letture della Messa del giorno la nutrono: è questo tempo di preghiera che il Santo Padre desidera condividere con i fedeli. Non attraverso una solenne celebrazione in San Pietro, ma con una Messa di fronte a poche persone nella cappella della Residenza di Santa Marta. Le omelie di Papa Francesco nascono qui e sono il cuore della sua pastorale, messaggi che fanno appello al cuore del Vangelo. Non bisogna però leggerle solo come un panorama di dolcezza: contengono parole forti, spesso accuse e anche precise "messe in guardia". Soprattutto, ci guidano nelle lotte di ogni giorno: contro il "principe di questo mondo", nello scontro dell'anima con Dio e nel difficile rapporto con il potere. Il loro valore simbolico è tanto maggiore quanto più ci dicono il senso dell'annuncio evangelico in una forma inedita: attraverso immagini pregnanti e un linguaggio immediato, che vanta una chiarezza e una freschezza maturate in una vita a costante contatto con la gente. Papa Francesco parla di tenerezza, di fede e di ideologia, di spirito e di organizzazione, e di molto altro. Per un anno ha aperto la mappa della sua vita spirituale e del suo impegno sacerdotale in uno sforzo che trascende la semplice "comunicazione di una verità": queste pagine sono molto di più. Sono la felicità di parlare per il bene, che consiste nell'avvicinarsi delle persone le une alle altre. Prefazione di Antonio Spadaro.
Tra l'età di Costantino e la fine delle crociate la Chiesa di Gerusalemme ha elaborato forme liturgiche proprie, caratterizzate da un rapporto diretto con i luoghi memoriali e la topografia delle città della Terrasanta, e in quest'ottica il complesso del Santo Sepolcro ha svolto un ruolo esemplare per lo sviluppo di riti e celebrazioni. Il presente saggio, che si inserisce nella collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, studia proprio questo luogo di culto, analizzandolo in una prospettiva interdisciplinare, sulla base di una pluralità di fonti: testi liturgici, omelie, inni, composizioni pastorali, ma anche semplici racconti o scritti di fedeli e pellegrini. L'autrice (di cui si riporta una breve scheda) prende in esame inoltre le strutture dei luoghi di culto, i loro resti archeologici, gli elementi topologici e topografici dei complessi architettonici e delle città, gli oggetti utilizzati durante i riti, descrivendo così dei dettagli fisici e spaziali imprescindibili per la comprensione delle forme liturgiche dell'epoca. Il volume, arricchito anche da un'appendice fotografica, fornisce dunque uno spaccato della ricchezza del mondo cristiano medioevale, un quadro complesso e variegato di particolare interesse per i liturgisti e gli studiosi di storia della Chiesa.
Mille anni di arte, storia religiosa e devozione popolare, raccontati in cinque itinerari a tema per scoprire capolavori d’arte sacra, monumenti e luoghi carichi di spiritualità, di cui è ricca Venezia. Gli itinerari e i luoghi: Cristo Salvator mundi; Venezia e la Vergine; San Marco patrono di Venezia; Venezia, i Santi e le reliquie; Venezia crocevia di popoli e di fedi.
Una vera guida per tutti, che arricchisce i soliti itinerari turistici standard. Per chi cerca un incontro con le tradizioni più profonde della città. Gli itinerari permettono di realizzare una completa visione dei tesori di Venezia. Imperdibile per il turismo religioso e illuminante per il turista fai da te.
A suo tempo fenomeno editoriale in Germania, quest'opera ricorda nel titolo "Lo spirito della liturgia" di Romano Guardini, che nei primi decenni del Novecento dava inizio al movimento liturgico. Sulla scia di questo predecessore, Joseph Ratzinger vuole aiutare i fedeli, resi insicuri da decenni di sperimentazioni postconciliari, a guardare alla fonte nascosta della vita ecclesiale. Qui si svolge l'azione liturgica che nei sacramenti, in particolare nell'Eucarestia, dona di prendere parte all'azione salvifica di Cristo. Questa ha dimensione universale, per cui i fedeli possono dare voce alla liturgia del cosmo, unire la loro voce ai giusti dell'Antico Testamento e innalzare, insieme con i redenti, il cantico di lode dell'Agnello (Ap 15). Nello stile proprio dell'autore, l'opera apre al lettore squarci di contemplazione, ma non manca di spunti di polemica, proposti con l'abituale franchezza.
Il binomio fede-liturgia coinvolge esperienze, gesti e parole che accompagnano la vita di ogni individuo nella sua apertura allo Spirito.
Questo libro di preghiere ci aiuta ad andare a scuola dai poveri, dai popoli privi di potere che conservano la memoria e l'utopia del sogno di Dio in una sorta di mistica meridiana collettiva.
«I banchetti eucaristici della chiesa ricordano l’ “ultima cena”, che a sua volta ricapitola i numerosi pasti consumati da Gesù nel corso della sua vita pubblica assieme ai suoi discepoli. Allo stesso tempo, essi si fondano sui pasti post-pasquali della comunità cristiana, resi possibili dalla presenza del Risorto che si mostra vivente e si fa riconoscere Signore. Questo è sufficiente a farci comprendere in quale misura la laconicità di quelli cha siamo soliti chiamare "racconti dell'istituzione eucaristica" nasconda in realtà una notevole ricchezza. I racconti fondatori non si limitano all'ultima cena.
Inizieremo dunque questo studio rileggendo i quattro racconti fondatori e analizzandone lo sfondo letterario e storico. Procederemo quindi rilevando come i commenti dei padri interpretino pressoché costantemente i racconti dell'istituzione in modo puramente letterale... La ricerca prosegue attraverso le liturgie antiche e quelle moderne, sia cattoliche, sia riformate, sia ortodosse... Infine, nelle pagine conclusive esplo¬reremo la nascita e i mutamenti dei temi iconografici e apologetici legati ai racconti fondatori dell'eucaristia» (HUGUES COUSIN).