
"Sperare è più difficile che credere" era solito ripetere padre David Maria Turoldo a chi faticava sulla strada della ricerca religiosa. Poteva permettersi di dirlo, perché lui. sempre inquieto e insoddisfatto, "sempre a sognare i grandi sogni di umanità e giustizia", in realtà aveva una fede incrollabile: in Cristo e nell'uomo. È quanto emerge dalle brevi ma intense riflessioni raccolte in questo volume, che ci ripropongono, di Turoldo, la fiammeggiante capacità di attualizzare la parola di Dio, dare mordente al messaggio biblico, mettere in guardia contro ogni genere di rozza e subdola idolatria. Per padre David il Crocifisso non rappresenta solo il mistero di una salvezza eterna, non è soltanto l'immagine di un Dio rifiutato: è, prima di tutto, l'idea di uomo che il mondo non riesce ad accettare e che perciò emargina e uccide; e l'uomo non è soltanto colui che per orgoglio, per il costante desiderio di sopraffare, si perde nel "grumo nero della storia": è, prima di tutto, fattore di evoluzione, poiché a lui, e alla sua intelligenza, il mondo intero è affidato.
La Fondazione "Don Primo Mazzolari" di Bozzolo ha acquisito negli ultimi decenni diversi materiali autografi e inediti di don Mazzolari. Tra essi, "brogliacci" e agende nei quali don Primo riversava se stesso: note di cronaca e schemi di conferenze o di omelie, impressioni sugli avvenimenti e appunti di letture, promemoria di colloqui o riflessioni. La catalogazione e l’esame di questi nuovi scritti permettono di presentare oggi in modo più completo il Diario di don Primo, rispetto all’edizione pubblicata in 2 volumi nel 1974 e nel 1984. In questa serie di volumi l’intero materiale è proposto in ordine cronologico e ogni volume copre un decennio. Viene conservata la parola Diario, come nelle precedenti edizioni, ma il lettore è avvertito che il termine deve essere inteso nel senso più ampio, dato che nella pubblicazione confluiscono appunti e note di ogni tipo, presenti negli archivi della Fondazione. Dunque non di seconda edizione si tratta, rispetto a quella del 1974/84, ma di edizione nuova che ingloba tutti gli scritti nel frattempo acquisiti dalla Fondazione. Dai quaderni e dagli appunti di ogni giorno il ritratto feriale e più immediato di don Mazzolari.
Autore. Primo Mazzolari (Boschetto CR, 1890 - Cremona 1959) viene ordinato sacerdote nel 1912. Nel 1932 è nominato parroco di Bozzolo, luogo definitivamente legato al suo nome. Pacifista sensibile alla causa degli oppressi e alla prospettiva ecumenica, anticipò molte posizioni del Vaticano II dalle pagine del suo giornale Adesso e nei suoi libri. Agli scritti di don Primo Mazzolari le EDB hanno dedicato la ristampa integrale delle annate di Adesso e un’intera collana ormai esaurita, di cui sono stati da poco ristampati: Rivoluzione cristiana; Della fede - Della tolleranza - Della speranza; La parola che non passa; Lettere al mio parroco; La Via crucis del povero; Lettere ai familiari. Sono inoltre già state pubblicate le nuove edizioni ampliate e con inediti di Diario. I (1905-1915) e Diario. II (1916-1926).
Pur mantenendo il termine di "Diario", la pubblicazione accoglie tutti i materiali acquisiti dalla Fondazione "Don Primo Mazzolari": brogliacci e agende, note di cronaca e schemi di conferenze o di omelie, impressioni sugli avvenimenti e appunti di letture, promemoria di colloqui o riflessioni sulle cose.
Comprende quattro quaderni in cui, uno dei direttori spirituali di Padre Pio, ha descritto le estasi, la misteriosa malattia, le apparizioni diaboliche, le prove e le tentazioni del Santo.
Incontro, confronto pacifico, reciproca conoscenza, senso di fraternità: di tutto ciò sono imperniate le riflessioni di papa Francesco riguardo alla questione del dialogo tra le religioni. Nell'arco del suo pontificato sono stati diversi i momenti in cui il pontefice ha affrontato questi temi il cui approfondimento si rivela estremamente necessario e urgente oggi. Ecco una raccolta dei più significativi passaggi tratti da documenti, esortazioni, encicliche e discorsi del papa.
Il dialogo su fede e laicità tra Papa Bergoglio ed Eugenio Scalfari che qui raccogliamo è un documento che non ha precedenti, perché è la prima volta che un Papa scrive a un giornale. I due articoli preparatori di Scalfari con le sue domande, la risposta del Papa, la replica e una scelta degli interventi, da parte di teologi, intellettuali, filosofi, che sono seguiti su «Repubblica» costituiscono una straordinaria occasione di confronto. Ma più di questo conta la testimonianza che il Papa (stimolato dai temi di Scalfari) offre della sua fiducia negli uomini, nel valore della loro coscienza, nel riconoscimento dell'orizzonte umano, anche quando non è illuminato dalla fede.
Ezio Mauro
Contributi di Vito Mancuso
Contributi di Joaquín Navarro Valls
Contributi di Umberto Veronesi
Contributi di Adriano Prosperi
Contributi di Enzo Bianchi
Contributi di Mariapia Veladiano
Contributi di Julián Carrón
Contributi di Guido Ceronetti
Contributi di Hans Küng
Contributi di Massimo Cacciari
Contributi di Gustavo Zagrebelsky
Contributi di Leonardo Boff
Contributi di Matthew Fox
Dialogo tra cielo e terra raccoglie i testi omiletici che padre David ha scritto negli ultimi anni della sua vita. L'antologia di brani arriva fino al 1992, anno che lo vide mancare all'affetto dei fratelli e dei fedeli che continuavano a frequentare la sua predicazione. Le meditazioni attraversano l'anno liturgico e sono un continuo incrociarsi dei temi cari a Turoldo e della proposta cristiana. Quello che emerge da queste pagine è un padre David più pacificato con il mondo e in lotta con l'esperienza della malattia.
L'autore formula una serie di domande che danno al volume il carattere dell'intervista. Tuttavia proprio per volere dello stesso, di cui si riporta una breve scheda, le domande non sembrano preconfezionate ma creano un dialogo nel quale il Santo Padre discorre con spontaneità sui grandi interrogativi con i quali la Vita Consacrata deve confrontarsi oggi. Scopo dell'autore è quello di proporre un utile strumento di riflessione a tutti coloro che seguono i consigli evangelici, ai Pastori, ai Sacerdoti ed ai Laici affinché possano trovare in queste pagine spunti per nuove esperienze formative. Un contributo prezioso quindi alla formazione permanente dei Consacrati ed uno strumento che favorisce la formazione di uno spirito di comunione ecclesiale.
Un dialogo: è la cosa più comune al mondo; questo però, spicca per la sua originalità. Lo scambio di idee tra domanda e risposta prende, di solito, la forma dell'intervista: momento pressato, tempo misurato, argomento predeterminato. Qui abbiamo un appuntamento fuori orario e su temi a circonferenza totale. L'autore non ha intervistato Papa Benedetto, ha ricuperato le dichiarazioni originarie; non lo ha ingabbiato in una griglia di domande preconfezionate, semplicemente ha collocato il lettore davanti a lui; ha raccolto quello che il Papa ha detto nel susseguirsi del tempo e lo ha disposto in un'organicità di trattazione, che è efficienza didattica per agevolarne la recezione. L'area nella quale ci si muove è di fondamentale importanza; è quella della politica, area privilegiata di esercizio della carità. Le grandi centrali formative soffrono oggi difficoltà di respiro; stagna sulla società attuale un'atmosfera nebbiosa che affanna il respiro e offusca lo sguardo. Con una sveglia perspicacia il Papa si è impegnato a diradare questa foschia e ad imprimere un nuovo slancio all'attività politica, commentandola in tutte le sue valenze. Il Papa dal Vaticano entra nella stanza di ogni persona, si mette a sua disposizione in ogni momento. Il dialogo si fa confidenza e il Magistero diventa amicizia personale. Donato Petti si è fatto fine e premuroso introduttore.
Dialogo sulla fede nasce da un incontro storico preciso: la visita (31 ottobre 2016) di papa Francesco a Lund, in Svezia, per la celebrazione ecumenica in vista del V centenario della Riforma luterana. La visita riannoda i fili di un dialogo lungamente spezzato e che il lavoro dell’ecumenismo ha cercato di ricucire nell’ultimo secolo.
La voce di Lutero e quella del papa si alternano e si confrontano sui temi chiave del cristianesimo: la fede, la speranza, la carità, la Chiesa, lo Spirito Santo, il Padre Nostro…
Una parola del Riformatore, tratta dalle sue molte opere, è accostata a una del Papa, così da offrire al lettore la possibilità di avvicinarsi a uno dei momenti decisivi della storia cristiana. Un libro per scoprire qualcosa di più del pensiero e della spiritualità di Lutero e per capire quali sono gli spazi del dialogo ecumenico tra cattolici e protestanti.
Prefazione di mons. Buzzi.
Partendo dagli insegnamenti di Papa Benedetto XVI, l'autore formula tutta una serie di domande che danno al volume il carattere dell'intervista. Tuttavia proprio per volere dell'autore il libro non assume questo carattere con domande preconfezionate, bensì con un semplice dialogo nel quale il Santo Padre viene lasciato libero di parlare con genuina spontaneità sul tema dell'educazione, dandone una panoramica completa in cui si fondono concetti di antropologia, psicologia, pedagogia, etica, storia, attualità, laicità e religiosità. L'intento dell'Autore è stato dunque quello di proporre un utile strumento di riflessione per tutti coloro che operano nel settore dell'educazione affinché possano trovare in queste pagine nuove esperienze formative.

