Fratelli, sorelle! Vorrei raggiungere ogni casa per portare la benedizione di Natale. Vorrei visitare ogni famiglia per ascoltare una confidenza, per raccontare una storia, per stringere le mani. Pensavo che l'impresa fosse impossibile e me ne intristivo. C'era persino una voce che mi rimproverava: «Dunque vuoi lasciare i tuoi fratelli e le tue sorelle senza un augurio di Natale? Ma che fratello sei?». Per fortuna ho incontrato il signor Angelo, gli ho confidato la mia inadeguatezza e il mio rammarico. E il signor Angelo ha trovato subito una soluzione: «Ma non preoccuparti: ci vado io!». E così io vi raggiungo tramite l'Angelo: lui visita tutte le città, lui entra in tutte le case. Per tutti avrà una parola, per ogni casa avrà una benedizione, ha persino tempo per ascoltare le confidenze e consolare qualche lacrima. Ecco, viene a nome mio il signor Angelo: accoglietelo bene! Ha il volto del vostro prete, ha il volto del diacono, della suora, degli altri amici della parrocchia che bussano alle vostre porte mentre dappertutto si prepara il Natale: sono belli e buoni come l'esercito del cielo che la notte di quel Natale rallegrarono la terra con il loro inno festoso e avvolsero di luce la vita della gente. Non so come esprimere la mia gratitudine al signor Angelo e non so come dirvi il mio affetto e il mio augurio, fratelli e sorelle. Forse vi sembrerà poco conveniente che io mi metta a raccontare storie mentre dovrei fare discorsi più seri. Però la colpa, se è una colpa, è del signor Angelo che aveva tanta premura di venire a casa vostra che non mi ha lasciato il tempo per scrivere messaggi più elevati e parole più convenienti. Prendetelo com'è! È un angelo... E che sia un buon Natale, per voi e per tutti: pace in terra agli uomini amati dal Signore!
Tra il 6 e il 14 settembre 2017, centoquattordici nuovi vescovi, donati dal Signore e frutto della sollecitudine pastorale del Successore di Pietro per tutte le chiese, hanno potuto vivere, in un positivo clima di comunione organizzato dalla Congregazione per i vescovi, un momento importante di presa di coscienza e discernimento del significato della loro nuova missione e dei criteri con cui il Papa e la Chiesa credo che venga esercitata nell’attuale contesto storico.
RIVISTA UFFICIALE DEL PONTIFICIO ISTITUTO TEOLOGICO GIOVANNI PAOLO II PER LE SCIENZE DEL MATRIMONIO E DELLA FAMIGLIA
Il PONTIFICIO ISTITUTO GIOVANNI PAOLO II è il luogo che Papa Giovanni Paolo II, di venerata memoria, ha voluto per approfondire tutte le tematiche, umane, filosofiche e teologiche, legate all’amore umano e alle realtà ad esso connesse, in particolare al matrimonio e alla famiglia.
ANTHROPOTES è la rivista che approfondisce, porta e diffonde nel mondo la ricerca che l’Istituto, su incarico del suo fondatore, porta avanti. Essa ha iniziato la pubblicazione come semestrale dal 1985. In essa vengono affrontate tematiche inerenti il progetto di Dio su persona, matrimonio e famiglia, trovando ispirazione e stimolo nel magistero, particolarmente ricco e fecondo, di Giovanni Paolo II. Leggerla e diffonderla significa dare continuità all’insegnamento di questo grande Papa, partecipare al dialogo culturale su temi di grande importanza per la vita della Chiesa.
SCOPO DELLA RIVISTA è infatti esplorare e diffondere la ricerca sul matrimonio e la famiglia, che, muovendo da un’antropologia adeguata, possa illuminare la verità dell’uomo e far conoscere i diversi apporti dell’indagine filosofica, teologica e delle scienze umane. La rivista ha un carattere prevalentemente monografico, trattando tematiche che nell’odierno contesto culturale o nel dibattito teologico, sono ritenute centrali, affinché, grazie anche all’approccio interdisciplinare, emerga l’originalità e la ricchezza della visione cristiana sul matrimonio e la famiglia.
Dei molteplici e variegati contenuti di Amoris laetitia, Fumagalli indaga il centro irradiante, costituito dall’amore. In questa Esortazione apostolica post-sinodale di papa Francesco, l’amore è inteso come storia, la storia che Dio ha generato creando l’uomo, maschio e femmina, affinché giungesse a gioire del suo stesso Amore, rivelato in Cristo ed effuso dallo Spirito Santo. L’innovativo sguardo di Amoris laetitia coglie l’amore coniugale, più che come stato di vita, come storia di vita. Per questo rispetto alla semplificazione della morale cristiana a un’etica normativa, papa Francesco richiama e raccomanda l’irrinunciabile coinvolgimento della coscienza personale. È infatti la coscienza personale il luogo sintetico del discernimento non perché esclusivo, bensì perché integrativo delle norme magisteriali. 22N 80
ARISTIDE FUMAGALLI, sacerdote dal 1991, ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Insegna Teologia morale presso il Seminario Arcivescovile di Milano e la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.
Dove va la Chiesa cattolica? Quali percorsi sono possibili per il dialogo con il mondo, con le altre confessioni religiose, con le religioni monoteiste? Quali sono le strade per la riapertura di un dialogo nel postmoderno e alla fine delle ideologie? Che cosa ha il mondo da dire alla Chiesa? Domande
ancora oggi attuali su cui Ernesto Balducci si interrogava già cinquanta anni fa in questo testo inedito. Negli anni seguenti alla chiusura del Vaticano II, padre Balducci più volte si applicò infatti a una riflessione che rendesse i dettati del Concilio attuali, concreti, significativi per la Chiesa e la società.
ERNESTO BALDUCCI (1922-1992) ordinato sacerdote nel 1945, nel 1958 fonda la rivista Testimonianze, in cui emerge la sua riflessione sul cattolicesimo sociale e il desiderio di profonda riforma della Chiesa che vedrà realizzarsi con il Concilio Vaticano II. È condannato nel 1963 per apologia di reato in seguito alla difesa dell’obiezione di coscienza, destino che condividerà con don Lorenzo Milani.
A conclusione di un decennio a servizio della Conferenza Episcopale Italiana, il card. Angelo Bagnasco si sofferma sui temi principali della sua Presidenza, risalendone il filo all’indomani della visita di papa Francesco a Genova. Scorrono volti precisi: operai, imprenditori e disoccupati; vecchi e nuovi poveri; presbiteri e religiosi, provocati
ad assumere lo stile del Vangelo; giovani bisognosi di coinvolgersi in una normalità fatta di lavoro e affetti; ammalati e famiglie, vita e cura. Più che un bilancio, uno sguardo sulla società e sulla Chiesa.
IVAN MAFFEIS è Sottosegretario e Direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana; dal 2017 è Consultore della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede. È docente di Comunicazione alla Pontificia Università Lateranense. Per le Edizioni San Paolo ha curato, insieme a Adriano Fabris, Di terra e di cielo. La comunicazione a servizio di una cultura dell’incontro (2017).
“L’angelo della sera prega con me” Lettera di Natale ai bambini (Centro Ambrosiano, 24 pagine, euro 1,50) è un insieme di nove quadri delicati, nei quali il vescovo, con il suo inconfondibile stile e con tanta fantasia, si fa aiutare da un angelo per entrare in ogni casa. Sera dopo sera, il messaggero del cielo si siede sul lettino di ogni bambino e bambina e li aiuta a superare le paure: del buio, della malattia, dei piccoli e grandi dispiaceri della vita familiare, come quando si sentono litigare mamma e papà.
È un angelo che porta pace e concilia il sonno; ma soprattutto aiuta i bambini a comprendere chi è Dio, che cosa significa che ci è “Padre” e che ci è sempre vicino, e suggerisce le parole adatte con cui pregarlo. Una trovata letteraria molto gradevole, sapientemente illustrata dalla giovane disegnatrice Irene Sala, grazie alla quale monsignor Delpini mette tra le mani dei bambini, ma soprattutto dei loro genitori, un ottimo strumento per insegnare le preghiere: da quelle tradizionali della vita della Chiesa a quelle composte dai santi, come la preghiera per la pace di san Francesco d’Assisi o quella di abbandono attribuita a Charles de Foucauld.
È una lettura molto gradevole e insieme intensa, che può suggerire alle famiglie delle nostre parrocchie, ma anche alle catechiste, un simpatico percorso di avvicinamento al Natale, per ricavare un bel momento di preghiera nei giorni della novena.
Una rilettura di mezzo secolo di battaglie ecologiste alla luce della
storica Enciclica di papa Francesco per disegnare un nuovo/antico
progetto politico.
Rivoluzione integrale è rivoluzione culturale, politica, economica, scientifica
e tecnica e indica l’immane, entusiasmante lavoro di modifica di ogni
aspetto della realtà attuale che dobbiamo affrontare. A differenza delle
rivoluzioni degli ultimi due secoli motivate dall’egoismo, la rivoluzione
integrale esige a tutti i livelli disegnare e costruire una civiltà comunitaria
in simbiosi con la natura animati da uno spirito di gratuità.
Il virus del progresso ha infettato tutte le attività umane e sta distruggendo
il mondo.
Questo libro è un contributo per sviluppare gli anticorpi necessari.
L’Amoris laetitia di papa Francesco è un testo ricco e suggestivo, paragonabile a uno scrigno prezioso con al suo interno una miriade di tesori. Questa ricchezza rischia di rimanere inesplorata se non si trovano le modalità per coglierne il valore. Coloris laetitia nasce dalla bellezza del testo dell’esortazione apostolica di papa Bergoglio e dall’abilità creativa di quattro illustratrici e un illustratore. Una breve e stimolante catechesi che si focalizza su alcuni aspetti di Amoris laetitia in cui testo e immagini si integrano e ne tratteggiano il contenuto.
Da tempo un documento pontificio non sollevava polemiche come è avvenuto
con Amoris laetitia, soprattutto per quanto riguarda l’ammissione all’Eucaristia dei divorziati risposati. Il cardinale Gerhard Ludwig Müller,
prefetto emerito della Congregazione per la dotrtrina della fede, offre un’interpretazione di Amoris laetitia in piena continuità del magistero di Paolo VI, di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, mentre Rocco Buttiglione risponde amichevolmente alle critiche sollevate da teologi e pastori sui punti più controversi dell’esortazione apostolica. Questo libro è un contributio autorevole alla serenità delle discussioni e all’unità della Chiesa.
L'esortazione post sinodale Amoris laetitia porta molte novità alla pastorale della famiglia. Il presente volume di Michele Aramini, fa emergere le ricchezze e le potenzialità del lungo testo che ha bisogno di essere letto in profondità. Nell'introduzione si fa un inquadramento dell'esortazione e si presenta il metodo di lavoro per le schede che compongono il testo. Seguono poi le schede di approfondimento per ogni capitolo del testo, in numero variabile a seconda della lunghezza dei capitoli dell'esortazione. Ogni scheda è composta di: 1. una breve introduzione all'argomento del capitolo 2. la citazione di alcuni passi rilevanti 3. Il commento teologico pastorale 4. Alcune domande per approfondire il testo e avviare una eventuale discussione nei gruppi familiari. Il testo può essere usato come strumento di lavoro per i gruppi familiari o i gruppi di catechesi parrocchiale ed anche letto singolarmente come efficace e sintetico strumento di approfondimento.
Dentro le contraddizioni dei tempi attuali, la parola di Luis A. Tagle funziona come una bussola che indica la direzione di una piena umanità. In queste pagine l'arcivescovo di Manilaci guida su due binari: una lettura sapiente della parola nella sacra scrittura, e una interpretazione teologica della vita quotidiana, potente comunicazione di Dio. Un incontro con alcuni giovani; una decisione presa come educatore in seminario; il dialogo con i suoi fedeli di Manila; un colloquio casuale durante un viaggio aereo. Prendendo spunto da questi (e altri) fatti, Tagle ci fa intuire che la speranza abita ancora il nostro tempo e che la risurrezione di Cristo è capace di squarciare il male che ci circonda. Sta a noi vedere questa bellezza dentro lo scorrere dei giorni. Grazie a una teologia narrativa che affonda le radici nel pensiero asiatico, il quale predilige le storie ai ragionamenti, Tagle ci conduce a una comprensione feconda della risurrezione di Gesù. Dal mistero di morte e vita del nazareno la Chiesa deve assumere lo stile di servizio e di povertà che l'incarnazione di Dio esige. Solo così i credenti in Cristo potranno testimoniare l'autentica solidarietà con gli ultimi, vera cartina di tornasole di quanti seguono il risorto.