Andiamo alla messa ogni domenica o ogni giorno; siamo presenti, compiamo segni e pronunciamo parole. Ci siamo mai chiesti il significato di quello che compiamo?
È quello che ci propone l’autrice di questo sussidio, di piacevole lettura e nello stesso tempo ben documentato, con riferimento ai testi normativi dell’Ordinamento Generale del Messale Romano.
La prospettiva è catechetica: attraverso una serie di schede si ripercorre i vari momenti della celebrazione eucaristica, rispondendo alle esigenze di chi vuole celebrare l’eucaristia con sempre maggiore consapevolezza e partecipazione.
Uno strumento prezioso per chi è chiamato, nella catechesi o nell’animazione liturgica, ad aiutare altri a compiere lo stesso cammino. Lo sviluppo segue la celebrazione eucaristica nei suoi diversi tempi e riti e offre suggerimenti o interrogativi utili al gruppo liturgico che vuole svolgere il suo servizio ecclesiale nel migliore dei modi.
Alla vita teologale di fede, speranza e amore – considerata anche in rapporto alla sfida educativa a essa connessa – sono consacrati i testi raccolti in questo volume: si tratta di sette lettere pastorali scritte da Bruno Forte ai fedeli della diocesi di cui è pastore, e ora messe a disposizione «di chiunque voglia meditare sullo specifico dell’esistenza resa partecipe della comunione trinitaria nella Chiesa voluta dal Signore».
Il legame tra doni divini e accoglienza umana esprime perfettamente il raccordo evangelico con la vita concreta, quotidiana e redenta. E, come dice l’autore, «l’impegno che continuamente va vissuto nel proporre e accogliere questo dono può ben a ragione essere indicato come “sfida educativa”, su cui si gioca la vita tutta della Chiesa e la missione dei discepoli, chiamata a portare con la parola e con le opere l’annuncio della buona novella fino alla fine del tempo e agli estremi confini della terra».
In questi giorni in cui la riscoperta del valore educativo è al centro del dibattito non solo ecclesiale, queste pagine si offrono come una riflessione originale e feconda.
La seconda Edizione di questo libro, adottato da molti Parroci come Manuale e usato in tanti uffici amministrativi delle Curie diocesane, esce dopo poco più di un anno dalla prima pubblicazione, con aggiornamenti e integrazioni. Gli aggiornamenti riguardano la nuova legge sul Terzo settore – il decreto legislativo 117 del 2017 - che porterà alla scomparsa delle ONLUS, sostituite dalle nuove forme associative previste dalla riforma, nonché un accenno al Regolamento dell’Unione Europea 2016/679, in fase ancora di progressiva applicazione, sulla protezione dei dati personali. Sono stati aggiunti tre capitoli: uno dedicato alle sponsorizzazioni, un altro allo sviluppo del tema legato al cosiddetto “sbattezzo” e un terzo alla videosorveglianza in Parrocchia e alle forme di sovvenzione previste.
Un percorso per le comunità che accettano la sfida lanciata da papa Francesco della nuova chiesa in uscita: passare da una Chiesa dei sacramenti a una comunità dai sacramenti. Questi tre vocaboli: integrazione, accompagnamento e discernimento costituiscono la spina dorsale su cui costruire una parrocchia/comunità da terzo millennio. Ecco un testo per quelle comunità parrocchiali che intendono camminare insieme come laici e come sacerdoti.
«Serve una correzione di rotta!». Questo il senso del lungo messaggio che Thomas Frings pubblica nel febbraio 2016 sulla pagina Facebook della sua parrocchia di Münster, storica città tedesca. Ha deciso di prendersi una pausa di riflessione, ritirandosi in un monastero per un anno, ma anche di rendere pubbliche le ragioni della sua scelta: basta con «l'inutile sforzo» di una pastorale sclerotica e inadeguata! Un evento apparentemente marginale, ma dagli echi fortissimi e imprevisti, prima su internet, con migliaia di condivisioni e commenti al messaggio originale (un prete tedesco gli scrive: «La tua scelta è uno dei sogni proibiti che non oso pronunciare ad alta voce per paura di autoconvincermi... Ammiro il tuo coraggio!»), e poi sui media tradizionali, dalla tv ai giornali. In questo libro - rimasto per settimane nella classifica dei libri più venduti in Germania - Frings racconta in modo semplice, mai polemico, spesso ironico, la vita quotidiana di un parroco qualunque, ingabbiato in una «pastorale dell'inutile», e prova a immaginare vie nuove per una Chiesa del futuro.
Piccolo sussidio pastorale per stare in parrocchia con il giusto stile... In Parrocchia ci si può stare in tanti modi, da quelli simpatici e coinvolgenti, a quelli antipatici e scostanti, tanto che anche se le porte della comunità sono aperte a tutti, non è detto che quanti si danno da fare in essa siano altrettanto aperti e accoglienti tra loro e con gli ultimi arrivati. Ecco, allora, l'idea un po' bizzarra di stendere una specie di Galateo parrocchiale, giusto per ricordarci reciprocamente quanto sia importante curare il proprio stile di appartenenza alla Chiesa, un'attenzione che potrebbe risvegliare in molti cristiani il gusto di stare bene in Parrocchia e ai lontani la voglia di ritornare a casa. Perché no? Un miracolo è ancora più bello se accompagnato da un sorriso e da una delicatezza di compagnia; ed oggi nella Chiesa abbiamo tutti bisogno di sentirci prossimi gli uni degli altri.
L’Autore si ispira all’immagine di Chiesa che emerge dagli Atti degli Apostoli come ideale a cui ispirarsi per un cammino di parrocchia in dialogo con la contemporaneità. Secondo l’Autore è necessario vivere il cambiamento culturale in atto per trovare soluzioni pastorali adeguate.
A San Martino le campane della chiesa non suonano più da quando il vescovo ha trasferito don Angelo. Lentamente, tra mille incertezze, alcune donne prendono l'iniziativa per tenere viva la loro tradizione religiosa e la loro comunità, fino all'arrivo di Angelo e Irene. «Ma lo sapete che voi state facendo una cosa bellissima? Diglielo te» e si rivolse ad Angelo «che idea ci siamo fatti». «Ci sembra», aprì finalmente la bocca Angelo, «che siate come i primi cristiani, quelli di duemila anni fa». Un piacevolissimo racconto per riflettere su un tema scottante, il calo delle vocazioni, e sulla partecipazione dei laici «all'opera salvifica della Chiesa». Una narrazione schietta e genuina da cui traspare l'amore di un parroco per la sua gente.
In un unico volume, i temi centrali per rispondere alle esigenze di un parroco, degli animatori della catechesi e dei catechisti. Per avere un quadro completo del mondo della catechesi oggi, dare slancio agli incontri nella comunità, formare i catechisti e accogliere con competenza i ragazzi e le famiglie. Fra gli argomenti trattati: la catechesi "nella Chiesa e per la Chiesa", la formazione e la spiritualità del catechista, i ragazzi, il metodo, la famiglia, i sacramenti, l'avvio e la chiusura dell'anno catechistico, il mandato dei catechisti... Con tracce per il confronto nel gruppo dei catechisti.
Dal catechismo alle partite di calcio, dalle confessioni ai litigi tra i cori, dal doposcuola alla «burocrazia dei certificati»... Una giornata in una parrocchia che assomiglia a tante altre. Tra piccole miserie e insospettabili ricchezze. «Mi rendo conto solo adesso che sono passati più di tre anni da quando sono parroco a Sant'Agata. Sono anni volati via, come succede a tante delle mie giornate di prete. Forse oggi è stato il primo giorno in cui mi sono fermato davvero. Non mi capita spesso di avere qualche ora libera di fila. Mi fa bene guardare la parrocchia a occhi chiusi e ascoltarla senza rumore. Niente citofoni, niente telefonini, nessun messaggio o altre diavolerie a turbare la pace del cuore. E mi sono reso conto che in una parrocchia succedono cose straordinarie. Non sono anzitutto i grandi eventi, le celebrazioni le iniziative o le opere che stanno sotto gli occhi di tutti. Ci sono attimi di luce, briciole di grazia che rischiano di andare perdute con lo scorrere del tempo».
Il rinnovamento delle comunità parrocchiali è oggi un punto nevralgico, di fronte alla drastica diminuzione del numero dei sacerdoti e al calo del numero dei fedeli che partecipano all'eucaristia domenicale. L'autore, forte della sua esperienza di parroco, indica la direzione da prendere: la chiesa è per sua natura missionaria, così deve essere ogni parrocchia, una casa di preghiera e come tale ha bisogno di riscoprire la sua identità:, risvegliando la fede in modo autentico, stimolando l'incontro personale con Cristo, rendendo i sacramenti dei segni vitali, proponendo la santa messa della domenica un evento che entusiasma e attrae. L'autore riesce a unire insieme sia la pastorale tradizionale (importanza dei sacramenti) sia il primato dell'evangelizzazione, della Parola di Dio ascoltata, compresa e messa in pratica.
Un parroco e i suoi collaboratori in un paese di campagna, le relazioni con la gente, le esistenze dei parrocchiani: parole, fatti, fatiche, amori, paure, incomprensioni, insomma... la vita. L'autore che si cela nella voce narrante del protagonista scrive una lunga storia, e nel farlo non riesce a evitare qualche riferimento personale. Probabilmente non desidera nemmeno farlo. Un romanzo dal sapore antico, scritto con garbo e realismo.