
Il fascino che i profeti esercitano è indiscutibile: la loro libertà di fronte alle strutture socio-politiche ed "ecclesiastiche", la loro vivissima capacità di intuizione, la tormentata esperienza della loro vocazione e missione, il bagliore della loro parola e del loro carisma li rendono cittadini del nostro mondo e contemporanei della nostra storia.
In questo libro ormai diventato un classico, l'Autore, con la competenza che lo contraddistingue, ci presenta la figura dei profeti, e attraverso l'analisi dei loro testi ci fa conoscere il loro messaggio, così antico e così attuale.
I poveri sono, fin dall'inizio del Pontificato di papa Francesco, al centro del suo cuore e della sua predicazione. Il motivo è semplice: essi sono al cuore del Vangelo. E questo basta. Dei poveri, di tutti i poveri, il Papa parla con cuore attento e aperto: il suo sguardo non è semplicemente - come spesso si tende a pensare - rivolto ai Paesi in via di sviluppo o ai migranti. Nelle sue parole il richiamo continuo è alla varietà e vastità della miseria, che invoca la vastità ancor più grande e possibile della misericordia: affamati, schiavi, vittime di guerra, donne e uomini che perdono il lavoro, sfruttati, martiri, persone private della libertà...; ma anche malati, morenti, anziani che patiscono la solitudine, bambini senza chi si occupi di loro...: i colori della povertà sono infiniti e, in questo libro, sono raccolti e ci chiamano all'ascolto, non dimenticando che, tra i poveri del mondo, ci siamo anche noi. E che anche noi siamo nel cuore della Chiesa e di Francesco.
Per quanto pubblicata postuma nel 1937, I paradossi del signor Pond non è di certo un’opera minore. In otto racconti pieni di suspense, l’autore presenta la figura di un detective dilettante tra le più godibili della storia della letteratura poliziesca: un «ometto pacato», almeno in apparenza, che conosce benissimo il mondo e possiede la straordinaria capacità di elaborare deduzioni perspicaci e formulare, grazie al suo prezioso intuito, precise ipotesi investigative. Al signor Pond piace anche fare osservazioni casuali che sembrano contenere flagranti contraddizioni. Dietro ciascuno dei suoi paradossi si cela però un misterioso e avvincente racconto, squisitamente narrato.
Il lettore viene ad esempio messo a parte delle vicende di un importante maresciallo dell’esercito prussiano che vede fallire il suo progetto perché «due suoi soldati hanno eseguito i suoi ordini»; o di due uomini «a tal punto d’accordo che uno di essi uccise l’altro»; o ancora di una matita «relativamente rossa» che tracciava «segni neri»; oppure di un uomo «troppo alto per essere visto».
La verità, sembra dire Chesterton, non è sempre quella che appare e il mondo, e la vita, vanno visti da prospettive diverse e, soprattutto, mai giudicati troppo in fretta.
Per quanto pubblicata postuma nel 1937, "I paradossi del signor Pond" non è di certo un'opera minore. In otto racconti pieni di suspense, l'autore presenta la figura di un detective dilettante tra le più godibili della storia della letteratura poliziesca: un "ometto pacato", almeno in apparenza, che conosce benissimo il mondo e possiede la straordinaria capacità di elaborare deduzioni perspicaci e formulare, grazie al suo prezioso intuito, precise ipotesi investigative. Al signor Pond piace anche molto fare osservazioni casuali che sembrano contenere flagranti contraddizioni. Dietro ciascuno dei suoi paradossi si cela però un misterioso e avvincente racconto. Il lettore viene ad esempio messo a parte delle vicende di un importante maresciallo dell'esercito prussiano che vede fallire il suo progetto perché "due suoi soldati hanno eseguito i suoi ordini"; o di due uomini "a tal punto d'accordo che uno di essi uccise l'altro"; o ancora di una matita "relativamente rossa" che tracciava "segni neri"; oppure di un uomo "troppo alto per essere visto". La verità, sembra dire Chesterton, non è sempre quella che appare e il mondo, e la vita, vanno visti da prospettive diverse e, soprattutto, mai giudicati troppo in fretta.
"Abbiamo meditato nei mesi scorsi sulle figure dei singoli Apostoli e sui primi testimoni della fede cristiana, che gli scritti neo-testamentari menzionano. Adesso dedichiamo la nostra attenzione ai santi Padri dei primi secoli cristiani. E così possiamo vedere come comincia il cammino della Chiesa nella storia" ... È un cammino in cui "si rintracciano numerosi temi che ancor oggi siamo chiamati ad affrontare. Essi ci coinvolgono in una feconda ricerca interiore, alla quale esorto tutti i fedeli" (Benedetto XVI)
I cardinali che si raccontano in questo libro sono l'esempio della Chiesa di Francesco che va dalle periferie esistenziali per realizzare il progetto del Signor. Sono uomini che mettono al primo posto gli scarti di questa società sempre più liquida, seguendo l'esempio del Santo Padre.
Un sussidio per far diventare preghiera personale e comunitaria gli spunti più significativi dell'enciclica di papa Francesco "Lumen fidei". Una sintesi semplice della Lumen Fidei in dieci punti, un sussidio per pregare con l'Enciclica aiutati da un brano biblico e da una preghiera sul tema della fede, un linguaggio semplice per comprendere la densità del testo dell'Enciclica per lo più steso da papa Benedetto XVI.
Papa Francesco nutre per i nonni la massima considerazione. La sua convinzione che «il piccolo nucleo familiare non dovrebbe isolarsi dalla famiglia allargata», espressa nell'Amoris laetitia, affonda le radici nella sua esperienza di vita personale: in tanti aneddoti da lui raccontati affiorano i tratti della nonna, che egli ricorda con gratitudine per la grande importanza che ebbe per la sua crescita e per la sua fede.
Bergoglio lo sa. Alcune volte ne ha parlato in privato. Altre volte lo ha lasciato intendere in pubblico. Dentro e fuori la Chiesa ci sono ostacoli, resistenze, lotte. I serpenti si annidano negli ambienti curiali come nei centri di potere internazionali. Sugli oppositori interni già si scrivono pagine di cronaca e interi tomi, ma è anche la trincea esterna al perimetro del Vaticano a essere foriera di pericoli imprevedibili. Francesco non lo ha mai negato. Alla vigilia del viaggio in America Latina ha parlato senza ipocrisia: "Quante forze, lungo la storia, hanno cercato e cercano di annientare la Chiesa!". In un'inchiesta giornalistica rischiosa Nello Scavo ha cercato i nemici del papa "venuto dalla fine del mondo". Alcuni li ha incontrati di persona, anche a loro insaputa. In qualche sacrestia, lungo le rotte dei profughi scacciati, in un paradiso fiscale o nell'inferno di una bidonville. Molti continuano a nascondersi. Indossano il copricapo da vescovo o il turbante da mujaheddin, le cravatte alla moda di certi banchieri d'assalto o le camicie di lino di petrolieri famelici. Altri, infine, portano gli scarponi sporchi di fango dei trafficanti di uomini e di armi. Mercenari della maldicenza e capi di stato che razzolano male. "Se subissi un attentato", ha confidato il papa mentre si recava nelle Filippine, "chiedo solo la grazia che non mi faccia male. Non sono coraggioso. Ho paura del dolore fisico, ma ho il difetto di avere una bella dose di incoscienza."
Un minuto prete cattolico dal viso rotondo, ingenuo e impacciato all’apparenza, nasconde uno strano investigatore che nulla ha da invidiare al campione del metodo scientifico, il detective Sherlock Holmes. Padre Brown non è uno scienziato e le sue indagini sono del tutto particolari: non cerca il criminale da punire ma l’uomo da far ricredere e l’anima da recuperare. Ancor prima dei malfattori, saranno le falsità e le ipocrisie a cadere nelle sue trappole sotto i colpi di arguti ragionamenti. A Chesterton il merito di aver coniato una nuova declinazione del genere poliziesco che diverte, appassiona e ispira da oltre un secolo, capace di stillare gemme di riflessione morale senza nulla togliere al sano intrigo della migliore tradizione del giallo d’Oltremanica.
L'Autore
Gilbert Keith Chesterton, nato a Londra nel 1874, è stato giornalista, polemista e scrittore. In trent’anni ha scritto quasi cento libri tra saggi, biografie, raccolte di poesie, opere teatrali, romanzi e racconti brevi. Ha dato vita al personaggio di Padre Brown, protagonista di una lunga serie di romanzi e racconti gialli.
"Si è portati ancora a pensare che la santità sia una meta riservata a pochi eletti. In realtà è la pienezza della vita cristiana, che non consiste nel compiere imprese straordinarie, ma nell'unirsi a Cristo, nel vivere i suoi misteri, nel fare nostri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi comportamenti." (Udienza generale, 13 Aprile 2011). Oltre 100 profili di santi da conoscere e a cui tornare attraverso le parole ispirate di Papa Benedetto XVI. Apostoli, martiri, padri della Chiesa, eremiti, fondatori di ordini religiosi, pellegrini. I santi di ieri e di oggi raccontati dal Papa che ha fatto della santità il cardine del suo magistero.
Ciascuno di noi può avere qualche Santo, o Santa, che gli è particolarmente caro, perché gli è simpatico, lo sente simile a se stesso, o meglio vorrebbe essere simile a lui, perché quel Santo lo aiuta in maniera speciale a tenersi attaccato a Gesù.
Anche Benedetto XVI, che ha fatto dell'amicizia con Gesù lo scopo della sua vita, ha alcuni Santi a cui è particolarmente affezionato e che perciò chiama "i miei Santi".
Questo libro ci presenta, con le parole del Papa, tre di questi Santi: Giuseppe, il cui nome il piccolo Joseph Ratzinger ha ricevuto quando è stato battezzato; Benedetto, di cui Benedetto XVI ha scelto il nome quando è diventato Papa; Agostino, il grande teologo che il Papa ha studiato nella sua tesi di laurea e poi per tutta la vita.
Vorrei fare mio l'augurio che vi ha fatto il Papa, in un discorso agli studenti del Regno Unito messo alla fine di questo piccolo libro: "Vi auguro di diventare santi!".
(Camillo Ruini)