
«Ogni giorno custodisce una gioia». È il messaggio che in queste pagine papa Francesco ripete senza stancarsi. Il Vangelo ci chiede di pregare per chiedere il "pane di oggi", e non per quello di domani. Il Vangelo ci sprona a vivere il presente, senza mai lasciarsi sopraffare dal peso del passato o dall'assillo per il futuro. Ecco allora - scandito sui mesi, le stagioni e i tempi liturgici dell'anno - un libro prezioso per celebrare, ogni giorno, il senso del proprio stare nel mondo. A ogni mese è dedicata una dimensione particolare del quotidiano: affetto, pazienza, lotta, vita, gratuità, gioia, fiducia, riposo, perdono, compassione, cammino, speranza. E se davvero, a Natale, Dio adempie la promessa di spogliarsi della sua divinità per farsi compagno di strada nel viaggio dell'esistenza, allora sapremo accogliere senza paura ogni esperienza che il destino ha in serbo per noi.
Questo libro raccoglie le più importanti parabole del Vangelo: il padre misericordioso, il buon pastore, il seme di senape e tante altre. Papa Francesco riprende queste storie apparentemente semplici e comprensibili a tutti che, attraverso i suoi commenti e le sue riflessioni, svelano ai più piccoli il significato più profondo e universale del messaggio evangelico. Rispetto, giustizia, dignità e accoglienza: insegnamenti che ognuno di noi, fin da bambino, dovrebbe fare propri e coltivare, facendosene guidare sempre, sia nei piccoli gesti di vita quotidiana che nelle scelte più importanti. Età di lettura: da 8 anni.
Maria di Nazaret ha avuto un’enorme importanza nella vita e nella spiritualità della Santa di Calcutta. Secondo Madre Teresa, l’unione con Dio avviene nell'imitazione di Maria, modello perfetto di vita attiva e contemplativa. La Madre di Gesù, inoltre, offre un mirabile esempio delle virtù cristiane: su queste virtù è incentrato il cammino verso il Natale proposto in questa Novena, basato sulla Parola di Dio e sulle meditazioni della Santa di Calcutta.
Il volume raccoglie gli Atti del IV Convegno Internazionale di mistica cristiana svolto ad Assisi il 29 e il 30 settembre 2017. I contributi presenti offrono una lettura dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco attraverso i punti di vista di studiosi esperti in tale ambito.
Il volume raccoglie i messaggi, in lingua italiana e latina, inviati da papa Francesco attraverso Twitter dall'1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017.
Un piccolo dizionario dei termini della vita religiosa, costruito con le parole di papa Francesco: cogliendo fiore da fiore, i curatori hanno preparato questo volume da portare sempre con sé, da leggere e meditare a piccole dosi, giorno dopo giorno: dalla accoglienza, che rende "la nostra civiltà veramente umana", alla vocazione "che è sempre una iniziativa di Dio", passando per i temi dell'ascolto, dell'audacia, della carità (che apre davanti a noi "un cammino pressoché infinito"), del dialogo, della fede, della misericordia, del perdono, della testimonianza... e tanto altro ancora!
Il volume propone alcune riflessioni in chiave ecclesiologica sul significato e sulla centralità del concetto di “Popolo” nell’esperienza, nella riflessione e nell’insegnamento di papa Francesco ma anche, e soprattutto, nella sua visione di Chiesa. Partendo dall’interrogativo: “Bergoglio è un Papa populista?” verrà approfondita l’efficacia del suo messaggio mettendo in risalto come il suo modo di comunicare veda la predominanza dei gesti sulle parole.
Walter Insero, nato nel 1975 è sacerdote della Diocesi di Roma. Ha conseguito il Dottorato in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana e un Master in Global Journalism. Attualmente è Direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma, è docente alla Pontificia Università Gregoriana e collabora con l’Ufficio comunicazioni nazionali della C.E.I
Sono le due domande che dovrebbe porsi il lettore che affronta l'opera di Heschel. Vuole sapere davvero ciò che vuole? Vuole davvero uscire dal disorientamento (non privo di vantaggi come ogni nevrosi) in cui tutti oggi vivono? Ma se desidera chiarezza e dunque libertà, avrà grazie a Heschel tutti gli aiuti possibili. Dovrà però fare i conti precisi con la sua tradizione. Se è ebreo, Heschel potrà inebriarlo d'una sobria ebbrezza rievocando felicità non necessariamente perdute. Ma a chiunque, di qualsiasi tradizione, Heschel porge lo stesso dono e ammaestra comunque nella cosa comune a ogni uomo che sia umanamente compiuto, l'arte di pregare , di congiungere il noto all'ignoto, e da quella premessa la tradizione specifica verrà rischiarata. Così Heschel giunge ad essere universale proprio perché saldamente particolare e insegna a chiunque come debba accogliere Chi lo sta cercando (quaerens me sedesti lapsus), l'essere assoluto che nella sua assolutezza può includere la pateticità dell'amante
Anselm Grun medita e commenta alcuni brani biblici natalizi particolarmente attuali aiutando a comprenderli con occhi nuovi. E’ sorprendente vedere come l’autore sappia scoprire per noi, oggi, nei testi antichi pensieri positivi e buoni auspici che suonano come messaggi di felicità per il nostro futuro. Infine, propone alcuni riti e benedizioni per immergersi nell'annuncio natalizio profondo e così attuale, oggi come duemila anni fa.
Figura straordinaria del nostro tempo, ascoltata da credenti e non credenti, con la sua fede granitica, papa Francesco dispensa per tutti parole di positività e fiducia. I suoi aforismi più suggestivi - qui scanditi giorno per giorno - sono un'esortazione appassionata a praticare e frequentare la compagnia di Dio: perché chi crede non è mai solo. Ecco, dunque, una guida per riflettere e trovare risposte alle grandi domande sulla vita e l'affettività, sulla gioia e sul dolore. Uno scrigno capace di toccare il cuore, di cadenzare il giusto passo nel quotidiano, di esortare all'amore per se stessi e gli altri.
Il saggio apre una nuova pagina nella vivace discussione sull'interpretazione dell'esortazione apostolica "Amoris laetitia". Finora il dibattito - almeno quello avvenuto in campo teologico - si è concentrato soprattutto su questioni sistematiche proprie della teologia fondamentale. Manicardi porta ora la questione sul piano dell'ermeneutica biblico-teologica». (Dalla prefazione del cardinale Walter Kasper)
«Da un po' di tempo porto nel cuore un pensiero. Sento che questo è ciò che il Signore vuole che io dica: che ci sia un'alleanza tra giovani e anziani. Questa è l'ora in cui i nonni devono sognare, così i giovani potranno avere visioni. Ne ho avuto la certezza meditando il libro del profeta Gioele». Durante le sue preghiere Papa Francesco ha ricevuto un'ispirazione: illuminare il ruolo fondamentale svolto dai nonni e dagli anziani nelle nostre vite. Sempre più spesso ha preso a parlare della necessità che il mondo presti loro maggiore attenzione e ha espresso il desiderio di un libro per dare voce alla preziosa saggezza che è in grado di offrire alle nuove generazioni la comprensione e i consigli di cui hanno bisogno. Se infatti ci sono domande che non trovano risposta, il solo fatto di porle, di affrontarle insieme dona sollievo. Specialmente se si tratta delle parole confortanti di papa Francesco. Come reagire a un fallimento? Come sentirsi amati da Dio anche quando ci si reputa incapaci di amare? Come recuperare slancio quando tutto intorno a noi sembra crollare? Da dove attingere la forza per lottare e realizzare i propri sogni? Come superare una grave perdita? Come ritrovare la pace anche di fronte a tragedie inimmaginabili? Il papa condivide con generosità la sua esperienza di vita mescolandola a quella di tanti nonni, genitori e adulti che hanno conosciuto gioie e dolori, ferite e cambiamenti con i quali ciascuno di noi si trova a fare i conti nel corso dell'esistenza. «Che cosa chiedo agli anziani? Noi, nonni e nonne, dobbiamo formare un coro. Io vedo noi anziani come un coro permanente di un grande santuario spirituale, dove la preghiera di supplica e il canto di lode sostengono la comunità che lavora e lotta nel "campo" della vita. Ma chiedo loro anche di agire! Di avere il coraggio di contrastare in ogni modo la "cultura dello scarto" che ci viene imposta. E che cosa chiedo ai giovani? Chiedo ascolto, vicinanza agli anziani; chiedo di non mandare in pensione la loro esistenza nel "quietismo burocratico" in cui li confinano tante proposte prive di speranza e di eroismo. Chiedo uno sguardo alle stelle, quel sano spirito di utopia che porta a raccogliere le energie per un mondo migliore.»