
Le tre meditazioni sui libri di Giuditta e di Ester e sul racconto di Susanna nel libro di Daniele, tenute da Don Divo Barsotti in circostanze diverse e pubblicate separatamente, sono qui raccolte in un solo volume. Esse non vogliono essere né una indagine storica,perché forse di strettamente storico non c’è molto, né una dotta critica testuale, ma una lettura simbolica e teologica di queste figure di donne,che sono al centro di tutta la letteratura ispirata degli ultimi secoli del giudaismo.In queste figure è rappresentata sempre la nazione santa e si vuole esprimere una teologia della storia, vedendo la storia sacra di Israele come riassunta in un solo episodio: tutte le potenze del male, per quanto ingenti, sono destinate alla sconfitta, siano esse rappresentate da un esercito sterminato,o da personaggi onnipotenti, o ancora dai detentori del potere civile, religioso e giudiziario. Le armi di Dio sono la bellezza, la pietà, la fede e il coraggio di Giuditta; la preghiera umile, fidente e intercedente di Ester; l’onestà, la fedeltà e l’abbandono in Dio di Susanna.
AUTORE Divo Barsotti (Palaia/Pisa, 1914 Firenze, 2006),pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e scrittore.Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso.La sua produzione letteraria è notevolissima: più di 150 libri,molti dei quali tradotti in altre lingue, e diverse centinaia di articoli presso quotidiani e riviste di spiritualità.Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura,studi su vite di santi,opere di spiritualità,poesie.Tra i suoi testi più importanti:Il Mistero cristiano nell’Anno liturgico,Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce, Meditazione sull’Apocalisse,La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”,famiglia religiosa di monaci (sacerdoti e fratelli), che vivono in case di vita comune,suore e laici consacrati che vivono nel mondo; in tutto circa duemila membri.Vicino alla sensibilità del cristianesimo orientale,Barsotti ha,tra gli altri, anche il merito di aver fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano di Monte Athos, con il suo lavoro Cristianesimo russo. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.
Ogni giorno la vita ci pone davanti a degli interrogativi a cui non è sempre facile rispondere: famiglia, amore, amicizia, fede, lavoro e morte sono soltanto alcuni dei grandi temi affrontati nel libro. Anselm Grün mette a nostra disposizione la sua saggezza e, prendendo le mosse dalle proprie esperienze personali, dall’alta spiritualità che lo contraddistingue e da quanto appreso dalla psicologia, ci aiuta ad affrontare le vicissitudini giornaliere.
«Scrivo fidandomi della mia intuizione o – detto meglio – di ciò che lo Spirito Santo mi suggerisce.Affido le mie considerazioni all’interrogante, augurandomi che si familiarizzi con esse, le faccia in qualche modo sue, soprattutto riacquisti fiducia in se stesso e nella possibilità di accedere personalmente alla migliore soluzione».
Destinatari
Un libro per quanti sono alla ricerca.
Autore
Anselm Grün, nato nel 1945, a diciannove anni è entrato nel monastero benedettino di Münsterschwarzach (Germania). Dopo aver compiuto gli studi filosofici, teologici e di economia aziendale, dal 1977 è “cellerario” – cioè responsabile finanziario e capo del personale – nell’abbazia di Münsterschwarzach. In numerosi corsi e conferenze egli si addentra nei bisogni e nelle domande essenziali delle persone. Apprezzato consigliere spirituale, è uno tra gli autori cristiani più letti. Edizioni San Paolo è l’editore di riferimento di Anselm Grün in Italia. Tra gli ultimi titoli ricordiamo Il libro delle risposte (2008), La grande arte di invecchiare (2009).
Due giovani donne di origine ebraica, l’olandese Etty Hillesum e la francese Simone Weil, sono giunte entrambe alla fine della loro breve vita nel 1943: la prima nel campo di concentramento di Auschwitz, la seconda in Inghilterra, sfinita dalla malattia e dagli stenti, mentre era impegnata nella Resistenza.
I loro scritti, tanto nutriti della tradizione spirituale quanto assolutamente originali, si sono rivelati tra i contributi più alti del pensiero contemporaneo, soprattutto su quel problema del male che – da sempre – costituisce l’oggetto principale della riflessione umana.
Così diverse eppure così consonanti nell’essenziale, le voci ancora attuali di Etty Hillesum e Simone Weil offrono una nuova prospettiva, uno «sguardo nuovo» sul mondo, capace di spalancare, a chi le voglia ascoltare, orizzonti nuovi.
«Devi venire a capo dei fatti di questo mondo; in nessuna situazione puoi chiudere gli occhi, devi “confrontarti” con questi tempi orribili, e cercare una risposta alle numerose questioni di vita e di morte che essi ti pongono. E allora forse troverai una risposta ad alcune di esse, non solo per te ma anche per gli altri» (Etty Hillesum).
«Poiché l’universo è bello e noi possiamo amarlo, esso è una patria, la nostra unica patria in questo mondo... Amiamo la patria terrena... È lei che Dio ci ha dato da amare; e ha voluto che ciò fosse difficile, ma possibile» (Simone Weil).
destinatari
Un libro per chi, ancora oggi, ha la forza di interrogarsi su una delle questioni più importanti per l’uomo.
Gli autori Beatrice Iacopini (Pistoia, 1965). Laurea in Filosofia, magistero in Scienze Religiose, insegna Religione Cattolica al Liceo Sperimentale dell’ITCS «F. Pacini» di Pistoia. Collabora con la Scuola di Teologia della Diocesi di Pistoia. Oltre ai saggi pubblicati su riviste di teologia, ha tradotto e curato la raccolta di testi di J. Gerson, La via semplice all’amore di Dio (Piemme, 1997) e di J.H. Newman, Il sogno di Geronzio (Mondadori, 1998).
Sabina Moser (Firenze, 1961). Laurea in Filosofia, diploma in Scienze Religiose, insegna Religione Cattolica al Liceo-Ginnasio «Michelangiolo » di Firenze. Oltre a saggi su Hegel, Margherita Porete ed Edith Stein in riviste filosofiche e teologiche, ha pubblicato I proverbi della Bibbia (Newton Compton, 1995); Sigmund Freud. Il problema della felicità (Loffredo, 1996).
«Il Salterio è parola rivolta a Dio, è preghiera. Non è un libro che tu leggi, nemmeno più soltanto una parola che ascolti, ma una parola che tu stesso dici. Questa è la differenza del Salterio nei confronti degli altri libri della Scrittura: ascolti “uno” che ti parla e tu stesso parli a “uno” che ascolta. Il libro del Salterio, a differenza di ogni altro libro anche della sacra Scrittura, non ti prepara alla preghiera e non è lettura di insegnamento che segue alla preghiera; è la tua preghiera stessa e, perché è la tua preghiera, è l’espressione autentica della tua medesima vita, dal momento che la vita dell’uomo è rapporto e il rapporto supremo dell’uomo è quello con Dio».
Destinatari
Per chi cerca un primo approccio ai Salmi, ma anche per chi vuole avvicinarsi al Salterio attraverso le parole di un grande mistico.
L’autore
Divo Barsotti si trasferì a Firenze pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale per interessamento di Giorgio La Pira, e iniziò la sua attività di predicatore e scrittore. È unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, poesie.Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’Anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazioni sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce, Meditazione sull’Apocalisse, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci, che vivono in case di vita comune, suore e laici consacrati che vivono nel mondo.Vicino alla sensibilità del cristianesimo orientale, Barsotti ha, tra gli altri, il merito di aver fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano di Monte Athos. Ha insegnato teologia per più di trent’anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.
Dio parla: questa è l’affermazione fondamentale che attraversa le Scritture. Con libera e gratuita iniziativa, Dio si è rivelato agli uomini per entrare in relazione con loro. E la storia del suo manifestarsi all’umanità trova il suo vertice in Gesù Cristo, Parola definitiva di Dio.Tutto ciò che noi possiamo sapere e dire su Dio si trova in Gesù: «Dio nessuno l’ha mai visto, ma il Figlio unigenito ce lo ha raccontato» (Gv 1,18), e tutta la vita di Gesù Cristo – dalla sua preesistenza al suo passare tra di noi facendo il bene, fino alla sua morte, resurrezione, ascensione e parusia – è ciò che Dio vuole comunicare all’umanità.
Questo ci testimonia anche il vangelo secondo Matteo, che leggiamo nell’anno A, particolarmente attento a mostrare come le Scritture si compiano in Gesù. Lo fa insistendo sul compimento di precisi passi biblici negli eventi della vita di Gesù; lo fa organizzando la sua esposizione intorno ai cinque grandi discorsi di Gesù, «nuovo Mosè»; lo fa tendendo un arco tra l’inizio e la fine della sua opera, con il quale mostra come Gesù sia l’Emmanuele, Dio-con-noi (Mt 1,23), colui che dopo la sua resurrezione «è con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Questa presenza del Signore Gesù è la nostra forza, che siamo chiamati ad attingere nella liturgia eucaristica domenicale.
Destinatari
Sacerdoti, gruppi parrocchiali e singoli credenti.
L’autore
Enzo Bianchi (Castel Boglione, Monferrato, 1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. Direttore di «Parola, Spirito e Vita», membro della redazione della rivista internazionale di teologia Concilium, è autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue, sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi.Collabora con «La Stampa», «Avvenire», «Luoghi dell’infinito» e, in Francia, con «La Croix», «Panorama» e «La Vie». Per le Edizioni San Paolo ha già pubblicato Una vita differente (2006), Vivere è Cristo (2006), Il Padre nostro: Compendio di tutto il Vangelo (2008), L’amore vince la morte (2008), Ascoltate il figlio amato! (2008), Perché pregare, come pregare (2009) e per i più piccini Il Padre Nostro spiegato da Enzo Bianchi (2010).
Il Cardinale Tettamanzi affronta il tema della famiglia con discrezione, umiltà e rispetto, per capirne le difficoltà, i bisogni, ma anche le indubbie potenzialità. Una riflessione serena e ricca di umanità, rivolta anche a quei nuclei familiari – le coppie di fatto, le coppie che hanno dovuto confrontarsi con la separazione o il divorzio – verso le quali in passato la Chiesa sapeva pronunciare solo parole di rimprovero o di condanna, e nei cui confronti Tettamanzi ha mostrato da sempre una particolare attenzione. Il volume affronta, tra gli altri, anche i temi dell’educazione, il rapporto genitori-figli, l’alleanza educativa tra scuola e famiglia, il lavoro e la qualità della vita, i problemi di salute, le famiglie dei migranti.
Destinatari
Famiglie, sacerdoti, operatori sociali.
Autore
Dionigi Tettamanzi è stato arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011. Sacerdote dal 1957, è stato docente di teologia morale e sacramentaria, rettore del Pontificio Seminario Lombardo in Roma, arcivescovo di Ancora-Osimo, Segretario eVice presidente della Conferenza episcopale italiana e, dal 1995 al 2002, arcivescovo di Genova. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Farsi prossimo in san Carlo (2003), Non c’è futuro senza solidarietà (2009) e Scelte evangeliche del prete oggi (2010).
Punti forti
Il libro del cardinal Tettamanazi in vista del meeting delle famiglie.
L’autorevolezza e la notorietà dell’autore.
Nel 2012 si svolgerà a Milano il meeting mondiale della famiglia, a cui è prevista la
partecipazione di Benedetto XVI.
A partire dalla prossima primavera la diocesi ambrosiana si preparerà all’evento con una serie di iniziative a carattere culturale, socia-
le, pastorale.
Il logo ufficiale del meeting.
Un volume che raccoglie le lettere che don Milani scrisse ad alcune tra le maggiori personalità del suo tempo, da Divo Barsotti a Loris Capovilla, da Primo Mazzolari fino a don Bensi.
Luce, umiltà, amore. Per un cammino di perfezione raccoglie tre saggi di meditazioni tenute da don don Divo Barsotti a cavallo tra gli anni '50 e '60 e alla metà degli '80. Il primo testo consta di due corsi di esercizi spirituali predicati ai membri della sua Comunità; il secondo è composto da sei meditazioni tenute a Firenze presso il "Chiostro Nuovo-, un cenacolo culturale che coinvolgeva gran parte degli intellettuali fiorentini cristiani, impegnati in quegli anni a proporre un rinnovamento spirituale, culturale e artistico. Il terzo e ultimo saggio consiste in meditazioni dettate da don Divo alle monache del monastero della Visitazione di Genova-Quinto durante gli esercizi spirituali della comunità. Come nella migliore tradizione dei libri di don Barsotti, la lettura di queste pagine, così diverse tra di loro, permette al lettore un'esperienza personale e profonda di Dio.
La scienza moderna ha cominciato a fare capolino alla fine del Medioevo, per poi affermarsi ai tempi del processo a Galileo, dell'inquisizione, dei roghi degli eretici e delle streghe. È nata, cioè, dal cuore più profondo (e anche più buio) del cristianesimo che riscopriva la filosofia greca, ma si è con il tempo presentata come l'altra religione, o addirittura l'antireligione, l'oblio del divino, l'ultima spiaggia di ogni ateismo. Ma come mai il cristianesimo ha partorito dal suo seno questo "crepuscolo degli Dei"? Effetto della presenza del Maligno nel mondo? Eppure la scienza è nata dal nulla per generazione spontanea? Forse è frutto del capitalismo? O della riforma protestante? In questo libro di storia cognitiva, Borzacchini disegna un rapporto profondo, radicale, tra la scienza moderna e il cristianesimo nel suo periodo di massimo splendore e autorità, quando, dalle cattedrali alle università, la chiesa ricopriva con il suo latino tutto l'umano sapere, mentre cominciavano a nascere le nuove nazioni e i loro dialetti. E San Francesco lasciava per la scienza e per l'umanità una traccia indelebile che oggi sembra riapparire in un papato che ha ripreso quel nome.
Pubblicato nel 1923, Il Profeta viene da subito accolto – con grande favore di critica e di pubblico – come un libro di saggezza e, ancora oggi, continua a ispirare milioni di persone in tutto il mondo. In quest’opera allegorica, che schiude al lettore il significato spirituale dell’esistenza, Gibran è stato capace di parlare a intere generazioni attraverso la voce di Almustafà l’eletto, che nel rispondere alle domande dei suoi seguaci esplora i grandi temi della vita: l’amore, l’amicizia, la bellezza, la gioia e il dolore. L’opera di Gibran è qui presentata in una nuova veste, frutto delle ricerche di Dalton Hilu Einhorn che, quando nel 2017 ha ottenuto l’accesso agli archivi Gibran/Haskell, ha ritrovato oltre centocinquanta scritti inediti tra poesie in prosa, aforismi, detti e tre capitoli degli Dei della terra non inclusi nell’edizione definitiva. Un tesoro inaspettato che possiede la stessa scrittura lirica, la stessa forza evocativa e la stessa profondità del grande classico del poeta libanese.
Dal V secolo dell’era cristiana in poi, i fedeli hanno sempre ascoltato e tramandato i racconti e i Detti dei Padri del deserto. Di più: ogni momento di rinnovamento nella storia della Chiesa è coinciso, singolarmente, con una riscoperta di quei magistrali insegnamenti. Non ha fatto eccezione il francescanesimo, sia ai suoi primordi, sia in ogni momento di rinvigorimento durante la sua storia lunga, ormai, otto travagliati secoli. Questo lavoro è frutto di una esplorazione condotta da un gruppo di studenti dell’Istituto teologico di Assisi che ha cercato di accostare i Detti dei Padri con i testi di alcune tra le più antiche Fonti francescane del XIII secolo fino alle Prime Costituzioni dei Cappuccini del XVI secolo, scoprendo la vita di una sapienza comune e la sapienza di una vita secondo Dio.
Destinatari
Studenti di storia e studiosi di francescanesimo.
Autore
GUGLIELMO SPIRITO, francescano italo-argentino, ha ottenuto la Licenza all’Istituto di Teologia Pastorale al “Camillianum” di Roma e il Dottorato in Teologia all’Istituto francescano di Spiritualità “Antonianum”. È docente all’Istituto Teologico di Assisi dove ricopre l’incarico di vicepreside, ma insegna anche alla Facoltà Teologica San Bonaventura. Ha tenuto corsi in Croazia, Romania e Russia ed è coinvolto con varie realtà monastiche di Egitto e Armenia. Ha all’attivo numerose pubblicazioni.
Che cosa ha da dire la fede in Gesù Cristo all'uomo d'oggi? Due monaci hanno intessuto tra loro un intenso dialogo su questo argomento. Entrambi danno la loro incisiva testimonianza e l'interesse è accresciuto dal fatto che fratel David ha avuto un'esperienza del tutto singolare per un monaco: un'iniziazione buddhista, alla scuola di vari maestri Zen, con i quali ha percorso i gradi della meditazione orientale. Il libro offre dunque la possibilità di mettere a confronto la fede cristiana con la visione buddhista che oggi attira molte persone in Occidente. Fratel David, grazie alla sua esperienza diretta, mostra con forza le convergenze tra le due spiritualità.

