
Un'accurata analisi del cambiamento delle relazioni affettive, familiari e sociali e una proposta di un percorso pastorale innovativo e concreto per dare centralità alla pastorale matrimoniale, lasciando intravvedere come la catechesi sia il banco di prova della parrocchia rinnovata.
Con i riflettori puntati sul grande evento del VII Incontro mondiale delle famiglie di Milano, il testo offre ai gruppi familiari e a tutte le parrocchie un'occasione per riflettere sul tema "La famiglia: il lavoro e la festa". L'idea di fondo che guida tutto l'itinerario è la fiducia di poter riscontrare e annunciare una ritrovata "armonia" tra queste due realtà che caratterizzano la vita familiare, cercando di farle dialogare, interagire, partecipare l'una della bellezza e delle fatiche dell'altra, finché si ritrovi un legame virtuoso e amichevole tra spazio lavorativo, tempo della festa e vita familiare. La famiglia è come una composizione musicale, dove ciascun membro è uno strumento che suona in armonia con gli altri e occorrono sempre la pazienza e l'impegno di tutti prima di ritrovare un giusto equilibrio in ogni nuova situazione che si presenta nella vita quotidiana. Come in tutte le composizioni musicali, la scrittura è costituita di note e pause e il ritmo è scandito dall'alternanza di accenti forti e deboli: ora prevale uno strumento sugli altri; ora ci sono momenti di silenzio; ora il ritmo rallenta; ora bisogna accettare anche qualche momento stonato?
Alla luce dell'urgenza di una pastorale con e per separati, divorziati e risposati, questo volume invita la comunità cristiana ad una ricerca che, di fronte agli affetti feriti, non si blocchi tra imbarazzo e pregiudizi, ma abbia il coraggio di praticare una "fedeltà creativa" a Gesù Cristo nella Chiesa di oggi. Una fedeltà capace di aprire differenti scenari, immaginare nuovi orizzonti verso i quali incamminarci tutti, uomini e donne, figli e fratelli, alla ricerca del senso che, aprendo la nostra speranza, possa riscattare un desiderio incompiuto, all'interno di qualunque stato e scelta di vita.
È evidente che la famiglia oggi manifesta la sua difficolta a svolgere il suo naturale ruolo educativo anzi si può dire che essa sia il luogo dove emerge con più forza la crisi educativa dei nostri tempi. È evidente che per curare questo male occorre restituire alla famiglia il primato del suo compito educativo interagendo con la paternità di Dio e la maternita della Chiesa.
Cos’è l’autostima? Come fare a generare e alimentare nei propri figli la sicurezza e la fiducia in sé? Come diventare un genitore competente? Sono solo alcune delle domande poste nel volume e alle quali Germain Duclos risponde. Dopo aver descritto cos’è e quali sono gli elementi che determinano l’autostima, il libro suggerisce anche numerosi atteggiamenti pedagogici, accorgimenti e strategie, per imparare a educare e conservare l’autostima nei propri figli e in generale nei bambini e ragazzi (da 0 a 12 anni). Per educare all’autostima è però indispensabile – a sua volta – essere saldi nella propria: per questo un capitolo è dedicato esclusivamente alla formazione dei genitori.
Destinatari
Genitori ed educatori.
Autore
Germain Duclos, canadese, è psicoeducatore e ortopedagogista, professore incaricato presso l’Università di Sherbrooke (Quebec) e autore di numerose pubblicazioni su tematiche educative. Di lui le Edizioni San Paolo hanno già pubblicato il volume L’autostima passaporto per la vita ( 2007) e due opera di cui è coautore L’autostima degli adolescenti (con D. Laporte e G. Ross, 20103) e Autonomia e responsabilità (con G. Duclos, 2008).
Punti forti
Un Linguaggio divulgativo.
Suggerimenti pratici per i genitori.
Strutturato in forma di domande (poste dai genitori) e risposte, questo volume affronta il tema dell’importanza del gioco nell’educazione e nello sviluppo del bambino da 0 a 6 anni, fornendo anche suggerimenti e consigli concreti. Le domande, raggruppate in cinque macroaree (Importanza e funzione del gioco, Il gioco fra genitori e bambini, I giocattoli, I compagni di gioco, Il gioco come soccorso ai genitori), sono dirette ed efficaci e pensate per rispondere ai dubbi reali dei genitori: Il gioco è davvero importante per il bambino? Come si gioca con il proprio bambino? Cos’è un buon giocattolo? Nostro figlio di due anni e mezzo non gioca mai da solo. Se non c’è suo fratello più grande, si annoia e non sa cosa fare. Come aiutarlo? Come rendere più facili i viaggi in auto con i bambini?).
Destinatari
Genitori ed educatori di bambini da 0 a 6 anni.
Autore
Francine Ferland, docente emerito di psicoterapia occupazionale presso l’Università di Montreal, ha sviluppato un modello d’intervento basato sul gioco come terapia per i bambini affetti da autismo o disabilità fisiche. Conosciuta per l’abilità nel comunicare la sua materia, è autrice di numerosi articoli e libri. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Essere nonni oggi e domani. Piaceri e trabocchetti (2009).
Punti forti
Una scrittura semplice e divulgativa. Consigli pratici e concreti. Un’autrice già nota in Italia.
"Questo libricino parla del ridere, una delle energie più misteriose e importanti della vita. Ridere è esporsi, scoprirsi, lasciarsi spiazzare, aprirsi alla relazione, non voler tenere tutto sotto controllo. È trasformare una giornata storta in una riuscita. È un modo per rimanere piccoli, guardare le cose da un'altra angolatura, uscire da una strettoia e ritrovare la strada maestra."
«Quando la separazione investe la propria persona è tragedia. Sia se annunciata come fulmine a ciel sereno sia se ponderata da tempo, la separazione ha sempre contorni dolorosi; per chi la subisce ma anche per chi la provoca; quando è ancora in itinere o se è irrimediabilmente conclamata. Con questo libretto vorremmo aprire un dialogo con quanti ne sono sfiorati da vicino (genitori, figli, parenti) o la stanno vivendo in prima persona. Cercheremo di farlo in punta di piedi, nel rispetto dell’unicità che sempre caratterizza ogni separazione e convinti che al di fuori dei protagonisti, nessuno può dare un benché minimo giudizio sulle diverse vicende».
L'amore umano, quello che lega una coppia, pone continui interrogativi ai credenti. Sorte dall'esperienza di molti giovani, le domande alle quali padre Philippe dà ascolto e risposta in queste pagine toccano, in modo semplice e diretto, denso di comprensione, temi importanti come il progetto divino sulla coppia, il fidanzamento, il sacramento del matrimonio, la monogamia, la procreazione, la famiglia, l'educazione dei figli, i periodi di crisi. La famiglia di cui padre Philippe parla in questi "colloqui" è segno tangibile, nel mondo di oggi, dell'amore di Cristo per l'umanità, segno dunque di speranza in un "oltre" che la supera e la trascende.
Il libro è una raccolta di brevi racconti che suonano come discrete provocazioni senza rappresentare assoluti e indiscutibili dogmi. Non sono racconti per esegeti, ma contengono gocce di sapienza ben distillata, semi che nel tempo possono germogliare. Queste pagine semplici e profonde sono davvero la condivisione, come promette l'autore, di "quel bicchiere di acqua sorgiva che mi viene fornito ogni giorno dalla salutare novità del Vangelo e dalla sorprendente, liberante esperienza di chi lo vive".
Riflessioni per chi sceglie di sposarsi in chiesa secondo il nuovo rito
Il rito del Matrimonio è cambiato. Presentandone la celebrazione attraverso le nuove formule e letture, si offrono riflessioni utili per tutti quei fidanzati che un giorno entreranno in chiesa e, inginocchiati dinanzi all’altare, tenendosi per mano, diranno: «Io accolgo te come mia/o sposa/o. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre». Una guida al Sacramento che intende aiutare tutti i futuri sposi a comprendere meglio il senso e il valore delle parole che quel giorno pronunceranno.
Un testo da leggere in coppia per prepararsi al Matrimonio e anche per trovare le parole giuste per dire quello che si ha nel cuore ma spesso non si riesce a esprimere
Giordano (Giulio) Muraro (Acqui Terme, Alessandria, 1931), padre domenicano, è stato ordinato sacerdote nel 1956. Ha compiuto gli studi filosofici e teologici a Torino e Roma, dove tuttora insegna Teologia morale. Notevole è la sua attività pastorale specializzata nei problemi familiari. Dal 1964 dirige il Punto Familia di Torino, un’istituzione che raccoglie e coordina molteplici attività rivolte alla famiglia. Collabora a riviste teologiche e specializzate in problemi familiari. Tra le numerose pubblicazioni, sia di taglio scientifico sia a carattere pastorale, ricordiamo la precedente edizione di Prometto di esserti fedele per sempre (Piemme), ormai divenuto un vero e proprio classico nel suo genere.
Pierluigi Bartolomei affronta il tema della famiglia e delle naturali schermaglie con allegria e ironia e, proprio per questo, avvalora il legame fra coniugi e figli. Certo, nelle discussioni fra marito e moglie bisognerà sempre affrontare affermazioni del tipo: "Non ho detto che ho ragione io, ho solo detto che tu hai sempre torto".