
I due famosi autori fanno convergere con naturalissima sintonia i loro talenti nell’impresa di commentare l’itinerario liturgico della Quaresima. Con l’acume sapiente dell’esegeta che sa di servire il popolo di Dio avvicinandogli il pane della Parola, e con la preveggenza acuta del poeta che coglie il punto d’innesto tra essa e la vita. I commenti di Turoldo e Ravasi evocano passo dopo passo le gesta e i simboli della storia biblica riproposti nei segni liturgici, rendendoli anch’essi parlanti nell’oggi vissuto dal popolo di Dio. L’esodo, il deserto, il fuoco, l’acqua, la luce, il digiuno e il convito, l’invocazione e la lode, l’attesa e la sorpresa.
David Maria Turoldo, nato a Coderno del Friuli nel 1916, sacerdote dei Servi di Maria dal 1940, è vissuto per quindici anni presso il Convento milanese di San Carlo al Corso. Nominato parroco di Sant’Egidio a Sotto il Monte Giovanni XXIII, da quest’abbazia diresse il Centro Studi Ecumenici Giovanni XXIII fino alla morte, sopraggiunta nel febbraio 1992. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Il diavolo sul pinnacolo (19925); Via crucis. Il cammino verso la vita (20026); Amare (200121); Opere e giorni del Signore (in collaborazione con G. Ravasi, 19923).
Gianfranco Ravasi è nato nel 1942. Sacerdote della diocesi di Milano, è docente di esegesi biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, membro della Pontificia Commissione Biblica, prefetto della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana. Ha diretto (con P. Rossano e A. Girlanda) il Nuovo dizionario di teologia biblica (Ed. San Paolo, 20017). Autore di numerose pubblicazioni e di saggi, collabora a diverse riviste scientifiche e divulgative. Tra le opere pubblicate presso le Edizioni San Paolo segnaliamo: “Lungo i fiumi”. I Salmi (in collaborazione con D. M. Turoldo, 200312); Il Cantico dei cantici (20018); Qohelet (20013); Vieni, Signore Gesù (1990); Il Giordano (19933); L’Albero di Maria. 31 icone bibliche (19942); La Parola e le parole (19992); I monti di Dio (2001); Fino a quando, Signore? (2002); I comandamenti (2002); «Viviamo ogni anno l’attesa antica» (2002).
"È Natale" dice il grande evento dell'incarnazione del Verbo, sconvolgente e perenne novità nella storia e in ogni storia del farsi carne della parola divina, e, insieme, il ripetersi rituale di una celebrazione entrata nella civiltà, che ha creato costume, con tutte le sue contraddizioni. Turoldo, con il tipico suo linguaggio di fede pura, immediata, e di denuncia senza veli dell'ipocrisia e della scandalosa, perfino orrenda, lontananza dal senso della festa, riporta il lettore al centro del gioioso annuncio di liberazione e all'inesauribile principio di umanità che scaturisce dalla presenza in mezzo a noi del Figlio di Dio.
"È Natale" dice il grande evento dell'incarnazione del Verbo, sconvolgente e perenne novità nella storia e in ogni storia del farsi carne della parola divina, e, insieme, il ripetersi rituale di una celebrazione entrata nella civiltà, che ha creato costume, con tutte le sue contraddizioni. Turoldo, con il tipico suo linguaggio di fede pura, immediata, e di denuncia senza veli dell'ipocrisia e della scandalosa, perfino orrenda, lontananza dal senso della festa, riporta il lettore al centro del gioioso annuncio di liberazione e all'inesauribile principio di umanità che scaturisce dalla presenza in mezzo a noi del Figlio di Dio.
Questo libro affronta una tematica poco esplorata, nella sua sistematicità, dalla teologia cristiana, anche se, nel corso dei secoli, ci sono stati alcuni grandi esponenti del laicato cattolico che si sono ispirati alla secolarità consacrata della Madre di Dio per praticare la missione evangelizzatrice della Chiesa e cercare il Regno di Dio, trattando e ordinando, le cose temporali secondo Dio. La prima parte racconta la mariologia di Giuseppe Lazzati, che ripropone un nostro studio del 2003, poco conosciuto e poco studiato. La seconda parte ha per titolo "Per un laicato misericordioso e fraterno" e mette a fuoco le coordinate dottrinali e operative che i fedeli laici sono chiamati a tenere presenti, per vivere, da cristiani e da cittadini, i contenuti spirituali e morali espressi dalla Bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia, indetto da Papa Bergoglio. La terza parte descrive la realtà di un laicato solidale per un'ecologia integrale: un aspetto importante e decisivo che connette il valore della solidarietà cristiana alla "cura della casa comune", così come interpretata dalla Sacra Scrittura, dalla tradizione e dal magistero conciliare e di Papa Francesco, nell'enciclica Laudato si'. La quarta parte tematizza le implicazioni laicologiche della mariologia di Papa Francesco dalla "Lumen fidei" alla "Laudato si'".
«È suonata l’ora del mondo». La vivacità della parola di Balthasar è un appello rivolto alla riflessione teologica contemporanea: l’interrogazione critica della propria epoca è cruciale per svelare che ogni tempo possiede le risorse determinanti il valore della storia, in favore di tutti. Il volume, frutto d’un seminario di ricerca svoltosi presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano nel biennio 2016-2018, si confronta con il pensiero balthasariano a partire dal saggio La domanda di Dio dell’uomo contemporaneo. Le tesi del saggio vengono inquadrate nel contesto dell’ampia produzione balthasariana, oltre che messe in rapporto ad altri significativi paradigmi speculativi, di modo che ne emergano le questioni teoriche decisive.
Il volume contiene il frutto di un progetto d'indagine promosso dall'area di ricerca SEFIR dell'ISSR Ecclesia Mater. SEFIR da quasi vent'anni offre un qualificato luogo di incontro e dialogo a teologi, filosofi, storici della scienza e cultori di discipline quali la matematica, l'informatica, la fisica, la chimica, la biologia, l'ingegneria, etc. In tale contesto non sorprende l'interesse per il rapporto che ha avuto con la matematica una figura significativa come quella di Rosmini.
Questa ricerca scientifica mette in rilevo come Martini riesca a fare della Parola un metodo per tenere sempre unito il rapporto uomo-Dio-Chiesa. Essendo uno studio di teologia spirituale sulle Lettere pastorali di Carlo Maria Martini, avente come metodo l'ascolto della Parola, sono adottate quali metodologie più appropriate il metodo analitico-descrittivo e quello deduttivo. Vengono presi in considerazione i molteplici testi della Sacra Scrittura che Martini assume come punto di riferimento per sviluppare i diversi argomenti riguardanti la materia spirituale, pastorale e pedagogica, cercando di darne una lettura analitica e descrittiva che individui l'attualità e il messaggio spirituale ed educativo che essi contengono e propongono alla nostra società odierna. La presente proposta di ricerca non pretende di offrire una presentazione esaustiva dell'intera opera di Carlo Maria Martini, ma intende piuttosto soffermarsi a cogliere la proposta spirituale e pedagogica, di forte ispirazione ignaziana, che egli ha elaborato nelle Lettere pastorali e che, coerentemente, ha applicato nel suo ministero episcopale.
Il libro, attraverso giochi, storie, attività, colori? e qualche consiglio di papa Francesco, accompagna i bambini, in modo leggero e coinvolgente, a confrontarsi su alcuni fondamentali valori, necessari per crescere e vivere bene, con gli altri, in modo positivo e costruttivo. Inoltre fornisce un gioco dell'oca per aiutare i bambini a far sintesi dei valori su cui, giocando, sono stati accompagnati a riflettere. Le tematiche rendono il testo consigliabile sia a livello catechistico, sia umano-formativo e quindi a scuole primarie e in famiglia. Età di lettura: da 8 anni.
Com’era davvero Joseph Ratzinger da studente e poi da professore? Come seguiva le lezioni, e come le teneva? Che rapporti aveva con i suoi colleghi? Come viveva le tante circostanze che fanno parte della vita universitaria? Soprattutto:come lo vedevano i suoi ex studenti? Sono loro che raccontano soprattutto i tanti gesti di gratuità e di continua disponibilità che irrigavano le ore passate insieme al professore, i fatti di quella pazienza che per Ratzinger è “la forma quotidiana dell’amore”. Un libro di memorie che ricostruisce il percorso intellettuale dell’attuale papa Benedetto XVI.
AUTORE
Gianni Valente è giornalista della rivista 30 Giorni.
Gianni Valente ricostruisce con grande attenzione la cronaca dell’avventura conciliare di Joseph Ratzinger, così come essa emerge nei documenti e nelle testimonianze rintracciabili negli archivi e nelle pubblicazioni sul Vaticano II. Che cosa ha fatto Ratzinger al Concilio? Ha dato un contributo personale alla stesura dei documenti conciliari? In quali battaglie si è speso? Quali idee e quali pensieri accendeva in lui la sequenza di eventi e di colpi di scena che hanno scandito le quattro sessioni conciliari? Quali erano i suoi amici e i suoi interlocutori dialettici? Seguendo Ratzinger nell’ordito concreto delle riunioni, dei voti, delle discussioni, nel lavoro di stesura e correzione dei testi del Concilio, si può cogliere la bussola che lo ha guidato nell’attraversare la propria esperienza conciliare e le stagioni successive, facendosi carico delle responsabilità di volta in volta assunte, fino a quella – umanamente vertiginosa – di successore di Pietro.
Gianni Valente è nato e vive a Roma. Si è laureato in storia religiosa dell’Oriente cristiano, con una tesi sui cattolici indiani malabaresi e malankaresi e la loro partecipazione al Concilio Vaticano II. È stato redattore della rivista internazionale «30Giorni», per la quale ha anche realizzato reportage sulla vita delle comunità cristiane dalla Cina, dalla Russia e da diversi Paesi dell’America Latina e del Medio Oriente. Attualmente è redattore presso l’agenzia «Fides», organo d’informazione delle Pontificie Opere Missionarie. Collabora con la rivista italiana di geopolitica «Limes» e con «Vatican Insider», il portale plurilingue online del quotidiano «La Stampa» dedicato all’informazione globale sull’attività della Santa Sede e le vicende delle comunità cristiane in tutto il mondo. È autore dei volumi Il Tesoro che fiorisce. Storie di cristiani in Cina (Roma, 2002); Ratzinger professore (Edizioni San Paolo, 2008) e Ratzinger al Vaticano II (Edizioni San Paolo, 2013).
Chi è questo papa venuto "dalla fine del mondo"? L'arcivescovo di Buenos Aires, gesuita, è conosciuto in Argentina per la sua sensibilità pastorale, il suo stile semplice di vita, l'attenzione ai poveri e alle questioni sociali. Autore di incisivi testi di spiritualità e preoccupato, tra i suoi interventi pastorali recenti si ricorda anche una decisa presa di posizione in favore del battesimo dei figli di madre single. Ha promosso l'evangelizzazione nelle periferie. Il libro di Gianni Valente ci introduce nel passato e nell'animo del nuovo vescovo di Roma, che non a caso ha scelto di chiamarsi "Francesco".

