
Antonio Ruffini è uno dei maggiori stigmatizzati della religione cattolica del ventesimo secolo, e al tempo stesso uno dei meno conosciuti. In questo libro la giornalista Anna Maria Turi ha raccolto il racconto della sua vita, che le fu reso in prima persona da lui stesso negli anni Ottanta. Con inserto fotografico a colori.
Quella di padre Livio, la voce per eccellenza di "Radio Maria", è la storia di un sacerdote che ritrova le ragioni più profonde della fede seguendo i messaggi che la Regina della pace consegna al mondo ogni mese tramite la parrocchia di Medjugorje. Docile allievo della scuola di preghiera di Maria, padre Livio scopre a poco a poco di avere un compito ben preciso: diffondere in Italia e nel mondo la voce e i messaggi della Vergine. Confidando nella Divina Provvidenza, decide così di fondare "Radio Maria", rilevando nel 1987 una piccola emittente locale del comasco. Da allora è un crescendo di ascolti, merito anche di una copertura di rete sul territorio nazionale che supera persino quella della RAI. Dall'Italia al mondo il passo è breve, fino alla costituzione nel 1998 della "Famiglia Mondiale di Radio Maria", l'associazione internazionale delle emittenti che, diffuse in circa 80 Paesi nel mondo, raggiungono ormai decine di milioni di ascoltatori.
A cavallo tra XIX e XX secolo, il prete bresciano G.B. Piamarta (che sarà canonizzato il prossimo ottobre), impegnato con i più poveri fra i giovani, si mette alla ricerca della volontà di Dio per dare dignità e futuro ai suoi ragazzi. E inventa nuove strade di annuncio, modi innovativi di servizio alla città, opere capaci di esprimere una fede attiva e contemplativa. La sua storia continua ancor oggi. E consiste nel ridire, con i giovani di oggi, la passione per quel Regno di Dio fatta di sguardo fiducioso al Cielo e piedi ben piantati per terra.
Ampia biografia di suor Maria Troncatti (1883-1969), Figlia di Maria Ausiliatrice, infermiera crocerossina durante la prima guerra mondiale, poi missionaria fra gli indigeni dell'Ecuador. Da queste pagine emerge la figura di una donna semplicissima, tutta dedita alla sua missione: visse con totale noncuranza di sé il sacrificio e il servizio, superando gravissime difficoltà di ogni genere. Donna di frontiera, suor Maria è stata creativa e solidale con i più poveri e sofferenti, e con le giovani generazioni autoctone.
La vita di Germana Sommaruga (1914-1995) fu segnata da un'idea originale e profetica: dar vita a un movimento di laiche consacrate che nel mondo assistano i malati nello spirito di San Camillo. Fondò l'Istituto secolare che prenderà il nome di Missionarie degli Infermi, guidò nel Lombardo-Veneto l'associazione Unione Cattolica Infermiere, e fondò il Centro Assistenza Malati (C.A.M.), che si diffonderà in varie parti del mondo.
Giansante Brancorsini (1343-1394), a 20 anni uccise incidentalmente un suo parente e per questo motivo decise di ritirarsi nel convento francescano denominato Santa Maria di Scotaneto, dove professò i voti. Ben presto alle sue qualità di una vita umile e penitente, di un'intensa laboriosità, di una profonda spiritualità, si aggiunse la fama di taumaturgo, tanto che accorrevano a lui da tutto il territorio circostante.
Dove sta andando la Chiesa italiana? C’è un’alternativa all’opposizione inconciliabile fra anticlericali e devoti? Forse è possibile trovarla riascoltando le voci di un cattolicesimo critico che percorre la storia più recente del nostro paese. È quello che propone Gilberto Squizzato, seguendo le vicende di coloro che hanno scelto non solo di stare dalla parte degli ultimi ma anche di esercitare il diritto cristiano alla parresia, alla parola libera, dentro e fuori la Chiesa. Dal precursore Mazzolari alla scuola di Barbiana di don Milani, dai preti operai alle comunità di base alle femministe cristiane a chi oggi apre a divorziati e gay, Libera Chiesa è la ricchissima controstoria di chi ha lottato per una Chiesa rinnovata spiritualmente, non compromessa con il potere politico, e capace di criticare, di volta in volta, il fascismo, il Concordato, la Democrazia Cristiana, il berlusconismo, il Vaticano conservatore di Ruini e Bertone, l’iperliberismo. Un libro fittissimo di testimonianze e di provocazioni intellettuali, che mostra a credenti e non credenti come la Chiesa cattolica possa essere, tornando alla fedeltà evangelica, non un fortino assediato dalla modernità, ma un presidio per la libertà di chiunque.
Dei cristiani perseguitati si parla sempre come di vittime, e raramente come di testimoni: si sottolinea la violenza e l'ingiustizia di cui sono oggetto più della fede con cui affrontano la prova e della carità che hanno verso i loro persecutori. Rodolfo Casadei racconta il coraggio degli oppressi e come abbiano saputo trarre il bene dal male, con storie poco note o del tutto sconosciute, che prendono forma pagina dopo pagina e ci permettono di incontrare grandi figure umane. Gli iracheni che hanno testimoniato Cristo durante l'eccidio nella chiesa siro-cattolica di Baghdad e hanno cercato di convertire i terroristi che li tenevano in ostaggio; la vedova del Presidente della Commissione Giustizia e Pace di Juba (torturato e fatto sparire dai servizi segreti di Khartoum) che promuove i diritti delle donne sud-sudanesi che si trovano nelle sue stesse condizioni; la giornalista cristiana libanese May Chidiac sopravvissuta alla bomba che l'ha mutilata, divenuta segno di contraddizione tanto per Hezbollah quanto per la Chiesa maronita; i mujaheddin iraniani che hanno conosciuto il cristianesimo e si sono convertiti mentre erano prigionieri degli americani e del nuovo governo iracheno; i cristiani iracheni che tornano nel loro paese mentre tanti continuano a fuggire e quelli rapiti che hanno rifiutato di cambiare religione; l'arcivescovo di Mosul monsignor Paulos Faraj Rahho, rimasto al suo posto nonostante ripetute minacce e morto durante il sequestro. Prefazione di Louis Sako.
Le lettere e gli articoli di "Cento specie" di amori raccontano il tempo di grazia trascorso da padre Alberto in Cambogia, dal 2001 al 2011. La sua missione è a Prey Veng, piccolo capoluogo di provincia, 100 km a est della capitale Phnom Penh, sulla via che porta verso il Vietnam del Sud. Padre Alberto comincia da zero perché nessun prete cattolico ha abitato prima in quella città e nessuno lo attende, se non un manipolo di cristiani, quasi tutti di origine vietnamita. Ciononostante accoglie la destinazione con molto entusiasmo e impegno, quasi come chi raggiunge un punto di non ritorno ed è chiamato a giocarsi tutto. Questa condizione genera in lui la volontà di andare non oltre, ma verso l'evidenza povera delle cose, e fare in modo che la fede diventi sguardo nuovo, impulso conoscitivo, del Mistero di Dio e del Mistero dell'uomo. I testi qui raccolti sono il frutto di "un modo di guardare al creato e di usare i sensi per cogliere nelle cose quanto più significato possibile". Proprio lo stare a Prey Veng, senza strutture o tradizioni precedenti il suo arrivo, persuade padre Alberto a obbedire alle limitazioni imposte dalla realtà, e lo porta a scoprire che quella stessa realtà non è "semplicemente coestensiva al visibile": è molto di più.
Giuseppe Dossetti trascorse gli ultimi anni della sua vita a Monte Sole, luogo degli eccidi nazisti dell'autunno 1944, e proprio al cospetto di tali eventi si interrogò profondamente sulla Shoah, sul silenzio di Dio ad Auschwitz, sulla presenza del Cristo crocifisso nella storia. Parte da qui l'analisi dell'autore, che approfondisce da un lato il rapporto di Dossetti con l'ebraismo e con il "mistero di Israele" (anche nelle sue espressioni politiche), dall'altro i ricorrenti richiami alla kenosi di Cristo "fino alla morte di croce": una "immolazione nell'amore" che costituisce per Dossetti l'orizzonte non solo per il discepolo, ma anche per la Chiesa e il Cattolicesimo, chiamati a seguire Cristo sulla via della povertà e a superare, come scriveva già nel 1953, la tendenza ad "attrihure all'iniziativa degli uomini rispetto alla Grazia un valore di nove decimi". Prefazione di don Athos Righi.
Da queste pagine Rocco (circa 1345-1377) emerge come un giovane a noi contemporaneo, con la sua generosità e la sua spontaneità, col desiderio esuberante di vita autentica, colmo di ideali di libertà, giustizia, amicizia, sebbene immerso in un mondo ostile.
La biografia di una donna che ha dedicato la sua vita alla promozione del dialogo tra Ebrei e Cristiani.