
Dopo tanti anni riemerge l'idea di don Milani di onestà, democrazia e libertà nella politica, che ha lasciato come messaggio a futura memoria e che oggi appare più attuale che mai alla luce della caduta delle ideologie ottocentesche e dell'impazzimento di quella liberale. Alessandro Mazzerelli ha raccolto stenograficamente le parole del priore di Barbiana in un colloquio memorabile, alle istruzioni del quale ha cercato di dedicare la vita nei limiti delle sue possibilità.
Classico del pensiero cristiano del Novecento, Il Signore di Romano Guardini nasce dall'esperienza della predicazione. Per diversi anni Guardini illustrò la figura di Gesù Cristo a un'assemblea liturgica composta prevalentemente di studenti, ripercorrendo la narrazione evangelica con l'intento di delineare la figura e l'identità del Signore. La fortuna che nei decenni ha accompagnato l'opera è certo dovuta anche a questa vividezza di contesto, propizia all'emergere del senso della parola biblica. Guadini si prefigge di far cogliere il significato profondo dei testi evangelici, e del Nuovo Testamento tutto: tale rivelazione non si dà anzitutto attraverso un'analisi storica e filologica, bensì nell'approfondimento religioso che fa spazio al 'cuore'. Essa è la chiave d'accesso a quell'«incandescente realtà» che la Scrittura custodisce. Per chi voglia aprirsi alla verità della persona di Gesù è necessario «l'incontro della narrazione con il cuore disponibile ad accoglierla». Ciò richiede pazienza e rispetto, e insieme «un'attenzione calma, che attende, che domanda». A tale condizione il volto di Cristo si svela: dagli inizi dell'esistenza storica fino allo splendore dell'Apocalisse, passando attraverso il destino di morte da Lui assunto obbediente, consapevole che solo da lì sarebbe scaturita la redenzione dell'uomo. La figura che Guardini ci consegna, invita alla 'conversione': eccede infatti ogni misura che pretenda di rinchiuderla in parametri abituali, perché Gesù è la misura del tutto - il Signore.
Il volume è la testimonianza di un cammino di crescita cristiana, proposto ai ragazzi preadolescenti insieme con i loro genitori. Se non si può negare un pane a un figlio che ha fame (cfr. Lc11,9-13), a maggior ragione le esigenze più profonde che un figlio vive non possono restare disattese, frustrate, inascoltate soprattutto da quegli adulti che gli hanno donato la vita. Da qui l'idea di mettersi insieme - genitori e figli - alla scuola del Vangelo, per trarne ispirazione in vista di cammini educativi in grado di orientare le scelte per il futuro. Il cardinale Carlo Maria Martini accettò di compiere personalmente, nella sua prima edizione, questo cammino con i ragazzi e i loro genitori, scegliendo di commentare di racconto di Gesù dodicenne al tempio.
Il volume raccoglie le meditazioni che Divo Barsotti propose alla sua Comunità presso il Cenobio di Camaldoli dal 5 al 16 agosto 1962, in occasione del corso di esercizi spirituali che ogni anno vedeva radunati tutti i suoi membri. Un’opera in cui si coglie la grande capacità di don Barsotti di assimilare e rielaborare personalmente la lezione dei grandi maestri di spirito, dei Dottori, della grande tradizione patristica di Oriente e Occidente.
La vita cristiana è accogliere il Verbo, è aprirsi al Verbo, che si dona per trasformare l’anima in unità di amore, per unirla con sé al Padre. Il mistero del cristianesimo è mistero di unità. Chi è nel Cristo è nell’unità. Barsotti invita a riscoprire l’essenziale della vita cristiana: andare al Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito che ha effuso nei nostri cuori.
L'autore
Divo Barsotti (Palaia/Pisa, 1914 - Firenze, 2006), pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale, per interessamento di Giorgio La Pira si trasferì a Firenze, dove iniziò la sua attività di predicatore e scrittore. Ai nostri giorni è unanimemente riconosciuto come mistico e come uno degli scrittori di spiritualità più importanti del secolo appena trascorso. Ha scritto commenti alla Sacra Scrittura, studi su vite di santi, opere di spiritualità, poesie. Tra i suoi testi più importanti: Il Mistero cristiano nell’Anno liturgico, Il Signore è uno, Meditazione sull’Esodo, La teologia spirituale di san Giovanni della Croce, Meditazione sull’Apocalisse, La fuga immobile. Ha fondato la “Comunità dei figli di Dio”, famiglia religiosa di monaci (sacerdoti e fratelli), che vivono in case di vita comune, suore e laici consacrati che vivono nel mondo; in tutto circa duemila membri.
In un'edizione speciale ad alta leggibilità concepita come un "Calendario della Quaresima", giorno per giorno, dal Mercoledì delle Ceneri alla Domenica di Pasqua, è raccolta una silloge di pensieri di guida e accompagnamento al periodo che precede la risurrezione di Nostro Signore Gesù: un'antologia di parole e versi tratta da omelie e documenti magisteriali che Papa Francesco ha riservato dal 2013 al 2019 al tema della Pasqua. Uno strumento di preghiera e meditazione per giovani e adulti, famiglie e comunità.
Una raccolta di pensieri, dedicati al periodo di Quaresima, tratti dalle parole di papa Francesco contenute nelle sue Omelie e nei suoi documenti Magisteriali. Il piccolo volume, pensato come un “calendario della Quaresima”, è uno strumento di meditazione e preghiera che giorno per giorno guida l’anima del fedele nel cammino lungo questo periodo che precede la Pasqua e la resurrezione di Nostro Signore Gesù. La Prefazione è a firma del cardinale Angelo Comastri. Completa il volume uno spazio pensato per scrivere la propria preghiera.
Per la prima volta vengono raccolte le omelie pronunciate da Papa Benedetto XVI durante le celebrazioni eucaristiche da lui presiedute in privato, sia durante il periodo da Papa regnante (2005-2013) sia durante il periodo da Papa emerito (dal 2013 in poi). La ricchezza spirituale di Joseph Ratzinger risplende in pienezza in queste omelie, che fanno interagire la Parola di Dio, i riferimenti ai Padri della Chiesa e l'attualità della vita del credente.
"Il significato dell'idealismo" per un verso appare un testo limpido e trasparente come un cristallo, per un altro si mostra sigillato ed ermeneuticamente complesso. Solleva una questione critica riguardante l'interpretazione e la comprensione dei "luoghi" originari del pensiero filosofico, nel loro inesauribile riproporsi. È un'opera filosofica di zampillante vigore sorgivo, nella quale si rincorrono folgoranti intuizioni logiche, estetiche, ontologiche e mistiche. Dalla loro forza originaria prorompe una luce inattesa che giunge a rischiarare, almeno per un istante, l'oscurità di quelle domande eterne che inquietano il cuore dell'uomo. Forse si tratta di uno degli scritti filosofici più emblematici del pensatore russo, che ne riflette la peculiarità del sincretismo formale e del "pensiero nomade", oltrepassando i confini tra culture, lingue ed epoche, ma sempre alla ricerca insonne dell'unità sostanziale. Tutto in Florenskij è orientato verso l'unità sostanziale, l'unisostanzialità; tutto è teso a modellare una Weltanschauung integrale, definita nelle sue varie accezioni ("medievale", "ecclesiale", "trinitaria") come antidoto alla "malattia mortale del secolo", che si manifesta nelle diverse forme di specialismo, nella frammentarietà dell'esistenza e della cultura." (Dalla Postfazione di Natalino Valentini)
Il termine giubileo ha dentro di sé il suono del corno d'ariete che si udiva all'inizio di un anno particolare durante il giorno del Kippur. Esso rinvia a un rito, ma anche a qualcosa che si propone di incidere in modo profondo nell'esistenza del popolo ebraico evocando il riposo della terra, la remissione dei debiti, la liberazione degli schiavi, il pellegrinaggio, lo scandire del tempo e l'annuncio del Regno, cioè di un diverso ordine di rapporti. Il giubileo è per eccellenza la festa dei poveri, l'attesa dei diseredati e ha una delle sue insegne eccellenti nel tema del perdono. Assente dal Nuovo Testamento, il termine entra nella vita della Chiesa il 22 febbraio del 1300, quando Bonifacio VIII emana la bolla del primo anno santo, anche se la struttura fondamentale del rito viene definita nell'anno 1500 da papa Alessandro VI Borgia.
"Il senso religioso" è il primo volume del PerCorso, nel quale Giussani riassume il suo itinerario di pensiero e di esperienza. Il libro identifica nel senso religioso l'essenza stessa della razionalità e la radice della coscienza umana. Il senso religioso si colloca secondo l'autore a livello dell'esperienza elementare di ciascun uomo, là dove l'io si pone domande sul significato della vita, della realtà, di tutto ciò che accade. È la realtà, infatti, che mette in moto gli interrogativi ultimi sul significato esauriente dell'esistenza. Il contenuto del senso religioso coincide con queste domande e con qualunque risposta a queste stesse domande. Monsignor Giussani guida il lettore alla scoperta di quel senso originale di dipendenza che è l'evidenza più grande e suggestiva per l'uomo di tutti i tempi. Nell'ultimo capitolo del libro Giussani introduce l'ipotesi della rivelazione, che cioè il Mistero ignoto prenda l'iniziativa e si faccia conoscere incontrando l'uomo. Il cristianesimo ha a che fare con il senso religioso proprio perché si propone come risposta imprevedibile, eppure pienamente ragionevole, al desiderio dell'uomo di vivere scoprendo e amando il proprio destino. Con la prefazione di Papa Bergoglio.
A Buenos Aires - dal 2010 al 2013 - una trasmissione televisiva di grandissimo successo era intitolata "Bibbia - un dialogo". Ospite d'onore l'allora cardinale Jorge Mario Bergoglio, il rabbino Abraham Skorka (carissimo amico del Papa) e Marcelo Figueroa, coordinatore dell'incontro. Hanno discusso con passione di vari temi: dalla speranza alla solidarietà, attraverso la sofferenza, la verità, la violenza, il fanatismo, senso della vita, le paure, la famiglia, la vecchiaia, la dignità, la ragione e l'importanza della fede in questi tempi. Il libro rappresenta fedelmente il pensiero di Papa Francesco ed è, letterariamente parlando, un testo importante da meditare, rileggere e dibattere.