
In occasione del 97° compleanno di fr. Modestino e a due anni e mezzo dalla sua morte, le Edizioni Padre Pio da Pietrelcina pubblicano la biografia scritta da una sua figlia spirituale.
È sorprendente scoprire quanti punti in comune ci siano tra i due grandi mistici Padre Pio e Natuzza Evolo. Due persone umili che cercano Dio non nei discorsi dei filosofi ma nella propria esperienza di vita, d'amore e di sofferenza, nel proprio modo di "portare la Croce". Pio e Natuzza sono stati perseguitati dalla Chiesa, accusati di pazzia, e ad entrambi è stato poi riconosciuto il dono della bilocazione e quello di comunicare con l'aldilà e con gli angeli. Luciano Regolo, già autore di libri di grande successo su Natuzza, compie un appassionante confronto tra queste due grandi personalità: una straordinaria ricerca arricchita da testimonianze inedite raccolte da lui stesso che rendono ancora più emozionante e viva la lettura. Le coincidenze che emergono sono talmente tante che lasciano supporre che Padre Pio e Natuzza siano stati inviati sulla terra per portare lo stesso messaggio: se accetti la sofferenza in nome di Dio, il Paradiso scende sulla terra, e puoi provare la vera gioia. Prefazione di Monsignor Luigi Renzo.
Primo volume di un'opera che comprende anche Teologia, spiritualità, cultura e scienza a Milano, Erasmo e Lutero presenta due personaggi che ancora oggi, con i loro discorsi, ci invitano ad attraversare con prudenza e fiducia l'immenso mare di sapere, vita ed esperienza che si aprì davanti ai loro occhi. La «fede» è la tematica principale, elaborata soprattutto da Lutero nelle sue implicazioni cristologiche, in spirito di profonda religiosità. Emergono i limiti del suo modo di recepire la tradizione cristiana in forza del principio «sola Scriptura», sia in rapporto al mondo dei Padri della Chiesa che nei confronti della più ampia tradizione teologica medievale. In campo cattolico, attorno al Concilio di Trento, si registrano le reazioni, anche polemiche, di un pensiero teologico che non rinuncia ad assumere in toto la propria storia, nella temperie culturale rinnovata da un'accentuata sensibilità umanistica. Il tema dell'eresia e quello dell'inquisizione, infine, testimoniano quanto a lungo travagliata sia stata, anche nel mondo cristiano, la conquista di alcuni inalienabili diritti civili della persona.
Franco Buzzi (1948) è dal 2007 prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Ha studiato teologia e filosofia a Milano, Roma e Monaco di Baviera. Ha dedicato i suoi lavori all'idealismo tedesco, al luteranesimo, al Concilio di Trento e alle dottrine politiche, giuridiche e teologiche della Seconda scolastica.
La santità cristiana è certamente contagiosa, soprattutto in quelle anime già predisposte per la mitezza, la docilità, la benevolenza, la fedeltà, la trasparenza della propria personalità. Così è stato per il sacerdote don Álvaro del Portillo, successore di San Josemaría Escrivá de Balaguer alla guida dell’Opus Dei. Il contatto continuo con il Fondatore come suo principale collaboratore, perfezionò nella carità la sua indole umana: la sua fu una vita interamente conformata al modello di Cristo e instancabilmente spesa per il bene dei fedeli.
Gentile e riservato nel tratto, parco di parole ma penetrante nelle valutazioni: da Álvaro del Portillo (1914-1994) traspariva una profonda unione con il Signore e l'attitudine a considerare ogni persona o situazione in una prospettiva di fede e di carità.
Hanno testimoniato la loro fede fino all'accettazione della morte, nell'Uganda del 1918.
La storia degli 813 abitanti della città di Otranto trucidati nel 1480 dai Turchi per aver rifiutato la conversione all'Islam dopo la caduta della città. Sono stati canonizzati nel 2013 da Papa Francesco.
Nel cinquantesimo anniversario di sacerdozio, l'autore ripercorre mezzo secolo della sua vita di prete, educatore, psicoterapeuta e docente, attraversata da un impegno costante nell'attività formativa. Il libro rivolge un'attenzione prevalente non tanto alle verità da credere e da vivere, ma soprattutto ai processi della crescita, ai passaggi da compiere affinché i valori divengano autentiche motivazioni e vita vissuta. "L'esperienza di una formazione umana, spirituale e ministeriale mi ha portato ripetutamente e in tanti modi ad assaggiare e gustare la pienezza di vita ricercata nei vari tempi e luoghi di servizio", scrive l'autore. "Questa pienezza di vita me la ero sentita proporre da dentro e da fuori come una promessa affidabile nelle varie fasi della chiamata vocazionale". Prefazione di Amedeo Cencini.
"Il segretario di Stato è una specie di meridiana che può indicare l'ora solo se c'è il sole, altrimenti non funziona". Non c'è frase migliore per spiegare quale concezione il cardinale Agostino Casaroli abbia avuto del suo ruolo. Segretario di Stato dal 1979 al 1990 sotto Giovanni Paolo II, Casaroli è stato per lungo tempo il protagonista indiscusso della diplomazia della Santa Sede, essendo il principale artefice dell'Ostpolitik vaticana, etichetta attribuita alla complessa rete di rapporti diplomatici intessuta con i paesi del blocco sovietico a partire dal 1963. Nonostante le critiche, più o meno velate, rivoltegli anche dall'interno della Chiesa, Casaroli, in assoluta comunione di intenti con i pontefici che si sono succeduti ha impostato con coerenza una linea diplomatica che si è rivelata vincente, avendo avuto un ruolo non secondario nella progressiva disgregazione dei regimi comunisti, fino alla decisiva svolta del 1989. Questo contributo si propone di ricostruire con dovizia di particolari e rigore storico quella straordinaria stagione, gettando una luce profonda sull'attività diplomatica di Casaroli e indagando a tutto tondo la personalità di un uomo che è stato tra i maggiori interpreti della storia del secondo Novecento. La straordinaria avventura diplomatica del Card. Casaroli.
In occasione del quinto centenario della sua nascita, un libro per avvicinarsi alle opere della grande santa, che ha "spalancato" le porte della sua anima a Dio perché potesse riversarvi fiumi di grazia, di luce, di pace, di amore. Teresa d'Ávila ci guida con la sua santità di vita e i suoi scritti nel cammino verso Dio. Le sue opere maggiori presentano un filo unitario: la Vita racconta le prime grazie ed esperienze mistiche; il Cammino di perfezione tratta delle virtù che occorre praticare per giungere all'unione con Dio; le Fondazioni narrano peripezie e fatiche dei viaggi di fondazione; il Castello interiore, l'opera più sublime, è come un prezioso diamante donatole da Dio che ella non tiene per sé, ma mette a disposizione di tutti perché giungano alla vita umano-divina in Cristo, per Cristo, con Cristo. Quattro opere che dispiegano la bellezza e la ricchezza della vita interiore.
"Il segreto di suor Maria Raffaella mi sembra espresso in modo chiaro da lei stessa: 'Mi sento profondamente felice perché mi sono resa disponibile per sempre. In questo consiste la mia felicità, che poi è fatta di spine e di pene, ma sono disponibile'. Il suo ingresso nel monastero della Visitazione a Genova-Quinto con altre sue sorelle, la successiva uscita per ragioni di salute, le cure pazienti, l'accoglienza tra le suore di Maria Santissima Consolatrice, i diversi servizi ai quali l'obbedienza la destinava, la dolorosa malattia, tutto era accolto e vissuto con la disponibilità del cuore. Si parla del sorriso di quest'anima in ogni circostanza, tanto da essere indicata come 'suor Sorriso'. Può sembrare poetico e oleografico. In realtà era un sorriso tutt'altro che evanescente e facile: era frutto di una lotta ardua contro i morsi impietosi della malattia o delle difficoltà". (Card. Angelo Bagnasco). La vita di Suor Maria Raffaella Marconcini, suora nella Congregazione di Maria Consolatrice.