
Il Padre nostro è la preghiera che Gesù consegna ai suoi discepoli, il modello di ogni preghiera cristiana.
Attraverso la domanda: “Venga il tuo Regno” (Mt 6,10), chiediamo che il regno di Dio si manifesti e raggiunga il suo compimento; la sua signoria nelle nostre vite è azione di salvezza e di liberazione dalla schiavitù degli idoli falsi. Il regno di Dio è già presente nella nostra storia, ma in modo ancora incompiuto, come un seme. C’è spazio per la domanda e il desiderio: che il Signore faccia nuove tutte le cose (Ap 21,5). Il cristiano, come pellegrino in cammino verso un cielo nuovo e una terra nuova, coltiva in sé questo desiderio del Regno: è dono che investe la nostra responsabilità di accoglierlo nella vita quotidiana.
Il cristianesimo non è innanzitutto dottrina, morale, esecuzione di riti, ma incontro con la persona concreta e reale che è stato l’uomo Gesù Cristo, incontro che riempie di gioia il cuore e la vita del discepolo. Nell’Evangelii gaudium, “La gioia del Vangelo”, papa Francesco auspica per la chiesa una “conversione pastorale” che significa: “uscire”, per andare verso gli altri, raggiungerli là dove sono, senza giudicare le loro qualità di fede o morali; non voler stare al centro o al di sopra degli altri, ma chinarsi umilmente ai loro piedi per lavarli, averne cura, servirli.
Il documento mette a fuoco il cammino che la comunità cristiana deve fare per incontrare con coraggio la società di oggi, e ha chiaramente i tratti di una provocazione: vuole scuotere e generare un mutamento del vivere della chiesa e dei cristiani in mezzo all’umanità.
Quest'opera costituisce una singolare testimonianza di come il Cardinale Martini si è fatto carico di condurre la Chiesa affidata alla sua guida di pastore nel cammino di evangelizzazione del mondo contemporaneo, con una specifica attenzione per quella forma tipica che sono le missioni popolari. Questi documenti sono indicazioni operative concrete, calate nel vissuto di comunità parrocchiali impegnate a diventare missionarie.
Nelle dense pagine che lo compongono, il testo ci fa guardare al ministero di Francesco, alle sue parole e ai suoi gesti facendoci scorgere, come in controluce, l'evento del Concilio e l'afflato che lo ha accompagnato. Lo spirito conciliare emerge nitido e chiaro, nel progetto di Francesco di una Chiesa più giovane e aperta al mondo. Il libro, che riporta testimonianze di teologi e storici, aiuta a comprendere quanto e come il magistero conciliare riecheggi nel pontificato di Francesco.
Madre Teresa di Calcutta ha raccolto in questo libro 365 pensieri, brevi parabole e riflessioni sulla fede, l'amore per il prossimo e per Dio.
Questo libro racconta il ritorno alla fede di Leonardo Mondadori, oggi al vertice della casa editrice che porta il nome del nonno Arnoldo. Un'educazione non strettamente religiosa, due divorzi, tre figli, gusti e abitudini della borghesia laica milanese. In seguito però qualcosa è cambiato. Si è realizzato un incontro imprevisto che ha dato un nuovo senso alla sua vita. Per condividere con quanti più possibile la sua gioiosa scoperta, Leonardo ha deciso di parlarne con Vittorio Messori, lo scrittore cattolico, giunto anch'egli alla fede da una formazione laica.
In questo volume Vittorio Messori si fa cronista e sottopone a uno stringente interrogatorio sui grandi temi della fede e della religione cristiana quarantasette personaggi della cultura italiana e internazionale: da Umberto Eco a Hans Küng, da Jean Guitton a Pietro Citati, da Leonardo Sciascia a Elémire Zolla.
"Perché continui a rovinare te stesso e la creazione con tanta leggerezza e superficialità?" domanda il Creatore in una parabola araba.
In una società segnata dalla fretta e dall'indifferenza, in cui uomini e donne si agitano in modo frenetico e insensato, Gianfranco Ravasi invita a fermarsi almeno un istante ogni giorno per ascoltare, tra le chiacchiere e il brusio ininterrotto, una parola che faccia fremere la coscienza e ripeta quell'antica domanda. Le 366 "sentenze" raccolte in questo libro sono l'occasione per altrettante riflessioni, segnate dalla spiritualità cristiana, ma destinate anche a chi è agnostico o semplicemente alla ricerca.
Scrittori, filosofi, mistici e scienziati di tutti i tempi scuotono il nostro animo intorpidito con la forza e l'intelligenza del loro pensiero. Ogni frase suscita il commento pacato ma partecipe dell'autore, che non esita a parlare di vita e di morte, di bene e di male, di amore e di odio, di giustizia e di passione. Ma che esprime pure, con franchezza, un giudizio sui reality show, i divi del calcio, il mondo del gossip, i maghi e i cartomanti.
Fonte di peccato e di condanna morale per le religioni, all'origine di ogni "cattivo piacere" per i moralisti, il vizio ha suscitato in ogni epoca l'interesse dell'etica, dell'arte e della filosofia. Ma che cos'è veramente il vizio e come mai da sempre ci lusinga, ci attrae e ci seduce molto più della virtù? Gianfranco Ravasi ci accompagna in un percorso affascinante e originale alla scoperta dei "sette vizi capitali" - superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia e pigrizia -, dimostrandoci come siano tratti permanenti e sempre attuali della realtà umana. Una ricostruzione ricca di citazioni colte e aneddoti sottili, in cui "ogni vizio ha la sua trattazione specifica, secondo le sue tipologie e il diverso rilievo che occupa nella gerarchia dell'immoralità", che può anche risultare "un sano esercizio di autocoscienza: si potrà dire di conoscere bene se stessi quando si scopriranno in sé più difetti di quanti gli altri riescano a vedere".
Per spezzare la meccanica ripetitività del quotidiano e vincere l'inerzia di un riposo inteso come mera fuga ed evasione dalla fatica del vivere, la cultura umana ha accumulato nei secoli parole preziose, essenziali, cariche di poesia e saggezza, in grado di creare o allargare spazi di intima riflessione. E da questo tesoro di inestimabile valore che Gianfranco Ravasi attinge ancora una volta, proponendo una scelta di citazioni letterarie, poetiche e filosofiche da cui trae lo spunto per brevi e appassionati commenti. William Shakespeare, Lev Tolstoj, Catullo, Simone Weil, Confucio, Albert Einstein, ma anche Woody Allen, "Che" Guevara, Giorgio Gaber: pensieri, intuizioni che illuminano interiormente, aiutando ciascuno di noi a coltivare, ogni giorno dell'anno, un'"oasi di silenzio" nel fragoroso deserto di apatia morale e superficialità che ci circonda. Solo la contemplazione, vera e propria "fonte d'energia", può infatti restituire vitalità alla nostra anima. In una società come quella attuale, ciecamente votata alla produttività e all'azione, è la diga che tiene alto il livello dell'acqua dissetante e purificatrice nel bacino della coscienza, afferma l'autore, facendo propria l'immagine di uno scrittore agnostico e "indifferente" come Alberto Moravia.
Ci sono parole nelle Sacre Scritture delle quali, per la loro importanza e ricorrenza, vorremmo conoscere il significato storico, simbolico, etimologico. Acqua, Angeli, Adulterio, Giustizia, Morte, Satana, Verginità, Vita, e così per molte altre, Ravasi offre una scheda completa. A queste voci fondamentali se ne aggiungono numerose altre che costituiscono vere curiosità per una più approfondita conoscenza del vocabolario della fede. Che vuoi dire Abbadon, Ziqqurrat, Idolotiti, Litostrato? Ma ci sono anche termini in apparenza più comuni come Zizzania, Vento, Impudicizia di cui Ravasi definisce il senso e l'uso.