
'Fratello Sole Sorella Luna' è il film che meglio è riuscito a raccontare all'uomo di oggi la vita di San Francesco d'Assisi. Prefazione di Benigno Luigi Papa, Postfazione di Francesco Milito. La storia di San Francesco d'Assisi, da guerriero figlio di mercanti a simbolo della carità e della povertà, non poteva non ispirare il mondo del cinema. La vita del fondatore dell'Ordine francescano assomiglia a una parabola evangelica perchè racconta la vicenda storica di un uomo che ha talmente incarnato il Vangelo da essere definito dai suoi contemporanei un'alter Christus. In particolare il film 'Fratello Sole Sorella Luna' di Franco Zeffirelli è riuscito a raccogliere la sfida culturale propria della nostra epoca e a utilizzare il mezzo cinematografico per trasmettere per trasmettere dei contenuti di fede, ribadendo la perenne attualità del messaggio di Francesco per la vita e la missione della Chiesa. Questo libro vuole essere un inno alla bellezza che rapisce che si traduce in profonde riflessioni spirituali scaturite dalla visione del film e trasforma la pellicola in luogo pedagogico generante speranza cristiana. In chiusura, un capitolo è dedicato all'altrettanto importante film 'Francesco' di Liliana Cavani.
Le fotografie dal film "Fratello Sole Sorella Luna" di Franco Zeffirelli, illustrano il cammino di Francesco quando fa rinascere il cristianesimo in una Europa ricca e potente ma sul punto di dimenticarlo. Accanto alla ricchezza c'era oppressione e miseria e si diffondeva ovunque una sfiducia nella bontà della creazione, un'ombra di cupo pessimismo. Francesco, dopo un'esperienza terribile, ha un'illuminazione e annuncia la gioia, la gloria, la bellezza, la perfezione del creato, fa sentire che l'amore di Dio pervade ogni cosa e, di contro la tronfia orgogliosa inutile avidità degli uomini. Si ribella alla schiavitù imposta ai servi e ai miseri, li libera, poi se ne va da Assisi senza nulla, nudo, per costruire la sua chiesa e il suo movimento fino a chiedere al Papa di riconoscerlo; lo ottiene perché la sua innocenza, la sua sincerità, le sue parole fanno breccia nel cuore di Innocenzo III, il più potente papa del secolo. Gli recita il brano di Matteo, dei gigli di campi e il grande Papa, commosso, lo abbraccia.
Il libro costituisce l'ultima fatica del francescano francese autore della vita di san Francesco: "La sapienza di un povero". Con la finezza e la semplicità che i lettori ben conoscono, propone una biografia essenziale del santo di Assisi, che pagina dopo pagina introduce alla sua vita interiore, sino a cogliere quel segreto che ancora oggi lo rende così popolare tra credenti e non credenti: l'incontro con la persona vivente di Cristo che l'ha reso creatura nuova, libera, capace di gustare sino in fondo il dono della vita. Il testo, stampata su carta speciale, è impreziosito da numerose incisioni artistiche dei primi del '900, che raffigurano i momenti cruciali della vita del santo.
Non una semplice biografia del santo di Assisi quanto, piuttosto, la rilettura di un personaggio e della sua vicenda attualizzata nella situazione in cui si trova oggi l'umanità, all'inizio del terzo millennio. In questa prospettiva l'autore ha inteso non solo approfondire gli aspetti storici relativi a Francesco, ma soprattutto ha voluto evidenziare quale "novità" in termini di umanità sia apparsa con lui. Basandosi su un uso attento delle fonti storiche, Balducci ricostruisce tutti gli aspetti della vita del santo, dalle sue vicende biografiche ai temi della sua predicazione, sempre attento ad evidenziare il loro valore per la società contemporanea. Un volume quindi di estrema attualità che l'autore ha scritto con l'attenzione dovuta alla ricostruzione del passato ma con la mente e gli occhi rivolti al futuro. Introduzione di Vito Mancuso.
Il Cantico delle Creature di san Francesco d'Assisi è un ponte gettato fra un medioevo in cui la natura è, per il mistico, trasparenza di Dio, ed una modernità lacerata da intime scissioni, vuoti di senso, afasie artistiche. Eppure, molti fra i massimi compositori del "secolo breve" hanno trovato nel testo senza tempo di Francesco ben più di uno stimolo creativo: le versioni di Schnittke, Messiaen e Gubaidulina aprono ampi squarci su un orizzonte di fede ritrovata e di intensa serenità spirituale. Dallo studio di queste partiture emblematiche, il discorso si amplia fino a toccare le più profonde domande di senso: esse confluiscono in un'originalissima "postfazione corale", reinterpretazione contemporanea del Cantico da parte di personalità quali Massimo Cacciari, Khaled Fouad Allam, Irene Iarocci, Peter Hill, Giampiero Bof, Katarina Pajchel, Lubomir Zak, Margherita Coletta, Giuseppe Brondino, Davide Rondoni, in un mosaico interdisciplinare in cui la diversità diventa culla della pienezza. La fecondità del testo francescano continua a fare appello agli uomini di oggi, suscitando in ciascuno delle scintille personalissime e originali.
Un importante volume di studio che raccoglie diversi contributi sulle fonti francescane e clariane, e sulla loro edizione e valorizzazione nel tempo e in diverse culture.
Francesco d'Assisi è il santo per eccellenza: patrono d'Italia, oggetto di una sterminata devozione, paladino di una religiosità umile e raccolta in sé stessa. Studiato, discusso e interpretato da quasi un millennio, Francesco è paradossalmente anche un autore poco letto. Per questo un'edizione complessiva dei suoi scritti, dalle regole dell'ordine al testamento del santo, sofferto e illuminante, può offrire al lettore moderno un'occasione di conoscere una delle personalità più rilevanti della spiritualità occidentale. Anche alla luce del nuovo impulso dato al suo messaggio dal carisma di papa Francesco.
Il libretto ripropone il Cantico delle Creature, di Francesco d'Assisi, accostando al testo pensieri ispirati al messaggio di papa Francesco sul tema del Creato e l'impegno per custodirlo, perché sia il luogo dove tutti si sentono a casa.
Una delle metafore più impiegate per sintetizzare il percorso spirituale e la biografia di Francesco d'Assisi è assunta dall'immaginario cavalleresco, sogno centrale nella cultura del XIII secolo. Tuttavia, le armi, la guerra, il combattimento, le vittorie e le sconfitte sono praticamente assenti nel linguaggio del santo, che si affida con maggiore naturalezza a un ambito semantico che appartiene al mondo del commercio, appreso e praticato nella bottega paterna prima della conversione. Le Ammonizioni sono i testi in cui più forte e costante è l'utilizzo di queste metafore e dove il vero commercio, quello che fa guadagnare cento volte di più, inverte la logica della mercatura: non accumulare per sé ma restituire completamente senza pretendere nulla. Quei testi condividono con le quattro lettere inviate da Chiara ad Agnese di Boemia un'istanza "educativa" poiché in entrambi i casi gli autori si propongono di indicare la via da percorrere per seguire Gesù. Nelle lettere di Chiara le metafore dominanti sono quelle della sposa e dello specchio, immagini ideali sognate da ogni donna medievale di alto lignaggio: un buon matrimonio e la cura della propria bellezza.
Presentazione della vicenda specifica del francescano Pietro di Giovanni Olivi e, in particolare, delle sue elaborazioni volte a codificare un pensiero economico permeato sì dalla spiritualità francescana, ma, al tempo stesso, adeguato anche a interpretare il nuovo mondo dell'economia.
Un album che racconta la vita di san Francesco - il santo più amato dai cattolici nel mondo - attraverso i capolavori della pittura, dal Duecento al Seicento. Non c'è infatti periodo della storia dell'arte che non abbia visto artista cimentarsi con la rappresentazione del "poverello" di Assisi: una tradizione mai interrotta che ha origine in tempi molto vicini alla sua vicenda terrena. Da Giotto fino a Caravaggio, passando per Cimabue, Sassetta e Gentile da Fabriano, ogni episodio della vita del Santo è illustrato da una serie di tavole a piena pagina accompagnate da una citazione tratta dalle Fonti Francescane e da un testo descrittivo dell'episodio stesso e dell'iconografia a esso collegata. Correda il volume un apparato documentario che raccoglie alcuni scritti, preghiere e il testamento di Francesco.
"Per il credente la battaglia è sempre interiore, spirituale. Per questo è possibile combattere dopo aver rinunciato alle armi. Il cristianesimo non è la corazza che mette al riparo dagli assalti di un mondo ostile. Il cristianesimo, al contrario, è la consapevolezza di essere nudi, ma di una nudità che è adesione felice alla condizione di essere umano. Se si riflette sull'incarnazione, ci si rende conto che è la pienezza dell'umanità a rendere possibile l'esperienza della fede. Non si è cristiani contro la propria umanità, ma nella propria umanità."