
Studi in occasione della visita di Sua Santità papa Francesco, 9 novembre 2019. Studi sulla Basilica Lateranense sia sotto l'aspetto celebrativo, come ad esempio la nuova eucologia propria della Basilica Papale del Laterano, sia sotto l'aspetto architettonico. Contiene Testi liturgici della Solennità della dedicazione della Basilica Lateranense.
I Santuari sono luoghi in cui la pietà popolare viene custodita e alimentata. In questi spazi si fa esperienza della fede semplice di tanti pellegrini che vi si recano per il ristoro dello spirito e del corpo. Papa Francesco in diverse occasioni ha felicemente ribadito che la pietà popolare è un patrimonio da non trascurare, da rivitalizzare e difendere. Proprio per questo il Santuario è il luogo naturale in cui evangelizzazione e cultura possono essere rese feconde dalla pietà popolare per il bene di coloro che visitano, frequentano e vivono queste realtà. Il presente volume, frutto di alcune giornate di studio organizzate dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione in occasione del I Convegno Internazionale per i Rettori e gli Operatori dei Santuari, vuole offrire un contributo determinante alfine di rilanciare la pastorale dei Santuari, luoghi in cui si può crescere nella fede attraverso la conoscenza che proviene dal messaggio, dalla storia e dalla bellezza che essi custodiscono.
Consapevole della forza comunicativa dell'arte, la Chiesa ha sempre mostrato grande interesse per tutta la produzione artistica, in particolare per quella figurativa, tanto da considerarla Biblia pauperum, la Bibbia dei poveri. A partire da tali presupposti, nelle pagine di questo libro l'Autore focalizza l'attenzione sulla Santa Famiglia di Nazaret attraverso alcune delle più straordinarie opere d'arte pittoriche, alcune celeberrime, altre meno note. Ogni opera è spiegata nei particolari e letta anche alla luce dei riferimenti alla Santa Famiglia contenuti nei discorsi e nei documenti di papa Francesco. In tal modo l'Autore ci presenta tutta la vicenda di Giuseppe, Maria e Gesù, in cui umano e divino sono indissolubilmente legati.
È diffusa l'opinione che Dio sia già sceso almeno una volta sulla terra per venirci a cercare, accettando per questo, lui, re del cielo, di giacere bambino in una grotta. Spetta a noi adesso andare a cercarlo. Ed è così che l'uomo da sempre costruisce templi per incontrare Dio. Dov'è Dio? Dalla più remota antichità e dai recessi più profondi dell'inconscio, il suo silenzio ci ha parlato in infiniti modi. Lo abbiamo colto nei misteri della natura e nelle meraviglie dell'arte tutte le volte che, al di là dei limiti del visibile e del comprensibile, abbiamo visto una luce e sentito vibrare il suono della sua potenza. Prendendo le mosse dalla ricerca di un divino immaginato e sperato, questo libro approda alle immagini concrete di come Dio si sia proposto nelle opere dell'uomo, in quelle forme architettoniche spesso perdute, malintese e dimenticate del santuario, del tempio, della sinagoga, della cattedrale, della moschea. Un percorso drammatico e intenso verso i luoghi dell'eterno a misura d'uomo.
Secondo Mircea Eliade la contemplazione della volta celeste e della sua luminosità ha mobilitato la coscienza dei primi uomini provocando il senso della trascendenza. Le architetture e l'arte dall'antica Cina al Medio Oriente, dal mondo classico al Medioevo e alla contemporaneità hanno mostrato un costante impegno nella ricerca della luce, che in alcuni periodi diviene ricerca centrale e imprescindibile. Ogni religione e cultura ha un simbolismo della luce. Se ogni simbolo, come ricorda Julien Ries, è il segno che permette il passaggio dal visibile all'invisibile, il simbolismo della luce implica in particolare l'ermeneutica dell'invisibile. La luce nell'arte, infatti, mette in relazione l'uomo sia con l'infinito che con gli stati d'animo più profondi. Contributi di: Samir Arbache, François Boespflug, Christian Cannuyer, Michel Delahoutre, Sabine De Lavergne, René Lebrun, Julien Ries, Michel Schmitt, Natale Spineto.
L'altare contemporaneo continua a interrogare il complesso rapporto fra ricerca artistica, funzionalità pratica e interazione con l'insieme dello spazio liturgico. Quello dell'altare resta un cantiere aperto, alla costante ricerca di un equilibrio fra letture teologiche, secolari trasformazioni artistico-architettoniche, necessità di adattamenti e ricerche di nuove interpretazioni. Il XVII Convegno liturgico internazionale di Bose rappresenta un originale contributo a tale cantiere.
L'aula delle udienze celebra i cinquanta anni di vita: è la visione, trasformatasi in pietra, dei suoi coraggiosi idealisti creatori: Paolo VI e Pier Luigi Nervi. Paolo VI sentiva l'urgenza e il bisogno di consumarsi, di effondersi; il bisogno di fare, il bisogno di dare, il bisogno di trasfondere negli altri il proprio tesoro, il proprio fuoco. E scriveva: "Sì; sì, o Signore, dimmi quello che io devo fare, e oserò, lo farò" (13 ottobre 1968). L'insegnamento che Paolo VI ci lascia è che bisogna sempre osare quando si tratta della causa di Dio. L'autenticità della vita cristiana esige un grande coraggio. "Non possiamo essere cristiani se non con coraggio pieno, con forza" (27 febbraio 1974). Nell'aula campeggia la grande Risurrezione in bronzo di Pericle Fazzini (1913-1987), posta scenograficamente a quinta del palco. Oggi, in quella scultura, possiamo vedere un chiaro messaggio all'uomo; dal dolore, dall'angoscia, dalla morte, con Cristo si risorge! Si calcola che in cinquanta anni, nelle udienze e nelle varie manifestazioni che vi si sono svolte alla presenza di Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, i fedeli siano stati oltre 12.000.000.
Un ambizioso e sistematico strumento liturgico-musicale, teso a valorizzare le antifone proprie della liturgia eucaristica. L’attenzione al tempo liturgico e la glossa teologica dell’eucologia accompagnano la comunità celebrante che, guidata dalla schola cantorum, rivive il mistero di Cristo in ascolto delle sonorità echeggianti dalla più genuina tradizione cattolica, armonizzate senza violarne lo stile, con particolare attenzione alle esigenze celebrative della liturgia conciliare.
Un ambizioso e sistematico strumento liturgico-musicale, teso a valorizzare le antifone proprie della liturgia eucaristica. L’attenzione al tempo liturgico e la glossa teologica dell’eucologia accompagnano la comunità celebrante che, guidata dalla schola cantorum, rivive il mistero di Cristo in ascolto delle sonorità echeggianti dalla più genuina tradizione cattolica, armonizzate senza violarne lo stile, con particolare attenzione alle esigenze celebrative della liturgia conciliare.
Gli autori sono notissimi negli ambienti sinfonici e polifonici delle principali cattedrali e chiese d’Italia.
I saggi raccolti in questo libro sono interventi tenuti al Corso di Formazione alla Spiritualità nella Musica "Zipoli" fondato e diretto da due Padri gesuiti: ogni estate in Palermo si radunano giovani dai 18 ai 25 anni di età per parteciparvi. Gli interventi vogliono essere tentativi di aprire la coscienza contemporanea alla ricchezza spirituale della musica nella multiculturalità in un mondo tecnocratico che, come ha insegnato la Laudato si' di Papa Francesco, rischia costantemente di smarrire la consapevolezza del dono di grazia della creazione che vive del dinamismo della pericoresi trinitaria.
L'arte cristiana è un grande "libro" dove possiamo leggere la comprensione che le comunità cristiane e civili hanno avuto nella storia del Mistero di Dio e del mistero dell'uomo; un "libro" che coinvolge non solo la nostra componente razionale ma anche, forse soprattutto, quella emotiva, dei sentimenti. La bellezza creata dall'umanità si unisce alla bellezza del grande "libro" del creato e delle creature: l'arte e il creato si uniscono al libro scritto della rivelazione, della Sacra Scrittura e insieme ci propongono grandi orizzonti per crescere nella comprensione del Mistero di Dio e del mistero nostro, rivelato dall'Incarnazione, dalla vita, passione, morte e risurrezione del Signore Gesù.
Con un linguaggio accessibile a tutti, l'autrice introduce e accompagna il lettore a conoscere e ascoltare alcuni capolavori della tradizione cristiana per celebrare l'Avvento e il Natale, la Quaresima e la Pasqua, le Solennità e le Feste dei Santi. Un florilegio di artisti, noti e meno noti, che hanno segnato lungo i secoli la celebrazione dei misteri della vita cristiana. Per ogni brano vengono offerte alcune indicazioni biografiche dell'autore, il testo (e la traduzione) e un link per ascoltare le composizioni su YouTube o tramite codice QR.