
Consegnato a parole, miti, filosofie, letterature e arti, il primato della vista si identifica da sempre con il possesso del sapere e l'esercizio del potere. Se in greco antico il lessico del vedere e quello del conoscere sono tutt'uno e se per il Platone de "La Repubblica" è filosofo "chi ama lo spettacolo della verità", l'equivalenza di teoria e visione, che fonda e attraversa l'intera metafisica occidentale, non ha nulla del dato acquietante, anzi si configura come una drammaturgia che è urgente interrogare. Un excursus dai grandi personaggi tragici a Freud, dalla mitologia classica alle testimonianze figurative più tarde, dai dialoghi platonici a Orwell, in cui l'autore indaga le ragioni che rendono lo sguardo così potente.
Cos'è la noia? È sempre stata vissuta allo stesso modo? Sono queste le domande a cui Svendsen cerca di dare risposta, ricorrendo alla filosofia, alla letteratura, al cinema e persino alla musica rock. Dalla noia contingente, caratteristica dell'esistenza umana, alla noia esistenziale, tipica della condizione moderna, l'autore traccia un percorso storico dall'accidia medievale alla malinconia rinascimentale, fino ad arrivare al tedio esistenziale della metà dell'Ottocento e alla paranoia.
L'enigmatica profondità di Eraclito, la grandiosa ambizione di Parmenide, la lucida saggezza di Socrate, le grandi costruzioni di Platone e Aristotele, le filosofie sapienziali dello stoicismo e dell'epicureismo, lo scetticismo e il primo terremoto che scosse la ragione. Un viaggio alla scoperta del pensiero greco, quel grande laboratorio d'interrogativi e d'idee che rappresentano tuttora la sfida sublime della filosofia.
La filosofia abbandona l'essere per incamminarsi sul sentiero ancora inesplorato del pensiero. Inizia la grande sfida della modernità, dal dubbio iperbolico di Cartesio all'ordine geometrico di Spinoza, dalla profondità critica dell'empirismo di Locke, Berkeley e Hume alla rivoluzione copernicana di Kant, fino alla grande stagione dell'idealismo tedesco.
Con i due volumi su "La filosofia antica" e "La filosofia moderna", Severino è riuscito a fornire una chiarificazione nuova e potente dello sviluppo della grande tradizione filosofica. Questo terzo volume dedicato alla filosofia contemporanea, completa il disegno e insieme ne riprende tutti i temi fondamentali. Vengono a emergere la profonda unità e solidarietà in cui si trovano pensatori che sembrano andare in direzioni del tutto diverse.
Pubblicato per la prima volta nel 1957, questo volume è un capitolo fondamentale della storiografia sulle origini della scienza moderna. Rossi vi dimostra come colui che ne è considerato il padre, affondi in pieno le radici del suo pensiero nel sapere magico-alchimistico della tradizione: Bacone emerge dalle filosofie del Rinascimento e in pari tempo le rifiuta. Il volume ricostruisce la complessità del tracciato intellettuale seguito dal filosofo inglese "dalla magia alla scienza", mostrandone sia le continuità, sia le rotture con il passato e ponendo al centro l'idea baconiana di una scienza cooperativa e pubblica, una scienza frutto del contributo di molti e finalizzata al dominio della natura e al progresso della civiltà.
Il primo volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: La nascita della filosofia in Grecia in connessione con l'Orfismo; dal mythos al logos: le Scuole ioniche d'Oriente e le Scuole italiche d'Occidente; il problema della physis e dell'arché, la fondazione delle scienze della natura con i Pitagorici (fisica, matematica, astronomia, musica) e dell'ontologia con Parmenide.
Il secondo volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: Dalla filosofia della natura alla filosofia dell'uomo; la nascita delle discipline umanistiche con i Sofisti (retorica, dialettica, politica); la grande rivoluzione di Socrate ad Atene e la nascita del concetto occidentale di psyché, la sua vita e la sua condanna a morte, il dialogo, l'ironia e la maieutica.
Il terzo volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: La "seconda navigazione" di Platone, ovvero la fondazione della metafisica occidentale e i grandi temi in cui essa si articola: rapporto oralità-scrittura, dottrina delle Idee, teoria dei Princìpi, teologia dell'Uno-Bene e del Demiurgo, psicologia e mistica dell'Eros, la fondazione dell'Accademia e i primi successori di Platone.
Il quarto volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: La sistematizzazione del sapere in Aristotele e la distinzione delle discipline filosofiche in: scienze teoretiche (fisica, matematica, metafisica), scienze pratiche (etica, politica) e scienze poetiche (poetica, retorica); la fondazione della logica come disciplina ausiliaria di ogni sapere; lo sviluppo delle scienze naturali (zoologia, botanica) nel primo Peripato.
Il sesto volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: La filosofia greco-latina dal periodo alessandrino all'impero romano; Pirrone come modello dello Scetticismo e la rivoluzione in senso scettico operata all'interno dell'Accademia; l'Eclettismo e Cicerone; Alessandro di Afrodisia come tappa importante della "storia degli effetti" dell'Aristotelismo; il Neostoicismo di Seneca, Epitteto e Marco Aurelio.
L'ottavo volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: Plotino e la rifondazione della metafisica platonica come henologia, ossia come filosofia dell'Uno trascendente; la dottrina del Nous (o Intelligenza divina) e della Psyché (o Anima universale) come prime ipostasi derivanti dal Principio primo e come fonti originarie di ogni pensiero e di ogni vita; il Neoplatonismo fino alla chiusura delle scuole pagane nel 529 d.C. e i suoi influssi sulla teologia cristiana.