
Una inedita e sorprendente storia del giudice che ha fatto della sua vita una scelta di fede cristiana. Rosario Livatino ha voluto vivere in Cristo, per lasciarsi "ricolmare" di speranza e amore, maturando consapevolmente il proprio Battesimo e la vita nuova che ne scaturisce come missione ecclesiale e sociale. Egli ha saputo coniugare la legge dei codici di diritto con la giustizia divina. Non per niente usava apporre ai suoi scritti pubblici o privati la sigla S.T.D. (_sub tutela Dei_), così affidando il suo giudizio umano alla misericordia di Dio, che è la vera e più alta giustizia. La vicenda di Rosario Livatino si offre come una stupenda testimonianza paradigmatica per chi, appassionato costruttore di una civiltà basata sull'amore e sognatore di vita buona promanante dal Vangelo, fa della speranza, fondata sulla fede e sulla carità, il fuoco che lo muove e lo stile che lo caratterizza come profeta che annuncia l'alba di nuove fioriture.
Il Desiderio, Eros, è il co-protagonista di questo saggio insieme al Pensiero. Quest'ultimo formula le domande sul senso dell'esistenza, di ciò che è, spinto dal Desiderio di andare oltre le risposte già acquisite. Esiste una relazione originale ed originante che stringe insieme desiderio e pensiero, passione e ragione. E' questo che ci propongono pensatori autorevoli come Plotino, Agostino, Kierkegaard, Heidegger e Levinas. La loro ricerca ha indicato la presenza nell'uomo di una forza originale, di una scintilla, un'intuizione che precede e sostiene ogni produzione razionale e ogni argomentazione logica. E' la presenza del Desiderio attestata dal Pensiero come ragione altra, sapienza ineffabile, che spinge l'uomo a costruire uno stile attento al senso delle cose e degli eventi, sempre in ascolto del mistero che lo supera. Con il suo essere energia creativa, forza vitale, capacità di apertura al diverso, ragione che supera la ragione, il Desiderio costituisce l'essenza stessa dell'uomo nella sua differenza originaria, sia sul piano dell'essere che del pensare.