
Questo volume propone un suggestivo percorso fatto di parole e immagini che illustra la figura di Papa Francesco. La figura di papa Francesco, dalla sua elezione al Soglio di Pietro, alle sue apparizioni pubbliche, passando per le dimissioni di Benedetto XVI, per i retroscena dei preparativi e dello svolgimento del conclave, per il suo operato da Vescovo di Buenos Aires, ma anche citando alcuni aneddoti della sua giovinezza. L'Autore illustra in queste pagine, il lato più umano del Santo Padre, la sua normalità, la sua tenerezza.
Il presente volume contiene una selezione di omelie e lettere pastorali pronunciati da Jorge Mario Bergoglio, prima della sua elezione al soglio pontificio, quando era ancora cardinale e arcivescovo di Buenos Aires. Misericordia, missione, testimonianza, e vita sono i quattro temi principali che costituiscono il filo conduttore delle riflessioni qui raccolte e rappresentano un chiaro invito del Pontefice argentino ad agire come cattolici, assumendo così un impegno attivo per diffondere il Vangelo, la Bellezza e l'Amore di Cristo.
Fin dai tempi di Alberto Cavallari che intervistò per il Corriere della Sera l'allora Papa Paolo VI, ancora oggi il massimo delle aspirazioni per un giornalista resta "sentire" l'opinione di un Papa. Con il moltiplicarsi dei viaggi pontifici poi, si è anche sviluppata una sorta di intervista collettiva favorita anche dal fatto che un buon numero di giornalisti "accreditati" fa il viaggio sullo stesso volo del Pontefice. Il presente volume raccoglie in ordine cronologico le interviste rivolte a papa Francesco e riconosciute e pubblicate come tali su L'Osservatore Romano e da altre testate. Le interviste nel loro insieme rivelano la ricchezza del messaggio di Papa Francesco, la sua attenzione ai bambini, ai giovani, agli anziani; la misericordia e la tenerezza di Dio; la sua passione per la gente, l'incontro ed il dialogo interreligioso. Questa nuova edizione aggiunge alla precedente le interviste realizzate dalla giornalista argentina Elisabetta Piqué, da Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi, da José Maria Di Paola e da Valentina Alazraki.
Il presente volume , che l'autore stesso definisce nella Prefazione di "linguistica militante" è destinato a lettori non-specialisti e mette insieme un centinaio di articoli giornalistici sulla lingua contemporanea affrontando un arco cronologico che va dal 2000 al 2015. Le osservazioni sulla lingua del Pontefice mettono in rilievo le esigenze espressivo-comunicative del "Sommo Locutore" che, per far fronte alla necessità di trasmettere un messaggio immediato, genera possibilità strutturali della lingua e della grammatica italiana anche inedite. Ciò dimostra come il Pontefice "allofono" - italiano e straniero - esca fuori dagli schemi dando prova di una creatività linguistica tutta italiana. Il filo rosso che attraversa il volume è costituito dal problema della grammatica, della norma, delle regole, dell'errore, oggetto di analisi e spiegazioni assenti nella maggior parte dei testi istituzionali (dizionari e grammatiche). La struttura del testo è modulare e consente al lettore di costruire da sé il suo percorso di lettura potendo iniziare liberamente da qualsiasi capitolo. Oltre al linguaggio di Papa Francesco sono presenti osservazioni sulla lingua degli italiani e sul linguaggio delle istituzioni, dei politici, dei letterati, degli studiosi, dei presentatori.
Accompagnare nella vita dello Spirito è un'arte che si incide sulla persona fin da quando è stata a sua volta accompagnata. E. Stein "come" venne a scoprire "il linguaggio di Dio nel Cuore della persona"? "Come" a sua volta ne fece dono? L'antropologia evangelica diventa allora personale, inedita, e i volti degli accompagnatori sfilano delineando relazioni personali ricche e trasparenti con grandi "la più grande donna nel cielo dei filosofi tedeschi" approda al Carmelo e Scopre Teresa di Gesù, formatrice di "pietre vive", che vivono la fede e hanno "afferrato e tengono la mano di Dio".
In questo volume sono raccolti alcuni testi di riflessione sul mistero natalizio dell'allora cardinale Joseph Ratzinger e una densa omelia sul mistero dell'ascensione pronunciata il 20 maggio 2004 in occasione della Festa dell'Ascensione. «Il lettore è così indotto a meditare e a pregare sull'inizio e sul compimento della missione salvifica del Verbo Incarnato, secondo un procedimento profondamente biblico: parlare del principio e della fine, per mettere in evidenza in realtà tutto ciò che tra l'inizio e la fine resta compreso, cioè la vita, l'opera, le parole del Signore Gesù Cristo. I due testi qui pubblicati sul Natale e sull'Ascensione non riguardano due momenti tra i tanti della vita di Cristo, ma segnano il principio e la fine, la partenza e la meta» (dalla presentazione del card. Dionigi Tettamanzi). Le immagini di raro fascino che illustrano il volume sono tratte da due codici rinascimentali nordeuropei. Il primo è il Tegernseer Psalterium di Jörg Gutknecht, un manoscritto del 1515 proveniente dall'abbazia benedettina posta sulle rive del Tegernsee in Baviera. Il secondo è un libro d'ore che il Duca di Berry fece eseguire nei primi anni del Quattrocento, conosciuto come Très Belles Heures de Notre-Dame, uno dei capolavori della miniatura francese. Presentazione del cardinale Dionigi Tettamanzi
L'opera si propone di recuperare l'immensa riserva di contenuti teologici e spirituali che permettevano alla Pasqua delle origini di plasmare l'intera vita della Chiesa. Le quattro età o stagioni della Pasqua – la Pasqua storica dell'Esodo, la Pasqua liturgica di Israele, la Pasqua storica di Cristo e la Pasqua liturgica della Chiesa – vengono quindi rivisitate seguendo la genuina dialettica biblica che intreccia alla storia la liturgia della storia, e all'evento il sacramento. Questo permette di raccogliere i tesori spirituali che si sono andati accumulando lungo i secoli tra le pieghe della celebrazione pasquale, soprattutto i meravigliosi testi dei Padri, capaci ancora di stupire per la loro attualità e la potente carica religiosa.
GLI AUTORI
Padre Raniero Cantalamessa, sacerdote cappuccino, è stato per molti anni professore di Storia delle origini cristiane e Direttore del Dipartimento di scienze religiose dell'Università Cattolica del S. Cuore di Milano.
Nel 1980 ha lasciato l’insegnamento accademico per dedicarsi all’animazione spirituale e pastorale, e da allora ricopre l'ufficio di Predicatore della Casa Pontificia; in questa veste tiene ogni anno, in Quaresima e in Avvento, delle meditazioni al Santo Padre, ai Cardinali e prelati di Curia e ai componenti della Cappella papale. Per la televisione conduce su RAI1 la rubrica di cultura religiosa Settimo giorno.
Pubblicato nel 1947 con il titolo ebraico Netivot be-utopia questo libro è un classico delle utopie del Novecento. Attraverso una rilettura dela tradizione socialista, anarchica e marxista, Buber propone una alternativa radicale fra lo stato, accentrato, burocratico, totalitario per vocazione, e la comunità, dialogica, decentrata, in sé già sovversiva. "Fare il possibile e desiderare l'impossibile": si condensa in queste celebri parole di Gustav Landauer il nesso tra messianismo ebraico e anarchia libertaria che Buber riprende per delineare l'utopia del domani, quella nostalgia per ciò che è giusto, da sempre promessa nella Torah. Dinanzi al pericolo di un illimitato potere planetario, una sorta di stato mondiale, viene indicato nel kibbutz, nella comune ebraica, il sentiero impervio di un socialismo anarchico e federalista che esplori e inventi gli infiniti modi in cui comunità autonome e autogestite possano dar luogo a una "comunità di comunità".
Con una nuova traduzione dal testo originale particolarmente attenta alla dimensione letteraria e poetica di Gibran e con un saggio sulla cristologia gibraniana, il libro ricostruisce la figura del Salvatore grazie alle testimonianze di personaggi dell’epoca, alcuni storici altri di pura immaginazione, alcuni chiaramente innestati nei racconti evangelici altri propensi a una libera affabulazione, alcuni sedotti dal suo messaggio altri decisamente ostili. Come pellegrino e forestiero in questo mondo, Kahlil Gibran, poeta dell’Assoluto, scorge in Gesù, Figlio dell’Uomo, il senso ultimo e nuovo dell’intera umanità.
Un’opera unica di grande intensità poetica.
Kahlil Gibran, scrittore, poeta e pittore, nonché drammaturgo, nacque in Libano (villaggio di Bisharri, la Valle dei Cedri) il 6 gennaio del 1883. Trascorse la giovinezza tra Boston, Beirut e Parigi. Nel 1912 si stabilì a New York, dove visse fino alla morte (10 aprile 1931). Nella sua ampia produzione in inglese, spiccano testi di carattere mistico-filosofico, come The Madman (Il folle), The Forerunner (Il precursore), il celeberrimo The Prophet (Il profeta), Sand and Foam (Sabbia e spuma), Jesus the Son of Man (Gesù, il Figlio dell’Uomo), The Wanderer (Il vagabondo) ecc.
La sua corrispondenza con Mayy Ziyadah, grande scrittrice araba, è stata raccolta postuma nel volume Love Letters (Lettere d’amore). Le Edizioni San Paolo hanno inoltre pubblicato il romanzo giovanile Broken Wings (Ali spezzate), le prose lirico-narrative di The Storm (La tempesta), gli atti unici Lazarus and His Beloved (Lazzaro e il suo amore) e The Blind (Il cieco) e alcuni scritti e frammenti inediti, riuniti sotto il titolo La stanza del profeta.
Edoardo Scognamiglio, dottore in Teologia (1997), dottore in Filosofia (2005), è uno dei massimi conoscitori dell’opera letteraria e del pensiero poetico di Kahlil Gibran. Insegna Teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e si occupa di Dialogo interreligioso e dell’islam presso la Pontificia Università Urbaniana (Città del Vaticano). Presso il Convento San Francesco in Maddaloni (Caserta) dirige il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture. È impegnato in notevoli centri accademici per lo studio e la promozione del Dialogo, collabora a molte iniziative editoriali, a riviste e giornali. Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico, ricordiamo: Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica, Milano, Paoline, 2001; Ecco io faccio nuove tutte le cose. Avvento di Dio, futuro dell’uomo e destino del mondo, Padova, Messaggero, 2002; Catholica. Cum ecclesia et cum mundo, Padova, Messaggero, 2004; Henri-Louis Bergson. Anima e corpo, Padova, Messaggero, 2005; Volti dell’islam post-moderno, Città del Vaticano, PUU, 2005.
Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro Giovanni XIII, giunse a Roma nel 1901 per completare gli studi nel Seminario Romano. Da quel lontano anno fino a quando fu eletto al soglio pontificio, il suo rapporto con il Seminario Romano fu intenso. Le 159 lettere raccolte in questo volume, indirizzate ai quattro rettori avvicendatisi alla guida del seminario tra il 1901 e il 1959, sono il documento più nitido di tale rapporto, che è certamente una delle «radici» che alimentarono la sua ricca personalità.
Carlo Badalà, nato a Roma nel 1961, ha insegnato Storia della Chiesa presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Campobasso e successivamente, dal 1995 al 2000, presso l’Istituto superiore di scienze religiose Ecclesia Mater della Pontificia Università Lateranense. Dal 1990 al 2000 è stato, inoltre, responsabile dell’archivio storico del Pontificio Seminario Romano Maggiore.
Meditazione sull’Esodo di don Divo Barsotti apparve la prima volta nel 1967 per i tipi della Queriniana di Brescia; da allora si sono succedute diverse edizioni; la sua forza sta nella convinzione di don Divo che questo libro fondamentale della Bibbia ha ancora e sempre un meraviglioso potere di parlare agli uomini d’oggi.
Lungi dall’essere un freddo e distaccato commento esegetico, il volume si trasforma in un vero e corposo nutrimento per lo spirito dei lettori, che con le parole e gli approfondimenti sapienti di don Barsotti sono guidati a interpretare il loro presente e il loro futuro.
Divo Barsotti (Palaia, 1914 - Firenze, 2006), pochi anni dopo l'ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e di scrittore. Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico, e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. La sua produzione letteraria è notevolissima: più di 150 libri, molti dei quali tradotti in lingue straniere, e diverse centinaia di articoli presso quotidiani e riviste di spiritualità. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, diari e poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell'anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazione sull'Esodo, La teologia spirituale di San Giovanni della Croce, La religione di Giacomo Leopardi, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci, formata da laici consacrati che vivono nel mondo e religiosi che vivono in case di vita comune; in tutto, circa duemila persone. Vicino alla sensibilità del Cristianesimo orientale, Barsotti ha, tra gli altri, anche il merito di avere fatto conoscere in Italia figure di santi della Russia quali Sergio di Radonez, Serafino di Sarov, Silvano del Monte Athos, con il suo lavoro Cristianesimo russo. Ha insegnato teologia per più di trent'anni presso la Facoltà teologica di Firenze e ha vinto diversi premi letterari come scrittore religioso.
Prima o poi le domande arrivano per tutti: Chi siamo? Donde veniamo? Dove andiamo? Che cosa ci attende? Qualunque via si segua,queste domande sono inevitabili.È prezioso allora trovarsi di fronte un interlocutore sorridente,uno barbuto e simpatico come padre Anselm Grün,che offre risposte del tutto personali e che,senza preconcetti,va oltre i confini della scienza.Le domande-risposte raccolte in questo libro sono ben 113 e rientrano nei 7 interrogativi principali, che costituiscono le parti del libro. Grun risponde in modo sempre rispettoso e mai semplicistico o fideistico,aprendo la potenza della domanda e fornendo al lettore gli strumenti e gli argomenti per trovare da solo la propria personalissima risposta.
AUTORE
Anselm Grün,nato nel 1945,a diciannove anni è entrato nel monastero benedettino diMünsterschwarzach (Germania).Dopo aver compiuto gli studi filosofici,teologici e di economia aziendale,dal 1977 è “cellerario”, ossia responsabile finanziario e capo del per-sonale dell’abbazia di Münsterschwarzach.In numerosi corsi e conferenze egli si addentra nei bisogni e nelle domande esistenziali degliuomini.È un apprezzato consigliere spirituale,e da alcuni anni uno tra i più letti autori cristiani.Di lui le Edizioni San Paolo hanno pub-blicato:Il coraggio di trasformarsi.Alla scoperta del dinamismo della vita interiore (19992);Apri ituoi sensi a Dio. Esperienze, suoni, colori e desideri rimossi (2001);Autostima e accettazione dell’ombra. Come ritrovare la fiducia in se stessi (20033);Digiunare.Per il corpo e lo spirito (2003);Nuovi volti di Gesù(2003);Per vincere ilmale. La lotta contro i demoni nel monachesimoantico(20062);Lottare e amare. Come gli uominipossono ritrovare se stessi (20072);Regina e sel-vaggia. Donna, vivi quello che sei! (2005);La gioia dell’armonia(2005);La gioia della gratitudi-ne(2005);La gioia dell’attenzione(2006); La gioia dell’incontro(2006);La gioia della salute (2007);La gioia di chi si contenta(2007); La gioia dell’amore (2007);La fede dei cristiani (2007);I dieci comandamenti (2008);Felicità beata(2008).

