La Divina Commedia rimanda per molti ai tempi della scuola, a testi di difficile comprensione, adatti solo per pochi eletti. Al contrario, essa è nata come opera per il popolo. Lo documenta la storia di questo libro la cui origine è nelle conversazioni dell'autore prima con i figli - su loro richiesta - e alcuni loro amici diventati in breve tempo duecento; poi con un gruppo di massaie e infine con migliaia di ragazzi e adulti in tutta Italia. Da questo lavoro è nata l'associazione Centocanti, una sorta di Divina Commedia vivente. Dante, dunque, non autore difficile, riservato ai letterati, ma "uno di noi". Una scoperta che l'autore ha fatto a dodici anni mentre trasportava casse di bottiglie lungo le scale di una cantina, folgorato dal verso "E proverai [...] come è duro calle / lo scendere e 'l salir per l'altrui scale». Quell'intuizione lo ha portato a uno studio appassionato di Dante e alla scoperta che ciò che percorre tutta la sua opera è il desiderio, la tensione a un Bene totale, "l'Amor che move il Sole e l'altre stelle". La lettura offerta dall'autore in queste conversazioni si pone in continuità con il fine di tutta l'opera di Dante, da lui stesso così definita: "removere viventes in hac vita de statu miseriae et perducere ad statum felicitatis", rimuovere gli uomini da uno stato di miseria e condurli a uno stato di felicità.
Maria, pensiero eterno di Dio, madre dell'uomo e di ogni madre, è il primo amore del mondo. Questa è la rappresentazione della Vergine Maria consegnataci dal Beato Fulton Sheen il quale, combinando una spiritualità originale e profonda con elementi di filosofia e teologia, evidenzia l'amore ardente di Maria per tutti i suoi figli e l'attenzione per i problemi di ogni epoca, alcuni dei quali più che mai attuali (per esempio il rapporto del cristianesimo con l'islam). L'Autore indica in Maria il modello al quale ogni donna può e deve ispirarsi per collaborare assieme all'uomo - in un rapporto di complementarietà e non di conflittualità - per aiutare e guarire il mondo. Il rimedio che Dio offre all'umanità in quest'epoca così confusa è uno solo: guardare a Cristo con gli occhi di Maria e con lei imparare a pregare e soffrire per la salvezza di tutti.
La Chiesa, casa di vetro si occupa delle basi concettuali della comunicazione di crisi in base alla trentennale esperienza accumulata dalle aziende e dalle organizzazioni di ogni genere in questo settore. In particolare si analizza il modo in cui adattarla alle specificità dell'istituzione "Chiesa Cattolica". Il manuale si rivolge a chi si prepara a gestire la comunicazione di diocesi, movimenti, ONG cattoliche, conferenze episcopali e ordini religiosi, nella consapevolezza che il suo lavoro non sempre sarà sereno e tranquillo. La finalità accademica dell'opera ne giustifica la struttura classica (ricerca, programmazione, implementazione e valutazione) e l'uso di abbondanti esempi. Non si tratta quindi di un insieme di ricette per un fastfood informativo (cosa fare e cosa non fare), quanto piuttosto dei principi e delle best practices per uno slowfood di qualità, rivolto a chi vuole impostare la comunicazione durante una crisi in sintonia con l'identità istituzionale e in continuità con la comunicazione ordinaria. Se la comunicazione di crisi è una disciplina giovane, quella che si riferisce alla Chiesa è ancora in piena pubertà. Per arrivare alla maturità mancano ancora molte monografie scientifiche su crisi storiche di persone e istituzioni ecclesiali che consentano di tirare le somme e imparare dai propri errori.
Il nuovo sussidio liturgico pastorale di Avvento e Natale per seguire e condividere il cammino della Chiesa nell'Anno liturgico. Il sussidio è così strutturato: introduzione al tempo liturgico di Avvento e Natale; lectio divina e catechesi sul vangelo domenicale, attualizzazione del testo biblico domenicale e proposte di evangelizzazione; proposte di riflessione sulle musiche natalizie per la liturgia; proposte di preghiera personale per la sera; riferimenti liturgici per i riti Romano e Ambrosiano; rosario di Avvento e di Natale; novena di Natale e celebrazioni delle solennità; veglia di Natale; proposta di lettura per il tempo di Avvento e Natale e per rinsaldare il nostro rapporto con Gesù.
Il saggio del teologo svizzero, apparso originariamente come un capitolo della grande dogmatica ‘Mysterium Salutis’, viene qui presentato in rinnovata traduzione italiana.
Dalla quarta di copertina:
Questo libro è apparso dapprima come un capitolo della grande dogmatica Mysterium Salutis (1969, trad. it., vol. 6, 1971) ed è stato poco dopo ripubblicato dallo stesso autore come libro dal titolo Teologia dei tre giorni (1969). Questo contributo di von Balthasar fu riconosciuto da tutti i critici come un'opera teologica e spirituale di ampio respiro. Si tratta di una intensa meditazione del mistero pasquale secondo la scansione dei tre giorni: il mistero del venerdì santo (la croce nella vita di Gesù, l'eucaristia, l'agonia), il mistero del sabato santo (in cui il Cristo fa l'esperienza della 'seconda morte'), e infine il mistero della Pasqua come mistero della glorificazione del Figlio.
In questo libro l'autore ci guida, con profondità teologica, alla contemplazione di ciò che di più sconvolgente vi è nel mistero cristiano: l'abbassamento abissale del Figlio che ci rivela il mistero della vita trinitaria e ci coinvolge nella partecipazione.
L'opera viene riproposta in rinnovata traduzione italiana con introduzione di Giuseppe Ruggieri.
La guida completamente rivista e aggiornata per il secondo quaderno del "progetto Emmaus", che "rinnova gli schemi" della catechesi salvando ciò che rimane valido delle impostazioni tradizionali: un percorso che risponde al modello del catecumenato e coinvolge le famiglie nello stesso cammino.
Gesù in sinagoga è un testo innovativo perché offre una ricchissima presentazione di voci ebraiche – e un confronto con esse alla ricerca del cuore teologico di un possibile dialogo ebraico-cristiano – su Yehoshùa ha-Nozri, Gesù di Nazaret, secondo le ricerche condotte da studiosi e pensatori nel corso del Novecento e agli inizi del nuovo millennio, a fronte della domanda essenziale che Gesù pose storicamente fin dall’inizio anzitutto al suo popolo: “Chi sono io, per voi?”. A tale dilemma corrispose di fatto una duplice risposta, che lacerò la comunità ebraica: una parte di essa lo accolse come l’Atteso, l’altra lo rifiutò, pur lasciandosi seriamente interpellare dalla sua persona.
In queste pagine incontriamo il frutto di un rigoroso impegno intellettuale che ha prodotto, in ambito ebraico, molteplici e anche discordanti approcci al “mistero” di Gesù di Nazareth, il figlio di Israele che ha saputo interrogare la coscienza di molti e in ogni epoca.
Il lettore non ebreo potrà indagare personalmente su “chi sia Gesù” collocando la sua persona all’interno della storia e della cultura del popolo ebraico e, in particolare, il cristiano troverà in questi studi un motivo profondo di riflessione sulla propria fede in Gesù. In ambito ecclesiale, l’approfondimento del mistero di Cristo, indissolubilmente congiunto con quello di Israele, assume una valenza spirituale primaria nella ricerca dell’unità delle chiese. Quanto a chi non si riconosce in alcuna confessione religiosa, le tante voci ebraiche riportate e discusse nel testo offrono l’occasione preziosa per proseguire nella libera ricerca di una propria “cristologia”.
A ogni modo, sullo sfondo e al centro dello sviluppo di questo libro sta l’invito rivolto alle tradizioni ebraica e cristiana «a smettere di percepirsi come isole identitarie e a porsi invece alla ricerca di sorgenti comuni della fede e della storia delle fedi».
Sedici proposte di meditazioni e lectio divina su brani di Matteo la cui chiave interpretativa è lo svelarsi della luce.
Gli esercizi spirituali, forte esperienza di Dio, occasione privilegiata offerta agli uomini, consentono un momento di pausa, di recupero spirituale, di rinvigorimento nella fede e nell'amore. L'opera di padre Giulio Cesare Federici, frutto di una lunga esperienza e riflessione, riesce ottimamente a presentare un cammino percorribile da chiunque lo desideri, e raccoglie le Istruzioni e Meditazioni come ampia dinamica metodologica per la conduzione degli esercizi spirituali, oltre a offrire profonda materia di riflessione. Nella stesura del volume, l'Autore ha seguito fedelmente lo schema di Ignazio di Loyola ed è una proposta di riflessione e di preghiera, che riesce a comunicare il gusto per la Parola di Dio, ad acuirne il desiderio e a cercarne il confronto continuo.
Destinatari
Persone disposte a compiere un cammino di crescita nella fede attraverso la meditazione e la preghiera. Si offrono anche spunti metodologici per condurre un corso di esercizi spirituali.
Autore
Giulio Cesare Federici è stato autore di numerosi articoli di spiritualità ignaziana e, da vero gesuita, esperto nella guida degli esercizi spirituali. Tra le sue opere: Il principio animatore della filosofia vichiana; La breve storia di un giovane gesuita, P. Sergio Tognozzi S.I.; Religione e cristianesimo; Ignazio di Loyola. Esercizi spirituali, EMP 1987.
L'amicizia è il tema chiave di questo testo. Essa è parte costitutiva del cammino di Bernardo, Francesco, Teresa, là dove umanità e santità si saldano strettamente tra loro. Protagonisti determinanti della storia della Chiesa, essi ci aiutano a tracciare un'altra storia, meno ufficiale ma non meno reale ed importante: una storia che non si svolge nei palazzi del potere, ma è fatta di incontri, di affetti, di emozione reciproca. Senza paura della passione. La Chiesa avanza anche mostrando, nei suoi uomini e nelle sue donne migliori, una nuova architettura dei rapporti umani. Non si tratta di amicizia spirituale, o funzionale a una riforma o a un progetto ecclesiale, bensì di amicizia umana, emozionale, viva. Perché l'amore e l'amicizia compongono una parte decisiva di una "scienza pratica" del vivere, una spiritualità che non è sottrazione, ma addizione d'umano. Una riflessione sul tema della "salute spirituale" che l'amicizia protegge e custodisce, riserva di vita sana e gioiosa.
L'itinerario proposto in questo libro è frutto di una lunga esperienza educativa che ha mostrato come, per proporre la fede agli adolescenti, occorra partire dalla loro vita, dagli ambiti che li assorbono totalmente. È la vita stessa a rendere evidente che le sole forze dell'uomo non bastano a realizzare ciò che il cuore confusamente desidera: occorre un dono dall'alto, una grazia. Per ogni ambito sono suggeriti testi e video, letture e capolavori della letteratura da proporre ai ragazzi. Sono stati chiamati frecce proprio perché sono come benefici proiettili appuntiti che servono a centrare il bersaglio: mostrare che la fede non è un'aggiunta superflua, bensì la chiave per decifrare la vita, per scoprirne il senso. Questo libro, estremamente versatile, permette molti utilizzi. È un valido sussidio per accompagnare un gruppo che si sta preparando a ricevere la Cresima e può regalare molti spunti per un cammino con adolescenti che la Cresima l'hanno già ricevuta. Può essere di grande aiuto a insegnanti di religione, a consacrate e sacerdoti chiamati ad accostare per la prima volta il mondo dei più giovani. Gli stessi genitori potranno trovare in queste pagine un aiuto a comprendere i figli e le figlie che spesso appaiono inafferrabili e irraggiungibili.
Natale è uno dei giorni più... belli dell'anno, risveglia lo stupore del bambino che è in noi. Ma è, anche, uno dei giorni più faticosi e terribili per coloro che vivono il clima natalizio nella solitudine e con le immagini patinate della pubblicità. L'autore invita il lettore a ritrovare il Natale autentico, nel quale Dio viene, si rende accessibile per chi è stanco e spento, per chi è dolente e piegato. Ripercorrendo le tappe della vita di Gesù secondo la narrazione dei Vangeli, le pagine del testo propongono di riflettere sulle ragioni della folle scelta di un Dio che viene a raccontarsi diventando uno di noi. Perché Dio ha deciso di farsi incontrare, di camminare con noi. "Voglio capire cosa è venuto a fare Dio nella Storia. Nella mia vita. Nella mia inutile vita. Voglio riscoprire tutta la stupenda pazzia di un Dio che diventa uomo. Per imparare ad essere uomo fino in fondo. Voglio riscoprire la leggerezza di Dio".