
Il volume raccoglie le meditazioni tenute dall'Autore in occasione della visita di papa Benedetto XVI per il VII Incontro Mondiale delle Famiglie a Milano nel giugno 2012. Concepite come un piccolo itinerario lungo il solco della traditio, esse illuminano il singolare ministero ecclesiale del successore di Pietro. Sono come le tavole delle quali si serve il teologo per rievocare la vitalità di un ministero che è impossibile illustrare senza illuminare, nello stesso tempo, la cura del Signore per la Chiesa dei suoi. Le quattrodici meditazioni sono come uno sceneggiato: i diversi aspetti del ministero petrino appaiono sempre iscritti in uno scenario di Chiesa. Noi ci siamo sempre: tra Gesù e Pietro, fra la comunità cristiana di Roma e le venerabili comunità dei padri della nostra fede, fra i pensieri e le esortazioni dei successori di Pietro e i passaggi d'epoca e di civiltà che hanno segnato la strada fino a oggi.
Nell'estate del 1940, un ragazzo di undici anni ascoltò il padre che leggeva e spiegava ai fratelli maggiori l'Inferno di Dante; le due estati seguenti toccò a Purgatorio e Paradiso. Mezzo secolo più tardi proprio quel ragazzo, Vittorio Sermonti, avrebbe letto e spiegato Dante ai microfoni della radio e in letture pubbliche affollatissime. E grazie a questa edizione definitiva di un classico di alta divulgazione, i lettori italiani hanno di nuovo la possibilità di accostarsi a una poesia capace di illuminare anche il nostro tempo. I quattro volumi sono raccolti in un cofanetto.
Il cammino interiore e il percorso di vita di un sacerdote che ha lasciato una traccia indelebile nella nostra vita e nella cultura europea.
Nel vivace dibattito suscitato dall'"Amoris laetitia", i più severi critici «conservatori» di papa Francesco finiscono per trovarsi d'accordo con i suoi più entusiasti sostenitori «progressisti»: entrambi, da punti di vista opposti, considerano infatti il papa argentino un rivoluzionario che ha modificato la dottrina tradizionale della Chiesa, introducendo la dirompente novità del primato della coscienza individuale sulle norme morali oggettive insegnate dal magistero ecclesiastico. Attraverso un'analisi teologico-morale dei passaggi più importanti del capitolo VIII del documento pontificio e delle principali interpretazioni che ne sono state date, questo saggio dimostra che non è così. L'"Amoris laetitia" è in piena continuità con il magistero dei papi precedenti, anche là dove apre la possibilità, «in certi casi», di ammettere i divorziati risposati ai sacramenti della riconciliazione e dell'eucaristia. Lo scopo di questo libro è dunque di mostrare che il pluralismo pastorale non sfocia, necessariamente, nel relativismo dottrinale e che la decisione di concedere i sacramenti a chi si trova in una situazione «oggettiva» di peccato non esclude che, in altri casi, si possa altrettanto legittimamente decidere di non concederli.
«In ordine ad un'adeguata relazione con il creato, [...] non si può proporre una relazione con l'ambiente a prescindere da quella con le altre persone e con Dio» (Papa Francesco, Laudato si', n. 119). Pur da ambiti disciplinari diversi, gli Autori dei diversi saggi concentrano l'attenzione su quell'ecologia integrale che costituisce il cuore dell'Enciclica di papa Francesco sulla cura della casa comune. Una ecologia che coinvolge le dimensioni umane e sociali, il valore e il senso della vita umana inscindibilmente legati alla questione ambientale e all'impegno per custodire e salvaguardare l''avvenire delle future generazioni.
Il presente volume , che l'autore stesso definisce nella Prefazione di "linguistica militante" è destinato a lettori non-specialisti e mette insieme un centinaio di articoli giornalistici sulla lingua contemporanea affrontando un arco cronologico che va dal 2000 al 2015. Le osservazioni sulla lingua del Pontefice mettono in rilievo le esigenze espressivo-comunicative del "Sommo Locutore" che, per far fronte alla necessità di trasmettere un messaggio immediato, genera possibilità strutturali della lingua e della grammatica italiana anche inedite. Ciò dimostra come il Pontefice "allofono" - italiano e straniero - esca fuori dagli schemi dando prova di una creatività linguistica tutta italiana. Il filo rosso che attraversa il volume è costituito dal problema della grammatica, della norma, delle regole, dell'errore, oggetto di analisi e spiegazioni assenti nella maggior parte dei testi istituzionali (dizionari e grammatiche). La struttura del testo è modulare e consente al lettore di costruire da sé il suo percorso di lettura potendo iniziare liberamente da qualsiasi capitolo. Oltre al linguaggio di Papa Francesco sono presenti osservazioni sulla lingua degli italiani e sul linguaggio delle istituzioni, dei politici, dei letterati, degli studiosi, dei presentatori.
Ragione e fede sono state spesso rappresentate come opposte, inconciliabili tra loro, con grave detrimento dell’una e dell’altra.
Infatti una ragione che non sia chiusa in sé stessa scopre un’intima vocazione a ciò che la precede e la supera, a una pienezza che l’uomo non può darsi da sé e che pure attende.
Proprio l’esperienza di una inestinguibile attesa porta l’uomo a mettersi in cammino per scoprire ciò che può dare alla propria vita una prospettiva di ferma e sicura speranza.
A sua volta la fede, se non vuole cristallizzarsi e ridursi a dottrina, ha bisogno dell’uomo che interroga e che cerca. Ciò che la ostacola non è il domandare, ma, al contrario, la chiusura a ogni forma di domanda.
Queste pagine ripercorrono il magistero di Benedetto XVI, seguendo quello che lui stesso ha indicato come filo rosso del suo pensiero: il rapporto tra fede e ragione. Non si tratta di una questione accademica, bensì del futuro di ciascuno, della Chiesa e dell’intera umanità.
Una fede separata dalla ragione, infatti, è inevitabilmente separata dalla vita e non sa più indicare la strada dove si incontrano la libertà dell’uomo e il dono che Dio fa di sé.
Prefazione di Christoph Ohly
Postfazione di Andrea Bellandi
E’ una raccolta di pensieri, in parte inediti, di Carlo Carretto, appartenenti a diverse fasi della sua vita. Alcuni (i primi nella pubblicazione) ordinati e scritti da lui stesso su quaderni o schede, pronti per dettare meditazioni, conferenze, omelie. Quelli più antichi, risalenti al periodo laicale, ne esprimono ancora oggi tutta la tensione spirituale. I pensieri sono divisi in dieci sezioni, dal percorso della fede, al nostro rapporto con Dio, dall’amore nella concretezza della vita, alla preghiera, con un breve finale omaggio a Maria. La raccolta dei pensieri è introdotta da una “autobiografia”, scritta in realtà dal curatore, e una Presentazione in cui sono illustrati i temi di riflessione cari a Carretto. Conclude il testo una Nota bibliografica con le opere di e su Carretto.
Madre Teresa di Calcutta, avvolta nel suo sari bianco e azzurro, ha portato amore e conforto ai più poveri tra i poveri, cercando sempre il Cristo sofferente tra i malati, i nullatenenti e i diseredati. Nata e cresciuta a Skopje, nel 1928 entrò nelle Suore di Loreto e l'anno successivo giunse in India. Nel 1946 ricevette "la chiamata nella chiamata": "Sentivo che il Signore mi chiedeva di rinunciare alla vita tranquilla all'interno della mia congregazione religiosa per uscire nelle strade a servire i poveri". Nel 1950 fondò quindi le Missionarie della Carità e iniziò ad assistere indigenti, moribondi e lebbrosi. Grande amica di Giovanni Paolo II, nel 1979 ricevette il Premio Nobel per la pace, a motivo del suo impegno e del rispetto per il valore e la dignità di ogni singola persona. È stata proclamata beata nel 2003 ed è in corso il processo di canonizzazione.
Un quasi secolare luogo comune fa del Cardinale John Henry Newman (1801-1890) il precursore, quasi il padre nobile, del modernismo classico e, quindi, della nouvelle theologie, fino ad attribuirgli le radici degli elementi più novativi del Concilio Vaticano II. Niente di più falso e di più distante dalla granitica, lucida e razionale Fede cattolica del grande convertito inglese, beatificato da Benedetto XVI il 19 settembre 2010: risposta alta e forte a quei vasti settori della Chiesa cattolica, non solo inglese, che antepongono il dialogo ecumenico alla riaffermazione del dogma. Il Cardinale Newman, infatti, combatté, sinceramente e lealmente il liberalismo, tracciando, con metodo sistematico e analitico, uno dei profili più reali dell’Europa in fase di corruzione, di abbandono della civiltà cristiana, di incalzante apostasia. Dal ponte della propria nave riuscì a identificare i connotati secolarizzanti e relativistici dei nostri giorni, anteponendo i luoghi comuni alla ragionevolezza della Tradizione. Che cosa vide questo «Dottore della Chiesa» nello specchio in cui si rifletté e di cui parla nella sua autobiografia? E che volto può riflettere, oggi, lo specchio di un cristiano e di un cattolico? Attraverso la lettura della vita del nuovo Beato si potrà scoprire. «Ex umbris et imaginibus in Veritatem» («Dalle ombre e dagli spettri alla Verità»), così recita l’epitaffio della sua tomba, la cui vita è la prova più evidente e concreta che la ragione si unisce felicemente alla Fede.
Nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere con indirizzo storico, è specializzata in biografie. Ha scritto per «La Stampa», «La Gazzetta del Piemonte», «L’Osservatore Romano», «il nostro tempo» e collabora con diverse riviste culturali e religiose, fra cui «il Timone». È membro delle Accademie «Paestum», «Costantiniana», «Ferdinandea», «Archeologica italiana». Fra le sue più di quaranta opere edite in Italia e all’estero ricordiamo: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (19983); Elena. La regina mai dimenticata (20022); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (20022); La «bambina» di padre Pio. Rita Montella (2003); Santa Rita da Cascia e il suo tempo (2004); Monsignor Luigi Talamoni. Tutto è nulla se non è nell'amore di Dio (2004); Fratel Silvestro. La vite di Dio (2006); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (20074); Paolo VI. Il papa della luce (2008); Padre Luigi Scrosoppi. Quando l'umiltà si fa gloria (2008); Sposi per davvero. La vita di Rosetta e Giovanni Gheddo (2008); Tutto il mondo in un solo cuore. Maddalena Sofia Barat (2009); Mons. Marcel Lefebvre. Nel nome della Verità (2010). Dal suo studio dedicato alla principessa Mafalda è stata tratta la fiction per Canale 5 Mafalda di Savoia.
Un quasi secolare luogo comune fa del Cardinale John Henry Newman (1801-1890) il precursore, quasi il padre nobile, del modernismo classico e, quindi, della nouvelle theologie, fino ad attribuirgli le radici degli elementi più novativi del Concilio Vaticano II. Niente di più falso e di più distante dalla granitica, lucida e razionale Fede cattolica del grande convertito inglese, beatificato da Benedetto XVI il 19 settembre 2010: risposta alta e forte a quei vasti settori della Chiesa cattolica, non solo inglese, che antepongono il dialogo ecumenico alla riaffermazione del dogma. Il Cardinale Newman, infatti, combatté, sinceramente e lealmente il liberalismo, tracciando, con metodo sistematico e analitico, uno dei profili più reali dell'Europa in fase di corruzione, di abbandono della civiltà cristiana, di incalzante apostasia. Dal ponte della propria nave riuscì a identificare i connotati secolarizzanti e relativistici dei nostri giorni, anteponendo i luoghi comuni alla ragionevolezza della Tradizione. Che cosa vide questo "Dottore della Chiesa" nello specchio in cui si rifletté e di cui parla nella sua autobiografia? E che volto può riflettere, oggi, lo specchio di un cristiano e di un cattolico? Attraverso la lettura della vita del nuovo Beato si potrà scoprire. "Ex umbris et imaginibus in Veritatem" ("Dalle ombre e dagli spettri alla Verità"), così recita l'epitaffio della sua tomba, la cui vita è la prova più evidente e concreta che la ragione si unisce felicemente alla Fede.
Studi Teologici sull’Essenza del Cristianesimo in Romano Guardini.

