
Il volume traccia la biografia del professor Francesco Canova (1908-1998), fondatore nel 1950 di "Medici con l'Africa Cuamm", la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Della storia della ONG di Padova si erano già occupati in precedenza Paolo Rumiz, con il libro "Il bene ostinato" (Feltrinelli, 2011), e Carlo Mazzacurati, regista del film-documentario "Medici con l'Africa" (2012). Ancora inesplorata era invece rimasta la figura del fondatore. Attraverso una vasta e documentata ricerca, vengono qui seguite le tracce di Francesco Canova dall'infanzia alla formazione universitaria, dall'appartenenza alla FUCI alle difficoltà con il fascismo, dall'incontro con Reginetta, compagna della sua lunga vita, all'idea di partire come medico missionario in Medio Oriente, sino al rientro in Italia, a Padova, e alla fondazione del collegio universitario aspiranti medici missionari, il Cuamm. La biografia di Canova offre poi all'autore un osservatorio privilegiato sul movimento medico-missionario italiano di cui Canova fu tra gli interpreti principali nel dopoguerra. Questo approfondimento sul contesto storico ed ecclesiale in cui si muove Canova contribuisce a scrivere una pagina inedita nella storiografia delle missioni.
Un evento meraviglioso quale può essere la nascita di un nipotino, fa si che, all'improvviso, scaturisca la voglia di dedicare al nuovo arrivato qualcosa che rimanga a lungo nel tempo. Ecco allora che dall'immaginazione e dai pastelli colorati della nonna, pittrice per diletto, nascono dodici piccole storie, ciascuna delle quali illustrata dalla stessa autrice, che mescolano fantasia e situazioni reali della vita di ogni giorno del piccolo arrivato. Infatti, come cita all'inizio il libro: la loro ricetta è molto semplice, un po' di fantasia, un po' di verità, condite con tanto amore. Ed è proprio come sono nate Le avventure di Pulcino Tommaso. Con amore, come qualunque nonna avrebbe fatto.
Figlia del re d'Ungheria e sposa di un principe tra i più potenti della Germania, Elisabetta vide nei frati di Francesco d'Assisi l'ideale della propria vita. Volle essere come loro povera e penitente. Elisabetta suscitò l'entusiasmo dei contemporanei e la sua storia venne via via arricchita di tratti leggendari e straordinari. Questa biografia, al contrario, vuole essere storicamente rigorosa. L'autore ricostruisce attraverso un racconto documentato e di piacevole lettura, non solo le vicende riguardanti la vita della protagonista, ma anche il quadro storico in cui queste si svolgono. Così l'originalità della principessa che dedicò la sua vita ai poveri, la sua intensa spiritualità, la sua affascinante umanità, dopo oltre sette secoli, giungono a noi ancora intatte.
Destinatari
Tutti.
Autore
GIANPIETRO ZATTI, giornalista, è stato a lungo caporedattore e vicedirettore delle Edizioni Messaggero Padova. Oltre ad un'intensa attività di traduttore dal francese e dal tedesco, ha firmato alcune importanti opere di divulgazione storico-artistica soprattutto della Basilica del Santo di Padova.
Il libro raccoglie gli articoli pubblicati da don Primo Mazzolari sul settimanale "La Vita Cattolica", della diocesi di Cremona, dal 1927 al 1959. Una collaborazione durata più di trent'anni, che spazia su temi che vanno dalla Chiesa e la fede al rapporto con gli ultimi e i "lontani". La ventata di novità e lo stimolo al confronto che Mazzolari portò al giornale cremonese emergono in modo chiaro in questi scritti, che offrono spunti originali e innovatori anche per l'oggi. Il testo rappresenta uno strumento utile per la consultazione utile per gli studiosi, ma è anche un'ottima fonte di riflessione per chi vuole conoscere il pensiero di Mazzolari e lasciarsi ispirare dai suoi insegnamenti per leggere anche la realtà attuale.
La vita di Primo Mazzolari, uomo libero, "uomo di nessuno", sempre al fianco dei deboli e degli esclusi, che con questo spirito ha attraversato gli eventi del XX secolo: le due guerre mondiali, le leggi razziali, le dittature dell'Est europeo, la guerra fredda, l'annuncio del Concilio Vaticano II. Una ricostruzione rigorosa ma a carattere divulgativo che propone la testimonianza di Mazzolari e dei temi a lui cari: i lontani, la pace, l'ecumenismo, la libertà di coscienza, la necessità di un laicato maturo, il rinnovamento della vita religiosa e della Chiesa. La postfazione di mons. Loris Francesco Capovilla arricchisce il testo, colorandolo dell'affetto che sempre legò i due; una stima profonda che fa concludere a Capovila "Io vivo con don Mazzolari (...). Le celebrazioni del 2009 porteranno un'ondata di aria refrigerante nelle nostre case e nelle nostre coscienze".
Nel testamento di don Primo Mazzolari si trova una dichiarazione: «Ho inteso rimanere in ogni circostanza sacerdote». Il sentirsi prete in tutte le evenienze di vita fu una connotazione essenziale della sua personalità. Fu anche scrittore, poeta, uomo politico…, ma prima di tutto sacerdote. Era il parroco, autentico punto di riferimento per i suoi parrocchiani e per tutti i parrocchiani d’elezione che, in ogni parte d’Italia, a lui si ispiravano. Nel presente libro si è voluto centrare l’attenzione su Mazzolari sacerdote, dalla personalità ricca e complessa, poliedrica. Affascinato dal mistero di Dio e carico di amore per i fratelli, egli prodigò le sue attenzioni pastorali per i vicini e per i «lontani», categoria di persone, questa, che divenne il cuore del suo apostolato: tutti, comunque, abbracciava nel cuore sacerdotale e guidava con fiducia all’incontro con il Cristo amico, fratello, compagno di viaggio.
Il libro è una narrazione romanzata ambientata nel Medievo su uno dei grandi “misteri” che tanto intrigano: i Catari e la nascente Inquisizione. L’opera tenta di ricostruire la complessa figura umana e spirituale di Raniero da Ponza, monaco cistercense vissuto a cavallo fra XII e XIII secolo. Raniero fu amico e consigliere di personaggi chiave della storia di quel periodo ed in particolare ricoprì la carica di “legato” pontificio nell’ultimo tentativo di risolvere in modo pacifico la crisi legata alla presenza degli Albigesi in Provenza; dopo la rinuncia di Raniero, la parola passò alle armi. Il testo è costruito sull’alternanza di tre piani:
la vicenda personale dell’autore che si imbatte per caso nelle tracce di Raniero e poi – affascinato – tenta di ricostruire una figura sconosciuta ai più;
la biografia in forma di romanzo storico di Raniero;
“medaglioni” di inquadramento storico delle vicende affrontate nei “quadri romanzeschi”.
Il volume presenta al lettore la figura di Dorothy Stang, missionaria statunitense (della congregazione delle suore di Nostra Signora di Namur), naturalizzata brasiliana, conosciuta come l’“ambientalista amazzonica”, assassinata nel 2005 mentre si trovava ad Anapu, nello stato brasiliano del Parà, Stato che detiene i record nelle deforestazioni, negli abusi dei dritti umani e nei crimini ambientali.
Da sempre schierata a favore dei più poveri e per la difesa dei diritti dei lavoratori, suor Dorothy si inserisce a pieno titolo nel fermento culturale e sociale che affonda le sue radici nella Teologia della liberazione e nel fervente impegno sociale che seguì la Conferenza deiVescovi dell’America Latina tenutasi a Medellín nel 1968. Suor Dorothy, che prese con forza posizione contro i latifondisti e il loro atteggiamento aggressivo, sosteneva l’idea di una Chiesa che fosse voce profetica di giustizia sociale; lottò per difendere la foresta amazzonica dalla fame di soldi dei latifondisti dove tutto si trasforma in distruzione, rapina, morte. La sua lotta diventa lotta per salvaguardare il creato:“Non fuggirò e non abbandonerò la lotta di questi contadini che non hanno protezione, nel mezzo della foresta. Loro hanno il diritto sacro a una vita migliore in una terra dove possano vivere e produrre con dignità”.
lottare per la salvaguardia del creato. lottare perché i poveri non muoiano alla speranza. lottare per la conversione di quei latifondisti accecati dall’insaziabile brama di soldi e di terra che ha accecato i potenti del Brasile.
Punti forti
La fama dell’Autore.
Una biografia su una figura ancora poco conosciuta: Dorothy Stang, uccisa dai latifondisti dell’Amazzonia per il suo impegno a difesa dei più poveri espropriati della loro terra.
Ricco inserto fotografico.
Una grande figura della nostra contemporaneità che aiuta a riflettere su scottanti temi sociali.
Destinatari
Per chi si interessa dei problemi sociali dell’America Latina.
Per chi ha una “coscienza ecologica”.
Autore
Valentino Salvoldi (Bergamo, 1950) è un sacerdote e prolifico scrittore. Docente di Antropologia culturale, oltre ad aver insegnato all’Accademia Alfonsiana di Roma, ha esercitato anche in Nigeria, Burundi e Zambia. Ha istituito la Fondazione Shalom, volta a favorire lo sviluppo dei Paesi del Terzo mondo. Con Paoline ha pubblicato: Dalla legge all’amore. Dai comandamenti alle beatitudini (2005); Vivere... se questo basta. Un sentiero d’amore (2006).
In un momento in cui si chiudono i porti, si alzano muri, soffiano venti di razzismo, c'è anche chi apre le porte di casa per accogliere chi scappa da guerre e povertà. Nel libro si raccontano le storie di chi, dinanzi a uno dei più grandi drammi del nostro tempo, quello delle migrazioni, ha scelto di non girarsi dall'altra parte, ma di accogliere, dare una mano a chi chiede aiuto.
Sono storie di coppie che hanno adottato bambini di pochi mesi arrivati in barca da soli perché le loro mamme sono morte in mare; di bambini abbandonati da giovani donne violentate; di tutori volontari che hanno fatto di tutto per assicurare un futuro ad alcuni ragazzi e di persone che ospitano rifugiati o sostengono giovani migranti sino a portarli a traguardi impensabili. Sono storie di eroi silenziosi e sconosciuti che nel dare affetto e solidarietà agli altri hanno scoperto che donando si riceve più di quello che si dà.
La vicenda sconvolgente e inaudita della conversione dall’ebraismo al cristianesimo raccontata dal protagonista, Rabbino Capo di Roma nel 1945. La prima autobiografia autorizzata dagli eredi di Zolli, un inedito di livello mondiale, atteso da tempo e finalmente pubblicato nella sua integrità e fedeltà. Eugenio Zolli, diffamato e rimosso, biblista insigne, uomo coltissimo e la contempo mite e buono, racconta il suo tortuoso e liberante cammino verso il Battesimo e verso la piena maturità, convinto che il Nuovo Testamento sia il seguito necessario dell’Antico e che Il Gesù dei Vangeli sia il messia annunciato e tanto atteso dai Profeti.
Una giovane coppia con i suoi alti e bassi, i suoi piccoli problemi, improvvisamente spazzati via dal dramma di una sera: in seguito a un incidente capitato durante un'uscita in bicicletta, Cédric, il marito, entra in coma. In forma di diario personale, Sophie, la moglie, racconta l'attesa, l'angoscia, la speranza folle, la realtà dolorosa, i dubbi, i momenti di collera, i sogni: tutto vissuto con amore, senza arrendersi mai. Oltre alla sofferenza, la vicenda suscita anche tante dimostrazioni di solidarietà e amicizia, e induce la coppia a rivelare la propria umanità più profonda. Nonostante la disabilità di Cédric, la vita familiare continua e si evolve, a testimonianza che la felicità è possibile anche in mezzo alle difficoltà. Cédric e Sophie, e la loro storia vera, diventano per ogni coppia in difficoltà un esempio di resilienza e capacità di ricostruire partendo dall'essenziale.