La ricerca non vuole essere un'indagine sulla veridicità degli interventi sovrannaturali attribuibili alla Vergine, venerata a Mondragone (Ce) con il titolo di "Incaldana", ma cerca di comprendere quanta parte della tradizione è legata alla realtà storica, considerando che spesso le tradizioni si formano nel tempo e lontano dagli avvenimenti. In questi contesti, pietà popolare e pregiudizi concorrono a creare una sorta di involucro che avvolge l'evento reale modificandolo e nascondendolo. Alla luce di tale prospettiva il lavoro si orienta nella ricerca delle fonti documentarie e le mette in parallelo con la tradizione, operazione alquanto difficoltosa per la penuria di documenti.
È un trattato completo e originale di Storia della Teologia. L'Autore tenta di offrire un'esposizione ampia, documentata, relativamente critica, ma generalmente simpatetica, del grandioso cammino che ha compiuto il pensiero cristiano nella sua bimillenaria storia. L'Opera completa si compone di quattro volumi. Il volume 2, di cui proponiamo la seconda edizione, presenta il pensiero teologico dell'epoca monastica e scolastica (VIII-XIV sec.), che coincide con molti secoli del Medioevo.
La ricerca di Blaise Pascal, è sempre stata caratterizzata dalla capacità di porre domande in grado di toccare l'esperienza esistenziale di ogni persona. Si tratta di una ricerca fatta a partire dalla fede, ma questo non lo stacca dal suo mondo di scienza. La sua capacità di parlare a tutti nasce dal confronto che pone con la stessa condizione umana, tesa fra la sublimità cui è chiamata e la fragilità dei suoi bisogni. A questa umanità egli offre la personale convinzione che il confronto con la figura di Gesù Cristo può rispondere alle molte domande che la vita umana fa sorgere. Premessa di Alberto Peratoner.
La Chiesa può contribuire a fermare la guerra? E in che modo? A partire da queste domande, Piero Damosso si interroga sull'impegno della Chiesa cattolica a favore della pace, in Ucraina e ovunque vi sia in corso un conflitto. Ripercorrendo - a 60 anni dalla pubblicazione - i capitoli della Pacem in Terris, questo saggio esplora le complesse strategie che la Chiesa sta portando avanti in questo momento così complesso e difficile a livello internazionale. A emergere con forza dalle pagine del libro è l'urgenza di pace e fratellanza, indispensabile per dare un futuro al pianeta, così come indispensabili sono una nuova giustizia sociale e il mettere al centro l'idea di Francesco di "ecologia integrale". Un richiamo a una coscienza umana universale capace di abbattere i muri dell'odio e dell'inimicizia. Parafrasando Vegezio (Si vis pacem, para bellum), la Chiesa insegna che se vogliamo la pace dobbiamo preparare la pace.
La storia dell'Affresco - l'affresco della storia
Atti dell'incontro - Firenze 23-27 Febbraio 2022
Divenuto papa nell'agosto 1978, Albino Luciani ha voluto dedicare le sue catechesi del mercoledì al tema delle virtù teologali (fede, speranza, carità). A partire dalla terza di queste catechesi e dalla metafora dei due gemelli (amore di Dio e amore del prossimo), ripresa da san Francesco di Sales, il libro ripercorre la vita di Luciani rintracciando il filo rosso di una testimonianza concreta di povertà e di un insegnamento costante della virtù della carità.
La Provincia dei frati Minori dell'Umbria ha una storia straordinariamente ricca, ma anche complessa. Queste pagine si propongono di darne conto, focalizzando l'attenzione sull'arco temporale che va da fine '800 a fine '900, un secolo durante il quale il volto della Provincia religiosa cambia radicalmente. Se tanti eventi qui riportati possono frastornare (dalla fusione tra due Province alle prime missioni stabili in Europa e nel mondo; dalla creazione del Servizio di orientamento vocazionale, alla presenza in accademie e università), dall'altra sono il segno che i frati, come San Francesco, hanno vissuto la forma del Santo Vangelo seguendo le orme di Gesù, che salva nella storia e non dalla storia. La presente pubblicazione si propone di descrivere ciò che è accaduto, attingendo soprattutto dalle fonti archivistiche, oggetto di un paziente e meticoloso lavoro di catalogazione e sistemazione.
Uno degli ultimi testimoni viventi del concilio Vaticano II racconta il suo incontro con papa Paolo VI, a partire dal punto privilegiato di osservazione, l'ufficio per le celebrazioni liturgiche del sommo pontefice.
Da più di cento anni, in tutti i paesi del mondo il protagonismo delle donne è diventato un elemento costitutivo della vita politica, culturale e religiosa che ha fatto emergere ingiustizie non più tollerabili e ha posto interrogativi da cui dipende la qualità della vita di tutti. Nei vari ambiti religiosi esso si configura anche come una richiesta, se non già come un'assunzione, di leadership. Ne sono espressione le sette testimonianze raccolte in questo libro, che mettono in luce, oltre al volto di un'Italia multireligiosa per molti ancora inedita, anche quanto la questione della leadership religiosa riguardi - come qualsiasi altra questione che abbia a che fare con la vita delle donne - il loro vissuto strettamente individuale. È pur vero però che, ben diversamente che per gli uomini, per le donne l'accesso all'esercizio di leadership religiosa non può essere ricondotto soltanto all'individualità di ciascuna, cioè a quella che comunemente va sotto il nome di vocazione, ma rappresenta sempre anche un gesto politico: in tutti i sistemi religiosi, infatti, vigono precisi interdetti che interessano la partecipazione delle donne alla sfera del culto, all'esercizio dell'autorità o anche solo della parola autorevole.
Nel medioevo nessuno si è mai definito eretica o eretico. Eresia significa "scelta": infatti, l'eretico medievale è un disobbediente rispetto al conformismo religioso, sceglie di seguire il Vangelo e ripropone la Parola di Gesù. Il non conformismo religioso di donne e uomini è alla base di un libertario "moto di cultura", un dinamismo evangelico condannato e perseguitato. La "scelta" ereticale nel medioevo è anche una rivoluzione culturale che coinvolge chierici, donne e uomini, laiche e laici di strati sociali diversi: accanto ai più noti Bogomil, Arnaldo da Brescia, Valdo di Lione, Dolcino da Novara, John Wyclif, Jan Hus, ai valdesi, ai catari, ai templari, ai lollardi e agli hussiti, emergono numerose figure femminili, quali Guglielma, Margherita detta Porète, Margherita detta la bella, Giovanna d'Arco, oltre ad apostole e beghine. L'attenzione posta dal volume all'identità nel medioevo, ma anche al riverbero nel XX secolo di termini metacronici - eresia/eretici - dimostra come le molteplici varianti della «disobbedienza» religiosa del passato continuino ad affascinare il presente e ad essere strumentalizzate.
Un altro libro su Papa Francesco tra i tantissimi pubblicati in questi primi dieci anni del suo pontificato? Che cosa può dire di nuovo? Molto, se è scritto da un autore che in poche pagine riesce a riassumere i fatti salienti della sua vita e a dare la chiave di lettura dei suoi primi dieci anni di attività come Pastore e Guida della Chiesa. Ed è ciò che è riuscito a raccontare l’autore offrendo una lettura lucida e profonda delle scelte operate e delle riforme avviate dal papa che non ti aspetti, venuto da lontano, quasi alla fine del mondo. Una guida che aiuta a far luce anche sulle critiche immeritate che arrivano da alcuni suoi avversari iper-tradizionalisti.