
Il libro presenta la forte personalità e l’intenso cammino spirituale di sr.Maria Teresa dell’Eucarestia,protagonista del famoso documentario Clausura(vincitore nel 1958 del Premio Italia).Un cammino che portò sr.Maria Teresafuori dal Carmelo, per condividere con i fratelli la sua esperienza di Dio edar vita al carisma delle Piccole sorelle di Maria, caratterizzato da una felicesintesi di contemplazione e accoglienza, ascolto, dialogo con tutti: credenti,atei,appartenenti ad altre confessioni,persone con ogni tipo di sofferenza.
VIVERE DONANDOCI,PERDUTI A NOI E AI NOSTRI INTERESSI. DIO IN OGNI FRATELLO. LASCIAMOCI PENETRARE SOLTANTO DAL PRESENTE E… SE OGNI ISTANTE CI DEVE MUTARE SIA PER UN SEMPRE MAGGIOR SPROFONDARE NELLA SUA STABILITÀ.
AUTORI Sergio Zavoli,giornalista e scrittore di grande successo,con libri che hanno rappresentato il secolo scorso.Tra questi, Socialista di Dio, Mondadori,Milano 1981e La notte della repubblica, Mondadori,Milano 1995.
Eliana Pasini, responsabile delle «Piccole sorelle di Maria», la comunità dell’Eremo di Collepino di Spello.
Enrico Garlaschelli, docente di filosofia e giornalista;collabora con varie riviste e ha già pubblicato per l’Editrice Berti Cercatori di Dio (2007) e Passaggio a Oriente(2008).
«C'è uno straordinario luogo di grazia spirituale dove è possibile trovare l'unica acqua dell'Amore Misericordioso di Gesù. Si trova a Collevalenza, un borgo medioevale aggrappato alle colline mistiche dell'Umbria, vicino a Todi. Qui sorge il santuario dedicato all'Amore Misericordioso di Dio, voluto fortemente da Madre Speranza (1893-1983), una grande suora e mistica spagnola, che si trasferì a Collevalenza nel 1951 per rimanervi fino alla morte, all'età di quasi novant'anni. In questo luogo sgorga un'acqua miracolosa, capace di guarire le malattie fisiche e spirituali. Una fonte che Madre Speranza trovò per ispirazione divina contro il parere di tutti gli esperti, secondo i quali in quella zona non c'era mai stata nessuna sorgente. Proprio a Collevalenza ho incontrato José Maria Zavala, il giornalista autore di questa straordinaria biografia. Una lettura avvincente ed esaustiva per conoscere la vita di questa gigantesca figura di santità e le sue grandiose opere di bene molto simili ai carismi del santo di Pietrelcina. Madre Speranza desiderava che tutti gli uomini potessero conoscere Dio come un Padre buono. Raramente, nella storia della Chiesa del Novecento, si sono trovati riuniti nella stessa persona tanti doni tutti insieme. Questa piccola-grande suora è stata il crocevia dei destini di papi, capi di stato e di povera gente in cerca di una speranza; le sue parole e il suo esempio sono ancora vivi. Auguro ai lettori di attraversare in punta di piedi - uno per uno - i capitoli di questo libro e di portarli nel cuore». (dalla Prefazione di Paolo Brosio)
"La creatura senza il Creatore svanisce. Anzi, l'oblio di Dio priva di luce la creatura stessa" (Gaudium et spes, n. 36).
Facendosi testimone del Dio-con-noi, la protagonista del presente libro ha dato in anticipo questa lezione del Concilio Vaticano II all'uomo d'oggi. La figura di Madre Maria Costanza Zauli, per nulla idealizzata, ci si presenta fortemente incarnata nel nostro tempo. Nostra sorella per il realismo della sua ricca umanità, ella diventa via via nostra guida e nostro modello per la sofferta ma seducente realizzazione della radicale novità del Vangelo.
La sua spiritualità eucaristica spicca come spiritualità trinitaria, cristocentrica, mariana, ecclesiale e liturgica. La centralità del Mistero di Cristo è quanto mai evidente.
Il solco lasciato nella Chiesa da questa donna consacrata rappresenta un'abbondante seminagione del seme evangelico per una più abbondante maturazione di frutti.
Figlia del re d'Ungheria e sposa di un principe tra i più potenti della Germania, Elisabetta vide nei frati di Francesco d'Assisi l'ideale della propria vita. Volle essere come loro povera e penitente. Elisabetta suscitò l'entusiasmo dei contemporanei e la sua storia venne via via arricchita di tratti leggendari e straordinari. Questa biografia, al contrario, vuole essere storicamente rigorosa. L'autore ricostruisce attraverso un racconto documentato e di piacevole lettura, non solo le vicende riguardanti la vita della protagonista, ma anche il quadro storico in cui queste si svolgono. Così l'originalità della principessa che dedicò la sua vita ai poveri, la sua intensa spiritualità, la sua affascinante umanità, dopo oltre sette secoli, giungono a noi ancora intatte.
Destinatari
Tutti.
Autore
GIANPIETRO ZATTI, giornalista, è stato a lungo caporedattore e vicedirettore delle Edizioni Messaggero Padova. Oltre ad un'intensa attività di traduttore dal francese e dal tedesco, ha firmato alcune importanti opere di divulgazione storico-artistica soprattutto della Basilica del Santo di Padova.
Una inedita e sorprendente storia del giudice che ha fatto della sua vita una scelta di fede cristiana. Rosario Livatino ha voluto vivere in Cristo, per lasciarsi "ricolmare" di speranza e amore, maturando consapevolmente il proprio Battesimo e la vita nuova che ne scaturisce come missione ecclesiale e sociale. Egli ha saputo coniugare la legge dei codici di diritto con la giustizia divina. Non per niente usava apporre ai suoi scritti pubblici o privati la sigla S.T.D. (_sub tutela Dei_), così affidando il suo giudizio umano alla misericordia di Dio, che è la vera e più alta giustizia. La vicenda di Rosario Livatino si offre come una stupenda testimonianza paradigmatica per chi, appassionato costruttore di una civiltà basata sull'amore e sognatore di vita buona promanante dal Vangelo, fa della speranza, fondata sulla fede e sulla carità, il fuoco che lo muove e lo stile che lo caratterizza come profeta che annuncia l'alba di nuove fioriture.
Il selvaggio contemplativo, il sognatore con i piedi nel fango e il costruttore di ponti. Sono le tre anime di Don Armando Zappolini, quelle che, intersecandosi, fanno di lui un uomo, un prete e un prete sociale. Don Armando è parte di quella "Chiesa di strada" di cui tanto parla Papa Francesco: fatta da uomini e donne che vivono il loro impegno accanto alla sofferenza, nelle comunità di accoglienza, vicino alla gente e a tutti coloro che "non si sono mai sentiti a casa". Quella parte della Chiesa dimenticata che, con Papa Francesco, ritorna ad avere voce. «Conosco Armando da anni, eppure leggere queste pagine appassionate, nelle quali ripercorre la sua storia di uomo e di prete, è stata una sorpresa e un piacere. Una sorpresa perché sono venuto a conoscenza di episodi che ignoravo e a cui magari Armando stesso non aveva dato troppo peso, salvo riconoscerne a distanza di tempo il profondo significato». (Don Luigi Ciotti)
L'attualità del conflitto israelo-palestinese e la relativa attenzione mediatica rendono di estremo interesse un testo che raccoglie storie attuali di pace e speranza dalla viva voce dei protagonisti. Testimonianze raccolte da un'autrice estremamente autorevole: Chiara Zappa infatti si occupa da anni di Medio Oriente.
In vista del primo anniversario della scomparsa di Chiara Lubich (Rocca di Papa, 14 marzo 2008), gli Autori ne tracciano il profilo biografico, propongono al pubblico una significativa scelta di aneddoti sulla sua figura ed un'intervista a Maria Voce, attuale Presidente del Movimento dei Focolari sull'eredità di Chiara Lubich. Il volume è ampiamente corredato da immagini fotografiche scelte da Giuseppe Distefano. Uno strumento agile per conoscere una delle personalità più significative della storia della Chiesa del XX secolo.
Carlo e Roberto: due giovani molto diversi uniti da una straordinaria amicizia e da una vita vissuta a cento all'ora, che scelgono la via del "farsi santi insieme". Nell'entusiasmo e nella freschezza dei loro vent'anni, la radicale profondità dell'amore evangelico si fa cammino esemplare che ha per meta - dalla cima di una montagna o dal letto di un ospedale - un gioioso "tuffo in Dio".
Una biografia di Chiara Badano, in occasione della chiusura del processo di beatificazione . I diciott'anni di un'esisten za che continua a essere ricordata e imitata.
Siamo Roberto e Martina Zanta sposati da 24 anni e da 13 apparteniamo alla Comunità Missionaria di Villaregia, come sposati missionari.
Abbiamo tre figli meravigliosi: Francesco, Chiara e Gabriele.
Ci siamo conosciuti in parrocchia doev entrambi lavoravamo come animatori.
Lì ben presto, la nostra amicizia si è trasformata in amo e ci siamo sposati.
L'incontro con la Comunità di Villaregia ha segnato una svolta per il nostro cammino di fede. Vivere tra le mura domestiche, nel lavoro tra la gente…mettendo al centro la presenza di Dio e l'amore ai fratelli della missione è stata una scoperta che ha dato colore al nostro matrimonio.
Ci siamo sempre sentiti aperti alla vita e con gioia abbiamo accolto i figli che il Signore ci ha donato.
L'arrivo di Gabriele, il nostro bimbo affetto da Trisomia 18, ha rivoluzionato la nostra vita in famiglia.
Nel mondo di oggi dove si è portati a ricercare sempre la perfezione, il tutto e subito, senza cadere in incidenti di percorso, la vita di Gabriele sicuramente è una risposta ad un'esigenza d'amore che si nasconde nel cuore umano.
Fin dal primo istante della sua vita, nostro figlio ci ha trasmesso la forza di lottare per affrontare e superare ogni ostacolo e ci ha aiutato a comprendere maggiormente il valore della vita. La limpidezza dei suoi occhi ci ha trasmesso la gioia di accogliere e vivere ogni istante in pienezza. Per noi ogni suo sorriso, ogni suo sguardo sono il suo modo di dirci grazie per aver creduto all'amore.
«Questo libro di Francesco Zanotti su don Oreste merita di essere letto. Con affreschi di vita quotidiana e aneddoti entra nel cuore di questo sacerdote con la tonaca consumata che nella ferialità si è donato ai più poveri. Un grazie perché facendo conoscere don Oreste l’umanità cresce in bontà. Dall’A alla Z, un alfabeto d’amore per questo infaticabile apostolo della carità» (dalla prefazione).
Chi era don Benzi?
Don Oreste Benzi nasce il 7 settembre 1925 a San Clemente (RN), un paesino nell'entroterra collinare romagnolo a 20 Km da Rimini, da una povera famiglia di operai, settimo di 9 figli. All'età di 12 anni entra in seminario a Rimini e viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1949. Fin da allora è grande il suo interesse per gli adolescenti e i giovani, per proporre “un incontro simpatico con Cristo”. Dopo il 1950 inizia a lavorare con alcuni giovani che decidono di impegnare le proprie vacanze nell'animazione dei soggiorni montani per adolescenti in difficoltà. Nel 1968 dà vita all'associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”, di cui rimane Responsabile Generale fino alla morte, il 2 novembre del 2007. Ai funerali partecipano più di diecimila persone.