
Viso aperto e sorridente, questo figlio di don Bosco è considerato da chi ha avuto l'onore di stargli accanto "l'uomo più spontaneo del mondo". Non allontanava mai nessuno, aveva nel cuore una giustizia segnata dalla bontà. Non criticava mai e accanto ad alcune delle sue "sante collere" si percepiva nel suo carattere un grande autocontrollo. Non mancava di insistere sul perdono di Dio da chiedere e da accogliere nei sacramenti e sulla fiducia nell'amore del Padre, che non abbandona mai i suoi figli. Una vita carica di pericoli e di grazie. Una vita consacrata a Cristo. Il 29 ottobre 2010, il postulatore delle Cause di canonizzazione della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni, consegnava alla Congregazione delle Cause dei Santi la Positio: un grosso volume di 712 pagine, contenente la sintesi delle testimonianze raccolte nel corso del processo diocesano di canonizzazione concernenti "la vita, le virtù e la fama di santità" del servo di Dio Giuseppe Augusto Arribat. Papa Francesco l'ha dichiarato venerabile l'8 luglio 2014. La nuova biografia è basata principalmente sulle dichiarazioni delle persone che hanno testimoniato durante il processo diocesano: tutti testimoni oculari. Si fonda inoltre su documenti originali trovati nell'archivio salesiano di Parigi e nell'archivio della Congregazione salesiana a Roma.
In questo libro si parla di Mosè; ciò significa che si parla di ciascuno di noi. Chi vuole capire se stesso, chi vuole penetrare nel profondo del proprio animo, non può rimanere indifferente a Mosè, al suo desiderio, alla sua paura, al suo odio, al suo amore, a ciò che conosce di infinitamente bello, senza precedenti e misterioso. Mosè è la chiave più importante e antica per accedere al nostro animo, ma anche alla cultura, alla politica del nostro Occidente.
E Mosè è anche la chiave per Dio, anche quando si rivolta contro di Lui. Infatti, come possiamo crescere nella vita – nel senso di diventare veramente liberi – se non possiamo misurarci con Dio?
«Toccare un po' Dio nello spirito è una grande felicità, ma comprenderlo è del tutto impossibile». A questo denominatore Agostino riconduce quella che può essere considerata l'eredità della sua vita e del suo pensiero, assorbiti e concentrati in un Dio inafferrabile e incomprensibile. Contro ogni concezione materialistica, egli insiste su questa verità: l'uomo singolo o il mondo intero nella sua estensione non possono abbracciare Dio, che è ovunque e non è afferrabile dal pensiero umano.Autore di un'opera fondamentale della cultura dell'Occidente - le Confessioni - Agostino è stato determinante per la teologia e la filosofia sia sul piano del contenuto che del metodo. La mistica medievale vive del suo patrimonio, della sua ardente ricerca di Dio e del suo «cuore inquieto».
Trentamila morti, centomila minori schiavizzati come baby soldato, oltre due milioni di profughi. In queste cifre si condensa la folle eredità dell'Esercito di Resistenza del Signore (Lra), milizia che da anni semina morte in Africa centrale. Ma dentro uno dei drammi più sconvolgenti di oggi brilla l'esempio e l'azione di una piccola, grande donna: Rosemary Nyirumbe. Una religiosa ugandese che ha una visione chiara del cristianesimo: "La fede è meglio praticarla che predicarla". Rosemary ha dedicato tutte le sue forze per sostenere le vittime delle violenze dell'Lra, in particolare le ragazze sequestrate, brutalizzate e fatte schiave sessuali dei miliziani, le baby soldato cui è stata rubata ogni innocenza, donne rese strumenti di morte nelle foreste d'Africa. Con delicatezza e passione Rosemary conduce da anni una pacifica battaglia fatta di istruzione, lavoro e riscatto attraverso ciò che sa fare meglio e che insegna alle sue ragazze: cucire e cucinare. Con risultati straordinari. Queste pagine, coinvolgenti e sconvolgenti, ci raccontano drammi quasi inconcepibili. Ma ci fanno anche conoscere l'azione di una suora che ha restituito vita e dignità a migliaia di donne e di bambini. Un impegno che ha contagiato tanti volontari in tutto il mondo. Leggere la storia di Rosemary e delle sue ragazze rafforzerà la nostra speranza nel bene. Prefazione di Toni Capuozzo.
Dopo più di mezzo millennio, la figura di Savonarola (1452-1498) non smette di suscitare curiosità e diffuso interesse. Frate domenicano, predicatore incendiario e apocalittico contro la corruzione del mondo e della Chiesa, arbitro della repubblica fiorentina seguita alla cacciata dei Medici nel 1494, politico accorto e moralista invasato, giustiziato come eretico, oggi egli è oggetto di un processo di beatificazione. Il volume racconta la vita e la carriera di questo controverso e carismatico profeta: formazione, peregrinazioni, azioni e idee, cercando infine di rispondere all'interrogativo posto dall'inattesa sconfessione che, sotto tortura, Savonarola dette delle sue profezie.
Le note diaristiche tracciate da Simone Weil su un quaderno nei mesi della sua esperienza come operaia tra 1934 e 1935 non erano certo destinate alla pubblicazione. Edite postume nel 1951, fecero da premessa a una raccolta di saggi e lettere sulla condizione operaia, rendendo così evidente la connessione fra un'esperienza di vita tanto anomala e la serie cospicua di analisi, riflessioni e proposte operative parimenti fuori schema per rivoluzionari e conservatori. Tale scelta ha tuttavia condizionato la lettura del Diario di fabbrica, riducendolo a pura registrazione del vissuto dell'autrice o a mero documento sull'oppressione subita dagli operai, e ne ha intralciato la percezione come opera narrativa di straordinario valore artistico per forma e contenuti, a condizione che lo si legga a s~ stante. Questo è per l'appunto l'intento con cui lo si ripropone in una nuova traduzione basata sull'edizione critica delle Oeuvres complètes, arricchita da un apparato di note che fa luce sul contesto storico e sulle procedure di lavoro nell'industria dei primi decenni del XX secolo.
«Che cosa ho guadagnato in questa esperienza? [...1 Un contatto diretto con la vita...».
«Se scrivessi un romanzo, farei qualcosa di totalmente nuovo».
Simone Igéil
L'autore approfondisce alcuni aspetti sconosciuti della vita, del pensiero, della missione del papa polacco, Karol Wojtyla (Giovanni Paolo II), inerenti gli inzi del suo mandato sacerdotale e la fine della sua vita su questa terra.
Le sei testimonianze di vita contenute all'interno di questo libro sanno di miracoloso, sono eroiche e veramente ispiratrici. Libri come questo hanno il potere di trasformare la vita, per liberare le persone dalle tenebre. Potente dal punto di vista spirituale, Uomini e Maria offre anche gustose dosi di puro intrattenimento.
Il lettore si ritroverà a confronto con la vita di un assassino, trasformato in una persona mite e dolce, e con un uomo che era letteralmente morto e poi è tornato in vita. Improvvisamente lo affiancherà un giocatore di calcio affrontato dalla beata Madre, un uomo coinvolto in rapporti illeciti, e un uomo il cui matrimonio era ormai fallito.
Igino Giordani (Tivoli, 24 settembre 1894 - Rocca di Papa, 18 aprile 1980), nato da famiglia artigiana, è figura rappresentativa della vita ecclesiale, culturale e politica dell’Italia del secolo XX. Combattente eroico della prima guerra mondiale, antifascista, pioniere della Democrazia cristiana con Sturzo e De Gasperi, sposato e padre di famiglia, amico di Paolo VI, la sua vita è stata innanzi tutto un intenso impegno ecclesiale, esplicato da giornalista, scrittore, testimone, incidendo in ambienti culturali italiani ed esteri. Lo storico francese della Chiesa, Daniel- Rops, lo paragonava a scrittori francesi quali L. Bloy e C. Péguy. Nonché al grande europeo T. Moro. Nel settembre 1948, Giordani ricevette a Montecitorio Chiara Lubich, fondatrice del nascente movimento dei Focolari, a cui aderì subito, colpitone dalla spiritualità. Ne mise in luce aspetti interiori e sociali, fino a diventarne «cofondatore». Negli ultimi anni della sua vita, ne curò in particolare l’attività ecumenica. È una traduzione dal francese.
Gli autori
Jean-Marie Wallet, francese nato nel 1941, sposato, padre di tre figli e nonno di tre nipotini, è stato professore di Inglese all’Università di Angers. Ha organizzato e diretto vari programmi europei di collaborazione universitaria, in particolare con la Romania. Traduttore dall’inglese e dall’italiano in francese, collabora con Nouvelle Cité, editrice del movimento dei Focolari, a cui appartiene dagli anni Sessanta. Ha avuto modo di conoscere bene la personalità di Igino Giordani.
Tommaso Sorgi, già docente di sociologia, è stato deputato al Parlamento italiano dal 1953 al 1972. Autore di numerosi articoli e libri di sociologia politica e religiosa, è uno specialista di Igino Giordani, di cui è stato collaboratore quando venne creato il movimento «Umanità Nuova», espressione dei Focolari in campo sociale, culturale, economico e politico. Dal 1985 al 2010 ha diretto il Centro studi Igino Giordani in Italia.
I pellegrinaggio in Terra Santa e per chiunque il viaggio di una vita.
In questo libro si ricostruisce lo storico e poetico pellegrinaggio del '63-'64 in Terra Santa della serva di Dio Carmen Hernandez Barrera, co-iniziatrice con Kiko Arguello del Cammino Neocatecumenale, nelle stesse sue parole, note, racconti, aneddoti e foto. La Chiesa è nata a Gerusalemme: "Sarete miei testimoni, cominciando da Gerusalemme, e fino agli estremi confini della terra" (At 1,8) e ogni rinnovamento non può che venire per essa da un ritorno alle fonti, comprese quelle di Gerusalemme e della Terra Santa, perché "sono in essa tutte le nostre fonti" (Sal 87,7). Una poesia di Tagore cara a Carmen recita: "Sono rotti i miei legami, pagati i miei debiti, le mie porte spalancate: me ne vado da ogni parte". Cosi, cominciando da Gerusalemme e dalla Terra Santa, Carmen divenne una testimone della fede "fino ai confini della terra". I] lettore troverà qui la sua avvincente esperienza di pellegrinaggio dal Libano alla Siria, attraversando deserti esteriori e interiori, fino alla Terra Santa, al lago di Galilea, alla consolazione di Gerusalemme: "In Gerusalemme sarete consolati" (Is 66,13). Così, il pellegrinaggio di Carmen diviene un aiuto per ogni pellegrino nel suo cammino di fede verso la Gerusalemme Celeste.
«Lei mi guardava e io comprendevo, in una comunicazione che non so descrivere, che quello che vedevo era il volto della pienezza umana, il mio volto, il volto di ogni essere umano, l'umanità realizzata nel compimento delle sue infinite possibilità, il divino nell'umano, la gioia del creatore. Poi lei cominciò a parlare e mi disse: Sono venuta ad insegnarvi la via della felicità sulla terra». Il 4 giugno 1947 avvenne la prima delle ottanta apparizioni che cambiarono la vita di Angela Volpini, allora bambina e oggi donna e guida di molti: in quelle visioni, l'idea classica di un Dio onnipotente che dall'alto distribuisce gioie e dolori agli uomini viene ribaltata. Nell'esperienza di Angela, Maria annuncia che la storia dell'uomo è cambiata: Dio ci ha dato tutto, spetta a noi portare a compimento il dono della vita e dell'amore. In questo libro, il vaticanista di Repubblica Paolo Rodari rivive con Angela Volpini i nove anni delle apparizioni, e riassume il messaggio in sei semplici passi che ognuno può percorrere per essere felice.