Anima mia benedici il Signore aiuta le famiglie a vivere in pienezza il dono battesimale. È un libro adatto alla vita odierna, dove i ritmi rendono difficile la fedeltà all'invito del Signore a pregare sempre, senza stancarsi. Il volume consente alla coppia, così come a genitori e figli, di trovarsi insieme nel «piccolo santuario» che è la casa, luogo del silenzio e della conoscenza, per esprimere, ciascuno nella propria condizione, la tipica esperienza dell'amore sponsale di Cristo, che trova la sua fonte nell'Eucaristia domenicale. Un testo per aiutare la famiglia a compiere progressivamente la ricchezza e la fecondità della preghiera della Chiesa.
Periodico religioso mensile: anno 13, n. 5/2020. Tempo di Pasqua - In edizione tascabile, propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata, oltre al rito della Messa, alla liturgia della Parola e alle parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, le giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione. Abbonandosi all'edizione web sarà possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter, si riceverà quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno.
Un sussidio semplice e sobrio, che aiuti la preghiera, la lode alla scuola della Parola, giorno dopo giorno, con indicazioni, riflessioni, spunti. "Non multa, sed multum!" Indica Ignazio di Loyola nei suoi esercizi spirituali: non è la quantità che conta, bensì la qualità. Basta una Parola, un frammento, che possono aprire vie e profondità inaspettate. Tutto questo nello spirito della "Rete mondiale di preghiera del papa", moderna evoluzione del tradizionale "Apostolato della Preghiera".
Dal 1963 la rivista accompagna in Italia la riforma liturgica e si occupa di formazione liturgico - pastorale, facendo emergere il ruolo che il culto liturgico occupa nella vita delle comunità parrocchiali.
Questi i temi dei fascicoli del 2020:
1/2020 (gennaio-febbraio): New media e liturgia
2/2020 (marzo-aprile): Liturgia e tempo estivo
3/2020 (maggio-giugno): Inculturazione e Messale
4/2020 (luglio-agosto): Chi può vivere senza domenica?
5/2020 (settembre-ottobre): La morte e i suoi riti
6/2020 (novembre-dicembre): Celebrare nella sofferenza
Ogni numero, per passare dalla riflessione alla prassi, verrà articolato in tre sezioni: Studi su tema monografico; - Sussidi e testi per celebrazioni; - Schede per incontri formativi. Quest’ultima sezione prevede due rubriche stabili. La prima: Liturgia e disabilità: percorsi approfondirà il tema dell’accompagnamento delle persone con disabilità alla assemblea domenica; la seconda (Spiritualità, religiosità, liturgia) si occuperà del rapporto fede – liturgia – pietà popolare. Una terza rubrica sarà variabile, perché tradurrà in una proposta formativa il tema monografico del fascicolo.
Inoltre, il n. 3 vuole accompagnare l’uscita della nuova traduzione del Messale, prevista per la Quaresima – Pasqua 2020.
Nel tentativo di ricomporre la storica divisione tra Diritto e Liturgia e rendere la partecipazione ecclesiale al Mistero di Cristo anche personalmente efficace, l’autore si propone di dare nuovo slancio al Diritto liturgico con un cambiamento di prospettiva che trova nella Liturgia la logica (teologia), nel Diritto canonico il metodo e nell’actio l’oggetto. Il superamento dei tentativi finora risultati inefficaci porta a considerare il Diritto liturgico, in senso personalista, come un “fenomeno”e non come il sottoinsieme di una distinta “disciplina”.
Tutti coloro che oggi si sentono chiamati ad annunciare il Vangelo della gioia non possono evitare la cura e la bellezza. Queste pagine, ispirate alla “Via Pulcritudinis”, invitano a riflettere sulla bellezza come “forma dell’amore”, sia in senso liturgico, sia in senso teologico e spirituale. Quando c’è l’amore, tutto prende forma. E la forma è sempre bella.
L'autore analizza la formula del rito della messa detta "apologia", che è presente pressoché sempre e in tutti i messali (pur in molteplici differenziazioni), a partire dall'epoca della comparsa di questo libro liturgico riservato alla celebrazione dell'eucaristia. L'analisi prende anzitutto in esame il termine "apologia", presente già nei manoscritti per poi proporre una storia della nascita e dell'evoluzione delle "apologie" in Oriente e in Occidente. L'ambito della ricerca comprende i testi che vanno dalle testimonianze più antiche, dai rituali (ordines) del VII secolo al messale di Paolo VI (riformato a seguito del Concilio Vaticano II), passando da quello di tridentino. Una parte preponderante dell'analisi è dedicata alle apologie del messale di Paolo VI, in vista di una rivalutazione di tali preghiere presenti ancora, anche se in minima parte, nel messale attuale. Un corpo di appendici con gran parte dei testi analizzati dall'autore, insieme a degli utili indici correda il testo.
La nuova edizione del messale romano approvata dalla CEI offrire alla liturgia anche una diversa traduzione della preghiera del «padre nostro». una delle novità che ha fatto scalpore è la notizia di una traduzione “nuova” nella sua penultima domanda: «non ci indurre in tentazione». su questa espressione già in passato sono stati versati fi umi di inchiostro. «Non abbandonarci alla tentazione» sarà la nuova traduzione. Questa decisione dei vescovi italiani ha incuriosito molti. È davvero tutta “colpa” di papa Francesco?
Durante l’anno liturgico, la chiesa si premura di dischiudere ai fedeli «i molteplici tesori dell’unica Parola di Dio». Anche nel corso del Tempo ordinario «la chiesa si edifica e cresce nell’ascolto della Scrittura e i fatti mirabili che un tempo Dio ha compiuto nella storia della salvezza vengono in mistica verità ripresentati» di fronte ai nostri occhi.
Delle azioni compiute dal Dio biblico nella storia è testimone per esempio Anna, insieme al figlio Samuele. Nelle storie che vedono protagonisti prima Saul, poi i giovani amici Gionata e Davide, al tempo dei complessi inizi della monarchia, l’intero popolo di Israele può riconoscere l’intervento salvifico del Signore. Ed è la stirpe dello stesso re Davide che sale successivamente alla ribalta, nel bene e nel male: vuoi con le vicende che toccano Salomone e i suoi successori (come Ezechia, per esempio), vuoi con i profeti che pungolano criticamente l’istituzione regale. Ed ecco allora Elia ed Eliseo, Amos e Geremia dare voce al messaggio divino che richiama i termini dell’alleanza.
Le letture bibliche indicate dalla liturgia feriale del Tempo ordinario consentono, infine, di dedicare un’attenzione speciale ad altri personaggi di prim’ordine, come il sapiente Giobbe, l’apostolo Paolo e il suo fedele collaboratore nell’evangelizzazione, Tito.
Una storia divina-e-umana di realismo e di profezia che, focalizzata su singole figure e meditata nella lectio divina, si fa per noi «norma e sostegno di tutta la vita».