
Sulle ali del titolo «Il grido che tocca il cuore» sono raccolte le preghiere di papa Francesco negli anni del suo pontificato. Sono preghiere composte e pregate da lui durante i suoi viaggi apostolici, per azioni liturgiche e pastorali, visite apostoliche e incontri personali e pubblici. Fanno parte dei suoi discorsi, dei suoi messaggi e dei suoi scritti. Scandiscono la sua visione pastorale mondiale: dare lode a Dio Trinità Padre, Figlio, Spirito Santo e al contempo rimanere connessi alla realtà umana concreta, universale. Diventano suppliche per ciò che ci affligge; richieste di compassione, di pace, di perdono, di suffragio... e si traducono anche in struggenti inviti a umanizzarci, a fraternizzare, a renderci attenti agli altri..., a prendercene cura.
Breve biografia e selezione di testimonianze e riflessioni di Madre Teresa di Calcutta, la "suora dei bassifondi", nota per la totale dedizione a favore dei poveri, dei dimenticati e degli indesiderati. Proclamata santa il 4 settembre 2016.
Breve biografia e antologia di brani dei numerosi scritti di Tonino Bello (1935-1993), vescovo di Molfetta, pastore noto e amato per le attenzioni ai semplici, ai poveri e agli emarginati della sua terra. Si tratta di testi straordinari per l'originale e incisiva concretezza delle immagini, la forza delle esortazioni e la poesia della spiritualità palpitante d'amore per Dio e per l'uomo. Tonino Bello, innamorato della Chiesa pugliese, la servì con instancabile dedizione per tutta la vita, donandole anche nella fatica della malattia il suo «ti voglio bene». Si batté perennemente contro ogni forma d'ingiustizia ai danni dei più deboli e seppe riconoscere anche negli ultimi la preziosa dimora di Dio, riempiendo di senso profondo il dolore e sostenendo i sofferenti con ineguagliabili parole di speranza.
In meno di un anno di pontificato, papa Francesco ha già compiuto una sorta di rivoluzione dolce, scandita da una serie di mosse inattese e inaugurata dalla scelta epocale di assumere il nome del santo di Assisi. C'è di che ben sperare, e così fa il teologo statunitense Matthew Fox, da tempo in attesa di un segnale di rinnovamento da parte del Vaticano. Per questo Fox, ex domenicano espulso dall'ordine dal cardinale Ratzinger, si arma di penna e decide di indirizzare una serie di appassionate lettere al nuovo "vescovo di Roma". Sono molte le sfide che attendono Francesco, cui spetta il compito, che già fu del suo omonimo, di "riparare" una "Chiesa in rovina" e possibilmente traghettarla verso il futuro. Nelle sue otto lettere, Fox le cita tutte: recuperare il rapporto con il sensus fidelium, il popolo della Chiesa; sciogliere il nodo del celibato e del sacerdozio femminile; predicare la sacralità della creazione per affrontare l'emergenza ecologica; mettere fine agli scandali sessuali e ripulire la Curia; riportare in auge un vero ecumenismo; svincolare la Chiesa dagli affari finanziari; tenere vivo il dialogo con la scienza e saper coinvolgere i giovani. Le parole che oggi Fox rivolge al nuovo pontefice sono gravide di speranza, evocano la possibilità di una rinascita, lasciano intravedere la costruzione di una Chiesa futura più saldamente fondata su quella delle origini.
La vita di Divo Barsotti (Palaia [PI], 25 aprile 1914 - Settignano [FI], 15 febbraio 2006) ha compreso quasi tutto il Novecento e si è affacciata sul nuovo millennio. A un decennio dalla sua morte, la sua figura di sacerdote, mistico e letterato è stata illuminata dalla ristampa di molte sue opere e da uno studio biografico "interno" alla Comunità dei Figli di Dio da lui fondata, mentre incominciano ad apparire anche studi su periodi e aspetti specifici della sua vita. L'autrice propone una biografia più agile, che sempre rispettando la completezza dell'informazione si centri sul valorizzare la sua identità di uomo di fede e di scrittore, vedendolo anche dall'"esterno" della sua Comunità, dentro la temperie del suo secolo XX.
«Sembriamo tutti giudici mancati, ma Dio perdona chi non giudica i fratelli.» Così, in una messa a Santa Marta, papa Francesco sottolinea come il giudizio verso l'altro sembra aver sostituito la misericordia cristiana. Lo stesso papa, del resto, è costantemente criticato; alcuni lo hanno addirittura bollato come eretico, chiedendone le dimissioni. Una storia per molti versi speculare a quella di san Francesco d'Assisi che, nel corso della sua vita, dovette passare attraverso ben tre processi. Il primo, mosso dal padre Pietro di Bernardone, terminò con uno dei gesti più eclatanti e significativi mai raccontati nelle vite dei santi, la «spoliazione». Il secondo, noto come il processo del «Signor Papa», ha come protagonista Innocenzo III ed è una parte centrale del complicato percorso che portò all'approvazione della Regola. Il terzo, infine, scatenato dai dissidi sull'interpretazione della Regola che avevano causato numerose dispute tra i frati, terminò con la decisione di Francesco di rassegnare le dimissioni dalla guida del suo stesso Ordine. Partendo dal racconto di questi tre episodi, Enzo Fortunato riflette sulle somiglianze tra la vita del Santo e quella di papa Francesco. Entrambi, come Gesù, non giudicano mai l'altro, ma sono continuamente sotto giudizio. Il ritorno dello spirito francescano veicolato dal papa, infatti, ha scosso dalle fondamenta una Chiesa arroccata e autoreferenziale che rischiava di perdere di vista il messaggio più autentico del Vangelo: l'amore verso gli ultimi. Come scrive il cardinale Matteo Maria Zuppi, «una delle chiavi di lettura offerta da padre Enzo Fortunato sta nel modo in cui entrambi - il Santo e il papa - rispondono ai loro accusatori. O, come sarebbe meglio dire, il modo in cui non rispondono. Non si tratta di eludere il confronto, ma di ribaltare il piano e la logica dell'accusa. Questa, infatti, alimenterebbe soltanto l'odio e il rancore. La logica del cuore apre invece lo spazio a un altro modo di intendere la relazione umana».
Dalle pagine dell'Huffington Post, padre Enzo Fortunato ci consegna uno spaccato del mondo contemporaneo letto dal punto di vista francescano. Con le parole e i gesti di papa Francesco, al seguito del santo di Assisi, si affrontano i temi della fame nel mondo, delle guerre, delle persecuzioni, della custodia del creato, ribadendo la necessità di "andare incontro agli altri, verso le periferie del mondo, verso quelli che sono più lontani, che più hanno bisogno di consolazione", nella consapevolezza che "l'altro non è un problema, ma la soluzione".
Esperti e studiosi sviluppano i vari aspetti del tema «pensare formativo»: da quello biblico-teologico a quello psico-pedagogico, fino a illustrare più da vicino le caratteristiche francescane della formazione, specialmente alla vita di comunità.
L'umanizzazione del lavoro, che è il grande tema dell'età moderna, si è riproposto nel mondo globale di oggi, caratterizzato dalle nuove schiavitù. Se ne è occupata soprattutto Simone Weil, filosofa, mistica francese, militante sindacale e politica, che alla riflessione sul suo lavoro ha affiancato l'esperienza personale di una non trascorso in fabbrica. Entrando in contatto con il lavoro sventura, inteso come oppressione che rende muto il pensare, la ricerca di Simone Weil è volta al possibile riscatto dei lavoratori dallo sradicamento.
n questo intenso colloquio con il saggista Marco Roncalli, il vescovo-teologo Bruno Forte mette in relazione teologia e filosofia, religione ed estetica, educazione e vita quotidiana. Un libro che racconta la ricerca di Dio nel nostro tempo segnato dai problemi del confronto tra identità e dialogo, della globalizzazione e del futuro del cristianesimo, affrontando temi e interrogativi che toccano la vita di credenti e non credenti.
Uno dei teologi più noti (Bruno Forte) e un famoso biblista (Sergio Quinzio) si confrontano su uno dei mali più sentiti e poco dibattuti dell'uomo contemporaneo: la solitudine.
Un'analisi con voci autorevoli sull' "enciclica dei due papi". La storia, la teologia, l'esegesi biblica, la filosofia, la pedagogia, l'impatto mediatico di un testo che ha al centro il tema cristiano per eccellenza: la fede. Per capire quello che Papa Francesco ha definito "un testo forte". Ora quel testo, la prima enciclica di Papa Bergoglio, ma cominciata da Benedetto XVI, è finalmente a disposizione di credenti e non credenti , in una edizione commentata da noti studiosi che offrono preziose chiavi di lettura.