
È stato Romano Guardini nei primi Anni Venti del secolo appena scorso ad uscire in quell'espressione, che può essere assunta come diagnostica di uno dei lineamenti della teologia cristiana della prima metà del XX secolo: "Un processo di incalcolabile portata è iniziato: il risveglio della Chiesa nelle anime". Un risveglio, che era connesso, nell'analisi del giovane teologo italo-tedesco, con il risveglio culturale ad un vero senso della realtà vissuta e al senso comunitario. Svaniva, sulle macerie della prima Guerra Mondiale, l'incanto per l'idealismo e per l'io astratto, e la coscienza cristiana iniziava a percepire la Chiesa come via verso la personalità, e insieme, come via verso la comunità. Le "Lezioni sulla Chiesa", tenute da Guardini all'università di Bonn nel 1921 e pubblicate nel 1922 con il titolo Il senso della Chiesa, avevano entusiasmato il suo uditorio e i suoi lettori, che le avvertivano "come un colpo d'ala, un soffio di cristianesimo originario, pentecostale", in quanto additavano "nuove vie verso un rapporto vivo tra Chiesa e personalità, verso una crescita umana autentica fondata sulla libertà interiore, che sfocia in una comunità di grazia".(Rosino Gibellini, La teologia del XX secolo)
In un arco temporale che va dal 1979 al 1981, anno del Referendum sull'aborto, si vedono riemergere gli interrogativi ultimi sul senso dell'esistenza umana, sulla natura del cristianesimo, sulla figura di Cristo e la sua verificabilita'.
Il libro del cardinal Martini affronta la questione fondamentale della croce del crocifisso" e le sue conseguenze per una riconciliazione misericordiosa dal respiro universale. "
Don Lorenzo Milani (1923-1967), sacerdote ed educatore, è stato il fondatore della scuola di Sant'Andrea di Barbiana, il primo tentativo di istruzione a tempo pieno espressamente rivolta alle classi popolari. A lungo frainteso e ostacolato dalle autorità scolastiche e religiose, don Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del dopoguerra e la sua vita rappresenta per molti una testimonianza di scelta radicale in favore degli ultimi. I progetti di riforma scolastica e il tema della libertà di coscienza, anche nei confronti del servizio militare, compaiono in molte sue opere. Sulla base di documenti editi e inediti, di testimonianze e interviste ai suoi allievi ancora oggi viventi, viene ricostruita la parabola umana e spirituale di un grande protagonista del Novecento.
Un testo sui cristiani nella societa'.
Una rinnovata edizione dell?Opera omnia del Fondatore della Compagnia di Gesù, completamente rielaborata ed arricchita con più ampie introduzioni di esperti dei diversi settori e con un prezioso indice analitico degli argomenti. Pubblicare gli scritti di un Fondatore significa rivelare tutto quello che è passato per la sua anima... Mettersi su una linea di comunicazione forte ed autentica, essere fedeli alla Chiesa del Vaticano II. In questo volume sono raccolte le Opere principali di Sant'Ignazio da Loyola: Autobiografia, Esercizi Spirituali, Diario Spirituale, Costituzione della Compagnia di Gesù ed Epistolario (antologia di 247 lettere).
DESCRIZIONE: Nei due scritti qui raccolti - La fede dell’ebraismo e I fuochi dell’anima ebraica — Buber riassume la sua visione dell’ebraismo. Nel primo si sottolinea il carattere di abbandono esistenziale proprio della fede/fiducia dell’ebreo ed è posto in evidenza come si delinea il dialogo lo-Tu tra l’uomo e l’Eterno, con notazioni sul problema del male e sul carattere concreto che ha in questa fede la conversione, ben diverso da quello che attiene alla metanoia proposta dal cristianesimo. Nel secondo saggio l’autore ravvisa i due fuochi dell’anima ebraica nei paradossi propri della emunah, ovvero della esperienza di fede vissuta dall’ebreo: il rapporto con l’Uno, trascendente eppure vicino all’uomo, e il mistero per il quale, sebbene la potenza redentrice dell’Eterno agisca dappertutto e incessantemente, il mondo non è ancora redento. Il fedele ebreo assurge qui a paradigma di colui che è capace di accogliere senza riserve la Rivelazione.
COMMENTO: Da parte di uno dei maestri dell'ebraismo contemporaneo, una illuminante introduzione a cosa significa credere in Dio nell'ebraismo.
L’esperienza originaria e originante dell’esistenza che è l’amore viene resa oggetto di un’attenta e ricca meditazione spirituale da parte di Bruno Forte, il più noto teologo italiano, da tre anni arcivescovo di Chieti-Vasto.
L’Autore riflette sull’amore a partire dal libro biblico che più direttamente ne parla, il Cantico dei Cantici. Il primo capitolo ne fa comprendere l’immenso valore nella tradizione ebraica e nella tradizione cristiana, mentre il secondo mostra in che senso l’amore ne sia il tema principale. Sono gli altri tre capitoli a soffermarsi attentamente sui gradi dell’amore. Il primo grado è l’amore che cerca, il secondo grado è l’amore unitivo, il terzo grado è l’amore che vince anche la morte, l’amore senza fine che solo da Dio può essere reso attuale.
Bruno Forte , nato a Napoli nel 1949, sacerdote nel '73, dottore in teologia nel '74 e in filosofia nel '77, è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane, e corsi di aggiornamento e di esercizi spirituali nei vari continenti. Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la Simbolica Ecclesiale, pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1996.
Il 26 giugno 2004 il Santo Padre lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. Nel 2005 è stato eletto Presidente della Commissione Episco pale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi della Conferenza Episcopale Italiana.
Questa raccolta di lettere – ad amici, collaboratori ed avversari – rappresenta uno straordinario documento di accesso al don Lorenzo privato.
In occasione dei quarant´anni dalla morte di don Lorenzo Milani il volume rievoca, nel difficile biennio 1958-1959, i contenuti e le reazioni al libro di Milani Esperienze Pastorali offrendone anche - per la prima volta assoluta - alcune pagine originali con le varianti, le correzioni proposte dal censore e le scelte definitive di Milani. Del tutto inedito e poi il carteggio tra Milani ed una eminente personalità del mondo della cultura meridionale, carteggio dedicato interamente alle Esperienze Pastorali e dimostrazione della possibilità di dialogo tra uomini capaci di valicare le frontiere in nome della comune causa della giustizia sociale.