
L'opera raccoglie in dieci volumi la 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale. I titoli dei singoli volumi sono: Orfismo e Presocratici naturalisti; Sofisti, Socrate e Socratici minori; Platone e l'Accademia antica, Aristotele e il primo peripato; Cinismo, Epicureismo e Stoicismo; Scetticismo, Eclettismo, Neoaristotelismo e Neostoicismo; Rinascita del Platonismo e del Pitagorismo, Corpus Hermeticum e Oracoli Caldaici; Plotino e il Neoplatonismo pagano; Assi portanti del pensiero antico e lessico; Bibliografia dei pensatori greci e romani.
Adorno (1903-1969) torna in questi anni di attualità per la sua indagine sull'uomo e sulla natura della sua esperienza esistenziale. Questione che, pur oscurata dall'attuale omologazione dei linguaggi, sembra tenacemente riaffiorare. Il "non-identico" e il "tempo" sono i due concetti che l'autore individua nella sua analisi dei testi adorniani e che ripropone al lettore come elementi fondanti una rinnovata antropologia che sia in grado di ospitare l'idea di una conciliazione che non violenti l'origine dell'altro e lo restituisca all'irriducibilità della sua storia.
Una sintesi che ripercorre l'intera sotria della filosofia occidentale. Edizione italiana a cura di Silvano Zucal, dell'Universita di Trento.
Che cos'è la bellezza? Ne esiste una sola forma? E' possibile definire la bellezza naturale e la bellezza artistica? Perché la filosofia dovrebbe farne oggetto di ricerca? Sono queste alcune delle domande affrontate in questo libro, scritto da Ignacio Yarza, professore di Estetica e di Storia della filosofia antica presso la Pontificia Università della Santa Croce.L'Autore riesce a disegnare un lungo itinerario storico-filosofico, da Platone fino a Heidegger, offrendo un accessibile testo introduttivo, nel quale Yarza non sacrifica però il suo interesse teoretico: si propone, infatti, di mostrare come la domanda «che cos'è la bellezza» implichi un continuo riferimento alla definizione dell'essere. L'estetica è, allora, una disciplina filosofica particolare, che non può essere separata dalla metafisica. Servendosi dei cardini speculativi di san Tommaso, l'Autore afferma il legame indissolubile tra essere, bene e bellezza, concetti che si richiamano e che contribuiscono alla definizione compiuta della realtà (pp. 240).
Una delle massime aspirazioni dell'essere umano è quella di ottenere il rispetto e il successo sociale. E, corrispettivamente, una delle maggiori angosce è quella di perdere tale rispetto, di diventare dei perdenti agli occhi dei più. L'autore si interroga sulla provenienza di queste ansie e dei metodi per contrastarle. Facendo appello alla psicologia e alla storia, alla filosofia e all'economia, illustra i modi in cui sia i singoli individui sia i gruppi si sono nel tempo confrontati con queste ansie. Scopriamo così che l'ansia da status è un sentimento che accompagna l'uomo da sempre.
Si tratta della terza delle quattro "Considerazioni inattuali" di Nietzsche. Fu pubblicata nel 1874, quando aveva trent'anni, ed è riconosciuta come la più bella delle quattro. È il suo diario, la sua "storia più intima" e il suo manifesto, che consente di comprendere la molla fondamentale e il motivo generatore di tutta la sua vita e la sua opera. Attraverso l'esaltazione del suo "unico e grande maestro" Schopenhauer, è Nietzsche stesso dunque che si presenta come educatore: educatore alla grandezza e a "compiti di portata storica universale". In essa egli espone la teoria del filosofo non come un contemplatore neutro e oggettivo, ma come un legislatore, un uomo destinato a trasformare i valori, a sovvertire ogni ordine esistente.
L'autore affronta con riferimento a cinque pensatori fondamentali - Ferdinand Ebner, Romano Guardini, Hans Urs von Balthasar, Martin Buber e Marìa Zambrano - il grande tema della parola, del dialogo, nelle sue diverse declinazioni e nei suoi diversi risvolti nella relazione Io-Tu.
Una straordinaria serie di coincidenze, eventi improvvisi e situazioni rivelatrici è all'origine della vocazione intellettuale e della scelta della filosofia per Arthur Schopenhauer che intrecciò come pochi altri la sua esistenza agli eventi di un secolo fondamentale per la cultura tedesca. Dai viaggi con i genitori attraverso l'Europa scossa dalle guerra napoleoniche alla giovinezza amburghese e alla formazione commerciale, dalle lezioni di Fichte all'incontro con Goethe, dalla sfida accademica a Hegel al tardo successo della sua filosofia del pessimismo. Una ricostruzione della vita del filosofo e una scrittura che non rinuncia ad addentrarsi nella fitta rete delle relazioni intellettuali da cui scaturirà la sua opera filosofica.