
Raccolta di saggi del cardinale Anastasio Ballestrero sul Carmelo teresiano e le sue principali problematiche. Vengono qui raccolti da padre Giuseppe Caviglia alcuni saggi sulla problematica all'interno del Carmelo riformato da Teresa di Gesu: le radici della vocazione carmelitana e le sue specificita; la sua indole contemplativa e apostolica; le linee per un possibile rinnovamento della vita religiosa carmelitana. Viene poi presentata la collocazione dei tre Dottori della Chiesa carmelitani, santa Teresa d'Avila, santa Teresa di Lisieux e san Giovanni della Croce, nell'oggi che il cristianesimo vive.
Come sempre nella Chiesa, le grandi rivoluzioni non accadono improvvisamente. Esse vengono preparate lungo tempo innanzi dall'intelligenza credente e, spesso, dalla sofferenza di molti cristiani che, pur incompresi, profeticamente, intuiscono il nuovo e tentano di rispondervi con pertinenza umana e cristiana. Padre Pierre Teilhard de Chardin fu uno di questi. Scienziato e gesuita, mistico e filosofo, innamorato di Dio e del mondo, egli seppe far dialogare teologia e scienza, in modo da trasformare la reciproca supposta estraneità, in una visione globale di senso. Il suo messaggio, di cui questo libro è una breve introduzione, resta di grande attualità: guardare al mondo con simpatia per potenziare in esso l'Ambiente Divino.
Tre grandi figure per indicare tre modi francescani di andare a Dio: la mistica, la natura, l'esistenza. San Bonaventura, Ruggero Bacone, Giovanni Duns Scoto appartengono al secolo d'oro dell'ordine, il XIII: un italiano, un inglese e uno scozzese, che approdano all'università teologica più prestigiosa del tempo, Parigi, vi sviluppano il proprio pensiero. Bonaventura esalta nella teologia e nella mistica l'acme di ogni genere di esperienza intellettuale; Bacone è soprattutto scienziato, ad altissimo livello, oltre che teorico della conoscenza in rapporto alla fede; il pensiero di Duns Scoto, noto ai filosofi per l'acume delle sue interpretazioni aristoteliche, è qui analizzato nelle ripercussioni di carattere esistenziale.
Un libro del 1942, dedicato a J.R.R. Tolkien e a monsignor F. Olgiati, composto da trentuno lettere che Satana scrive al nipote Malacoda, "diavolo custode" incaricato della dannazione di un uomo. Una profonda riflessione sulla religione in forma estrosa e scanzonata.
Clive Staples Lewis (Belfast 1889 - 1963) insegnò a lungo Letteratura inglese medievale all'Università di Oxford e fu grande amico di J.R. Tolkien, con il quale fondò il gruppo degli Inklings. Autore di importanti testi di argomento letterario e religioso, fu anche scrittore prolifico e popolarissimo (le sue opere più note sono Lontano dal pianeta silenzioso, la trilogia fantascientifica Perelandra e Le lettere di Berlicche). Per i ragazzi scrisse sette romanzi ambientati nel mondo fantastico di Narnia, che hanno avuto un immediato successo in tutto il mondo. Dal volume Le Cronache di Narnia. Il leone, la strega e l'armadio è stato tratto un film largamente apprezzato nel 2005
Questo libro racconta il ritorno alla fede di Leonardo Mondadori, oggi al vertice della casa editrice che porta il nome del nonno Arnoldo. Un'educazione non strettamente religiosa, due divorzi, tre figli, gusti e abitudini della borghesia laica milanese. In seguito però qualcosa è cambiato. Si è realizzato un incontro imprevisto che ha dato un nuovo senso alla sua vita. Per condividere con quanti più possibile la sua gioiosa scoperta, Leonardo ha deciso di parlarne con Vittorio Messori, lo scrittore cattolico, giunto anch'egli alla fede da una formazione laica.