
Lo Spirito Santo, come fuoco e vento, continua ad animare la sua Chiesa e a far intendere le opere di Dio nel vissuto delle persone e nella propria lingua. Come assecondare e favorire l'azione di Dio? Quali sono i linguaggi dell'annuncio? La catechesi si esprime innanzitutto nel linguaggio biblico, simbolico-liturgico, dottrinale e in quello della testimonianza, ma anche con altro... poiché la catechesi è luogo di inculturazione della fede. La Quattro Giorni Comunità Educanti 2023 esplora alcuni linguaggi: il canto e la musica, le espressioni artistiche della pittura o scultura, del cinema e del teatro. Essi non sono semplicemente mezzi per annunciare la fede o strumenti per diventare più accattivanti nel modo di comunicare ai ragazzi. L'arte, in tutte le sue forme, esprime il Vangelo, lo testimonia, lo fa entrare nella cultura di un popolo. L'arte ci immerge nelle pagine della Scrittura, ci consegna la tradizione della Chiesa attraverso forme sensibili, visibili, corporee. Prefazione di Mario Antonelli.
«La formazione del clero non riguarda solo il clero. È irrinunciabile un fraterno camminare insieme con tutto il popolo di Dio per condividere "il pensiero di Cristo"» scrive l'arcivescovo Mario Delpini. In questo Quaderno si mettono in luce le occasioni di formazione offerte a tutte le componenti del popolo di Dio nella Diocesi di Milano, le possibilità di confronto, di formazione personale e comunitaria, secondo quanto indicato nella proposta pastorale dell'Arcivescovo, che invita la comunità intera a «offrire indicazioni, aiuti, discernimento, accompagnamento perché sia benedetto il Dio della vita, perché sia benedetta la vita». E continua Delpini nella sua Prefazione: «Queste parole di benedizione dobbiamo comprendere e imparare, lasciandoci provocare dalle domande e dalle tragedie del nostro tempo, dai pensieri che ci aprono orizzonti impensati, dalle provocazioni che ci mettono a disagio, dai luoghi comuni che sfidano l'invito al confronto con l'ostinazione a non pensare, a rifiutare il confronto».
Un percorso di riflessione e approfondimento per il nuovo anno pastorale con riflessioni per la condivisione e la crescita delle fraternità presbiterali. Percorsi di ascolto, approfondimento, confronto e studio personale tra presbiteri.
Alla luce del documento Itinerari catecumenali per la vita matrimoniale, la diocesi di Milano ha avviato una riflessione sinodale, costituendo un'équipe composta da laici, coppie di sposi, presbiteri, religiosi. Frutto di questo lavoro è il presente documento che si struttura in due differenti sezioni. Una prima parte comprende una sintesi e rilettura del documento del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, per la concreta situazione della diocesi di Milano. Un documento ci spinge a un cambiamento di prospettiva o di stile: quello catecumenale; ci provoca a un metodo più attivo, pratico, esperienziale, non più prevalentemente "nozionistico" o concettuale. Si potrebbe dire che è un passaggio dalle parole alla vita. La seconda parte accoglie l'invito di papa Francesco a recepire e mettere in pratica gli orientamenti indicati nelle concrete situazioni di ogni Chiesa particolare. Ne emerge così un "quaderno operativo" per le coppie guida, che suggerisce alcune indicazioni pastorali già attuabili nei percorsi di preparazione al matrimonio delle parrocchie e comunità.
Il volume, curato dal Servizio per la Catechesi dell'Arcidiocesi di Milano, parte da un punto fondamentale: prima di educare la fede bisogna suscitarla, altrimenti la pastorale viene condannata a coltivare una fede mai seminata. Un po' come un agricoltore innamorato della propria terra, che zappa, concima e innaffia con gran profusione di energie i propri campi senza che però, in precedenza, ci sia stata una semina. Sta proprio in questo l'importanza del Primo Annuncio, la semina indispensabile per rendere fruttuoso l'intero itinerario dell'Iniziazione Cristiana. Il seme della Buona Notizia entra nel Primo Annuncio per una prima e feconda accoglienza della testimonianza di Gesù. Ma per pensare a un itinerario di fede, di Iniziazione Cristiana, non si può prescindere dai contesti sociali e culturali in cui bambini, fanciulli, ragazzi e, ovviamente, genitori, si trovano a vivere: ecco allora che il volume propone la concretezza di un approfondimento dei presupposti e delle condizioni in cui il Primo Annuncio si deve formare e proporre. Il testo si sviluppa in quattro contributi, ciascuno sviluppato da un autore. Un testo quindi indispensabile a chiunque sia chiamato a vivere il tema del Primo Annuncio e dell'Iniziazione Cristiana.
Entrare nella fede, è entrare in una casa, in una dimora che ci faccia essere "di casa", familiari di chi incontriamo. La fede è soglia che ci introduce al mistero stesso del Dio di Gesù, che mediante la Chiesa ci genera come figli di uno stesso Padre e ci rende per sempre "familiari" di Dio. È bello pensare che la "porta della fede" è la stessa soglia che noi abbiamo varcato o varca chi diventa cristiano con il dono del Battesimo. Per questo hanno un ruolo fondamentale la famiglia e i genitori, che insieme alla comunità cristiana e ai catechisti introducono i più piccoli alla vita cristiana. Nell'"Anno della fede" il testo ripercorre le relazioni della "quattro giorni catechisti" offrendo preziosi spunti, chiavi di lettura, piste percorribili per varcare insieme la soglia della casa del Signore e gustare la soavità e la dolcezza del suo amore.
Sollecitati da papa Francesco a vivere un Anno Giubilare alla luce della Parola del Signore "Misericordiosi come il Padre", anche i Gruppi di Ascolto offrono un percorso di riflessione e preghiera a partire dal testo di Luca, che è per eccellenza il Vangelo della misericordia. La proposta è quella di porsi in ascolto di alcune parabole (il buon Samaritano, la pecora perduta e la dracma smarrita, il Padre misericordioso, il povero Lazzaro e il ricco, il fariseo e il pubblicano al tempio) e di riflettere sugli incontri con il pubblicano Zaccheo e con il buon ladrone. Pagine che svelano come il tema della misericordia non riguarda solo il mistero di Dio, ma tocca le relazioni umane, in particolare l'esercizio della giustizia. Dimensione teologica e antropologica si fondono insieme, in un fecondo dialogo...
Il libro dell'Esodo è stato definito il «Vangelo dell'Antico Testamento». Leggere e meditare la vicenda del popolo d'Israele prima schiavo in Egitto, poi liberato da Dio, significa ripercorrere una delle dinamiche più importanti della vita cristiana, quella battesimale. È il cammino proposto ai Gruppi di Ascolto della Parola, invitati a riconoscere una grande novità. Nell'Esodo il popolo non passa dalla schiavitù alla libertà, bensì dalla schiavitù al servizio, cioè dalla schiavitù del faraone al servizio di Dio. Ebbene, "servire Dio" è il nome della libertà. In altre parole, questo libro dell'Antico Testamento dà un fondamento teologico alla nostra libertà.
Un percorso di lectio divina sul Libro dell ºEsodo (capitoli da 14 a 40) per riflettere sull ºesperienza del popolo di Israele e dell ºalleanza con Dio, formulata nelle ‚Äúdieci Parole‚Äù. Dal cammino di liberazione dal ‚Äúmale‚Äù (la schiavituÃÄ in Egitto), alla nuova dimensione di popolo che vive nella legge del Signore.
Un percorso a tappe, con l ºattenta esegesi, semplificata e resa piuÃÄ agile rispetto al precedente sussidio, con un ºattenzione costante al rapporto tra la Parola di Dio e la vita concreta del credente di oggi.
Uno strumento indispensabile per gli animatori dei Gruppi di Ascolto con le spiegazioni e il metodo per guidare gli incontri. Un testo utile anche ai partecipanti ai Gruppi, per approfondire i brani biblici dei singoli incontri.«Pace a voi!» è il titolo di questo sussidio per voi animatori. Nell'accompagnare i gruppi sarete chiamati anche quest'anno a essere annunciatori di questa pace. Avrete la possibilità di "passeggiare" con le amiche e gli amici dei Gruppi di Ascolto nei brani che abbiamo scelto per continuare a scoprire come la Parola accompagna il "viaggio verso casa" di ciascuno.A partire dal racconto di Babele e dei primi capitoli della Genesi, dove viene narrato come i popoli abbiano smarrito la "strada verso casa", per arrivare a Gesù che compie la sua opera di ritrovamento delle "pecorelle smarrite". Il Signore non rinuncia mai alle sue creature. Senza di loro non ha "pace". Il nostro itinerario con i Gruppi di Ascolto vorrebbe farci gustare qualcosa della tenerezza di un Dio che, a partire da Abramo, vuole riportarci nella casa sicura del suo cuore.